In visita dai cugini 5. Marta
di
Charming1
genere
zoofilia
Tutto procedeva bene, ero felice che mia cugina si fosse lasciata andare. Quella giornata era trascorsa nell'ozio e tranquillità, dopo pranzo avevamo fatto di nuovo l'amore. Poi mi aveva confidato che era preoccupata perché suo marito la trascurava : "si alza presto e poi durante il giorno è stanco, la sera dorme presto, la domenica che saremmo più liberi va a messa, e poi i viaggi di lavoro e congressi.....È vero che sono innamorata ma quando è troppo è troppo.!"
Data la mia giovane età pensai bene di dare solo ascolto, evitando commento alcuno.
Il lunedì rientro dalla stalla alla solita ora: Robi non c'è, è andata a Milano per delle commissioni e poi passerà a prendere Nino in aeroporto.
Vado in doccia, me la prendo con calma perché oggi torna il padrone, finisco e mi asciugo i capelli nudo: mentre sono davanti allo specchio noto con la coda dell'occhio che Marta, la donna di servizio, mentre riordina la mia camera, ha piena visuale di tutti i miei movimenti perché ho dimenticato la porta aperta, pensando di essere solo.
Per giunta avevo l'arnese a mezza cottura, in memoria del giorno prima e a seguito lavaggio energico sotto la doccia. La tipa fischiettando si muoveva di qua e di là, regalandosi occhiate più o meno lunghe alle mie fattezze.
"Ciao Marta!" - esordisco- "come stai? Scusa ma non mi ero accorto che fossi entrata, finisco e tra poco esco!"
"Buongiorno Signor Mario, sto beeneee grazie! Scusi ma sono venuta prima, la signora Roberta mi ha detto di prendermi cura di lei, perché oggi non ci sarà." - sento leggero imbarazzo -
Intanto continua a guardare, ed io mi prendo il tempo, facendomi la barba in tutta calma regalandole le ultime visioni, poi mi gratto l'arnese e mi copro in vita con un telo prima di uscire. Nel frattempo il fischiettio si è spento: "sarà uscita?" -penso-
La trovo seduta sulla poltrona a gambe larghe, intenta a sfogliare il giornale porno che avevo infilato sotto il materasso: veste con il camice bianco anche oggi, avevo notato che di solito non mette il reggiseno, ed oggi scopro che pur nella sua semplicità, sotto porta un tanga con filo interdentale che le apre in due lo spacco! Ho piena visione di una patatona paffuta con pelo castano rossiccio.! "Strano" - penso - "non l'ho mai guardata come si guarda una donna, mentre nei suoi quasi cinquanta anni, madre vedova di tre figli, devo dire che non è male". Capelli castani raccolti sempre in una coda, viso piacevole sempre sorridente, occhi verdi, seconda abbondante. Forse un po' bassina di statura, 1,60 direi più o meno.
Quasi non si accorge che la sto guardando, emette gridolini di sorpresa: "uuhhh siniuuurrr, e cusa lè ches chi? si fanno ste cose? ma guardaaaa!"
Si sta toccando la patata distrattamente, una tetta ha fatto capolino dal camice, ogni tanto la stuzzica, si muove sulla poltrona nervosamente, allargando ancora le gambe quasi in posizione ginecologica.
Il "fratellino" reagisce, spostando in alto un lembo del telo. Decido di avvicinarmi a vedere cosa la sorprende tanto, mi abbasso per guardare, lei ha un sussulto di sorpresa, chiude il giornale e fa per alzarsi, io la fermo dicendo: "Marta tranquilla ci siamo solo noi, non devi scappare!" Avvicinandomi il telo si è aperto di più, facendo sì che dal lato dove guarda lei sia quasi completamente aperto, lasciando libera la visuale al pistolone. La vedo leccarsi le labbra.
"Cosa ti sorprende tanto?" - chiedo - Lei gira la testa verso di me, sgrana gli occhi, si lecca di nuovo le labbra e dice con vocina trasognata:"non avevo visto mai tutte quelle cose...come le fanno quelli....mio marito non me le faceva!" Apre il giornale e si sofferma sulle foto di una donna a gambe divaricate che si fa beatamente leccare e trastullare la fica, evidentemente godendo visto le colate di umori su cosce e lenzuolo, mentre la sua amica sta ciucciando golosamente il cazzone turgido è lucido di umori del uomo.
