La cugina di terzo grado. La vacanza. 27ª parte.

La cugina di terzo grado. La vacanza. 27ª parte. Le scarpe con il tacco iniziavano a darle fastidio, lì vicino c'era un anfratto da cui si poteva accedere alla spiaggia, ci togliamo le scarpe, per lei era un toccasana camminare sul bagnasciuga, piaceva pure a me nel sentire quelle piccole onde che bagnavano i piedi, tenendoci abbracciati, tenendole la mano sul sedere piano piano la direzione fu quella verso l'albergo. Una volta arrivati stando in spiaggia avevamo l'hotel a pochi passi, decidemmo di stare lì seduti in riva al mare tenendoci abbracciati, stando seduti, lei poi si sedette su di me, lei dava le spalle al mare, le sue braccia mi avvolsero il collo, le mie mani le tenevano il sedere mentre ci baciavamo, spostai le mani dal sedere ai fianchi, per poi avvolgendole con le braccia la schiena. Ci spostammo in mezzo ai lettini e in un attimo ci ritroviamo sdraiati sulla sabbia, lei all'inizio era sopra, le sue mani avvolgevano il mio volto mentre le nostre lingue si cercavano, le tenevo saldamente il sederino da sotto il vestitino, le parti si invertirono, le ero sopra, mentre le baciavo il collo, le accarezzavo con una mano la coscia, la tensione stava salendo, al puto che il vestitino era abbassato per metà e il suo seno fuoriusciva dal reggiseno, Era mezzanotte e lo capimmo perché il chiosco stava chiudendo. Ci tirammo su, lei si ricompose, e mano nella mano ci incamminiamo. Davanti alle porte delle camere eravamo ancora mano nella mano, ma avevamo la sabbia dappertutto, una doccia era quello che ci voleva, entrammo in camera sua, e chiusa la porta accese la luce fioca della lampada posta sul comodino accanto al letto, e mi disse di non abbassare totalmente la tapparella ma di lasciarla a righe aperte e di tirare le tende, poi lei accese il ventilatore. ...continua...