Una storia in famiglia 2

di
genere
incesti

Una storia in famiglia 2° PARTE

Eccoci al 2° episodio. nel primo vi ho lasciato con mia sorella a 9 anni trovata in bagno con un dodicenne che gli aveva da prima svrginato il culo e poi sburrato la sua faccia, manco fosse una mucca che non veniva munta da mesi. mia sorella era li nuda tutta bianca.... da allora sono passati 3 anni, son cambiate molte cose; la 1° io(14 anni) e lei(12), non abbiamo più avuto un rapporto sessuale con nessuno, solo io ho baciato una ragazzina, non abbiamo più rivisto mio cugino, lei va dallo psicologo che in compenso ci ha fatto continuare a lavarci insieme, naturalmente sotto il controllo dei nostri genitori, perchè dice aiuta a normalizzare il rapporto con l'altro sesso sia mio che suo. l'essere sorvegliati non era un problema solo che io a 12 anni capitava che mi si induriva, ma non era un problema, perchè sotto l'acqua non si vedeva, d'altro canto anche i miei genitori iniziarono a girare senza problemi nudi per casa e a parlare di sesso senza problemi. mia sorella sembrava reagire bene senza problemi. era estate scuola finita, oramai era un'anno e mezzo che nessuno dei due vedeva i genitali dell'altro. come al solito giocevamo alla lotta come tra normali fratelli, ma naturalmente non lo eravamo, il contatto fisico può provocare tante reazioni, soprattutto se un giorno, le tolgo involontariamente il piagiama di sotto e mi ritrovo la sua vagina, ormai da giovane ragazza, con i primi peli, che non aspetta altro che il suo primo cazzo che la sfondi, davanti ai miei occhi; per qualche secondo la guardai perplesso mi venne un'erezione instantanea. dopo qualche 30 di secondi che fissavo la sua vagina gli diedi un bacio. lei rimase qualche secondo ferma poi si divincolo, e mi disse "mikè sei pazzo?" "no scusa angy, non ho saputo resistere, la mia voglia di te c'è ancora.." risposi io "lo so tesò, ma siamo fratelli non possiamo fare certe cose..."

per 3 giorni non ci toccavamo io ero abbastanza imbarazzato, ma il sapore della sua vagina mi rimase tra le labbra.
dopo tre giorni ci ritrovammo a giocare alla lotta, stavolta dopo un pò lei si accorse che il mio contatto fisico era voluto. soprattutto si rese conto che la mia mano sotto le mutande non fu un caso. io mi bloccai, era la prima volta che toccavo una vagina sviluppata, lei era ferma immobile, eravamo io sdraiato con la schiena a terra e i piedi sul letto, in un corridoio angusto tra il guardarobba e il letto, e lei sopra di me non so come. so solo che la mia mano rimase li per molto, finchè lei non disse "senti miki, ti va di toccarmi un pò?". la mia risposta fu sdraiarla sul letto alzargli la maglia, prima le misi la mano nelle mutande poi inziai a masturbarla mentre le leccavo i capezzoli, lei restava immobile, non si muoveva, godeva ma nello stesso tempo aveva paura,ì di diventare come gli aveva detto la psicologo una troia, ma in quel momento a lei stava bene così. per un pò di giorni non facemmo altro, lei però non voleva assolutamente toccare il mio pene, al massimo si strusciava la figa con le mutande, nonostante io cercassi di scostargliele e penetrarla, lei non mi diede possibilità, mi perimise solo di arrivare davanti a lei la volta che ebbe il suo primo orgasmo strusciando la figa nuda sul mio pene nei boxer.
quella volta alla vista della sborra sulla mia panvia gli vennero i sensi di vomito non so perchè. fatto sta che il giorno mi svegliai con lei nuda che mi stava segando, fu il più bel risveglio della mia vita, ci masturbammo a vicenda nudi nel mio letto, finchè non le chiesi se si fidava di me. "si certo, lo so dove vuoi parare". quando vidi cosa fece non capii più nulla, ero totalmente padrone del sesso, una cosa era certa: saremmo usciti di lì totalmente sverginati, il resto era tutto incerto, ma in quel momento non potevamo fermarci, il mio unico pensiero era farle male il meno possibile. il mio cuore batteva a mille, all'inizio andavo pianissimo, ma dopo la seconda entrata, non mi ressi più iniziai a scoperla come una cavalla, lei a stento tratteneva i mugoli, gli piaceva troppo, dopo un pò arrivammo insieme. la sua vagina si riempi della mia sburra calda, lei mi disse che ancora per un pò potevo sborrarle dentro, per due settimane scopammo 5 volte, sempre sburrandola dentro. poi dovemmo fermarci. lei si fece signorina, ma già era troia. non entrai nella sua vagina per due mesi, ma in compenso scopri la sua bocca e le sue divine doti di bocchinara, lei riscopre il suo amare essere scopata e sborrata in bocca, anche davanti alla sua amiketta bona, con cui avremmo i nostri primi rapporti a tre, con lei che sarà la mia prima ragazza a letto extra-familiare. finchè iniziò un lungo periodo di riposo per me e mia sorella...
di
scritto il
2011-02-13
1 7 . 3 K
visite
2
voti
valutazione
7
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Una storia in famiglia 1

racconto sucessivo

Una storia in famiglia 3
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.