Le accarezzo i capelli e le chiedo: "vuoi provare questo?" indicando il cunnilingus.
A lei cade la mascella, mi guarda sorpresa sgranando gli occhi e fa cenno di si nervosamente con la testa.
La faccio appoggiare a gambe aperte sui braccioli della poltrona, le sbottono completamente il camice, le sfilo dolcemente il tanga ormai quasi fradicio, lei trema...mi inginocchio a terra sul telo ormai caduto, accarezzo il seno bello sodo, la sua pancetta liscia, assorbo l'immagine della sua bella fighetta paffuta, ormai aperta e pronta: avvicino la bocca, lei sta tremando come una foglia, tocco il clitoride con la punta della lingua e lei sussulta e grida, lo prendo in bocca e lo succhio dolcemente, iniziando ad infilare la lingua dentro, è bagnatissima, la cosa mi eccita, accelero i colpi ed in men che non si dica urla liberando tutto il suo piacere in faccia a me....continuo imperterrito facendola godere più e più volte. La faccio alzare e stendere sul letto penetrandola dolcemente: troppe emozioni tutte insieme potrebbero nuocerle alla salute! Gode una infinità di volte in astinenza com'era. Poi la guido verso il insegnandole a fare il 69: è un po' imbranata, mi fa male quando lo prende in bocca all'inizio, ma impara in fretta ed inizia un lavoro da vera affamata!
Mi godo i suoi umori abbondanti e "stagionati" e quando sono pronto per godere anch'io glielo dico, non sapendo se volesse continuare con la bocca o meno: lei aumenta il ritmo ed aiutandosi un po' con la mano mi fa esplodere nella sua bocca! Non ingoia tutto ma lo assapora, dice: "sel savia che l'era insci bon, minga el lassava cader tuc'!" (o qualcosa di simile).
Ridiamo entrambi e dopo esserci ricomposti ci dirigiamo verso la cucina, lei davanti 'ancheggia troppo forse?' -penso- e mi sta chiedendo: "cosa preparo per colazione Signor Mario?"
"Una crêpes la sai fare?" -chiedo-
"Certo che la so fare! A che gusto? Crema? oppure..." -risponde lei allegramente-
'Sbaglio o mi sta provocando?' -ridacchio dentro di me- e rispondo: "Alla crema? mai assaggiata, è buona?" intanto la schermaglia verbale ha ripristinato lo stato erettile dell'amico pelatino che vive nei paesi bassi, e lui ha deciso di nuovo di spostare il telo per vedere cosa succede!
Siamo ormai in cucina, Marta si volta e vede i movimenti di "fritz", fa finta di niente ma sorridendo: "La crema dipende da chi la fà, io la faccio buona!"
"Benissimo Marta, allora vada per la crema, tanto il latte qui non manca.." -dico ridendo- e mi accomodo al tavolo.
Marta in men che non si dica, sempre fischiettando, appronta una succulenta colazione: frutta mista a pezzetti, caffè e latte, la crêpes guarnita con una specie di zabaione, cioè la famosa crema....
Tutto squisito e per giunta ogni portata servita con un mezzo inchino che mi permetteva una bella vista delle tette!
Anch'io lascio che il telo lasci in esposizione un po' di mercanzia e mi sembra che Marta ne sia ben felice.
"Marta ma tu non mangi qualcosa? Per me è troppo!"
Lei: "No grazie Signor Mario, la Signora Roberta non vorrebbe, e poi sono a dieta, non voglio ingrassare!"
"Allora intanto mi chiami Mario, senza Signor che mi sento vecchiotto, e poi dai! sono solo, almeno fammi compagnia con un caffè e un po' di frutta...siediti qui vicino a me" -batto sul cuscino-.
Marta si illumina in viso e dice: "Mario grazie, prendo del caffè, ma non voglio disturbare!" Aggiungo io: "Nessun disturbo, anzi qui in questa casa grande mi sento solo...e poi mia cugina non aveva detto che dovevi prenderti cura di me?"
Marta si rilassa un po' e mi ringrazia per la bella esperienza che abbiamo vissuto: "era tanto sai che non stavo con un uomo, poi così completamente, tutte quelle cose belle...!" Pausa di riflessione, poi dopo un po': "Mario ti posso chiedere una cosa?"
Io: "certo tutto quello che vuoi!"
