Mia cugina Fanny, (2)

di
genere
prime esperienze


“L.…?”.
“Si…”.
“Preparati…”.
Quando lo raggiungo in camera sua e già sul letto completamente nudo, ed è già abbondantemente eccitato, è soddisfazione guardarlo.
“Allora come preferisci…? Con il sedere in su o disteso…”.
“Disteso…”.
Senza altri inviti si tira le ginocchia verso il petto, mi siedo accanto e ungo il dito medio della mia mano, lo tocco… e lo penetro, l’altra mano corre al suo pene, lo impugna saldamente mentre il dito gli entra tutto in culo.
“Sei un maiale, senti come c’è l’hai duro…! Ti piace che ti tocchi?”.
“Si…”.
“Prima facciamo il clistere…”.
Gli inserisco la cannula e gli inserisco lentamente il liquido, poi gli accarezzo il ventre non tralasciando di toccarlo.
Qualche attimo e corre in bagno, lo seguo, lo lavo per bene non tralasciando niente.
“Ohh… che sbadata! mi sono bagnata tutta la vestaglia, ora dovrò toglierla, ecco, ora aspetta che ti asciugo bene…”.
Mentre lo asciugo il suo uccello ha raggiunto dimensioni e durezza incredibili, mi sta guardando il petto con gli occhi fuori dalla testa.
Torniamo in stanza, riprende la posizione sul letto, lo massaggio e lo meno….
Gli sto seduta accanto sul letto, le tette mi ballonzolano mentre faccio andare le mani.
“Guarda, ho le tette nude… ti piacciono…? Dai… toccamele… palpamele, così… stringi forte i capezzoli, vedi come si allungano e si ingrossano? Bravo… sei proprio un maiale…”.
So che non durerà ancora molto, sta per venire, mi stendo trasversalmente sul suo addome, il seno ora appoggia sul suo ombelico, la sue mani mi sfrugolano le tette. Comincia ad ansimare ed è scosso ripetuti fremiti, il ventre si irrigidisce ed erutta la sborra che indirizzo sulle mie tette in attesa, il suo seme caldo e denso continua a colpirmi con molteplici schizzi, finché tutto finisce. Mi rialzo e mi passo tutto il liquido lattiginoso sulle tette mentre lui mi guarda rapito.
“Guarda... mi hai spruzzata tutta, come è calda, dai… andiamo a lavarci…”.
Dopo le prolungate abluzioni, durante le quali approfitto per toccarlo ancora, smobilito tutto l’armamentario e lo lascio solo.

Rientra il mio uomo e mi raggiunge nella nostra stanza, è eccitato, fremente e impaziente di sentire dalla mia voce l’accaduto, mentre si spoglia l’accontento colorando sapientemente i vari episodi… poi….
“Caro… guarda sul comodino…”.
Sul comodino risalta il tubetto della vaselina….
“Non ti dice niente…?”.
“Altroché…! Hai voglia di prenderlo in quel culo meraviglioso…”.

