Rapporti di lavoro(2/3)

di
genere
gay

Donato venne a prendermi con la sua Ferrari per andare a visionare il cantiere che avrei dovuto seguire. era estate e andammo nel tardo pomeriggio , fuori dagli orari lavorativi per essere più liberi di visionare il tutto. Era una palazzina fuori città. Mentre facevamo l'ispezione da soli , mi lancio uno schiaffone sul culo e disse: "Ma allora eri venuto per lavoro o per farti una scopata?"
Io risposi: "Naturalmente viene prima il lavoro , ma ad una bella scopata non si rinuncia mai".
Lui allora: "Hai ragione , devo dirti che mi è anche piaciuto molto, mi piaci davvero tanto e ti ho pensato stanotte. Ho pensato al tuo bel culone e a come hai accolto la mia sborra in bocca".
Mentre eravamo fermi mi spinse contro la parete , e mentre mi infilava la lingua in bocca mi sbottonò i pantaloni e li fece scendere alle caviglie. si inginocchiò e mentre cominciava a segarmi il cazzo mi disse: " voglio provare io oggi il tuo cazzo in bocca".
Cominciò a spompinarmi , la sua calda bocca avvolgente affondava nel mio cazzo già sbrodolante, e io ne accompagnavamo i movimenti spingendo la sua testa dalla nuca.
Eravamo in estasi, io ansimavo e gemevo , Donato alternava leccate profonde , a leccate sulla cappella , per poi affondare il mio cazzo interamente nella sua bocca. Eravamo talmente presi che non ci accorgemmo di una presenza.
"aspetta , c'è qualcuno che ci guarda " dissi
A pochi metri da noi , un grosso tizio in calzoni e canotta si stava masturbando mentre ci guardava. Sarà stato alto 1,90 per un centinaio di chili , baffo e pelo bianco che gli uscivano dalla canotta .
"Cazzo , pensavo fossero andati tutti via , lui è Valon l'operaio albanese della ditta dei lavori"
Rimanemmo fermi , anche se Donato inginocchiato continuava a massaggiarmi il cazzo. Poi mentre continuava a menarmelo e a darmi leccate mi disse: " Che dici , lo invitiamo a partecipare?" Io che di porcate di sto genere ne ho fatte molte, sorrisi e feci un cenno di avvicinarsi all'operaio.
Lui non se lo fece ripetere , sembrava infoiato , mentre si avvicinava a noi , si denudò completamente. Donato criprese a spompinarmi, mentre il grosso operaio albanese si avvicinò a me e cominciò a leccarmi dappertutto, sui capezzoli , sul collo , sulle orecchie e sulla bocca. Metteva la sua lingua al sapor di birre e sigarette dappertutto. Il suo cazzo emanava in forte odore di sborra e sudore. e mentre continuava a leccarmi e a palparmi il mio grosso culo continuava a menarsi il cazzo. Al chè vista la passione con cui si stava dedicando a leccarmi gli dissi: " Lascia stare te lo lo sego io il cazzo" Lo presi in mano e cominciai a segarlo. Era grosso , molto di più del mio e molto di più di quello di Donato. Mi salì un eccitazione incredibile al cervello. Avevo Donato che continuava a succhiarmi il cazzo , e questo enorme grasso operaio che era come infoiato, ansimava e mugolava mentre infilava la sua lingua dappertutto e mentre mi stringeva il culo. Ad un certo punto Valon si fermò, mi prese e mi portò vicino ad un altro muro dove per terra vi era un cartone . Si sedette appoggiando la schiena al muro con in mano il sue enorme cazzo svettante. io mi spogliai completamnte , mi misi a pecora inginocchiato e glielo presi in bocca. Aveva un cazzo meraviglio , grosso , largo e di una consistenza dura e nervosa. Glielo leccavo da cima a fondo, la mia saliva colava dalla sua cappella e io la recuperavo con le labbra per poi infilarmelo tutto in bocca. Mamma che bocchino gli stavo facendo. Donato naturalmente non stava inerme, sfruttando la mia posizione a pecora , cominciò a leccarmi il buco del culo e infilarmi le sue dita dentro.
Si avvicinò al mio orecchio e mi disse : "Sto preparando il tuo culo ad accogliere quel cazzone albanese"
Io ormai in piena estasi Dissi : " Si voglio questo grosso cazzo nel mio culo"
L'Operaio che parlava poco ma godeva tanto sentì e disse: " Si si, ora albanese mette cazzo in grosso culo italiano"
Staccai a malincuore la mia bocca dal suo cazzo mi sollevai e mi misi soprai di lui per farmi inculare. Inarcai la schiena , Donato aiuto l'albanese a direzionare il suo cazzo verso il mio culo e dopo qualche tentativo entrò. Ammetto che all'inizio fu dura, ma poi man mano che quel cazzone cominciò a scivolare nel mio culo su e giù cominciai a godere come una troia. L'operaio ci sapeva fare , aveva una energia e una voglia mentre me lo ficcava in culo. Teneva le mia chiare e grosse chiappe strette nelle sue rozze mani e ogni tanto mi mollava un ceffone sul culo.
Io avevo le mani poggiate sulle sue spalle pelose , e lui mentre mi sbatteva il cazzo in culo continuava a leccarmi il petto i capezzoli il collo. Io godevo con gli occhi chiusi e la bocca aperte , e lui non appena lo notava non perdeva tempo e infilava la sua lingua nella mia bocca. mi succhiava la lingua, mi faceva di tutto e io lo lasciavo fare perchè il suo era il cazzo più grande ed eccitante che avevo mai preso in culo.
Donato vedendoci mentre scopavamo e ci baciavamo disse: " Ehi piccioncini fate godere anche me?"
Mise il suo cazzo tra le nostre bocche e gli facemmo un doppio pompino metre scopavamo. Il suo cazzo sfrusciava tra le nostre lingue e finiva un pò nella mia bocca e un pò in quella dell'operaio albanese. Poi Donato sborrò copiosamente nella mia bocca, e mentre ancora sobbalzavo sul cazzo di Valon glielo ripulii per bene e bevvi la sua sborra.
Poi ripresi le mie attenzioni al mio formidabile toro. chissà da quanto non scopava per avere tutta sta carica. Poi sul serio mi sentivo una troia ad essere inculato in un un cantiere , su un cartone , dal primo operaio passato di lì che aveva preso coraggio a parlare e mi ripeteva " Bela putana col grosso culo, ti piace cazo" e mi schiaffeggiava. Valon mi dette altri tre quattro colpi prepotenti e con un grugnito di piacere mi sborrò tutto nel mio culo . Sentii il caldo del sua sborra pervadermi dentro , godetti e venni anche io sulla sua pancia. Un orgarmo così potente che quasi le mi gambe cedettero...era il più grande orgasmo mai avuto .... nonostante fosse venuto sentivo ancora il cazzo di valon pulsare dentro me ....allora nell'attesa che si ammosciasse continuai a muovere il mio culo sul suo cazzo , e avvicianai la mia bocca alla sua. cominciai a leccargli le labbra, i baffi . Lui aprì la sua bocca e cominciammo a baciarci appassionatamente intrecciando vorticosamente le nostre lingue. Continuammo a limonare con vigore , fin quandoo il cazzo di Valon scivolò fuori dal mio culo e un lungo rivolo di sborra cominciò a scendere dalle mie cosce....
scritto il
2020-11-17
3 . 9 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Rapporti di lavoro(1/3)

racconto sucessivo

Viaggio di nozze
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.