Sveltina a lavoro, il manutentore parte 2
di
Lucaz
genere
gay
Sguardi di Oscar
Oscar come dicevo nei racconti precedenti, è il manutentore della ditta dove lavoro! Dopo la scopata nel suo appartamento non ci sentimmo e vedemmo più in quella maniera, solo a lavoro come normali colleghi! Anche se ogni tanto qualche occhiatina al suo bel culetto gliela tiravo di nascosto! Un bel giorno, in mensa, mentre ero soprappensiero mi girai a guardare l’orologio situo sopra di lui e mi accorsi che lui mi stava fissando! Finii di mangiare ripulii il tavolo e mi recai verso l’ufficio! Lui mi segui’ e mi chiamò da lontano offrendomi il caffè! Ci avvicinammo alla macchinetta e mi disse, sai ho una voglia irrefrenabile di te, non ti ho scritto perché mia moglie pensa che io abbia l’amante ma ho voglia di una ripassata con te! Io risposi con il cazzo che mi cresceva nei pantaloni, sempre disponibile, quando vuoi! All’inizio non afferrai ma lui voleva possedermi in seduta stante, se avesse potuto mi avrebbe scopato alla macchinetta! Mi disse di seguirlo negli spogliatoi che tanto non li usufruisce mai nessuno, decisi di seguirlo, arrivammo ed iniziò a baciarmi il collo, chiuse a chiave la porta si abbassò i jeans e si girò e mi disse sono tuo! Volle farmi fare la parte dell’attivo, sputai sulla mia mano e spalmai la mia saliva sul suo ano, con cura lo penetrai e iniziai a scoparlo, lui inizialmente sofrii ma poi gemeva dal godimento, continuai a piazzarglielo fino a quando dissi ora vengo, mi fece venire dentro ma mi staccai quasi subito E sporcai un po’ in giro! Lui si girò, mi baciò e disse ora tocca a me, ma c’è poco tempo, pulimmo per terra, non c’era tempo per far altro ahimè! E mi propose una serata con lui al Motel dicendomi dato che essendo versatili entrambi possiamo passare 4 ore di vero sesso, divertendoci un pochino di più! Sveltina fatta, ma accettai le 4 ore di divertimento, e quel giorno arrivò presto....
Oscar come dicevo nei racconti precedenti, è il manutentore della ditta dove lavoro! Dopo la scopata nel suo appartamento non ci sentimmo e vedemmo più in quella maniera, solo a lavoro come normali colleghi! Anche se ogni tanto qualche occhiatina al suo bel culetto gliela tiravo di nascosto! Un bel giorno, in mensa, mentre ero soprappensiero mi girai a guardare l’orologio situo sopra di lui e mi accorsi che lui mi stava fissando! Finii di mangiare ripulii il tavolo e mi recai verso l’ufficio! Lui mi segui’ e mi chiamò da lontano offrendomi il caffè! Ci avvicinammo alla macchinetta e mi disse, sai ho una voglia irrefrenabile di te, non ti ho scritto perché mia moglie pensa che io abbia l’amante ma ho voglia di una ripassata con te! Io risposi con il cazzo che mi cresceva nei pantaloni, sempre disponibile, quando vuoi! All’inizio non afferrai ma lui voleva possedermi in seduta stante, se avesse potuto mi avrebbe scopato alla macchinetta! Mi disse di seguirlo negli spogliatoi che tanto non li usufruisce mai nessuno, decisi di seguirlo, arrivammo ed iniziò a baciarmi il collo, chiuse a chiave la porta si abbassò i jeans e si girò e mi disse sono tuo! Volle farmi fare la parte dell’attivo, sputai sulla mia mano e spalmai la mia saliva sul suo ano, con cura lo penetrai e iniziai a scoparlo, lui inizialmente sofrii ma poi gemeva dal godimento, continuai a piazzarglielo fino a quando dissi ora vengo, mi fece venire dentro ma mi staccai quasi subito E sporcai un po’ in giro! Lui si girò, mi baciò e disse ora tocca a me, ma c’è poco tempo, pulimmo per terra, non c’era tempo per far altro ahimè! E mi propose una serata con lui al Motel dicendomi dato che essendo versatili entrambi possiamo passare 4 ore di vero sesso, divertendoci un pochino di più! Sveltina fatta, ma accettai le 4 ore di divertimento, e quel giorno arrivò presto....
1
voti
voti
valutazione
6
6
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
L’amico di papàracconto sucessivo
Oscar, il manutentore
Commenti dei lettori al racconto erotico