Colpi di pennello

di
genere
etero

Ero appena tornata a casa dei miei genitori in Puglia in una rovente domenica di luglio da Bologna , dove frequentavo l'Università. Stanca morta arrivo in casa accolta dagli abbracci calorosi dei miei genitori ma anche da un forte odore di pittura fresca.
"Si , stiamo ridipingendo casa cara Carlotta, il lavoro è quasi finito , manca solo la tua camera" disse mio padre.
Io sbuffai vedendo le mie cose riunite al centro della mia stanza coperte dal celophan.
"Tranquilla amore , per stanotte dormirai sul divano in salotto e domani sarà tutto al suo posto" mi rassicurò mia madre.
Io stanchissima , mi feci una doccia e sprofondai sul divano in salotto. Faceva un caldo terribile e decisi di dormire solo con magliettina e perizoma.
Mi addormentai immediatamente.
La mattina seguente una voce maschile a basso volume mi svegliò: "Signorina!Signorina mi scusi se la sveglio"
Girai la testa e vidi davanti un ometto corpulento in canottiera, pantaloni e cappellino di carta in testa che mi chiamava.
Sul momento non realizzai subito dove mi trovassi , ma realizzai immediatamente che quell'uomo era sicuramente Franco l'imbianchino che doveva terminare il lavoro in casa , e che con la scusa di venirmi a svegliare si era goduto la vista delle mie rotonde chiappe coperte solo dal filo del perizoma.
Sobbalzai dal divano e dissi: "Che c'è?"
E lui: "Mi scusi ma c'è suo padre al telefono che la cerca"
Ero sola in casa , con Franco l'imbianchino naturalmente, mentre i miei erano al lavoro:
"Carlotta a fine giornata prendi i soldi dal mio comodino e paga il signor Franco per il lavoro ultimato, sono 700 euro"
Si certo , il "signor Franco" che signore lo era poco visto che era venuto a sbirciare tranquillamente il mio culo , pensai.
Premetto che il suddetto culo è a detta dei miei amici il mio pezzo forte. Morbido , tondo , leggermente abbondante, con una forma perfetta.Insomma me ne feci una ragione e capii perchè a quell'uomo rozzo e cicciottello potesse essere caduto l'occhio anche se ormai aveva quasi 60 anni.
In tutta la giornata mi divertii allora a stuzzicarlo. Rimasi in perizoma mentre lui lavorava e passavo continuamente avanti e dietro il corridoio . Lui mi osservava .
Alle 16 circa me lo ritrovo davanti alla soglia della cucina.
Tutto accaldato , con la canotta che a stento conteneva la sua pancia , e con un odore misto a pittura e tabacco.
"Signorina io avrei finito"
"Perfetto signor Franco , queste sono le sue 700 euro come pattuito con mio padre"
"Lei è una studentessa ?" mi chiese
E io: "Si, studio a Bologna e sono tornata per l'estate a casa"
Franco: "E dove se ne va in vacanza una bella signorina come lei ?"
Io: "E purtroppo spendo già troppi soldi per la vita fuori sede , quindi l'estate mi accontento di qualche giornata qui al mare con gli amici, non ho denaro per fare di più"
Lui rimase un pò colpito , respirò profondamente come per prendere coraggio e mi disse:"Senta signorina , oggi non ho potuto fare a meno di guardarla . Lei è una ragazza meravigliosa e ha un culo che mi fa impazzire"
Stavo per incazzarmi sul serio quando Franco proseguì : "io ormai ho 60 anni ma vorrei farle una proposta per godermi una scopata con lei. Prenda queste 700 euro , e si faccia scopare da me qui ora. Così lei potrà andare in vacanza e io prendermi questa soddisfazione alla mia età"
Non me l'aspettavo una cosa del genere , ci pensai un pò . Dopo qualche istante di silenzio dissi: "Dammi le 700 euro brutto porco, oggi sarò tua"
Franco mi diede i soldi.
Poi mi strinse a se, le sue mani rugose e grandi andarono subito a finire sul mio meraviglioso culo. Con un mano sola me lo stringeva e faceva strusciare il suo dito medio nel solco del mio culo.
Chiusi gli occhi e pensai di resistere, alla fine mi sarei fatta 700 euro in poco tempo.
Poi piano piano cominciò a prendermi bene.
