Appendicite hot
di
Maurizio76
genere
masturbazione
Ciao per il mio primo racconto ho deciso di descrivere una storia che mi è capitata davvero.
All'epoca dei fatti avevo 20 anni,era giugno,e avevo da poco finito il servizio militare.Una mattina mi sveglio con dei dolori lancinanti alla pancia,mi faccio portare al pronto soccorso e 2 ore dopo ero sotto i ferri per una appendicite quasi in peritonite.Il secondo giorno dopo l'operazione mentre passeggio in corsia vedo arrivare una ragazza che conoscevo bene sin dai tempi della scuola,una certa Romina che mi aveva sempre fatto tirare l'uccello per via di quelle tettone esagerate scolpite su un fisico abbondante il giusto e con un viso carino.Si teneva una borsa del ghiacccio sulla testa.In un primo momento non mi vede,così mi avvicino e gli dico ciao Romi cos' hai combinato?Si gira e quando mi riconosce mi spara un sorriso esagerato e mi dice ciao bello,ho appena tamponato con la macchina e mi tengono qua per un controllo.Quel suo sorriso e quelle tettone fasciate da un top bianco senza maniche e ovviamente senza reggiseno sotto mi hanno provocato subito una scossa al cazzo che subito mi diventa barzotto.Considerate che,non per vantarmi,ma sono davvero orgoglioso del mio pisellone,bello pesante con due belle palle altrettanto grosse.Ci sediamo li in corsia e iniziamo a parlare del più e del meno e di cosa avessimo fatto dopo aver finito la ragioneria.Mentre parlavamo non riuscivo a togliere lo sguardo da quelle pere meravigliose e burrose e più guardavo più la mia minchia si ingrossava a dismisura.In un primo momento decisi di nasconderlo accavvallando prima le gambe e poi coprendolo con la maglia del pigiama.Ero senza mutande e il pigiama grigio era uno di quelli leggeri ma un po elastici e facevano intravedere un uccello ancora più grosso di quello che era.Ogni tanto me lo guardavo e più vedevo quel bestione e più si intostava al pensiero di fare una bella spagnola a quella figona che avevo davanti.A un certo punto,preso dall' eccitazione decido di rischiare.Male che poteva andare mi prendevo del cretino e al massimo rimediavo una figuraccia.Così scavallo le gambe e mi siedo con la schiena ben appoggiata all'indietro e il culo un po avanti.Mi guardo per un istante in mezzo alle gambe e vedo una cosa enorme spingere sotto il pigiama.Lei mi parla e mi guarda sempre negli occhi e io facevo altrettanto nell'attesa che prima o poi abbassasse per un attimo lo sguardo vedendo finalmente quel cazzo da paura che mi era venuto.A un certo punto i suoi occhi si abbassano e per un attimo vanno sull'uccello.La sua reazione è subito stupita ma cerca di non farsi notare e alza subito lo sguardo.Da quel momento in poi è un continuo gioco psicologico....lei non riesce a fare a meno di guardare e io sono eccitatissimo e non ho in mente nient'altro se non di tirarmi fuori il cazzone e farglielo vedere dal vivo.Fine prima parte
All'epoca dei fatti avevo 20 anni,era giugno,e avevo da poco finito il servizio militare.Una mattina mi sveglio con dei dolori lancinanti alla pancia,mi faccio portare al pronto soccorso e 2 ore dopo ero sotto i ferri per una appendicite quasi in peritonite.Il secondo giorno dopo l'operazione mentre passeggio in corsia vedo arrivare una ragazza che conoscevo bene sin dai tempi della scuola,una certa Romina che mi aveva sempre fatto tirare l'uccello per via di quelle tettone esagerate scolpite su un fisico abbondante il giusto e con un viso carino.Si teneva una borsa del ghiacccio sulla testa.In un primo momento non mi vede,così mi avvicino e gli dico ciao Romi cos' hai combinato?Si gira e quando mi riconosce mi spara un sorriso esagerato e mi dice ciao bello,ho appena tamponato con la macchina e mi tengono qua per un controllo.Quel suo sorriso e quelle tettone fasciate da un top bianco senza maniche e ovviamente senza reggiseno sotto mi hanno provocato subito una scossa al cazzo che subito mi diventa barzotto.Considerate che,non per vantarmi,ma sono davvero orgoglioso del mio pisellone,bello pesante con due belle palle altrettanto grosse.Ci sediamo li in corsia e iniziamo a parlare del più e del meno e di cosa avessimo fatto dopo aver finito la ragioneria.Mentre parlavamo non riuscivo a togliere lo sguardo da quelle pere meravigliose e burrose e più guardavo più la mia minchia si ingrossava a dismisura.In un primo momento decisi di nasconderlo accavvallando prima le gambe e poi coprendolo con la maglia del pigiama.Ero senza mutande e il pigiama grigio era uno di quelli leggeri ma un po elastici e facevano intravedere un uccello ancora più grosso di quello che era.Ogni tanto me lo guardavo e più vedevo quel bestione e più si intostava al pensiero di fare una bella spagnola a quella figona che avevo davanti.A un certo punto,preso dall' eccitazione decido di rischiare.Male che poteva andare mi prendevo del cretino e al massimo rimediavo una figuraccia.Così scavallo le gambe e mi siedo con la schiena ben appoggiata all'indietro e il culo un po avanti.Mi guardo per un istante in mezzo alle gambe e vedo una cosa enorme spingere sotto il pigiama.Lei mi parla e mi guarda sempre negli occhi e io facevo altrettanto nell'attesa che prima o poi abbassasse per un attimo lo sguardo vedendo finalmente quel cazzo da paura che mi era venuto.A un certo punto i suoi occhi si abbassano e per un attimo vanno sull'uccello.La sua reazione è subito stupita ma cerca di non farsi notare e alza subito lo sguardo.Da quel momento in poi è un continuo gioco psicologico....lei non riesce a fare a meno di guardare e io sono eccitatissimo e non ho in mente nient'altro se non di tirarmi fuori il cazzone e farglielo vedere dal vivo.Fine prima parte
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