Mamma e la dottoressa 2
di
Charming1
genere
incesti
La seconda "visita" fu circa dieci giorni dopo la prima.
Eravamo soli in sala d'attesa: "buon segno" -pensai- "anche questa volta la visita si prolungherà!"
Mi soffermai a guardare com'era fatta Lisa, la segreteria, dato che la prima volta un po' per imbarazzo, un po' per nervosismo mi ero distratto.
Sulla trentina, più ventisette direi, figura snella, bella caviglia, capelli rosso naturale un po' mossi, occhi verdi, qualche timida lentiggine spruzzata sugli zigomi, la bocca e le labbra sembrano disegnate tanto sono perfette, occhiali da vista con montatura esile nera, camice immacolato.
Incrociamo lo sguardo proprio mentre io sto fantasticando su di lei: "il pelo della patatina sarà dello stesso colore dei capelli? avrà le lentiggini anche la sotto?"
Mi sorride, ha bei denti. "Chissà se riesce ad immaginare quello che penso? Si muove un po' troppo nervosamente sulla sedia, forse sarà colpa dello sguardo indagatore!"
Il cicalino dell'interfono la libera dalla mia ispezione meticolosa, tocca a noi.
Le sorrido maliziosamente mentre faccio accomodare prima mamma. Noto rossore sulle sue gote! "Ho colpito nel segno?"
Oggi la dottoressa indossa il camice bianco allacciato solo col bottone di mezzo: capelli sempre a coda di cavallo, tacco 12 stavolta, calza nera velata e sotto il camice intravedo guêpière e reggiseno neri di pizzo. "E le mutande?" WOW non le ha indossate! Roba seria oggi." - penso-.
Mamma sembra un po' nervosa, osserva la dottoressa, forse ha notato anche lei l'abbigliamento particolare.
Adele ci saluta cordialmente: carezza rassicurante a mamma, bacio su guancia a me.
"Mario siediti in poltrona, tu cara sul divano. Oggi voglio insegnare a Mario alcune tecniche per far stare bene una donna, visto che sembra avere questo compito importante a casa! Siete d'accordo?" -dice la dottoressa-
Io e mamma ci guardiamo, sorridiamo ed accettiamo annuendo all'unisono.
"Bene, sono contenta!" -continua Adele- "Sai Mario sei già molto bravo se pur alle prime esperienze e molto giovane, ma potresti migliorare, sono convinta che con un po' di suggerimenti mirati sarai un amante unico ed invidiabile in futuro! Per questo adesso io ti farò vedere alcune cose che penso siano importanti." -dice senza attendersi una replica-
Si siede accanto a mamma, le cinge con un braccio le spalle, accarezza i capelli e dice: "l'approccio è sempre importantissimo, dolcezza e gentilezza aprono 'le porte' più serrate! fondamentale è il bacio! Quando ci si bacia, il nostro corpo rilascia ossitocina, conosciuta anche come ormone dell'amore: un ingrediente unico che, unito a endorfine e dopamina, dà vita a un cocktail di benessere e felicità. Queste sostanze chimiche naturali prodotte dal nostro corpo e rilasciate mentre ci si bacia portano l'umore alle stelle e innescano la libido. Tu sei baravo ma puoi migliorare, bacia più a lungo ed ogni tanto mordicchia appena le labbra, dolcemente" Mi dimostra quello che dice applicandosi in uno stupendo e sensualissimo bacio con mamma, che sembra gradire. Infatti ricambia con ardore ed allarga le gambe mostrando sotto la gonna mutande già umide per l'eccitazione.
Ora Adele, senza interrompere il bacio, sta spogliando mamma, lentamente e delicatamente; incrocia spesso il mio sguardo e nota la patta rigonfia: sorride.
"Il seno è fondamentale" -prosegue la lezione- "inizia con un tocco lieve e gentile, a fior di pelle lungo i contorni del seno, poi risali verso l'areola e muovi le dita in senso circolare. Usa la mano a forma di coppa, soppesa, misurala, delicatamente e con gentilezza, i palpeggiamenti aggressivi e violenti spesso inibiscono, se li desidera la donna te lo dirà!" Mentre parla mi mostra praticamente come fare. Mamma sta ansimando, piccole goccioline di rugiada vogliosa le brillano tra le labbra della patatina!