"Ho visto alla fine del giornale una foto di una donna con un cane! Ho sempre sentito dire che nelle fattorie ogni tanto succedono cose strane, ma davvero si fa?"
Rifletto un attimo, poi con tutta la calma possibile soppesando le parole: "certo che si fa, sembra anche che sia una esperienza indimenticabile per una donna!" la lascio digerire la notizia è poi: "Vorresti provare?"
Lei ride, pensando che scherzi! Poi mi legge negli occhi che forse parlo seriamente e diventa pensierosa, si stropiccia le mani e si annoda i capelli nervosamente su un dito; si lecca le labbra più volte e dice: "non lo so, sono curiosa però avrei paura.....anche se oggi era nuovo ed è stato bello...come farei a provare?" Io, secco: "mia zia ha un cane...." Lei: "si l'ho visto ieri, è bello ma che c'entra?" Io di rimando: " ti fidi di me?" Marta: "si sì, certo che mi fido, dopo cosa mi hai insegnato oggi...."
"Ok, allora lasciami vestire e ti accompagno a pulire casa di zia, tanto ti aspetta oggi, giusto?" Lei annuisce, trasognata.
Attraversiamo il cortile, sono quasi le dieci di mattina, saliamo i gradini della dependance e bussiamo alla porta: "chi è?" -chiede zia- Ed io: " zia sono Mario con Marta, può entrare per pulire?"
La zia viene ad aprire vestita con la solita camicetta trasparente, scortata da Furia. Ci sorride e si fa da parte per farci entrare, il cane mi ringhia, poi vede Marta e scodinzola, si avvicina e le infila il naso in mezzo alle gambe....Marta grida di sorpresa e fa un salto indietro, mi accorgo che s'era scordata di rimettersi le mutande....il cane ha colpito il bersaglio!
Zia sorride e dice: "scusalo è giocherellone....e poi gli piacciono le donne! Vero Mario?"
Io: "si sì, proprio vero, confermo!"
Marta guarda prima me poi la zia con espressione incredula ed interrogativa, intanto Furia ritorna alla carica, immagino abbia sentito i profumi dell'amplesso precedente. Stavolta lei resiste un po' di più lasciandolo annusare....Furia contento da un colpo di lingua e Marta salta di nuovo; Zia lo chiama vicino a se sorridendo e dice: "gli sei simpatica, vuoi fare amicizia?"
Marta non sa cosa dire, intervengo io: "zia magari gli fai vedere come si fa...io ti aiuto!"
Zia sorride felicissima, ci porta in salotto e ci fa accomodare sulle poltrone davanti al divano. Lei si mette di fronte a noi con le gambe aperte, battendo con la mano sulla sua patatona brizzolata che avevo visto sfondare da Furia qualche giorno prima. Furia era distratto dalla sua nuova preda, Marta, ma appena sente il richiamo corre dalla padrona: si tuffa col naso in mezzo alle gambe di zia ed inizia una leccata magistrale, i suoi affondi di lingua le provocano sussulti incontrollabili, brividi ed urletti di piacere...
Marta non perde un colpo, sta assistendo attonita alla scena e noto che ha anche visto spuntare il pisellone di Furia, immaginandone la dimensione, le pende la mascella per lo stupore e si lecca ripetutamente le labbra, intanto si tocca sgrillettandosi la fica.
Zia dice ansimando: "hai visto? è facileee.." poi si batte le mani sul petto, facendo uno schiocco con la lingua, Furia addrizza la testa e le salta addosso, appoggiando il suo petto su quello della padrona, leccandola in viso ed iniziando a muovere il bacino per penetrarla, lei allarga le gambe ancora di più alzandole per accoglierlo, due colpi ed è dentro, fino in fondo! Zia urla il suo piacere, Marta rimane quasi senza fiato e poi mugola di aspettativa...io ho il cazzo quasi in esplosione tanto è turgido..
Dopo un po' con fatica la zia si stacca dal cane lasciando il posto a Marta: l'aiutiamo a sistemarsi mentre il cane continua a cercare di montare la zia vedendola piegata, ma Marta sveglia com'è lo chiama battendo le dita sulla sua fica fradicia, il cane si avvicina annusa e si tuffa, con la lingua lunga e ruvida le estrae ogni goccia dei suoi umori facendola ululare dal piacere, mentre trema e sussulta con spasmi di godimento, scuotendo la testa ed inarcando la schiena....