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-Fanny? Ti conosco... tu hai uno scopo...
-Si... e allora? Ho voglia... ti voglio eccitare e appena il ragazzo dorme... ci troviamo in camera nostra...
-Con Carlo?
-Si... con lui... come allora...
-Che puttana sei... continua... voglio che racconti tutto...
-L'hai duro?
-Si...
-Fammelo vedere... il ragazzo non può vederci...
-Uhmm...
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Il giorno successivo, il pomeriggio stessa procedura, ma tralascio tutti i preliminari, lui è già prontamente in tiro e io sono completamente nuda, lo lascio brancicare con le mani, tocca tette e culo, quando sta per venire apro la bocca! Constato con piacere che mi piace il sapore del suo sperma.
La sera mando il marito a spasso, quindi clistere e mentre gli massaggio il ventre glielo prendo in mano.
“Maiale… vuoi che Fanny ti baci questo bel cazzone…?
“Oh si…!”.
Allora comincio a baciarlo, leccarlo, bagnarlo con la mia saliva e poi ad inserirmelo in bocca per gradi, è una verga di quasi venti centimetri ma riesco ad inserirmelo fino in fondo, una mano lo tiene per la base dell’asta l’altra gliela passo sullo scroto e sul tratto perineo e gli stuzzico il buco, sta saltando!
“Aspetta… non venire subito… cerca di trattenerti…”.
Gli faccio un pompino coi fiocchi e contro fiocchi, lo succhio talmente che sembra che gli stia estraendo con la bocca il veleno da un morso di vipera, beh… non devo estrargli tutti gli ormoni in eccesso?
Magari è una cazzata ma suona così bene!
Quando viene con il solito concerto di gemiti, cerco di trattenere tutto il suo sperma in bocca, ma non ci riesco, parte mi tracima lungo il mento, poi l’ingoio e lecco il tutto, ho il clitoride talmente eccitato che se mi tocco vengo, infatti in bagno mentre gli lavo la verga mi passo la mano fra le cosce e addio… parto in tromba…!
Rovescio la testa e gemo, L. mi sta guardando, non capisce e si preoccupa.
“Che ti succede… stai male…?”.
Rantolo… mentre sono ancora nell’orgasmo….
“Non è niente L.… Fanny è venuta e ti sta godendo…”.

Poi sul tardi rientra il marito, sono già in camera, sul letto indosso solo una leggera sottoveste nera.
Si spoglia.
“Come vanno le cose…?”.
“Siamo ancora ai lavoretti di bocca, dai, fai presto… che poi ti racconto tutto…”

