Emozioni forti in crocera per mia moglie

di
genere
voyeur

Sono Giovanni piccolo imprenditore di 55 anni di un centro del Norest, che con sacrificio serietà e dedizione, ha portato avanti la propria attività cocretizando negli anni una solida ed adeguata agiatezza.
Sono sposato con con Carmen, bella donna di 45 anni che ancora oggi conseva intatte tutte le sue sinuose forme di bella donna .
La mia Consorte in 25 anni di matrimonio mi ha regalato due figli ormai di 23 e 24 anni, freguentano con profitto l'università. Ho conosciuto mia moglie ad una festa tra amici, mi innamorai subito, figlia di emigrati del sud Italia, mi sono abbagliato della bella ragazza dal fisico minuto e , anche se non vestiva in modo appariscente, dalle sue forme fisiche, i tratti della bellezza mediterranea ed i suoi neri e lucenti occhi che mi hanno ammaliato fin dal primo momento.
Ci siamo frequentati, anche se frenati sia della mentalità restrittiva dei suoi genitori, ancorati ancora alle radici del Sud ,e del fatto , essendo unica figlia femmina, loro erano molto legati e molto apprensivi verso di Lei..
Piano piano la mia attrazione per quella ragazza mi attanagliò il cuore al compimento dei miei trentanni convolammo Nozze.
Carmen mi regalò la sua verginià con passione, Lei scoprì il sapore del sesso che subito fece suo condividendo sempre fino ad oggi momenti di sesso frenato in cui ci concediamo momenti di vera frenesia sessuale .
Il mio racconto inizia da quando, dopo lunghi anni di duro lavoro potemmo finalmente concederci una vacanza, Carmen voleva fortemente fare una Crociera, non erano i soldi che ci impedivano, anzi, ma la nostra attività di piccola azienda ci concedeva poco spazio, finalmente per una concomitanza di cose si presentò l'occasione di avere un mese libero tutto per noi .
Lei era per la Crociera io avrei voluto viaggiare per le Capitali europee, mi affascinava da sempre questo, amandola profondamente l'accontentai, da subito mi sono adoperato di trovare qualche cosa di diverso e optai per una crocera che ci consentiva di visitare le piu importanti posti che vanno dal Nord America al Sud America.
Un volo ci potò a Londra dove di li ci imbarcammo su una maestosa nave da crociera, uno spendore in tutte le sue componenti, la nosta cabina era una Suite da favola. La sera cenammo seduti uno di fronte all'altro come due freschi sposini, i nostri occhi non si stancavano mai di ammirare tutta la maestosità che ci circondava. La sera a letto eravamo insaziabili, la figa ricoperta di folti ciuffetti neri di mia moglie la visitai con instancabili leccate, i suoi pompini sonio stati meravigliosi, il mio dito che preparava il buchetto per poi far entare il mio cazzo fino alle palle sia in culo e sia nella sua calda figa, fui da lei sborrato in faccia, come la mia sborra veniva iniettata direttamente in gola alla mia bella Carmen. Bastava che Lei si metteva a 90 gradi e alla visione di quel meraviglioso culetto a mandolino mi faceva rizzare il cazzo, le mie misure sono raquardevoli che quando entravano nel buchetto di lei, da donna calda che è sempre stata, si esantava e arrivava facilmente al culmine del piacere.
Le giornate di crocieristi iniziarono sempre alla scoperta di qualcosa, dai maestosi saloni, alle grandi sale da ballo, alle piscine meravigliose e fu lì il primo giorno di tintarella ebbi modo di notare con piacere, e fu una sorpresa, di ammirare la mia Lei con costumini veramente eccitanti e sexsi e molto ridotte con le misure che mettevano in bella vista la sua figa le il culo meraviglioso le sue tette poco coperte. Questa sorpresa, di cui ero all'oscuro, ebbe in me un notevole effetto particolare di erotismo nuovo e la stessa sera che abbiamo sfogato le nostre voglie porcelline.
Appena passati pochi giorni dall'inizio del nostro viaggio ci siamo accorti che tutte le persone che ci riravano attorno parlavato tutti inglese e questa cosa ci creò non pochi disaggi, ma per il resto era tutto ok.
Una sera dopo cenato ci recammo nella grande sala da ballo, dove un'orchestra suonava
e Carmen, innamorata da sempre del ballo , che per me non era il mio forte ,mi costringeva a ballare ed io molto impacciato cercavo di assecondarla ben volentieri.
Dopo i primi due balli ci sedettimo al nostro tavolo, sorsegiando con i bichieri di scampagne che contribuiva nel contesto a darci piu allegria e euforici.
