Incontro al buio

di
genere
gay

D' estate vi è mai capitato avere fame di maschio ed allo stesso tempo soffrire anche quel caldo umido ed asfissiante delle giornate afose di fine luglio? In special modo quando la vostra vita si svolge in una città molto trafficata e piena di cemento.
Quale luogo migliore di un cinema a luci rosse? Perennemente buio, magari ricavato ad un piano seminterrato e con l'aria condizionata che funziona. Pieno di curiosi con la nerchia dura, affamati e con le palle gonfie perché piene di sperma.
Imbarazzati con gli sguardi, ma certi che al buio di quella sala anonima non vi riconosceranno e soprattutto consci che tutte le persone in quel posto equivoco hanno lo stesso obiettivo: la caccia, dove tutti in un certo modo sono sia prede che predatori, mentre la selvaggina è sempre la stessa: il cazzo duro ed un buco caldo ed umido dove poterlo ficcare, fino svuotare quelle palle gonfie che contribuiscono ad espellere le tossine della libidine anche attraverso il sudore dello sforzo di una chiavata depravata. In quei luoghi sei semplicemente succube e dominato dal tuo cazzo ma anche dagli spasmi che procura il buco del culo mentre osservi nerchie lunghe e dure che vengono avvolte da mani desiderose di avvolgere un muscolo in tensione.
I più arrapati, come il sottoscritto, prima di recarsi a questi appuntamenti al buio amano prepararsi, magari indossando semplici pantaloncini con una t-shirt e sotto, perché no, un bel perizoma nero. Quel sottile filo che entra tra le natiche solletica il buco e ti da la consapevolezza di avere il culo nudo pronto per essere palpeggiato, mentre il triangolino avanti custodisce il tuo sesso pronto per uscire appena un bel ragazzo ti osserva, così piccolo (naturalmente mi riferisco al triangolo di stoffa) che non ha alcun bisogno di mani per assaporare l'aria elettrica di voglie perverse.
Avete ragione la mia mente è perversa, ma giuro che quando tiro fuori tutte ste cazzate non è colpa mia, vengo dominato da un'organo delirante e perennemente in tiro. Forse è colpa della mia giovane età. Datemi un maschio giovane, non effemminato (come non lo sono io) e soprattutto romantico (purché con me sia anche eccitato) ... beh! A quel punto mi lascio volentieri dominare.
Adoro essere corteggiato. Per quanto mi riguarda mi offro solo se l'altra parte, il mio partner, mi desidera perché gli piaccio sul serio. Ed allora pretendo che mi corteggi, altrimenti il mio culetto sodo e scevro da peli se lo "scorda". Quei baci sul collo, e la lingua che cerca con desiderio la mia ... mi fa impazzire. In quei momenti desidero essere al centro del suo desiderio, e non solo della volontà del cazzo duro che si ritrova tra le cosce. Non sono un semplice buco dove sfogare la sua libidine.
Se uno di noi spompina l'altro, gli occhi devono rivolgersi verso lo sguardo del partner, trasmettendo il piacere dell'azione che sta compiendo, per ricevere l'approvazione ed anche la complicità.
Guardarsi negli occhi significa avere coscienza, quindi si va oltre il semplice soddisfare un cazzo in tiro.
Tuttavia nell'ambiente descritto in precedenza è una storia diversa. Trovi anime perverse che cercano semplicemente di soddisfare i loro istinti sessuali.
Per questi motivi non frequento i luoghi appena descritti.
Tuttavia una volta sono caduto anch'io in questa perversione dei sensi.
Adagiatevi comodamente su una poltrona, tirate fuori il cazzo, magari un giorno ve lo racconto ed avrete bisogno di entrambe le mani per ...
... continua? ...
di
scritto il
2017-11-16
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