Il pomeriggio seguente, L. mi sta già aspettando in camera sua.
Ho con me tutto l’occorrente, sistemo il telo.
“Ancora clistere…! Avevi detto due al giorno solo ieri e l’altro ieri…”.
“E così è, tu lo farai stasera, adesso è per Fanny, ha bisogno di liberarsi…”.
“L.…? Me lo vuoi fare tu…?”.
“Si… fammi vedere…”.
Salta su dal letto mentre il grosso pene gli ballonzola fra le cosce.
Mi sistemo in ginocchio sul letto, poso la testa sul telo e con le mani mi allargo le natiche.
“Maiale di un L.… ti piace il culone di Fanny…?”.
“E’ splendido…”.
“Mettiti un po’ di vaselina sul dito medio, il più lungo… e spargi la crema sul mio buco, si così…”.
“Sei tutta arrossata… e il tuo buco è aperto…”.
“Non è niente, non preoccuparti, ora spingi il dito e penetrami fino in fondo girando il dito per spargere la crema, si così… bravo…”.
Intanto penso, per forza ho il buco del culo aperto e infiammato, quel maiale di Carlo mi incula ferocemente da due sere…
“Bravo… lo stai facendo veramente bene, togli il dito ed inserisci la cannula piano… piano, così… si… così…, premi, oh si… sento entrare il liquido, su svuota ora tutto dentro, hai finito? Bravo…”.
Quando toglie la cannula mi giro a pancia in su sul letto e lo chiamo vicino a me….
“Vieni, massaggiami la pancia, piano… non premere, più in giù, ancora un po’, li fra le gambe, li… si… li va bene, muovi leggermente le dita premendo un poco, senti una cosa dura? Si… ecco toccami lì, stringi quel grilletto fra le dita, si… dai che è bello, oh dio…! Sto per venire, che meraviglia così! E me la sto facendo addosso… lasciami andare…”.
Mi alzo dal letto e corro al bagno con la mano sul buco per trattenere il contenuto del mio intestino, raggiungo il wc e con sollievo mi scarico, con la mano finisco il lavoro iniziato sul letto e mi masturbo con forza.
Oh... che goduria….
Raggiungo il bidet… L. osserva….
“Ora Fanny porca si sta lavando il culo e la figa, tu maiale l’hai fatta venire anche oggi…”.
Mi asciugo, lo prendo per mano e raggiungiamo il letto, dobbiamo pensare a lui… è ora che diventi un uomo… che inizi a fottere…!
Mi rimetto sul letto a culo in su e mi apro le natiche.
“L.... guardami”.
Lui obbedisce.
“E’ ancora tanto rosso…? Il buco voglio dire…?”.
“E si…! Sembra il culo dei macachi allo zoo…!”.
“Mi brucia… mi vuoi dare un po' di sollievo…?”.
“Si… dimmi come fare…”.
“Prendi ancora un po’ di crema e mettimela dentro…”.
Esegue… sento il suo dito oltrepassare lo sfintere, non occorre che lo incoraggi mi rimesta tutto… lo toglie e lo rimette fino in fondo.
“Ora con due dita… bravo… spingi… fino in fondo… e fai avanti e indietro… si un po’ più forte… bravissimo…”.
Allungo la mano fra le cosce verso di lui….
“Basta così, dammi la mano…”.
Prendo la mano e gliela chiudo a pugno lasciando eretto il medio e lo posiziono giusto sulla vagina.
“Spingi… si… ora sei dentro la figa della porca di Fanny …ti piace? Senti come è calda e bagnata…? E sei tu che la fai bagnare, maiale, ora mettimi dentro due dita, spingi… dai che mi fai godere…”.
Uno spettacolo…!
Prima in culo e ora in vagina… ma è ora che pensi a lui….
“Maiale vuoi far prendere al tuo cazzo il posto delle dita nella figa di Fanny?”.
“Si… vero? Alzati… e avvicinati…”.
Con la mano lo cerco fra le cosce, lo trovo e lo posiziono, adatto la mia altezza chiudendo un po’ le ginocchia e lo tiro a me…”.
“Si… così…! Spingi ora… bravo… sei dentro tutto…”.
Sento il suo pelo ispido sulle natiche e lo incito a scoparmi.
“Dai adesso… dacci dentro! mettimelo fino in fondo e ritirati fino quasi ad uscire e poi ancora e ancora, dai, dai, dai… maiale porco… stai scopando tua cugina, oh dio… che bello…! Sto sbrodolando come una fontana, dai… fammi godere, dimmi che ti fa piacere scopare la maiala di tua cugina, dimmi che sono una vera porca…”.
“Si… sei una maiala e mi piace fotterti, bella porca…”.
“Oh… Fanny… sto venendo, sto venendo… è bellissimo… bella maiala… porca…”.
“Vengo anch’io, oh… oh… si… riempimi tutta con la tua sborra…”.
Vengo assieme al getto del suo sperma che sento riempirmi l’utero, l’orgasmo è forte e prolungato, mai ho goduto così.
Mi si appoggia alla schiena ancora dentro di me e poi crolliamo sul letto, si toglie e mi pone accanto disteso, stiamo ansimando assieme come mantici mi mette un braccio sulla schiena e mi accarezza….
Che carino…!
Al rientro di mio marito lo trascino in camera nostra, mi guarda incuriosito.
“Caro maritino, ti informo ufficialmente che da oggi sei cornuto…”.
Ridacchia….
“Ufficialmente da oggi… e va bene! E ufficiosamente quante corna mi hai messo sulla testa…? E già un bel po’ che mi pesa…”.
“Porterò il mio segreto nella tomba…”.
Mi abbraccia e mi spinge sul letto.
“No, aspetta questa notte, ormai è ora di cena, a proposito… se andiamo avanti così dobbiamo concordare un modus vivendi, la sera per un po’ dovrai uscire, iscriviti ad un circolo di briscola o alla bocciofila…”.
“Sei un demonio… quando mi farai partecipare??? Sto delirando...!”.
Mi strizza le tette, mi palpa il culo e mi lascia andare.