La mia Carmen era indossava un vestitino molto elegante nero che le dovava tanta femminilità e splendore il suo fisico minuto avvonto con aderenza dal suo vestito mettevano in risalto le sue forme perfette i suoi seni i suoi fianchi e quel culetto che era un opera d'arte che gli anni che sono passati non hanno per nulla modificato, anzi ora appariva ancor di piu sexsi.. In tutta quella confusione e frastuono per nulla mi sfuggì il fatto che molti occhi famelici si posarono sulle appariscenti virtù della mia consorte, occhi di uomini vicino a noi che insistentemente e costantemente accompagnavano i movimenti di Lei. Una vampata di gelosia mi colse d'impeto in un primo momento, ma che poi, con mio stupore, sentivo dentro di me una forma di eccitazione nuova che si sviluppava dentro di me: ero eccitato come non mai a vedere che mia moglie era desiderata dai tanti maschi . Si era accorta pure Lei di essere al centro di tante attenzioni visive e molto infastidita per l'insistenza degli squardi di quei famelici maschi che non smettevano di posarsi sulle Sue virtù , come se avesse voluta protezione da me mi venne piu' vicino si accostò di più a me e nel farlo poggiò la sua mano la mano sulla mia coscia e salendo con una sua solita carezza costatò con stupore la mia vigorosa erezione.
Si incazzò di brutto si alzo' e mi invitandomi repentinamente di andare nel nostra Cabina. Quando Fummo dentro lei era indiavolatata come non mai e volle subito sapere a quale culo di signora erano attaccati i miei occhi per essermi così eccitato. Non fu una cosa facile, era la prima volta che mi trovavo in una situazione del genere eccitato per le attenzioni su mia moglie ,eccitato e ora colto di sorpresa di punto in bianco dovevo spiegare. Cercai di essere razionale e sincero con Lei, facendomi forza gli confessai che mi sono eccitato per tutte quelle attenzione che i maschi hanno avuto su di Lei. Lei sbalordita e confusa non mi fece mancare un porco rivolto verso di me. Andammo a Letto silenzioni e dopo lunghi attimi di silenzio ed imbarazzo da parte mia, guidato dalla mia forte eccitazione, non resistei ad allungare una mano per accarezzarla, pensavo che la mia carezza sarebbe stata rifiutata da Lei ma non ebbi nessun dinniego, continuai con le mie mani ad accarezzade quel corpo che mi ha dato sempre piacere e quando arrivai in mezzo alle sue cosce lassù in alto con le dita spostai i minuscoli slipp, con grande sorpresa e stupore che la sua figa i suoi peli ricciuti erano infracitati di sborra. Fu una nottata immemorabile ,chiavammo in maniera forte passionale piena di senzazione diverse mai provate prima. poi fu Lei che mi apostrofò, vedendo la mia particolare verve non solita, con il secondo porco che mi affibiò...ti piacciono gli uomini quando mi guardano?, poi di scatto si girò dall'altra parte dandomi e invitandomi, mettendosi in posa il Suo pezzo forte quel bel culetto scoperto nudo ancora grondante di borra che molti sguarti hanno attirato per tutta la serata... Si accese di nuovo la mia erezione accompagnai il mio cazzo duro fino all'entrata di quel buco umido, il mio cazzo scivolò dentro fino alle palle come nel burro ,le mie spinte si raddopiarono furono colpi che si susseguivano con grande velocità, lei accoglieva tutto sospirando ed incitandomi, inbufalito spingevo dentro tutto me stesso vedendo lei insaziabile che mi accogleva a culo aperto, per mezzora la tempestai di colpi , il suo buco di culo era aperto come non mai, mi incitava piu forte piu forte, non voluto mi scappo una frase non pensata da parte mia: " allora piace anche a te troia chi ti guardono" ci fu un lungi Siii che accompagnava la mia e la sua sborrata. Anche Lei, in quel momento io capii che era atraversata da una nuova fase di eccitazione che condivideva con me. Rimanemmo abbracciati sfininti stretti uno all'altro , i suoi ochi mi scrutavano anche i miei, la baciai e quando le nostre lingue terminarono di incrociarsi nelle nostre rispettive bocche Carmen si era imposessata del mio cazzo ancora duro.. mi sfugi una parola mai detta prima: ... ancora vuoi il cazzonel troia..Lei mi guardò negli occhi e con la mano accompagnò il cazzo e se lo fece scomparire dentro alla sua figa impiastrata di umori... quando fu tutto dentro guardandomi fisso neggli occhi mi disse:.. sii cornuto.