La zia dice: "ora fallo montare, guarda che è grosso, ma stai tranquilla vedo che sei pronta....e comunque in questa posizione è più difficile che si incastri il nodo!"
Marta cerca il mio sguardo con espressione persa, ed io: "alla fine dell'asta Furia ha una specie di nodo grosso che serve per incastrarsi e rimanere attaccato...." zia aggiunge: "fa un po' male ma quando ti abitui, aumenta il piacere...forse la prima volta non conviene...."
Marta si convince, fa come ha visto fare a Zia: Furia felicissimo l'accontenta, in men che non si dica se la sta sbattendo a tremila aprendola in due! Un rantolo animalesco esce dalla gola di Marta, sgrana gli occhi, sono vitrei e per qualche secondo rimane col fiato sospeso -penso- "oddio me l'ha accoppata!" poi inizia a muoversi al ritmo di Furia assecondando i suoi colpi , sento lo sciacquio dei loro succhi che si uniscono, Marta canta a squarciagola il suo piacere infinito, dalla fica gonfia e piena inizia a colare seme del cane ed eiaculato femminile!!!
La zia nel frattempo, vista la mia erezione incontenibile, si è appoggiata al tavolino impalandosi alla pecorina sulla mia verga turgida, senza perdere mai di vista la scena eccitantissima...io riesco a resistere abbastanza, anche grazie allo svuotamento di qualche ora prima, riesco a far godere zia un paio di volte, ululando mi scarica addosso i suoi umori biancastri, che ricordo aver assaporato più volte. "Certo che è strano vederla godere se è abituata a quel palo enorme !" -penso-
Ormai non c'è la faccio più, la vista elettrizzante, i profumi selvatici che annuso, la vista del culone ballonzolante di zia davanti a me mi inducono a liberarmi dentro di lei: afferrò la base della mia asta con indice e pollice, stringo forte assestando altri due o tre colpi profondi ed al momento giusto rilascio le dita, esplodendo dentro di lei con una energia tale che grida: "godooooo nipotino mio, oddio come godoooo..riempimi...riempimi ...!"
Intanto Furia vorrebbe far entrare il suo nodo, ma Marta ha messo due dita a protezione, godendo e mugolando dice: "sciuraaaa, sciuraaaa, voglioooo illl nodoooo, che faccio?"
Zia staccatasi da me l'aiuta a liberarsi momentaneamente con un "pop" dal cane, che continua imperterrito a muovere il bacino all'aria schizzando seme ovunque, la fa mettere con ginocchia e gomiti a terra, le batte due colpi sulle chiappe ed il cane prontamente le salta addosso impalandola di nuovo: la nuova posizione scatena nuove ondate di piacere in lei, urla come una pazza il suo piacere....strabuzza gli occhi scuotendo la testa quando il nodo entra! "Oddioooo se l'è grossss....insci grossss...aprimi..aprimiiiiii.." -ulula Marta.
Il nodo è dentro, lei si muove piano, vedo le contrazioni pelviche di Furia che spruzza il suo carico vivente in lei, solo poche gocce si perdono a terra. Come con zia vedo la sua pancia gonfiarsi piena del membro del cane e del suo bottino liquido!
Zia sapendo di dover attendere molto tempo si corica davanti alla bocca di Marta, aprendosi davanti a lei e guidandola a leccare. Marta trasognata la pulisce dei miei umori, facendola godere ancora. "Hai capito Marta" -penso- "sta facendo un corso intensivo oggi!" La vista di questa ulteriore nuova esperienza di Marta me lo fa indurire, zia mi vede e mi chiama: mi inginocchio e mi piego su di lei, gomiti a terra, testa verso quella di Marta e le imbocco il mio cazzo, lei ciuccia ed io la chiavo lentamente....Che scena arrapante: il cane mi guarda dall'alto della schiena di Marta che mugolando allappa la patatona di zia a pochi centimetri dal mio naso, io che vedo il mio uccellone entrare ed uscire dalla bocca vogliosa di zia e le sue tettone ballonzolanti con capezzolo turgidissimo!
Urlando, innaffio di seme la gola dì Zia proprio mentre Furia riesce ad estrarre il suo palo. Marta si accascia appagata e grondante degli umori del cane che fuoriescono dalla sua fica tumefatta. Il cane soddisfatto si lecca in un angolo.