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-L'hai sempre così duro il tuo cazzo... L.... come allora?
-Allora di più... non mi si smollava mai...
-Aspetta... fammelo toccare... lo voglio toccare... sentire in mano...
-Fallo fallo... senti che cazzo mi fai venire.
-Uhmm... da subito mi è piaciuto il tuo cazzo... e anche a Carlo...
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Quando entro nella stanza e già sistemato sul letto e si sta menando la verga.
“Oh… oh…, che sta facendo il mio maialino? Ha fretta… e non vuole aspettare la sua cuginetta troia, no… no… non smettere, dai… continua… sei bello…”.
Mi spoglio completamente e mi do da fare, introduzione, clistere, massaggio, corre al bagno, lo lavo e lo meno, torniamo e lo rimetto sdraiato, lo massaggio ancora, poi lo scavalco con una gamba e mi posiziono sopra il suo cazzo, verso di lui.
“Ora la tua Fanny viziosa ti scopa, bel puledro, dimmi che vuoi entrare nella figa di questa troia con il tuo cazzo, dillo…!”.
“Si… voglio entrare… dai bella troia…”.
Mi abbasso e oplà…! Sono tanto bagnata che entra subito fino in fondo, oh... come lo sento... è un bell'articolo quello che mi sta trapanando la pancia, mi alzo e mi abbasso con forza sul suo ventre, gli prendo le mani e me le porto sulle tette, costringo le sue dita a torturarmi i capezzoli eretti, i miei liquidi vaginali scendono fra le cosce come rivoli…!
Mi alzo e mi giro mostrandogli la schiena, mi tiene per la vita aiutandomi ad alzarmi e spingendomi in giù con forza ad incontrare la sua verga eretta, mi mette la mano sull’ano, mi tocca, entra con due dita e ogni volta che mi alzo mi penetra di più, poi quando ricado le dita mi violentano il culo…!
“Si… si… bravo, spingile più a fondo, metti tre dita, oh… che bello…! Sto venendo, sto sbrodolando come una fontana…!”.
Sta durando a lungo, con mio molto piacere e sta chiamandomi con tutti i termini che ho già usato, mi dà della porca, maiala, troia, puttana, cagna… e mi dice che mi sta chiavando di brutto e che mi rompe il culo con tutta la mano, mi sta mandando in delirio, mentre mi alzo e ricado con tutta la mia forza ad incontrare il grosso palo e le dita che mi rompono il culo.
Mi rigiro nuovamente e mi stendo su di lui e per la prima volta gli cerco la bocca, sto baciando mio cugino…! Con le mani gli prendo il viso e gli insegno come baciare, gli apro la bocca e gli passo la lingua sulle labbra, cerco la sua e la succhio, la sua bocca sa di buono!
“Ah… Fanny… sto venendo… è troppo bello…!”.
Beh… è già durato un bel po’, più di quanto ci si poteva aspettare, sento i suoi fremiti mentre mi inonda l’utero con il suo sperma, io sono ancora un po’ indietro, prendo a cavalcarlo furiosamente, lui è ancora bello rigido e così lo raggiungo nel piacere, anzi dura tanto a lungo che mi soddisfa completamente! Mi abbandono su di lui ansimando, mi accarezza dolcemente il corpo, lo sento ancora bello consistente dentro la mia figa, tanto che accenno qualche movimento con il bacino, spero… che… no… purtroppo, piano… piano… ha perso l’erezione, e non lo sento più… dentro di me.
Basta per questa sera….
Al mio uomo racconto tutto, anche i dettagli, gli fa piacere che io scopi con un altro maschio... finalmente vede realizzare la sua fantasia,
-porti bene le corna…-
gli dico, mi scopa e poi vorrebbe ancora il culo, lo prego di desistere perché mi fa veramente male, anche le dita di L. hanno lasciato il segno e gli propongo in cambio un super pompino con l’ingoio dopo la scopata, vada per il pompino decide lui.

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-Aspetta L.... voglio succhiartelo... quando il ragazzo guarda nel telescopio...
-Carlo ci guarda...
-Oh si... gli piace che te lo succhio... eccome gli piace al porco, ricordi come ci guardava?
-Si...
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Tibet

(da sempretibetblog)
di
scritto il
2017-10-12
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