La bellezza di Viola
di
Dommm
genere
dominazione
Io e Viola siamo migliori amici. Il nostro legame è molto stretto, perché io sono l'unico uomo che non la vede solo come un oggetto. La chiamano puttana, ma è solo una a cui piace scopare: c'è ancora qualcuno che pensa sia sbagliato?
Lei è solita avere lunghe relazioni, ma al tempo era single. In estate venne da me per vedermi, ci mancavamo molto. Mi abbracciò forte e mi baciò a lungo sulla guancia (sa che adoro il contatto fisico, anche solo tra amici). Indossava una maglietta rosa infilata dentro gli shorts di jeans, che evidenziava abbastanza le sue forme che adoravo: ero innamorato?
No, e non lo sono tuttora: non ho mai pensato a lei oltre che all'amica più stretta che avrò nella mia vita. Però veneravo il suo fisico statuario, e lei lo sapeva. D'altronde anche lei amava il mio fisico, e non perdeva l'occasione di darmi una palpata da qualche parte. Posso essere descritto come l'amico gay, ma solo nei lati positivi, dal momento che sono perfettamente etero (forse).
Dopo esserci salutati calorosamente come sempre, iniziamo a parlare del più e del meno. A un certo punto, mi chiede di andare in bagno, a metà di un discorso. Io la accompagno, visto che la mia casa è molto grande.
Arrivo dalla porta e faccio per andarmene, ma lei mi dice:
"Vieni con me?"
Io ovviamente rispondo di no.
"Non era una richiesta o una proposta"
A quel punto mi si accende qualcosa nella testa e nei pantaloni: le avevo detto tempo prima di essere incuriosito ed eccitato dal bondage e dalla dominazione, ma non avrei mai pensato. Comunque sto subito al gioco:
"Sì maestra"
"Bravo amore" mi dice accarezzandomi i capelli.
Entriamo e lei si abbassa pantaloncini e mutandine per fare la pipì, sua priorità al momento. Il qualcosa che mi si era acceso nei pantaloncini è abbastanza evidente ora, anche se la guardo in faccia, grazie a lei (la bellezza di Viola) e a me (ben ben dotato).
Si comincia:
"Spogliati e masturbati, e se non verrai in meno di 10 minuti sarai punito"
"Sì maestra"
"Se invece ci riuscirai, avrai un premio"
"Come desideri maestra"
L'impresa non si presenta molto ardua: le sue gambe nude aperte, la mia nudità sotto di lei, la posizione che mi aveva fatto scegliere, sdraiato e con i piedi appoggiati sulle sue ginocchia, mi fanno schizzare quando sul suo timer mancavano ancora più di 3 minuti.
"Bravo amore, ora ti meriti un premio: toglimi la maglietta e slacciami il reggiseno al primo tentativo, o sarai punito"
"Grazie maestra"
Contrariamente alle sue aspettative ci riesco, e lei ne è contenta: mi prende le mani e le mette sui suoi seni ("Stringi") e inizia a sfiorarmi lo scroto, creandomi un misto tra solletico e piacere. Raggiunge il suo scopo: l'erezione è già altissima.
"Bravo amore, adesso devi leccare bene i miei piedini, prima uno e poi l'altro"
"Oh grazie maestra"
Le tolgo le Superstar dorate e i calzini bianchi, questi ultimi con i denti: lei sembra apprezzare molto dalla pacca sul culo che mi da. Senza essere feticista, lecco e succhio i suoi piedini puliti e profumati con più piacere di quanto avessi immaginato prima.
"Basta così amore, adesso è il momento che goda io e che ti ecciti fino a impazzire tu"
Detto questo si sporge dal wc con il bacino, mi prende la testa e la mette proprio là sotto. Io mi tuffo.
"Sei bravo per essere verginello" fa con la voce un po' alterata (evvai) e accarezzandomi i capelli. La penetro con la lingua, e percepisco chiaramente i suoi brividi. Mi sento in un sogno, ma il bello deve ancora venire. L'orgasmo che la percorre è dolce ma totale. È soddisfatta e bellissima nel suo sorriso sensuale e distrutto.
"Amore wow, adesso ti do un'ultima prova: dovrai farti un'altra sega, ma questa volta avrai solo 5 minuti per evitare la punizione"
Via. Penso alle emozioni di poco prima, immagino la ragazza che mi piace e mi massacro con tutta la forza che mi rimane. Ma quando sul timer c'è scritto 00:00:000, non si vede ancora una goccia di sperma.