Gli era venuto spontaneo, dopo che mi apostrofò così i miei coglioni furono indondati dalla sua sborra, e anche io ebbi modo di sborrargli in pancia al sentimi apostrofare così.
Restammo a letto fino all'ora di pranzo, parlando di quello che era successo la serata e la nottata appena trascorsa, sempre con la sincerità che abbiamo costruito il nostro rapporto approfondimmo tutto, quella situazione appena vissuta ci proietò in una nuova e sconoscita dimensione e convenimmo , entrambi convenimmo che in questa nostra crociera avremmo cercato di sviluppare questo nuovo piacere trasgressivo fino a ora a noi sconosciuto avremmo assaporato giorno per giorno ogni oppurtunità che ci sarebbe capitata solo per il nostro piacere prima di ritornare alla normalità della nostra famiglia. Lei dissi si io dissi si. Come regalo ebbi un lungo e esaustivo pompino. Piu tardi siamo scesi per il pranzo ma rientrati quasi subito per riposare e recuperare della notte precedente non solita nel nostro menage. Pomeriggio, dopo due orette di intenso riposo siamo scesi in piscina per prendere il sole , sdraiati al bordo della piscina su due confortevoli sdraio, Io avevo chiuso gli occhi , un po' trasportato dal calore dei raggi del sole che accarezzava la mia pelle, girando e aprendo gli occhi focalizai che a bordo piscina, quasi di fronte a noi immerso nell'acqua c'era un signore che subito colse la mia curiosità, più o meno aveva la mia stessa età , la sua testa pelata lucida e grondante di goccioline d'acqua, il suo viso abbronzatissimo sfoggiava di due gran baffi curati, i suoi occhi accesi erano attratti e indirizzati verso la mia bella Carmen, Lei distesa accanto a me aveva gia colto le occhiate pellustrative ,si era accorta di quella attenzione vorace che era sottoposta da quel maschio a pochi metri da lei. L'uomo era quasi strafottente della mia presenza , anche se aveva percepito che Io ero il marito, e molto e attenzionato guardava verso la mia bella mogliettina scrutando tutte le parti intimi. Carmen vide che io mi ero accorrto della situazione, guardandomi negli occhi e sorridendomi ogni tanto con malizzia si dava in pasto alle occhiante dell'uomo e provoncandolo con le sue intimità, la cosa andò anvati per mezzora, poi d'un tratto il signore con un agile sbalzo, incosueto per la sua eta' e la sua stanza fisica, uscì fuori dalla piscina, mostrando e mettendo in evidenza una stanza notevole come struttura fisica. ma la cosa che cadde sotto lo squardo vigile di lei e anche mio, era il costume a patoloncino ,bagnato dell'acqua non nascondeva alla nostra osservazione che il signore che ,aveva pellustrato con sguardi accattivanti mia moglie e che Lei in modo civettuolo si era mostrata , uscendo dalla vasca evidenziava con orgoglio la totevole protuberanza che scendeva libera sulla sua stessa coscia, la mia bella carmen aveva fatto un grande effetto . Si mise in bella evidenza di fronte a Carmen rimasta impietrita ed incollata con gli occhi su quello che madre natura aveva donato al signore corlulento , da li a poco, dopo un leggero saluto rivolto ad entrambi e un leggero sorriso si allontanò da noi, in quell'istate percepimmo che quell'uomo aveva capito che Carmen si era mostrata volutamente a Lui ed io non ero contrario a che mia moglie mostrasse cosi tutte le sue vitù.Lui molto attento aveva gia capito che io ero il marito e di quello che lui ha percetito e che Lui ha colto l'attenzione di entrambi. Ci scrutammo entrami, vidi un leggero rossore sulla faccia di mia moglie.Saliti in cameta Lei volle subito montata, non mancò un mio riferimento per quello che era successo in piscina, ero immerso con il cazzo nel suo culo, era messa a quattro zampe sul letto, perendoriamente gli disse:... pensa se fossi lui a chiavarti ora... Lei ebbe un impito di fremito..godeva sentivo le labra del suo buchetto che contraevano sul mio cazzo ..anche io sborrai.
Scesi per la cena, ci siamo guardati intorno incuriositi per vedere se c'era l'amico della piscina ma non riuscimmo a scrutarlo da nessuna parte.
