Il coinquilino

di
genere
gay

Mi ero trasferito a Milano per motivi di lavoro, quindi dopo aver salutato famiglia e fidanzata storica partii per lavorare in una grande azienda in città. Avevo trovato un appartamento in condivisione con un altra persona. Lui si chiamava Giorgio , era un ragazzo di origini africane ma nato e da sempre vissuto in italia. Lavorava in una importante azienda di cosmetici.Ci trovammo da subito bene anche perchè a causa dei ritmi lavorativi praticamente ci incontravamo in casa solo la sera e nei weekend.
Giorgio aveva un bel fisico , molto curato anche perchè aveva un lavoro al contatto col pubblico e doveva essere sempre in perfetta forma. Solo dopo un mesetto mi confidò di essere omosessuale, dicendomi che voleva essere corretto nei miei confronti e farsi conoscere bene visto che condividevamo gli stessi spazi. A me non importava , anche perchè penso che ognuno debba essere libero di vivere al meglio la propria sessualità. Una sera in tv danno Milan-Juve , io juventino , lui milanista decidiamo di vederci la partita insieme. Prendiamo birre a volontà e stuzzichini ed entriamo subito in clima partita. Eravamo su di giri sia per l'intensità della partita sia per le birre che ci stavamo scolando. Vince il milan con un gol all'ultimo minuto su un rimpallo fortuito di un calciatore brasiliano di colore. Giorgio comincia a scherzarci su dicendo:
"Ha segnato col cazzo, la mitica terza gamba che possediamo noi negri" diceva toccandosi il pacco e ridendo
Io gli faccio : "Vabbè sta cazzata che voi neri siete tutti super dotati è un luogo comune del cazzo" risposi prendendolo in giro.
Lui all'improvviso si accascia sul divano accanto a me e si abbassa il pantaloncino.
"allora questo come lo chiami? non è una terza gamba?" mi chiede mostrando trionfante il suo cazzo .
Io rimasi con la bocca aperta.
Era maestoso, lungo , grosso , lucido, di un color cioccolata incredibile . ed emanava anche un buonissimo profumo. Giorgio si accorse che ero rimasto stupefatto.
Allora mi dice: " vuoi toccarlo?"
Non so ancora che cavolo mi salto in testa ma senza dir nulla allungai le mie mani e cominciai a massaggiargli il cazzo su e giu. A lui piaceva molto , inarcò la schiena sul divano e chiuse gli occhi.
Io mi misi di fronte a lui e gli dissi " voglio prenderlo in bocca"
Lui puntò il suo cazzo enorme contro le mie labbra e io comincia a fargli un pompino . Era meraviglioso , infilavo quel cazzone stupendo su e giù nella mia bocca , e con la lingua gli leccavo la cappella. Aumentai sempre di piu la velocità , e godevo a sentire Giorgio che mugolava di piacere.
Ad un certo punto persi la testa : "Voglio che mi vieni in bocca Giorgio, voglio sentire il tuo sperma inondarmi le labbra"
Giorgio venne , e io accolsi la sua sborrata ingoiando tutto. Alla fine scappai in camera mia .
Passarono giorni e non parlammo più dell'accaduto .
Qualche tempo dopo , rincasai un pò prima nel pomeriggio . Non accadeva quasi mai.
Entro in casa e percorrendo il corridoio mi fermo davanti alla camera di Giorgio. La porta era semi aperta e lui era nudo avvinghiato ad un altro uomo di colore e si baciavano.
Quando si accorsero di me , io feci per scappare in camera chiedendo scusa , ma l'altro uomo Yannik mi prese per mano e mi trattenne dicendomi: "Giorgio mi ha parlato molto bene di te, dice che fai dei pompini da favola"
Io non stavo capendo più niente , so solo che in pochi minuti mi ritrovai in piedi nudo tra Giorgio e Yannik. Con le mie mani massaggiavo i loro cazzi enormi , e loro mi baciavano sulle labbra e sul collo. "Voglio i vostri cazzi " esclamai. "li voglio ora, voglio essere la vostra puttana , vi prego riempitemi di sborra"
Yannik si stese sul letto a gambe aperte e io mi fiondai sul suo cazzo. Cominciai a leccargli prima le palle , poi l'asta ma solo per poco . Non riuscivo a resistere e lo presi avidamente in bocca. Lo stavo spompinando alla grande.
"Che bocca calda che hai , sei un grandissimo spompinatore, continua così".
Nel frattempo giorgio si stavo occupando del mio culo , me lo leccava e con le dita lo allargava.
E ad un certo punto mi inculò. Godevo da morire , avevo il cazzone di Giorgio nel culo e quello di yannik in bocca.
Yannik venne quasi subito , anche perchè gli stavo succhiando praticamente anche le palle.
Yannik si alzò e andò in doccia. Giorgio invece continuò a scoparmi senza sosta. Godevo come una troia a sentire le sue palle che sbattevano sul mio culo."scopami , scopami ancora , rompimi il culo ti prego Giorgio"
E giorgio pompava come non mai , sentivo le sue mani possenti che mi allargavano il culo.
Alla fine mi riempì il culo di sborra bollente. Io mi alzai lo guardai negli occhi e lo baciai. Poi scappai subito in camera.
Sentii Giorgio che usciva per riaccompagnare Yannik alla stazione , lui era di Bologna.
Io dopo la doccia mi stesi sul letto chiedendomi che cavolo mi era preso. Io non ero omosessuale.E stavolta non avevo nemmeno bevuto qualche birra.
Presi allora il telefono e chiamai la mia fidanzata:
"Amore domani lascio questo appartamento. Non mi trovo bene. Prendo uno più piccolo ma tutto per me , così quando vuoi potrai venire a trovarmi. Vieni subito che ho voglia di fare l'amore con te. mi manchi".E chiusi il telefono.
Giorgio rientrò a casa. Dopo 5 minuti corsi nella sua camera. si stava spogliando per la notte.Mi lanciai addosso . Gli presi il cazzone in mano e gli dissi : "Scopami ancora, ancora una volta , e per l'ultima volta"
Giorgio mi scopò tutta la notte in tutte le posizioni . Mi riempì di sborra dappertutto e io godetti come una troia.
Il giorno dopo lasciai per sempre quell'appartamento.
scritto il
2017-07-07
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