Il compleanno di mio padre
di
Lucaz
genere
gay
Haldo mi ha chiesto di continuare e allora ecco a voi il seguito. Spero di eccitarvi abbastanza da farvi esplodere.
Rientrato in casa con il culo a pezzi ricevetti un sms da mio zio con scritto... è stato bello averti, se vuoi giocare altre volte sappi che ci sono ma la cosa deve rimanere tra noi, il cazzo mi divenne subito duro e mi recai subito sotto le coperte a menarmelo ripensando alla serata passata assieme a lui. Non ci volle molto, e dopo una decina di minuti mi ritrovai con il cazzo bagnato e la mano tutta appiccicosa, una sega tutta dedicata a lui. Il giorno dopo mia madre mi disse che voleva organizzare una festa a sorpresa per i 50 anni mio padre, quando dice così vuol dire che ha già organizzato qualunque cosa. Infatti aveva già prenotato la serata in una vecchia cascina con catering, ed il mio compito era quello di portar lì mio padre. Erano tutti invitati parenti, amici e nonni. Arrivò la sera della festa, e con l’aiuto di mio zio, sempre organizzato da mia madre, prendemmo mio padre e lo portammo alla festa. Viaggio in macchina molto imbarazzante, io dietro con il cazzo duro che continuavo a guardare mio zio che guidava e parlava con mio padre delle solite problematiche famigliari, ogni tanto mi tirava qualche occhiata dallo specchietto. Arrivammo alla festa, entrammo in cascina, e sorpresaaaaaa!! Tanti auguri, champagne Brindisi tutto organizzato nei dettagli, mia madre.
ci sa proprio fare. Durante la festa io non potevo togliere gli occhi di dosso da mio zio che era lì con la moglie, mentre i figli a casa con la baby sitter. Mio zio si accorse dei continui sguardi, si avvicinò a me e disse.. Luca hai il cazzo duro da ore e hai messo dei pantaloni attillati devi stare attento, in quel momento sogghignai e poi si avvicinò a noi mia madre che ci disse .. oh siete qua.., queste sono le chiavi della mia macchina, ci sono i regali, andateli a prendere,! La macchina era parcheggiata all’interno della cascina in una posizione abbastanza isolata.. andammo ed io continuavo ad avere il cazzo duro! Mio zio prese due fazzoletti per soffiarsi il naso ma fece palesemente finta. Arrivati alla macchina, si guardò in giro e in un attimo mi giro mi mise una mano tappandomi la bocca, mi slacciò i pantaloni e mi segò, non potevo urlare ne ansimare la sua mano mi tappava la bocca completamente ma stavo godendo come un cavallo. Tirò fuori i fazzoletti e mi fece sborrare in essi, E disse; tutto sto ben di Dio sprecato, mi baciò e mi rimisi il cazzo umido che rimisi subito nei pantaloni, toccai il suo, durissimo, decisi di provare a fargli una sega ma disse che non aveva più fazzoletti ed era meglio lasciar stare, mi inginocchiai, lui mi fece fare, gli slacciai la cerniera ed iniziai a spompinarlo, le sua mani pressavano sulla mia testa, su e giù molto velocemente con forza, mi stava scopando la bocca! Non avevamo molto tempo, Ad un tratto mi ritrovai tutto il suo calore liquido in bocca e senza pensarci due volte ingoia quell’aspro liquido, lui gemeva ma non poteva godere, poi ripulii il suo cazzo da ogni traccia di sperma, e lui se lo rimise nei pantaloni e si riallacciò la cerniera. Prendemmo i regali dal bagagliaio, nel tornare in sala mi disse di evitare i pantaloni attillati. Arrivammo alla festa demmo i regali per mio padre a mia madre e.... TANTI AUGURI PAPÀ!!!
Rientrato in casa con il culo a pezzi ricevetti un sms da mio zio con scritto... è stato bello averti, se vuoi giocare altre volte sappi che ci sono ma la cosa deve rimanere tra noi, il cazzo mi divenne subito duro e mi recai subito sotto le coperte a menarmelo ripensando alla serata passata assieme a lui. Non ci volle molto, e dopo una decina di minuti mi ritrovai con il cazzo bagnato e la mano tutta appiccicosa, una sega tutta dedicata a lui. Il giorno dopo mia madre mi disse che voleva organizzare una festa a sorpresa per i 50 anni mio padre, quando dice così vuol dire che ha già organizzato qualunque cosa. Infatti aveva già prenotato la serata in una vecchia cascina con catering, ed il mio compito era quello di portar lì mio padre. Erano tutti invitati parenti, amici e nonni. Arrivò la sera della festa, e con l’aiuto di mio zio, sempre organizzato da mia madre, prendemmo mio padre e lo portammo alla festa. Viaggio in macchina molto imbarazzante, io dietro con il cazzo duro che continuavo a guardare mio zio che guidava e parlava con mio padre delle solite problematiche famigliari, ogni tanto mi tirava qualche occhiata dallo specchietto. Arrivammo alla festa, entrammo in cascina, e sorpresaaaaaa!! Tanti auguri, champagne Brindisi tutto organizzato nei dettagli, mia madre.
ci sa proprio fare. Durante la festa io non potevo togliere gli occhi di dosso da mio zio che era lì con la moglie, mentre i figli a casa con la baby sitter. Mio zio si accorse dei continui sguardi, si avvicinò a me e disse.. Luca hai il cazzo duro da ore e hai messo dei pantaloni attillati devi stare attento, in quel momento sogghignai e poi si avvicinò a noi mia madre che ci disse .. oh siete qua.., queste sono le chiavi della mia macchina, ci sono i regali, andateli a prendere,! La macchina era parcheggiata all’interno della cascina in una posizione abbastanza isolata.. andammo ed io continuavo ad avere il cazzo duro! Mio zio prese due fazzoletti per soffiarsi il naso ma fece palesemente finta. Arrivati alla macchina, si guardò in giro e in un attimo mi giro mi mise una mano tappandomi la bocca, mi slacciò i pantaloni e mi segò, non potevo urlare ne ansimare la sua mano mi tappava la bocca completamente ma stavo godendo come un cavallo. Tirò fuori i fazzoletti e mi fece sborrare in essi, E disse; tutto sto ben di Dio sprecato, mi baciò e mi rimisi il cazzo umido che rimisi subito nei pantaloni, toccai il suo, durissimo, decisi di provare a fargli una sega ma disse che non aveva più fazzoletti ed era meglio lasciar stare, mi inginocchiai, lui mi fece fare, gli slacciai la cerniera ed iniziai a spompinarlo, le sua mani pressavano sulla mia testa, su e giù molto velocemente con forza, mi stava scopando la bocca! Non avevamo molto tempo, Ad un tratto mi ritrovai tutto il suo calore liquido in bocca e senza pensarci due volte ingoia quell’aspro liquido, lui gemeva ma non poteva godere, poi ripulii il suo cazzo da ogni traccia di sperma, e lui se lo rimise nei pantaloni e si riallacciò la cerniera. Prendemmo i regali dal bagagliaio, nel tornare in sala mi disse di evitare i pantaloni attillati. Arrivammo alla festa demmo i regali per mio padre a mia madre e.... TANTI AUGURI PAPÀ!!!
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