"La volta scorsa mi hai dimostrato che sai baciarli, leccarli, succhiarli dolcemente. Utilizza la lingua con la stessa passione che ci metti nel cunnilingus!" Mi guarda per vedere se ho capito, nota lo sguardo indeciso e mima in silenzio con la bocca: 'come quando lecchi la fica!' Poi continua: "considera che la suzione del capezzolo richiama alla mente, in lei e in lui, il meccansimo ancestrale della prima nutrizione, scatenando la produzione di ormoni."
Mentre la osservo quasi impietrito dalla sublime visione penso: "certo che sarà difficile riuscire a simulare la sapiente delicatezza e amore del tocco femminile! Loro sanno cosa vorrebbero sentirsi fare. È un grande vantaggio!" Infatti noto l'espressione trasognata di mamma a dimostrare la correttezza del mio pensiero.
Adele continua: "Carezze, abbracci e delicate palpatine del resto del corpo aiutano e gratificano. Tocca il corpo di una donna come se tu fossi alla scoperta di un gioiello raro! Lei ricambierà col cuore. Non ho bisogno dì insegnarti niente su come usare la lingua sulla nostra intimità perché lo fai con amore e dedizione ed i risultati sono eccellenti, ma ti consiglio di usare meglio le dita: tu troppo spesso ti concentri sul punto G, sei bravo, lo conosci al contrario di molti che ne disconoscono addirittura l'esistenza, ma non tutte le donne sanno apprezzare quel tipo di stimolazione; impara a massaggiare con uno o due dita le grandi labbra con movimenti lenti, poi piano piano entra penetrando dolcemente, poi fai dei movimenti circolari stimolando tutte le pareti della vulva."
Dall'espressione di mamma compresi che nessuna replica avrebbe avuto senso. Sicuramente stava godendo estasiata da quelle sapienti attenzioni.
Adele non si è ancora spogliata del camice bianco, cosa che fa ora, molto lentamente, fissandomi negli occhi. "Certo che è proprio una gran bella gnocca per avere sessant'anni!" -penso con il cazzo che per poco non strappa la cerniera!-
Noto che anche Adele mostra la sua eccitazione con capezzoli turgidi e peli della fica umidi.
Apre un cassetto della scrivania e ne estrae un enorme fallo di gomma con cintura annessa, lo indossa!
"Spero che non pensi dì usarlo su di me!" -penso terrorizzato mentre si sgonfia il mio fratellino-
Per fortuna no... si avvicina a mamma, lentamente, la fa coricare a gambe divaricate sussurrandomi: "guarda e ricorda come faccio!"
Con tutto l'amore possibile mi mostra come penetra, affonda, rotea il bacino, come stimola ogni più recondito nascondiglio del caldo antro di mia madre; cambia posizione alzando una sola gamba di mamma sulla sua spalla, penetrandola così da un lato; poi la penetra facendola rannicchiare in posizione fetale, vedo mamma che sgrana gli occhi per come si sente piena; la penetra in posizione pecorina, sempre dolcemente. "Ricorda, fretta e brutalità non servono! Se lei desidera qualcosa di forte te lo chiede." Ormai con le gote infuocate dal piacere mamma sussulta e rantola, sbrodolando tutto il suo piacere sul divano, viene per l'ennesima volta. La stanza è satura dei loro profumi, sà di selvatico.
Adele si spoglia dell'arnese mostruoso che si era legato in vita, mi guarda e dice: "ora ti interrogo! Farai a me ciò che hai 'studiato'! Prima però sarà meglio che mamma ti prepari, altrimenti abbandonerai 'l'interrogazione' a metà strada, sembra che stai per esplodere!" -ride guardando il mio gonfiore-
Io mi spoglio in fretta, mi accosto a mamma, la bacio teneramente in bocca come Adele aveva detto, poi le porgo l'asta turgida da lei generata, fremente dal desiderio di essere accolta nella bocca materna. Mamma dolcemente e sapientemente mi fa sciogliere in un orgasmo sublime.
Mi riprendo in fretta grazie alla fresca adolescenza, e mi dedico "all'interrogazione", cercando di "esporre" al meglio la lezione imparata!
"L'interrogazione" dura oltre quarantacinque minuti...
Adele mi guarda con occhi languidi e sognanti: "sei promosso a pieni voti!"
Ci ricomponiamo con calma ed usciamo salutando e ringraziando la dottoressa.
Lisa in piedi per accompagnarci alla porta mi sembra strana: rossa in viso sembra avere il fiato corto. La saluto con un sorriso da oscar, porgendole la mano, mano che lei prende timidamente con la sua umida e calda!
La guardo negli occhi, sorrido e annuso sulle mie dita il suo odore intimo! Lei sospira, avvampa in viso e si passa la lingua sulle labbra.
