In campeggio con le sorelle

di
genere
incesti

Siamo in estate, sono rientrato da poco dal viaggio fatto con mamma, le esperienze casalinghe sono iniziate da qualche mese. Per chi non mi avesse seguito, consiglio di leggere i capitoli precedenti

Papà doveva lavorare, c'erano problemi sul lavoro e non sapeva se sarebbe potuto andare in ferie.
Perciò per farci stare un po' al mare i miei genitori decisero di farci stare in campeggio, raggiungendoci il fine settimana quando possibile.
La sorellona, ormai diciannovenne, acconsentì a passare del tempo con me e sorellina, che di anni ne avrebbe compiuti sedici, poi sarebbe partita col fidanzato.

Avevamo una roulotte grande e comoda: la parte anteriore di giorno era attrezzata con divanetti e tavolo, ci si sedeva comodamente in sei, la notte diventava lettone quasi a tre piazze; nella parte posteriore c'erano quattro comodi letti a castello, c'era anche un bagnetto chimico oltre al punto cottura.

La nostra euforia di passare del tempo completamente soli era tangibile, avremmo potuto esprimere liberamente le nostre calde fantasie sessuali, senza rischi.
Infatti la prima sera da soli, cioè domenica, appena mamma e papà tornarono a casa, decidemmo di usare solo il lettone, per passare l'intera notte insieme.

Dopo cena raggiungemmo gli amici al bar per un gelato, ma era palese il nostro nervosismo, ci guardavamo tra di noi con sorrisi carichi di complicità, facendo finta di partecipare alle chiacchiere del gruppo. Carichi di aspettative, decidemmo di andarcene molto prima del solito orario.
Percorremmo quasi di corsa il tragitto fino alla roulotte, fiondandoci dentro e chiudendo bene a chiave la porta ed avendo cura di abbassare tutti gli scuri.
Velocissima lavata di denti e rinfrescata a turno nel bagnetto, poi sistemammo il lettone per la notte.

Le ragazze erano nude coperte solo da una camicetta da notte trasparentissima, io slip e basta.
Sorellona: capelli a caschetto castano chiaro, occhi verdi, seconda abbondante di seno, sodo, alto con areola bruna e capezzolo piccolo, bel sedere e bei piedi, fica castana pelosa;
Sorellina: capelli biondi lunghissimi, occhi azzurri coperti da occhialino da vista, nel pieno della sua fase di crescita era florida, tettone quarta misura, areola chiara e capezzolone a punta, come la mamma, sederone da sballo, fichetta bionda con pelo molto curato per l'epoca, epoca in cui non c'era ancora la moda della rasatura stile pediatrico. Bei tempi direi!
Io: quattordicenne, quasi quindici, biondo, occhi verdi, fisico atletico, sembro un po' più grande della mia età, uccello sempre in tiro vista l'abbondanza di testorene di quel periodo!

Siamo pronti e ci corichiamo, luci soffuse, musica via radio in sottofondo: io sono in mezzo alle due, sorellona a destra, sorellina a sinistra, mi sento un re!
Il "fratellino" si sta già litigando con lo slip spingendo a più non posso per uscire, fa capolino con la sua testolina pelata, sembra gridare aiuto, boccheggiando!
Senza fretta ci scambiamo tenere carezze e baci languidi, andando alla scoperta dei nostri corpi, senza l'ansia e la fretta che ci opprime quando siamo a casa.
Finalmente qualcuno prende a cuore la situazione del mio "fratellino" e lo libera dal suo carcere, e siccome la situazione è disperata si prodiga in un intervento di rianimazione con la bocca! È sorellina: compassionevole, con una particolare predilezione al ciucciamento!
Sorellona avendo perso il turno, mi si apparecchia a gambe aperte sul viso, donandomi l'accesso al suo antro caldo e peloso: m'immergo con grande passione godendo del profumo pungente e selvatico che sprigiona, assaporando i copiosi succhi che ne sgorgano. Lecco, succhio, uso le dita, stuzzico anche il buchino di dietro: si irrigidisce, non è abituata, quindi ricordando cosa mi aveva insegnato zia, lo bagno e piano piano allargo, lei inizia a rilassarsi e sento che le piace.
Sorellina intanto mi è salita in grembo e per non perdere l'equilibrio si sorregge impalandosi sul "fratellino" che, ormai libero dalla schiavitù, collabora felicemente, mostrandole tutto il suo amore assumendo dimensioni impressionanti durante questo stupendo smorza candela!
Il glande, trattenuto dal frenulo tutt'oggi ancora integro, raggiunge dimensioni gigantesche riempiendo la sua fichetta stretta, tanto che la vedo strabuzzare gli occhi ad ogni affondo completo. Mi sporgo di lato per godermi la vista dei suoi enormi "gommoni" sobbalzanti in balia del suo galoppo.
Appagata, grazie ad un paio di umidi orgasmi, si prodiga a farmi venire di mani e di bocca, con grande passione. Alla vista della bocca di sorellina che si riempie col mio candido seme, sorellona mi svuota in bocca per la seconda volta tutto il suo succo dell'amore.