Quella sera nella sala delle cerimonie della nave si dava una delle tante feste, eravamo seduti ad un tavolo un pò appartato dal centro della confusione generale che regnava nella sala, musica assordante e balli, la gente era tutta presa a divertirsi, mia moglie vestita tutto punto era radiosa come sempre, ad un tratto girandoci notammo che dietro di noi si trovava il Signore della piscina, anche Lui appena ci noto' di noi con un bicchiere in mano accopagnato da un sorriso radioso si avvicinò al nostro tavolo, la sua stanza fisica era davvero imponente, con un iItaliano stentato si presento', il suo nome era Andrew, chiese il permesso se poteva sedersi con noi: Ci spiegò che sapeva che eravamo Italiani, evidentemente si era informato, veniva spesso in Italia come turista , innamorato della nostra terra. Da giovane, ci raccontò, ebbe un grande successo come giocatore di Futball Americano, ecco come coincidevono le cose la sua stanza fisica corrispondeva al profilo di ex giocatore di Futboll. Cordialissimo con le sue battute nel suo scarno Italiano ma con la sua simpatia ci portava molte volte a condividere i suoi spassori racconti. Su quella nave era da solo ,era separato da molti anni, quindi ogni tanto si concedeva a viaggi all'estero ed anche per lui era la prima volta in crociera. Io notavo non toglieva gli occhi da mia moglie, Lei anche ammaliata dalla travolgente presenza dell'uomo non era indifferente, Andrew ogni tanto mi guardava e notava che non vi era alcun fastidio in me per la sua presenza e il suo modo di porsi. Era vestito con un'ampia camicia stampata. aperta sul petto villoso, la sua testa lucida e grossa il suo viso pieno di allegria con suoi baffi curati dava la dimensione di un americano che ama divertirsi, continuava con il suo sguardo porcino a pellustrare tette di Carmen la quale non faceva nulla a sottrarsi a quel sguardo famelico ... improvvisamente invitò mia moglie a ballare, non si rivolse a me per chiedermi nessun permesso, ma Carme , prima di alzarsi mi fece un cenno per avere il mio assenso, con un cenno del capo gli feci capire il mio si e con Andrew presi per mano si avviarono per iniziare le danze , Io rimasi lì seduto al tavolo, da lì notavo la notevole differenza tra la piccola figura sinuosa di mia moglie al costetto della notevole stanza di quel giocatore di futboll , sembrava una bambina presa per mano, io guardavo scrutavo, tra la confusione notavo sempre il manone di lui che stringeva il culetto di Lei, notavo che si erano già allacciati in modo sconnesso , Lui gli parlava all'orecchio, ogni tanto lei volgeva lo sguardo verso di me, ma non faceva nulla per discortarsi dai suoi abbracci o dalle voraci mani che la toccavano dapertutto. In continuazione e con molta intimità Lui gli parlava all'orecchio baciucchiando il collo di Lei ed ogni volta che incrociava verso di me gli brillavano gli occhi di una strana luce. Dopo mezzora entrami, presi per la mano ,ritornaroto al tavolo dove ero seduto io ad aspettarli conbattuto tra un misto di gelosia ed eccitazione, mia moglie era avvampata di rossore e sudore, lui appena seduto, avendo la camicia aperta fuori dai pantaloni ricoprendo tutto il davati di Andrew, ma non appena seduto notai che era eccitato al massimo ,le dimensioni asinine del suo cazzo , sedendosi, si estendevano sulla coscia di lui in quanto anche con i pantaloni che indossava larghi mettevavo bene in risalto. Mia moglie era incantata da quella visione non toglieva gli occhi da lì, era ammaliata, ad un tratto Carmen con disilvotura protò la sua mano in mezzo alle mie gambe sul mio pacco, sapeva benissimo che ero eccitato ma lei volle costatare il mio coinvolgimento per avere il mio assenso. Dopodichè con l'altra mano la allungò sul poderoso pacco di Andrew accarezzando lungo tutta la sua estenzione e restando a bocca aperta nel constatare le consistenze notevoli del nostro amico. Vidi lui palpeggiare con una mano le tette con i capezzoli gia' induriti di lei.... ormai la situazione non era sotto controllo. In un momento di lucidità mia, capii che la situazione che si stava creando poteva essere notata dalle persone vicine a noi e scuotento mia moglie la presi per mano e gli dissi che saremmo andati via. Eravamo gia' all'impiedi pronti per andar via quando andrew, lsentendosi lasciato da parte ci chiese:.. ed io non vengo con Voi?