Grazie per la lettura.
Eravamo soli in sala d'attesa: "buon segno" -pensai- "anche questa volta la visita si prolungherà!"
Mi soffermai a guardare com'era fatta Lisa, la segreteria, dato che la prima volta un po' per imbarazzo, un po' per nervosismo mi ero distratto.
Sulla trentina, più ventisette direi, figura snella, bella caviglia, capelli rosso naturale un po' mossi, occhi verdi, qualche timida lentiggine spruzzata sugli zigomi, la bocca e le labbra sembrano disegnate tanto sono perfette, occhiali da vista con montatura esile nera, camice immacolato.
Incrociamo lo sguardo proprio mentre io sto fantasticando su di lei: "il pelo della patatina sarà dello stesso colore dei capelli? avrà le lentiggini anche la sotto?"
Mi sorride, ha bei denti. "Chissà se riesce ad immaginare quello che penso? Si muove un po' troppo nervosamente sulla sedia, forse sarà colpa dello sguardo indagatore!"
Il cicalino dell'interfono la libera dalla mia ispezione meticolosa, tocca a noi.
Le sorrido maliziosamente mentre faccio accomodare prima mamma. Noto rossore sulle sue gote! "Ho colpito nel segno?"
Oggi la dottoressa indossa il camice bianco allacciato solo col bottone di mezzo: capelli sempre a coda di cavallo, tacco 12 stavolta, calza nera velata e sotto il camice intravedo guêpière e reggiseno neri di pizzo. "E le mutande?" WOW non le ha indossate! Roba seria oggi." - penso-.
Mamma sembra un po' nervosa, osserva la dottoressa, forse ha notato anche lei l'abbigliamento particolare.
Adele ci saluta cordialmente: carezza rassicurante a mamma, bacio su guancia a me.
"Mario siediti in poltrona, tu cara sul divano. Oggi voglio insegnare a Mario alcune tecniche per far stare bene una donna, visto che sembra avere questo compito importante a casa! Siete d'accordo?" -dice la dottoressa-
Io e mamma ci guardiamo, sorridiamo ed accettiamo annuendo all'unisono.
"Bene, sono contenta!" -continua Adele- "Sai Mario sei già molto bravo se pur alle prime esperienze e molto giovane, ma potresti migliorare, sono convinta che con un po' di suggerimenti mirati sarai un amante unico ed invidiabile in futuro! Per questo adesso io ti farò vedere alcune cose che penso siano importanti." -dice senza attendersi una replica-
Si siede accanto a mamma, le cinge con un braccio le spalle, accarezza i capelli e dice: "l'approccio è sempre importantissimo, dolcezza e gentilezza aprono 'le porte' più serrate! fondamentale è il bacio! Quando ci si bacia, il nostro corpo rilascia ossitocina, conosciuta anche come ormone dell'amore: un ingrediente unico che, unito a endorfine e dopamina, dà vita a un cocktail di benessere e felicità. Queste sostanze chimiche naturali prodotte dal nostro corpo e rilasciate mentre ci si bacia portano l'umore alle stelle e innescano la libido. Tu sei baravo ma puoi migliorare, bacia più a lungo ed ogni tanto mordicchia appena le labbra, dolcemente" Mi dimostra quello che dice applicandosi in uno stupendo e sensualissimo bacio con mamma, che sembra gradire. Infatti ricambia con ardore ed allarga le gambe mostrando sotto la gonna mutande già umide per l'eccitazione.
Ora Adele, senza interrompere il bacio, sta spogliando mamma, lentamente e delicatamente; incrocia spesso il mio sguardo e nota la patta rigonfia: sorride.
"Il seno è fondamentale" -prosegue la lezione- "inizia con un tocco lieve e gentile, a fior di pelle lungo i contorni del seno, poi risali verso l'areola e muovi le dita in senso circolare. Usa la mano a forma di coppa, soppesa, misurala, delicatamente e con gentilezza, i palpeggiamenti aggressivi e violenti spesso inibiscono, se li desidera la donna te lo dirà!" Mentre parla mi mostra praticamente come fare. Mamma sta ansimando, piccole goccioline di rugiada vogliosa le brillano tra le labbra della patatina!
"La volta scorsa mi hai dimostrato che sai baciarli, leccarli, succhiarli dolcemente. Utilizza la lingua con la stessa passione che ci metti nel cunnilingus!" Mi guarda per vedere se ho capito, nota lo sguardo indeciso e mima in silenzio con la bocca: 'come quando lecchi la fica!' Poi continua: "considera che la suzione del capezzolo richiama alla mente, in lei e in lui, il meccansimo ancestrale della prima nutrizione, scatenando la produzione di ormoni."
