E poi ...tutto
di
giantestardo
genere
sentimentali
Al fine del cammin di nostra vita mi ritrovai in una selva scura... di nuovo il navigatore ha crashato.
Ora dove sono ? Non ricordo più niente.
Terra battuta ciò che percorro ad alta velocità incontrando talvolta un albero in un campo con erba alta..o ciò che riesco a vedere : mi ritrovo a viaggiare con un solo faro.
Che strana sensazione mi pervade stasera.. sto piangendo e sono triste ma arrabbiato.
Poi.. ricordo.
Piccoli sprazzi.. parole ed immagini che ,come un loop, sono presenti...più forti e più frequenti..nella mia mente.
Gianni, Yvonne,la cena,gli amici del liceo.. cosa cazzo centrano?
Ricordo che sono un direttore di marketing e sono fidanzato con Yvonne : una collega poi diventata , dopo tante collaborazioni ,la mia fidanzata.
L ho sempre ammirata sia come donna che nel suo modo di porsi nel lavoro.
Yvonne è una donna bionda con un fisico ed un altezza normale. Piena di verve , di acume , nel sapersi districare in ogni situazione..anche la più ostica.
La donna dei miei sogni a cui avrei dichiarato e chiesto di sposarmi...almeno fino ad allora.
Ricordo che stamattina ho avuto un incontro sgradevole, un compagno di liceo con cui ,un giorno, litigai pesantemente quasi giungendo a menar le mani.
Strano.. troppi anni e mi ha riconosciuto subito.. boh?
Una stretta di mano..frasi convenevoli ed un invito a cena da lui : una baita non lontano dalla città.
Accettai ma con diniego.
Telefonai a Yvonne raccontando dell' incontro e dell' invito a cena che non gradivo: fu entusiasta e mi chiese se mi avrebbe potuto accompagnare così sarebbe stata più tranquilla che non accadesse niente e anche per incontrare persone che facevano parte del mio passato... accettai anche questo.
Uscito dal lavoro ,nel tardi pomeriggio ,giunsi a casa e ,dopo aver stretto e baciato il mio amore ,corsi in bagno per lavarmi e liberare la stanza ai suoi rituali di preparazione: ci misi un attimo.
Presi una camicia bianca ed il completo ( indossato nelle grandi rendez vous dell ' azienda )dall ' armadio e li posi sul letto abbinando le solite scarpe classiche comode e informali..indossai il tutto e attesi che ,la mia dea , fosse pronta x uscire.
Ad un tratto la porta si aprì e comparve lei.. favolosa.
Aveva aggiustato i capelli a mo' sbarazzino aggiungendo un fermaglio tempestato di diamantini ed a forma di cuore.. rimasi esterefatto e cercai di ricordare se lei avesse mai avuto ,nelle gioie, un così prezioso ornile.
Usciamo e ci dirigiamo verso l auto per poi giungere in orario alla cena.
Giungemmo dopo mezz'ora e dopo tante peripezie nel cercare il sentiero irto , pericoloso e privato.
Ci venne incontro il padrone di casa con tre flute di champagne e ,annuendo in modo vistoso verso Yvonne ,ci invitò ad entrare... la sorpresa fu che ,la cena,era una scusa x riunire alcuni compagni di liceo in comune e talvolta ho frequentato in ambito lavorativo.
Passammo del tempo x presentarci e presentare le compagne fino a che non fu servita la cena con cibi prelibati e vini ricercati.
Dopo aver cenato,ognuno dei commensali, si servì un bicchiere di brandy ed un sigaro riunendosi in tanti piccoli gruppi a cui io facevo capolino scherzando e ricordando tanti aneddoti ma cercando a mia volta la mia compagna che si era assestata per fumare una semplice sigaretta.
Ehi.. aspetta un attimo!
Ma era assente anche Gianni .. notai poi.
Domandai a tutti e , notando bene i loro comportamenti pieni di scherno guardando me ed una piccola porta in fondo alla sala, capì che qualcosa stava accadendo.
Mi incamminai con titubanza e indifferenza verso la porta. Più mi avvicinavo e più due voci erano chiare.. un uomo ed una donna discutevano animatamente.
Giunsi più vicino : la voce femminile ed era quella di Yvonne.
Supplichevole,rotta dal pianto,esasperata pregava l uomo e le frasi dicevano " lasciami in pace ,ti prego.
Perché non riesci a capire che ,di chi dovevo circuire ed ingannare,mi sono innamorata follemente? "
Sentii un bicchiere infrangersi a terra e la voce dell' uomo essere autoritaria,intransigente,cattiva mentre le rispondeva ,senza chiedere risposte, che " il nostro patto era che dovevi farlo innamorare e cercare di copiare i suoi progetti lavorativi per poi darli a me portandolo in rovina.
Se avresti fatto questo, saresti stata la mia schiava come desideravi e mia socia nella mia azienda "
Non è possibile.. questa voce mi è familiare.
Apro la porta ed ecco ciò che ,vedendo e ascoltando ,mi ha portato qui a viaggiare senza meta : Yvonne nuda ed abbracciata al pantalone di Gianni mentre gli giura fedeltà incondizionata di schiava .
Un malessere nell ' animo.. occhi che bruciano ed una voglia di scappare.
Abbandono la casa sotto gli sguardi indagatori degli ospiti e , entrando in auto, sfreccio giù quel sentiero come un pazzo.
Ecco..Ora ricordo.
Ora so perché sono qui anche se non ricordo come ci sono giunto e corro ancora più veloce ignaro che , alla fine di questa strada, ci sarà un lago dove anneghero' ma ripetendo sempre in mente e sulle labbra, come una nenia ,una frase " e questo quello che deve succedere ad una persona che ha amato senza limiti ? "
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
E poi... terza parteracconto sucessivo
L' attimo fugace
Commenti dei lettori al racconto erotico