La zia fu carina con noi dopo: ci preparò un pranzetto veloce.
Io me ne andai dall'altra parte, lasciando Marta ancora in estasi a pulire casa con zia e chissà, a fare cos'altro.
Grazie per paziente lettura.
Data la mia giovane età pensai bene di dare solo ascolto, evitando commento alcuno.
Il lunedì rientro dalla stalla alla solita ora: Robi non c'è, è andata a Milano per delle commissioni e poi passerà a prendere Nino in aeroporto.
Vado in doccia, me la prendo con calma perché oggi torna il padrone, finisco e mi asciugo i capelli nudo: mentre sono davanti allo specchio noto con la coda dell'occhio che Marta, la donna di servizio, mentre riordina la mia camera, ha piena visuale di tutti i miei movimenti perché ho dimenticato la porta aperta, pensando di essere solo.
Per giunta avevo l'arnese a mezza cottura, in memoria del giorno prima e a seguito lavaggio energico sotto la doccia. La tipa fischiettando si muoveva di qua e di là, regalandosi occhiate più o meno lunghe alle mie fattezze.
"Ciao Marta!" - esordisco- "come stai? Scusa ma non mi ero accorto che fossi entrata, finisco e tra poco esco!"
"Buongiorno Signor Mario, sto beeneee grazie! Scusi ma sono venuta prima, la signora Roberta mi ha detto di prendermi cura di lei, perché oggi non ci sarà." - sento leggero imbarazzo -
Intanto continua a guardare, ed io mi prendo il tempo, facendomi la barba in tutta calma regalandole le ultime visioni, poi mi gratto l'arnese e mi copro in vita con un telo prima di uscire. Nel frattempo il fischiettio si è spento: "sarà uscita?" -penso-
La trovo seduta sulla poltrona a gambe larghe, intenta a sfogliare il giornale porno che avevo infilato sotto il materasso: veste con il camice bianco anche oggi, avevo notato che di solito non mette il reggiseno, ed oggi scopro che pur nella sua semplicità, sotto porta un tanga con filo interdentale che le apre in due lo spacco! Ho piena visione di una patatona paffuta con pelo castano rossiccio.! "Strano" - penso - "non l'ho mai guardata come si guarda una donna, mentre nei suoi quasi cinquanta anni, madre vedova di tre figli, devo dire che non è male". Capelli castani raccolti sempre in una coda, viso piacevole sempre sorridente, occhi verdi, seconda abbondante. Forse un po' bassina di statura, 1,60 direi più o meno.
Quasi non si accorge che la sto guardando, emette gridolini di sorpresa: "uuhhh siniuuurrr, e cusa lè ches chi? si fanno ste cose? ma guardaaaa!"
Si sta toccando la patata distrattamente, una tetta ha fatto capolino dal camice, ogni tanto la stuzzica, si muove sulla poltrona nervosamente, allargando ancora le gambe quasi in posizione ginecologica.
Il "fratellino" reagisce, spostando in alto un lembo del telo. Decido di avvicinarmi a vedere cosa la sorprende tanto, mi abbasso per guardare, lei ha un sussulto di sorpresa, chiude il giornale e fa per alzarsi, io la fermo dicendo: "Marta tranquilla ci siamo solo noi, non devi scappare!" Avvicinandomi il telo si è aperto di più, facendo sì che dal lato dove guarda lei sia quasi completamente aperto, lasciando libera la visuale al pistolone. La vedo leccarsi le labbra.
"Cosa ti sorprende tanto?" - chiedo - Lei gira la testa verso di me, sgrana gli occhi, si lecca di nuovo le labbra e dice con vocina trasognata:"non avevo visto mai tutte quelle cose...come le fanno quelli....mio marito non me le faceva!" Apre il giornale e si sofferma sulle foto di una donna a gambe divaricate che si fa beatamente leccare e trastullare la fica, evidentemente godendo visto le colate di umori su cosce e lenzuolo, mentre la sua amica sta ciucciando golosamente il cazzone turgido è lucido di umori del uomo.
Le accarezzo i capelli e le chiedo: "vuoi provare questo?" indicando il cunnilingus.
A lei cade la mascella, mi guarda sorpresa sgranando gli occhi e fa cenno di si nervosamente con la testa.