Mentre la osservo quasi impietrito dalla sublime visione penso: "certo che sarà difficile riuscire a simulare la sapiente delicatezza e amore del tocco femminile! Loro sanno cosa vorrebbero sentirsi fare. È un grande vantaggio!" Infatti noto l'espressione trasognata di mamma a dimostrare la correttezza del mio pensiero.
Adele continua: "Carezze, abbracci e delicate palpatine del resto del corpo aiutano e gratificano. Tocca il corpo di una donna come se tu fossi alla scoperta di un gioiello raro! Lei ricambierà col cuore. Non ho bisogno dì insegnarti niente su come usare la lingua sulla nostra intimità perché lo fai con amore e dedizione ed i risultati sono eccellenti, ma ti consiglio di usare meglio le dita: tu troppo spesso ti concentri sul punto G, sei bravo, lo conosci al contrario di molti che ne disconoscono addirittura l'esistenza, ma non tutte le donne sanno apprezzare quel tipo di stimolazione; impara a massaggiare con uno o due dita le grandi labbra con movimenti lenti, poi piano piano entra penetrando dolcemente, poi fai dei movimenti circolari stimolando tutte le pareti della vulva."
Dall'espressione di mamma compresi che nessuna replica avrebbe avuto senso. Sicuramente stava godendo estasiata da quelle sapienti attenzioni.
Adele non si è ancora spogliata del camice bianco, cosa che fa ora, molto lentamente, fissandomi negli occhi. "Certo che è proprio una gran bella gnocca per avere sessant'anni!" -penso con il cazzo che per poco non strappa la cerniera!-
Noto che anche Adele mostra la sua eccitazione con capezzoli turgidi e peli della fica umidi.
Apre un cassetto della scrivania e ne estrae un enorme fallo di gomma con cintura annessa, lo indossa!
"Spero che non pensi dì usarlo su di me!" -penso terrorizzato mentre si sgonfia il mio fratellino-
Per fortuna no... si avvicina a mamma, lentamente, la fa coricare a gambe divaricate sussurrandomi: "guarda e ricorda come faccio!"
Con tutto l'amore possibile mi mostra come penetra, affonda, rotea il bacino, come stimola ogni più recondito nascondiglio del caldo antro di mia madre; cambia posizione alzando una sola gamba di mamma sulla sua spalla, penetrandola così da un lato; poi la penetra facendola rannicchiare in posizione fetale, vedo mamma che sgrana gli occhi per come si sente piena; la penetra in posizione pecorina, sempre dolcemente. "Ricorda, fretta e brutalità non servono! Se lei desidera qualcosa di forte te lo chiede." Ormai con le gote infuocate dal piacere mamma sussulta e rantola, sbrodolando tutto il suo piacere sul divano, viene per l'ennesima volta. La stanza è satura dei loro profumi, sà di selvatico.
Adele si spoglia dell'arnese mostruoso che si era legato in vita, mi guarda e dice: "ora ti interrogo! Farai a me ciò che hai 'studiato'! Prima però sarà meglio che mamma ti prepari, altrimenti abbandonerai 'l'interrogazione' a metà strada, sembra che stai per esplodere!" -ride guardando il mio gonfiore-
Io mi spoglio in fretta, mi accosto a mamma, la bacio teneramente in bocca come Adele aveva detto, poi le porgo l'asta turgida da lei generata, fremente dal desiderio di essere accolta nella bocca materna. Mamma dolcemente e sapientemente mi fa sciogliere in un orgasmo sublime.
Mi riprendo in fretta grazie alla fresca adolescenza, e mi dedico "all'interrogazione", cercando di "esporre" al meglio la lezione imparata!
"L'interrogazione" dura oltre quarantacinque minuti...
Adele mi guarda con occhi languidi e sognanti: "sei promosso a pieni voti!"
Ci ricomponiamo con calma ed usciamo salutando e ringraziando la dottoressa.
Lisa in piedi per accompagnarci alla porta mi sembra strana: rossa in viso sembra avere il fiato corto. La saluto con un sorriso da oscar, porgendole la mano, mano che lei prende timidamente con la sua umida e calda!
La guardo negli occhi, sorrido e annuso sulle mie dita il suo odore intimo! Lei sospira, avvampa in viso e si passa la lingua sulle labbra.
Grazie per la lettura.
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