Mi fece sedere sul divano, mi allargò le gambe , mi sfilò il perizoma e cominciò a leccarmi la fica. Dio mio non potevo crederci , era bravissimo. Passava la sua calda e grande lingua sulla mia fica e io con la mano lo tenevo stretto a me dalla nuca per nn farlo smettere.
Ansimavo , godevo come una cagna. Franco , l'imbianchino ciccione mi aveva comprato come una troia e ora mi stava facendo godere da morire.
"Tira fuori il cazzo " gli ordinai.
Lui si sollevò e lo tirò fuori proprio davanti al mio viso.
Era enorme. Non persi nemmeno un attimo e lo presi in bocca. Mentre glielo succhiavo , passavo la mia lingua sulla cappella.Il suo cazzo enorme mi riempiva tutta la bocca . sentivo quel sapore buono misto anche a sudore che mi inebriava. Andavo su e giù, con una mano gli strizzavo i coglioni e con l'altra gli accarezzavo la pancia.
"Dai piccola troia , succhialo bene il mio cazzone . Lo sapevo che lo volevi. Dai puttana sbocchinami bene." mi diceva tenendomi per i capelli.
Sempre tirandomi per i capelli mi fece alzare in piedi di fronte a lui.
Io a dir la verità mi alzai mal volentieri , avrei voluto continuare a spompinarlo per ore.
Lui si stese sul letto , e io mi impalai su di lui.
Finalmente avevo il suo cazzo enorme nella mia fica , e lo stavo cavalcando freneticamente.
Naturalmente lui aveva fisso le sue mani sul mio culo e mi aiutava ad andare su e giù sul suo cazzo. Grondavo di liquidi , stavo godendo come una troia:
Lui mi diceva "Bella troia sai da chi stai facendo scopare?"
E io in preda al godimento puro: "Sii, mi sto facendo scopare da Franco l'imbianchino come una puttana, e sto godendo come nn mai"
Mentre mi scopava in fica con la mano destra stava inserendo il dito medio nel mio culo . Mi piaceva da morire e lo imploravo di spingere ancora di più.
Lui ad un tratto rallentò e mi disse : "Quanto vuoi in più di soldi per fartelo mettere nel culo?"
Io stavo godendo così tanto che risposi: "Ma stai scherzando Franco? Con tutto ciò che mi stai facendo provare oggi sono io che ti imploro di mettermelo immediamente nel culo"
Non se lo fece ripetere due volte. Mi mise stesa sul letto con due cuscini sotto la mia pancia per sollevare meglio il culo.
E poi entrò dentro. Sentii la sua pancia poggiarsi sulla mia schiena e il suo cazzo enorme perforami il culo. Ero la sua troia , ed ero felice e soddisfatta.
Dopo poco Franco uscì dal mio culo e sborrò nella mia bocca , una quantità incredibile di sperma.Appena finito stava per allontanarsi , ma io non mollai il cazzo e me lo ripulii per bene succhiandolo tutto. Per 700 euro mi sembrava il minimo.
Quando ci rivestimmo gli chiesi:" E lei invece dove va in vacanza?"
E lui: "Ah no , io nulla.Per noi imbianchini l'estate si lavora.Mia moglie con mia suocera ha preso in affitto una casa al mare per tutta l'estate , e io le raggiungo solo nel weekend.Per il resto lavoro e poi me ne sto nella mia casa in campagna in relax da solo"
Io gli chiesi di darmi il suo numero di cellulare.
Ebbene quella fu per me un estate diversa.La mattina studiavo , nel tardo pomeriggio raggiungevo Franco a casa sua e mi facevo scopare in bocca, in fica e soprattutto nel culo. Lui mi appagava, aveva un cazzo maestoso rispetto ai miei coetanei. La sera poi non mi andava di fare tardi , giusto qualche birretta con gli amici e a nanna presto. Respingevo le avanches estive dei ragazzi con facilità perchè ero soddisfatta dell'unico cazzone che mi riempiva tutti i giorni.Rientrando presto la sera, andavo a dormire presto e la mattina riuscivo a studiare tranquillamente.
Agli esami a settembre presi due 30 e lode.
Fu un estate molto produttiva per me.E i miei genitori erano felici(Anche per come Franco aveva usato il suo pennello per ridipingere casa).
Carlotta
scritto il
2017-07-10
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