La faccio appoggiare a gambe aperte sui braccioli della poltrona, le sbottono completamente il camice, le sfilo dolcemente il tanga ormai quasi fradicio, lei trema...mi inginocchio a terra sul telo ormai caduto, accarezzo il seno bello sodo, la sua pancetta liscia, assorbo l'immagine della sua bella fighetta paffuta, ormai aperta e pronta: avvicino la bocca, lei sta tremando come una foglia, tocco il clitoride con la punta della lingua e lei sussulta e grida, lo prendo in bocca e lo succhio dolcemente, iniziando ad infilare la lingua dentro, è bagnatissima, la cosa mi eccita, accelero i colpi ed in men che non si dica urla liberando tutto il suo piacere in faccia a me....continuo imperterrito facendola godere più e più volte. La faccio alzare e stendere sul letto penetrandola dolcemente: troppe emozioni tutte insieme potrebbero nuocerle alla salute! Gode una infinità di volte in astinenza com'era. Poi la guido verso il insegnandole a fare il 69: è un po' imbranata, mi fa male quando lo prende in bocca all'inizio, ma impara in fretta ed inizia un lavoro da vera affamata!
Mi godo i suoi umori abbondanti e "stagionati" e quando sono pronto per godere anch'io glielo dico, non sapendo se volesse continuare con la bocca o meno: lei aumenta il ritmo ed aiutandosi un po' con la mano mi fa esplodere nella sua bocca! Non ingoia tutto ma lo assapora, dice: "sel savia che l'era insci bon, minga el lassava cader tuc'!" (o qualcosa di simile).
Ridiamo entrambi e dopo esserci ricomposti ci dirigiamo verso la cucina, lei davanti 'ancheggia troppo forse?' -penso- e mi sta chiedendo: "cosa preparo per colazione Signor Mario?"
"Una crêpes la sai fare?" -chiedo-
"Certo che la so fare! A che gusto? Crema? oppure..." -risponde lei allegramente-
'Sbaglio o mi sta provocando?' -ridacchio dentro di me- e rispondo: "Alla crema? mai assaggiata, è buona?" intanto la schermaglia verbale ha ripristinato lo stato erettile dell'amico pelatino che vive nei paesi bassi, e lui ha deciso di nuovo di spostare il telo per vedere cosa succede!
Siamo ormai in cucina, Marta si volta e vede i movimenti di "fritz", fa finta di niente ma sorridendo: "La crema dipende da chi la fà, io la faccio buona!"
"Benissimo Marta, allora vada per la crema, tanto il latte qui non manca.." -dico ridendo- e mi accomodo al tavolo.
Marta in men che non si dica, sempre fischiettando, appronta una succulenta colazione: frutta mista a pezzetti, caffè e latte, la crêpes guarnita con una specie di zabaione, cioè la famosa crema....
Tutto squisito e per giunta ogni portata servita con un mezzo inchino che mi permetteva una bella vista delle tette!
Anch'io lascio che il telo lasci in esposizione un po' di mercanzia e mi sembra che Marta ne sia ben felice.
"Marta ma tu non mangi qualcosa? Per me è troppo!"
Lei: "No grazie Signor Mario, la Signora Roberta non vorrebbe, e poi sono a dieta, non voglio ingrassare!"
"Allora intanto mi chiami Mario, senza Signor che mi sento vecchiotto, e poi dai! sono solo, almeno fammi compagnia con un caffè e un po' di frutta...siediti qui vicino a me" -batto sul cuscino-.
Marta si illumina in viso e dice: "Mario grazie, prendo del caffè, ma non voglio disturbare!" Aggiungo io: "Nessun disturbo, anzi qui in questa casa grande mi sento solo...e poi mia cugina non aveva detto che dovevi prenderti cura di me?"
Marta si rilassa un po' e mi ringrazia per la bella esperienza che abbiamo vissuto: "era tanto sai che non stavo con un uomo, poi così completamente, tutte quelle cose belle...!" Pausa di riflessione, poi dopo un po': "Mario ti posso chiedere una cosa?"
Io: "certo tutto quello che vuoi!"
"Ho visto alla fine del giornale una foto di una donna con un cane! Ho sempre sentito dire che nelle fattorie ogni tanto succedono cose strane, ma davvero si fa?"
Rifletto un attimo, poi con tutta la calma possibile soppesando le parole: "certo che si fa, sembra anche che sia una esperienza indimenticabile per una donna!" la lascio digerire la notizia è poi: "Vorresti provare?"
