Mia moglie, la sposina due
di
PAOLA
genere
tradimenti
Ebbene si, le venni immediatamente dentro, d'altronde l'ho sempre ammesso, non ero ne dotato, ne resistente, anzi, e vedere mia moglie felice della sua vita sessuale, anche se ne ero un poco invidioso, mi rendeva felice.
Spesso alla mattina, mentre si preparava, le sceglievo l'abito da indossare, e nel periodo del concepimento del nostro primo figlio, le preparavo abiti veramente sexi, era primavera, e quindi indossava o camicette molto aderenti, con adeguate gonne, con spacchi vertiginosi, o abitini molto succinti, e visto che aveva un seno da favola, le sceglievo dei reggiseni adeguati, leggerissimi, con pizzi meravigliosi, e che potessero far trapassare il capezzolo, sempre duro di Luisa, slip no, assolutamente banditi, solo durante il mestruo, allora sì era chiaro che non ne potesse fare a meno.
E mentre si truccava, spesso mi chiedeva di leccarle la figa, per prepararla, la voleva sempre umida, anche perché visto la scelta del padre, non doveva perdere tempo, e io eseguivo e mentre le leccavo la meravigliosa e slabbrata figa, mi immaginavo il cazzo di Antonio che la stantuffava, e immaginavo le parole che le diceva, e , se da una parte ne soffrivo, dall'altra ne godevo.
La salutavo, e lei saliva in auto per recarsi al lavoro, e io spesso rimanevo a casa, e una volta solo, non potevo fare a meno di toccarmi, e scomponevo le ore della mattinata, e pensavo, bene, ora è arrivata, ora è entrata da lui, bene, ora la stà toccando, e via via di questo passo, poi, specialmente nel periodo in questione, spesso, mi chiamavano, prima di iniziare, e quasi sempre era lui a farlo: pronto cornuto ci sei? io rispondevo di si, e se ero in ufficio era imbarazzante, ma se ero solo, allora mi mettevo nudo, e lui iniziava, vedi cornuto, ora tua moglie è qui da mè, nuda, a gambe larghe, e io mi appresto a infilare il mio cazzone nella sua figa, e me la sbatterò per tutto il giorno, sborrandole in figa, e visto che non prende precauzioni, rimarrà gravida di mè, avrete un figlio mio, e tu che sei un cornuto, lo crescerai, e tutti qui lo sanno che la scopo io, d'altronde col cazzetto che hai cosa pretendi, e io mi segavo, chiudevo gli occhi e immaginavo la scena, e poi scoppiavo con una sborrata pazzesca.
Poi verso luglio, un pomeriggio mia moglie mi telefona e mi dice, vai a casa e prepara la cena, questa sera viene Antonio da noi, ha deciso di trasferirsi da noi tutto il mese, la moglie è via con i bambini, e quindi continueremo nel nostro letto il concepimento, a una cosa importante cornuto, si ormai lei mi chiamava così, ci servirai tu la cena e sarai nudo, così lui potrà vedere cosa non sei.
Pazzesco, corsi a casa e preparai una cena velocissima, tutta fredda, visto il caldo , e poi una volta apparecchiato , mi spogliai e rimasi ad attenderli, verso le sette arrivarono, e io aprii loro la porta, e mi trovai a tu per tù con Antonio, il quale, i guardò, e rivolto a Luisa disse, ma è un ragazzino, con cazzetto moscio, ma chi cazzo ti sei sposata, e lei rise, si è vero, è un ragazzino col pene di un bimbo, ma è tanto caro e cornuto, poi una volta accomodato sul divano mi disse, senti un pò cornuto, cammina un attimo per la stanza, e io eseguii, non capivo, ma eseguii, sculetta un attimo, e Luisa si mise a ridere, ma dai Antonio mica è un frocetto, e dopo aver detto quelle parole Luisa rimase bloccata, guardò Antonio, e poi risero, no ma daiii disse Luisa, Antonio annuii, io non capivo cosa si stessero immaginando, poi ad un tratto Antonio disse a Luisa, porta di là il cornuto, e mettigli slip e reggiseno, un paio di calze e reggicalze, e portalo qui, Luisa eseguii subito, mi trascinò in camera e in un attimo mi pose gli indumenti, io le dissi che non li avrei mai messi che erano matti, e lei mi disse? sii sicuro, si sfilò il vestito e mi disse, scordati di leccarla e di toccarla allora cornuto, e se ne andò da Antonio, una decina di minuti dopo ero lì davanti a loro.
In piedi, con indosso quanto richiesto, e Antonio mi ammirava, visto disse, avevo ragione o nò? Luisa annuì. era vero sembravo una ragazzina, complice il fatto che avessi pochi peli, e un fisico minuto, Antonio continuò, visto che mi trasferirò nel tuo letto per ingravidare tua moglie, da domani, con Luisa provvedete ad acquistare scarpe e necessario per renderlo cornuto e frocio, portalo a fare ceretta e tutto l'occorrente, da domani sarà la mia colf, mi servirà, mi ripulirà, sarà alla mia mercè, e ora servici la cena, eseguii, e alla fine mi recai in camera con loro, mi sedetti sulla poltrona, e assistetti per tutto il tempo alla manta di mia moglie, da parte di Antonio, poi verso le due, mi fece infilare il mio cazzo dentro la figa di mia moglie e disse, ora che è gravida scopala.