"Ouch, eri stato così bravo fino ad ora. Va beh, la punizione che ti infliggerò piacerà a un verginello sfigato e pervertito come te"
"Lo sono maestra"
"Aspettami sdraiato a pancia in giù, e non provare a segarti per venire, o la punizione non ti piacerà più"
"Non ci avevo minimamente pensato maestra" le rispondo in ginocchio e con gli occhi bassi.
La sento uscire. Quando torna lo fa con un lubrificante e con dei guanti di plastica.
"Non sei venuto per la tua maestra, significa che pensavi ad altre, perché concentrandoti su di me non avresti resistito 3 minuti. Adesso te la farò vedere"
Si infila i guanti con estrema lentezza e lubrifica l'indice destro. Ah, ora ho capito. Avevo voluto sempre voluto provare l'anal fingering, ma da solo non ci riuscivo (grazie Viola!). Sollevo un po' il bacino per far posto all'erezione, ma lei e lo schiaffo che mi rifila sul culo non sono d'accordo. Si avvicina al mio buchino, ci gira intorno con maestria, lo tocca, lo solletica. Inizia la pressione, e in breve è dentro. I miei sono gemiti di piacere, lei lo capisce e inizia ad accarezzarmi l'interno coscia. L'orgasmo negato di prima comincia a farsi sentire.
"Maestra fammi venire, lo desidero quasi quanto obbedirti"
"Non sperare che sia io a procurarti del piacere. Quando sarò stufa del tuo buchino ti ordinerò cosa fare"
Sono ormai 20 i minuti passati dalla VIOLAzione, quando la sento parlare.
"Alzati in piedi facendo in modo che il mio bel ditino non esca, o non ti piacerà tanto cosa succederà dopo"
Missione compiuta, con respiro affannoso.
"Bravo amore ora appoggiati al muro a testa in giù, masturbati e vieniti in faccia"
Pochi colpi e la mia eccitazione mi si sparge sul viso.
"Che bella puttanella"
Si avvicina, mi lecca qualche goccia e la ingoia.
"Ciao amore, sei stato bravo in fin dei conti. Ci rivedremo presto in queste vesti.
O con altre".
Il racconto offre molti spunti ad altre storie, arriveranno.
Lei è solita avere lunghe relazioni, ma al tempo era single. In estate venne da me per vedermi, ci mancavamo molto. Mi abbracciò forte e mi baciò a lungo sulla guancia (sa che adoro il contatto fisico, anche solo tra amici). Indossava una maglietta rosa infilata dentro gli shorts di jeans, che evidenziava abbastanza le sue forme che adoravo: ero innamorato?
No, e non lo sono tuttora: non ho mai pensato a lei oltre che all'amica più stretta che avrò nella mia vita. Però veneravo il suo fisico statuario, e lei lo sapeva. D'altronde anche lei amava il mio fisico, e non perdeva l'occasione di darmi una palpata da qualche parte. Posso essere descritto come l'amico gay, ma solo nei lati positivi, dal momento che sono perfettamente etero (forse).
Dopo esserci salutati calorosamente come sempre, iniziamo a parlare del più e del meno. A un certo punto, mi chiede di andare in bagno, a metà di un discorso. Io la accompagno, visto che la mia casa è molto grande.
Arrivo dalla porta e faccio per andarmene, ma lei mi dice:
"Vieni con me?"
Io ovviamente rispondo di no.
"Non era una richiesta o una proposta"
A quel punto mi si accende qualcosa nella testa e nei pantaloni: le avevo detto tempo prima di essere incuriosito ed eccitato dal bondage e dalla dominazione, ma non avrei mai pensato. Comunque sto subito al gioco:
"Sì maestra"
"Bravo amore" mi dice accarezzandomi i capelli.
Entriamo e lei si abbassa pantaloncini e mutandine per fare la pipì, sua priorità al momento. Il qualcosa che mi si era acceso nei pantaloncini è abbastanza evidente ora, anche se la guardo in faccia, grazie a lei (la bellezza di Viola) e a me (ben ben dotato).
Si comincia:
"Spogliati e masturbati, e se non verrai in meno di 10 minuti sarai punito"
"Sì maestra"
"Se invece ci riuscirai, avrai un premio"
"Come desideri maestra"
L'impresa non si presenta molto ardua: le sue gambe nude aperte, la mia nudità sotto di lei, la posizione che mi aveva fatto scegliere, sdraiato e con i piedi appoggiati sulle sue ginocchia, mi fanno schizzare quando sul suo timer mancavano ancora più di 3 minuti.