Lei ride, pensando che scherzi! Poi mi legge negli occhi che forse parlo seriamente e diventa pensierosa, si stropiccia le mani e si annoda i capelli nervosamente su un dito; si lecca le labbra più volte e dice: "non lo so, sono curiosa però avrei paura.....anche se oggi era nuovo ed è stato bello...come farei a provare?" Io, secco: "mia zia ha un cane...." Lei: "si l'ho visto ieri, è bello ma che c'entra?" Io di rimando: " ti fidi di me?" Marta: "si sì, certo che mi fido, dopo cosa mi hai insegnato oggi...."
"Ok, allora lasciami vestire e ti accompagno a pulire casa di zia, tanto ti aspetta oggi, giusto?" Lei annuisce, trasognata.
Attraversiamo il cortile, sono quasi le dieci di mattina, saliamo i gradini della dependance e bussiamo alla porta: "chi è?" -chiede zia- Ed io: " zia sono Mario con Marta, può entrare per pulire?"
La zia viene ad aprire vestita con la solita camicetta trasparente, scortata da Furia. Ci sorride e si fa da parte per farci entrare, il cane mi ringhia, poi vede Marta e scodinzola, si avvicina e le infila il naso in mezzo alle gambe....Marta grida di sorpresa e fa un salto indietro, mi accorgo che s'era scordata di rimettersi le mutande....il cane ha colpito il bersaglio!
Zia sorride e dice: "scusalo è giocherellone....e poi gli piacciono le donne! Vero Mario?"
Io: "si sì, proprio vero, confermo!"
Marta guarda prima me poi la zia con espressione incredula ed interrogativa, intanto Furia ritorna alla carica, immagino abbia sentito i profumi dell'amplesso precedente. Stavolta lei resiste un po' di più lasciandolo annusare....Furia contento da un colpo di lingua e Marta salta di nuovo; Zia lo chiama vicino a se sorridendo e dice: "gli sei simpatica, vuoi fare amicizia?"
Marta non sa cosa dire, intervengo io: "zia magari gli fai vedere come si fa...io ti aiuto!"
Zia sorride felicissima, ci porta in salotto e ci fa accomodare sulle poltrone davanti al divano. Lei si mette di fronte a noi con le gambe aperte, battendo con la mano sulla sua patatona brizzolata che avevo visto sfondare da Furia qualche giorno prima. Furia era distratto dalla sua nuova preda, Marta, ma appena sente il richiamo corre dalla padrona: si tuffa col naso in mezzo alle gambe di zia ed inizia una leccata magistrale, i suoi affondi di lingua le provocano sussulti incontrollabili, brividi ed urletti di piacere...
Marta non perde un colpo, sta assistendo attonita alla scena e noto che ha anche visto spuntare il pisellone di Furia, immaginandone la dimensione, le pende la mascella per lo stupore e si lecca ripetutamente le labbra, intanto si tocca sgrillettandosi la fica.
Zia dice ansimando: "hai visto? è facileee.." poi si batte le mani sul petto, facendo uno schiocco con la lingua, Furia addrizza la testa e le salta addosso, appoggiando il suo petto su quello della padrona, leccandola in viso ed iniziando a muovere il bacino per penetrarla, lei allarga le gambe ancora di più alzandole per accoglierlo, due colpi ed è dentro, fino in fondo! Zia urla il suo piacere, Marta rimane quasi senza fiato e poi mugola di aspettativa...io ho il cazzo quasi in esplosione tanto è turgido..
Dopo un po' con fatica la zia si stacca dal cane lasciando il posto a Marta: l'aiutiamo a sistemarsi mentre il cane continua a cercare di montare la zia vedendola piegata, ma Marta sveglia com'è lo chiama battendo le dita sulla sua fica fradicia, il cane si avvicina annusa e si tuffa, con la lingua lunga e ruvida le estrae ogni goccia dei suoi umori facendola ululare dal piacere, mentre trema e sussulta con spasmi di godimento, scuotendo la testa ed inarcando la schiena....
La zia dice: "ora fallo montare, guarda che è grosso, ma stai tranquilla vedo che sei pronta....e comunque in questa posizione è più difficile che si incastri il nodo!"
Marta cerca il mio sguardo con espressione persa, ed io: "alla fine dell'asta Furia ha una specie di nodo grosso che serve per incastrarsi e rimanere attaccato...." zia aggiunge: "fa un po' male ma quando ti abitui, aumenta il piacere...forse la prima volta non conviene...."