Ci riposiamo qualche minuto, io prendo fiato poi vado a fare qualche goccia di pipì, anche per eliminare qualche residuo di sperma, potenziale pericolo per le sorelle, sicuro che la piccola non usa precauzioni.
Esco, apro il frigo e mi disseto con un po' d'acqua fresca, mentre chiudo vedo nel cassettino una stupenda zucchina lunga almeno 20 cm larga 5! Ispirazione: la prendo, la sciacquo nel lavello e mi avvicino alle mie due amanti, brandendo il trofeo.
"È quella a che serve?" -chiedono sgranando gli occhi-
"Siccome sono solo, può essere un valido aiuto!" -sorrido-

Ricomincia la festa: posizioni inveritite, sorellona si appropria della mia giovane e svettante asta, cavalca dandomi le spalle, mani appoggiate sulle mie ginocchia per aiutarsi. È quasi poetica la visione del mio pezzo di carne eretto che entra ed esce dal suo ventre! Anche lei se lo guarda da sotto mugolando la sua ammirazione.
Sorellina la faccio mettere sempre a cavalcioni su di me, guardando nella stessa direzione della sorella: da prima la lecco ben bene ritrovando in lei gli umori e gli afrori provocati dalla cavalcata precedente, poi lentamente la masturbo con la zucchina gigante, zucchina che in breve si ricopre di succulente secrezioni biancastre, segno della piacevole sensazione che provoca nella ricevente.

L'ambiente ristretto è ormai pregno di odori e profumi tipici del sesso, misti ai suoni dei nostri corpi che si uniscono ansimando quasi in sincronia. I gemiti sono sommessi per timore di essere uditi dall'esterno. La mia verga è intrisa degli umori di sorellona che sta godendo a ripetizione mentre saltella su e giù impalandosi fino alla radice; sorellina dal canto suo ormai è al terzo orgasmo regalato dalla zucchina che maneggio ormai con maestria; entrambe si fermano per riposarsi. Le faccio poi mettere una di fianco all'altra in ginocchio, penetrandole a turno, una col mio pistolone gonfio ed arrossato, l'altra con l'amica zucchina. Cinque minuti dopo sto per esplodere, si girano e sorellina mi fa mettere il cazzone teso allo spasmo tra le sue morbide tette, massaggiandolo ben bene, solleticandolo con la lingua. Non trattengo più, godo godo e godo con fiotti densi e violenti, che solo parzialmente vanno dispersi dalle loro avide bocche.

Poco dopo ci addormentammo abbracciati. Durante la notte qualcuno si svegliava accarezzando o slinguando per donare amore a caso. Di certo sono stato anche montato nel mezzo del sonno: ricordo come in un sogno il dolce risveglio prima di venire in bocca ad una di loro.

La mattina ci accolse ancora abbracciati. Ci svegliammo sorridenti e nonostante tutto io di nuovo eretto! Ridendo le due sorelle si fecero montare a turno, senza zucchina che nel frattempo si era nascosta, forse esausta dal super utilizzo. Mi portarono ad un intenso orgasmo aiutandosi con le mani: ormai consumato fin nelle viscere, eiaculai ben poco, provando una strana piacevole quanto dolorosa sensazione.
Famelici e felici, consumammo una colazione bastante per una squadra di rugby!

Grazie. Seguitemi



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scritto il
2017-09-08
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