Spesso alla mattina, mentre si preparava, le sceglievo l'abito da indossare, e nel periodo del concepimento del nostro primo figlio, le preparavo abiti veramente sexi, era primavera, e quindi indossava o camicette molto aderenti, con adeguate gonne, con spacchi vertiginosi, o abitini molto succinti, e visto che aveva un seno da favola, le sceglievo dei reggiseni adeguati, leggerissimi, con pizzi meravigliosi, e che potessero far trapassare il capezzolo, sempre duro di Luisa, slip no, assolutamente banditi, solo durante il mestruo, allora sì era chiaro che non ne potesse fare a meno.
E mentre si truccava, spesso mi chiedeva di leccarle la figa, per prepararla, la voleva sempre umida, anche perché visto la scelta del padre, non doveva perdere tempo, e io eseguivo e mentre le leccavo la meravigliosa e slabbrata figa, mi immaginavo il cazzo di Antonio che la stantuffava, e immaginavo le parole che le diceva, e , se da una parte ne soffrivo, dall'altra ne godevo.
La salutavo, e lei saliva in auto per recarsi al lavoro, e io spesso rimanevo a casa, e una volta solo, non potevo fare a meno di toccarmi, e scomponevo le ore della mattinata, e pensavo, bene, ora è arrivata, ora è entrata da lui, bene, ora la stà toccando, e via via di questo passo, poi, specialmente nel periodo in questione, spesso, mi chiamavano, prima di iniziare, e quasi sempre era lui a farlo: pronto cornuto ci sei? io rispondevo di si, e se ero in ufficio era imbarazzante, ma se ero solo, allora mi mettevo nudo, e lui iniziava, vedi cornuto, ora tua moglie è qui da mè, nuda, a gambe larghe, e io mi appresto a infilare il mio cazzone nella sua figa, e me la sbatterò per tutto il giorno, sborrandole in figa, e visto che non prende precauzioni, rimarrà gravida di mè, avrete un figlio mio, e tu che sei un cornuto, lo crescerai, e tutti qui lo sanno che la scopo io, d'altronde col cazzetto che hai cosa pretendi, e io mi segavo, chiudevo gli occhi e immaginavo la scena, e poi scoppiavo con una sborrata pazzesca.
Poi verso luglio, un pomeriggio mia moglie mi telefona e mi dice, vai a casa e prepara la cena, questa sera viene Antonio da noi, ha deciso di trasferirsi da noi tutto il mese, la moglie è via con i bambini, e quindi continueremo nel nostro letto il concepimento, a una cosa importante cornuto, si ormai lei mi chiamava così, ci servirai tu la cena e sarai nudo, così lui potrà vedere cosa non sei.
Pazzesco, corsi a casa e preparai una cena velocissima, tutta fredda, visto il caldo , e poi una volta apparecchiato , mi spogliai e rimasi ad attenderli, verso le sette arrivarono, e io aprii loro la porta, e mi trovai a tu per tù con Antonio, il quale, i guardò, e rivolto a Luisa disse, ma è un ragazzino, con cazzetto moscio, ma chi cazzo ti sei sposata, e lei rise, si è vero, è un ragazzino col pene di un bimbo, ma è tanto caro e cornuto, poi una volta accomodato sul divano mi disse, senti un pò cornuto, cammina un attimo per la stanza, e io eseguii, non capivo, ma eseguii, sculetta un attimo, e Luisa si mise a ridere, ma dai Antonio mica è un frocetto, e dopo aver detto quelle parole Luisa rimase bloccata, guardò Antonio, e poi risero, no ma daiii disse Luisa, Antonio annuii, io non capivo cosa si stessero immaginando, poi ad un tratto Antonio disse a Luisa, porta di là il cornuto, e mettigli slip e reggiseno, un paio di calze e reggicalze, e portalo qui, Luisa eseguii subito, mi trascinò in camera e in un attimo mi pose gli indumenti, io le dissi che non li avrei mai messi che erano matti, e lei mi disse? sii sicuro, si sfilò il vestito e mi disse, scordati di leccarla e di toccarla allora cornuto, e se ne andò da Antonio, una decina di minuti dopo ero lì davanti a loro.
In piedi, con indosso quanto richiesto, e Antonio mi ammirava, visto disse, avevo ragione o nò? Luisa annuì. era vero sembravo una ragazzina, complice il fatto che avessi pochi peli, e un fisico minuto, Antonio continuò, visto che mi trasferirò nel tuo letto per ingravidare tua moglie, da domani, con Luisa provvedete ad acquistare scarpe e necessario per renderlo cornuto e frocio, portalo a fare ceretta e tutto l'occorrente, da domani sarà la mia colf, mi servirà, mi ripulirà, sarà alla mia mercè, e ora servici la cena, eseguii, e alla fine mi recai in camera con loro, mi sedetti sulla poltrona, e assistetti per tutto il tempo alla manta di mia moglie, da parte di Antonio, poi verso le due, mi fece infilare il mio cazzo dentro la figa di mia moglie e disse, ora che è gravida scopala.
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