Marta si convince, fa come ha visto fare a Zia: Furia felicissimo l'accontenta, in men che non si dica se la sta sbattendo a tremila aprendola in due! Un rantolo animalesco esce dalla gola di Marta, sgrana gli occhi, sono vitrei e per qualche secondo rimane col fiato sospeso -penso- "oddio me l'ha accoppata!" poi inizia a muoversi al ritmo di Furia assecondando i suoi colpi , sento lo sciacquio dei loro succhi che si uniscono, Marta canta a squarciagola il suo piacere infinito, dalla fica gonfia e piena inizia a colare seme del cane ed eiaculato femminile!!!
La zia nel frattempo, vista la mia erezione incontenibile, si è appoggiata al tavolino impalandosi alla pecorina sulla mia verga turgida, senza perdere mai di vista la scena eccitantissima...io riesco a resistere abbastanza, anche grazie allo svuotamento di qualche ora prima, riesco a far godere zia un paio di volte, ululando mi scarica addosso i suoi umori biancastri, che ricordo aver assaporato più volte. "Certo che è strano vederla godere se è abituata a quel palo enorme !" -penso-
Ormai non c'è la faccio più, la vista elettrizzante, i profumi selvatici che annuso, la vista del culone ballonzolante di zia davanti a me mi inducono a liberarmi dentro di lei: afferrò la base della mia asta con indice e pollice, stringo forte assestando altri due o tre colpi profondi ed al momento giusto rilascio le dita, esplodendo dentro di lei con una energia tale che grida: "godooooo nipotino mio, oddio come godoooo..riempimi...riempimi ...!"
Intanto Furia vorrebbe far entrare il suo nodo, ma Marta ha messo due dita a protezione, godendo e mugolando dice: "sciuraaaa, sciuraaaa, voglioooo illl nodoooo, che faccio?"
Zia staccatasi da me l'aiuta a liberarsi momentaneamente con un "pop" dal cane, che continua imperterrito a muovere il bacino all'aria schizzando seme ovunque, la fa mettere con ginocchia e gomiti a terra, le batte due colpi sulle chiappe ed il cane prontamente le salta addosso impalandola di nuovo: la nuova posizione scatena nuove ondate di piacere in lei, urla come una pazza il suo piacere....strabuzza gli occhi scuotendo la testa quando il nodo entra! "Oddioooo se l'è grossss....insci grossss...aprimi..aprimiiiiii.." -ulula Marta.
Il nodo è dentro, lei si muove piano, vedo le contrazioni pelviche di Furia che spruzza il suo carico vivente in lei, solo poche gocce si perdono a terra. Come con zia vedo la sua pancia gonfiarsi piena del membro del cane e del suo bottino liquido!
Zia sapendo di dover attendere molto tempo si corica davanti alla bocca di Marta, aprendosi davanti a lei e guidandola a leccare. Marta trasognata la pulisce dei miei umori, facendola godere ancora. "Hai capito Marta" -penso- "sta facendo un corso intensivo oggi!" La vista di questa ulteriore nuova esperienza di Marta me lo fa indurire, zia mi vede e mi chiama: mi inginocchio e mi piego su di lei, gomiti a terra, testa verso quella di Marta e le imbocco il mio cazzo, lei ciuccia ed io la chiavo lentamente....Che scena arrapante: il cane mi guarda dall'alto della schiena di Marta che mugolando allappa la patatona di zia a pochi centimetri dal mio naso, io che vedo il mio uccellone entrare ed uscire dalla bocca vogliosa di zia e le sue tettone ballonzolanti con capezzolo turgidissimo!
Urlando, innaffio di seme la gola dì Zia proprio mentre Furia riesce ad estrarre il suo palo. Marta si accascia appagata e grondante degli umori del cane che fuoriescono dalla sua fica tumefatta. Il cane soddisfatto si lecca in un angolo.
La zia fu carina con noi dopo: ci preparò un pranzetto veloce.
Io me ne andai dall'altra parte, lasciando Marta ancora in estasi a pulire casa con zia e chissà, a fare cos'altro.
Grazie per paziente lettura.
1
voti
voti
valutazione
10
10
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
In visita dai cugini 4racconto sucessivo
Mamma e la dottoressa
Commenti dei lettori al racconto erotico