Sogni notturni

di
genere
masturbazione


Mi sveglio nel cuore della notte, mi capita spesso, svegliarmi con quello strano prurito tra le gambe.
Mi sveglio.
Abbandono il sogno che lascia ancora beividi bollenti sulla mia pelle,ed una voglia che vuole essere a tutti i costi soddisfatta.
Non si può ignorare.
Non la voglio ignorare.
La mia mano percorre lentamente il mio corpo scendendo giù dal fianco al lato delle mie mutandine. Si insinua piano verso il centro, delicata, accarezza la peluria appena accennata, ci gioco, cerco di afferrarla come la chioma dei capelli, poi scendo.
Allungo un dito in avanscoperta come se quella che sto toccando non sia io.
Mi scopro bagnata e non è una vera e propria sorpresa, il sogno lascia strascichi vividi nella mia mente che fanno pulsare la mia fica come se fosse viva.
Sposto il dito alla ricerca del clitoride, lo sfioro, lo premo, mi regalo un po' di piacere che rimane nascosto tra le mie labbra.
Scendo ancora, abbino all'indice il medio e li lascio scendere insieme fino alla fonte.
Piego le gambe per facilitarne l'entrata e poi dentro ad affogare in quel mare di voglia che sta uscendo da me.
Mi muovo tra le lenzuola, ballo un assolo di piacere con la musica delle mie dita.
Inarco la schiena e affondo ancora, spingo le dita cercando di combattere per il mio piacere contro la natura con cui sono fatta.
Spingo e gemo.
La mia testa all'indietro manda sangue al mio cervello già in estasi. Il formicolio della mia testa equivale a quello del mio corpo in fiamme.
Mi scopo ferocemente mentre l'altra mano rimasta a riposo tropo a lungo cerca loco sotto i miei vestiti.
Si avventa sui miei seni prosperosi, li agguanta, li stritola, per poi concentrarsi solo sui capezzoli tesi per lei.
Li pizzica.
Li torce.
Li tira.
Donando a me quella goccia di follia che mi manca per condire il tutto.
Aumento il ritmo delle mie dita su di me e allungando il pollice mi stuzzico il clitoride ad ogni affondo.
Mi aggrappo all'ultimo straccio di sogno per poi esplodere tra le mie dita e lasciare che tutta la mia voglia scemi tra le lenzuola.
Sorrido al buio cercando di fare pace con i miei sensi.
Ecco, adesso posso anche tornare a dormire, chissà che non faccia un altro sogno.
di
scritto il
2017-10-28
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