"Bravo amore, ora ti meriti un premio: toglimi la maglietta e slacciami il reggiseno al primo tentativo, o sarai punito"
"Grazie maestra"
Contrariamente alle sue aspettative ci riesco, e lei ne è contenta: mi prende le mani e le mette sui suoi seni ("Stringi") e inizia a sfiorarmi lo scroto, creandomi un misto tra solletico e piacere. Raggiunge il suo scopo: l'erezione è già altissima.
"Bravo amore, adesso devi leccare bene i miei piedini, prima uno e poi l'altro"
"Oh grazie maestra"
Le tolgo le Superstar dorate e i calzini bianchi, questi ultimi con i denti: lei sembra apprezzare molto dalla pacca sul culo che mi da. Senza essere feticista, lecco e succhio i suoi piedini puliti e profumati con più piacere di quanto avessi immaginato prima.
"Basta così amore, adesso è il momento che goda io e che ti ecciti fino a impazzire tu"
Detto questo si sporge dal wc con il bacino, mi prende la testa e la mette proprio là sotto. Io mi tuffo.
"Sei bravo per essere verginello" fa con la voce un po' alterata (evvai) e accarezzandomi i capelli. La penetro con la lingua, e percepisco chiaramente i suoi brividi. Mi sento in un sogno, ma il bello deve ancora venire. L'orgasmo che la percorre è dolce ma totale. È soddisfatta e bellissima nel suo sorriso sensuale e distrutto.
"Amore wow, adesso ti do un'ultima prova: dovrai farti un'altra sega, ma questa volta avrai solo 5 minuti per evitare la punizione"
Via. Penso alle emozioni di poco prima, immagino la ragazza che mi piace e mi massacro con tutta la forza che mi rimane. Ma quando sul timer c'è scritto 00:00:000, non si vede ancora una goccia di sperma.
"Ouch, eri stato così bravo fino ad ora. Va beh, la punizione che ti infliggerò piacerà a un verginello sfigato e pervertito come te"
"Lo sono maestra"
"Aspettami sdraiato a pancia in giù, e non provare a segarti per venire, o la punizione non ti piacerà più"
"Non ci avevo minimamente pensato maestra" le rispondo in ginocchio e con gli occhi bassi.
La sento uscire. Quando torna lo fa con un lubrificante e con dei guanti di plastica.
"Non sei venuto per la tua maestra, significa che pensavi ad altre, perché concentrandoti su di me non avresti resistito 3 minuti. Adesso te la farò vedere"
Si infila i guanti con estrema lentezza e lubrifica l'indice destro. Ah, ora ho capito. Avevo voluto sempre voluto provare l'anal fingering, ma da solo non ci riuscivo (grazie Viola!). Sollevo un po' il bacino per far posto all'erezione, ma lei e lo schiaffo che mi rifila sul culo non sono d'accordo. Si avvicina al mio buchino, ci gira intorno con maestria, lo tocca, lo solletica. Inizia la pressione, e in breve è dentro. I miei sono gemiti di piacere, lei lo capisce e inizia ad accarezzarmi l'interno coscia. L'orgasmo negato di prima comincia a farsi sentire.
"Maestra fammi venire, lo desidero quasi quanto obbedirti"
"Non sperare che sia io a procurarti del piacere. Quando sarò stufa del tuo buchino ti ordinerò cosa fare"
Sono ormai 20 i minuti passati dalla VIOLAzione, quando la sento parlare.
"Alzati in piedi facendo in modo che il mio bel ditino non esca, o non ti piacerà tanto cosa succederà dopo"
Missione compiuta, con respiro affannoso.
"Bravo amore ora appoggiati al muro a testa in giù, masturbati e vieniti in faccia"
Pochi colpi e la mia eccitazione mi si sparge sul viso.
"Che bella puttanella"
Si avvicina, mi lecca qualche goccia e la ingoia.
"Ciao amore, sei stato bravo in fin dei conti. Ci rivedremo presto in queste vesti.
O con altre".
Il racconto offre molti spunti ad altre storie, arriveranno.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto sucessivo
La bellezza di Viola padrona e compagna
Commenti dei lettori al racconto erotico