Ci guardammo con Carmen Lei non disse nulla io dopo un po di torture interiori pronunciai il numero 119 rivoltro ad Andrew. Ritornati nella nostra cabina cabina l'eccitazione era alle stelle, tra un bacio e il palpeggiare mia moglie la mia mano al contatto con i peli ricciuti della figa al contatto mi inzuppai le dita era un lago di sborra, Lei non capiva nulla mi ripeteva che ha una mazza enorme che gli piace ma che ha paura, allora in un modo deciso e perentorio scaricai tutto su di Lei e gli disssi: se hai paura quando bussa non aprire decidi tutto tu. Passarono dieci minuti si senti bussare alla porta, Carmen mi guardava , aspettava una decisione da me io rimasi in silenzio guardavo Lei. Le mie parole furono che la decisione doveva essere tutta sua, io mi sarei adeguato al suo voler..ha esitato per pochi attimi poi invasa dal piacere andò ad aprire. Appena la porta si chiuse alle spalle di Andrew molto euforico per l'alcool tracagnato e da padrone già della situazione, avvicinadosi a Lei, abbracciandola e cingendola a Sè come ul fuscello alzò da terra mia moglie alzandola piu di venti centimetri dal pavimento iniziando ad avvilupparla con un lungo bacio corrisposto anche dalla mia signora , da spettatore inerte la piccola bocca di lei scompariva dentro l'enorme apertura delle faucini di andrew ,La bocca di Lei a malappena riuscita a contenera labra baffi e lingua di lui, la saliva colava copiosamento sul mento di Carmen , vedevo Andrew che , mentre la baciava o meglio penetrava con la lingua, la sosteneva per aria poggiandola sul suo enorme addome , con le mano in mezzo alle spaccatura delle cosce mi avvampai di gelosia che le sue dita avevano oltrepassato gà le porte della figa di Lei.
Allupato come un toro infurialo sempe col Lei in braccio si diresse subito verso la stanza da letto, fu un attimo tutti i vestiti di mia moglie furono sparsi in ogni angoplo della stanza, Andrew , si tolse la camicia ,appariva come un grande orso dal pelo lungo e grigio, la adagiò sul letto e aprendogli le cosce tenendole larghe con le forzute mani si fece spaziocon le gambe divaricate ed avvampò la figa di Lei con la lingua, lei ansimano con gridolini di piacere , godendo impiatrava con la sua sborra la faccia e i baffi di quel poco, il grosso dito di Andrew era gia' conficcato nel culo di Lei, faceva da leva per tenerla esposta alla vorace lingua che la pellustrava, la troia sborrava a raffica, quando Lui finì di lavorarla con la linqua, era ai piedi del letto sulle ginocchia per adattare la sua voluminosa stanza a quella posizione di leccaggio, gli lasciò la presa sulle cosce, Lei ormai, sfilita dai ripetuti orgasmi, teneva le cosce oscenamente aperte con la figa in bella mostra inzuppata dei vari umori, gli occhi socchisi stava assaporando l'ultima Sua sborrata.
Io, molto a disasagio, colto una situazione irreale un misto di piacere e di gelesia, per la situazione trasgressiva che si presenteva ai miei occhi, incosciamente presi posto sulla poltrona accostata a pochi metri dal letto, dove da li potevo osservare tutto da spettatore in primissima fila. Ancora Carmen era assopita nei piaceri appena goduti da quella lingua che gli ha rovistato ogni angolo remoto della sua figa, aveva ancora gli occhi socchiusi, Andrew in un attimo fu nudo , parato davanti a lei, la sua corpulenta figura era impontente ma quello che fece svegliare mia moglie dal suo torpore è stato alla visione di quel enorme e nodoso randello che lui minaccioso faceva risaltare con il movimento della sua mano, ormai aveva azzannato la preda. Si chinò su di Lei sbavacchiandogli la bocca con un bacio profondo, Carmen inerme e spaventata da quella mazza dalle misure non comuni e alla balia di Andrew, il quale da padrone, con il cazzo impugnato ordinava a Lei di prenderlo in bocca, Carmen con gli occhi sbranati da un miston tra terrore e meravoglia, meccanicamente inizio' un tentativo di pompino impossibile, quella delicata bocca non poteva far entrare quella glande non adattabile all' apertura della sua bocca, diede dei timidi baci, con la lingua cercando di leccare la circonferenza del cazzo di Andrew, visto la poco accoglienza di quella bocca non adeguata per dargli piacere, come un fuscello alzò Carmen e poggiata di spalle , con il culo che delimitava margini del letto, sollevo per aria una gamba, mettendo il mostra ed indifesa la figa di Lei, con l'altra con l'altra sua mano guidava il cazzo verso figa in mezzo a guel groviglio di peli impiastrati di sborra, Lei tra un mistico di spavento e velata eccitazione, come per proteggersi allungò la mano sull'enorme addome del corpulento Andrew, che con destrezza e molta abilità iniziò a strisciare la punta del poderoso attrezzo, Lei tra di invocazioni ":...piano ti prego mi spacchi".. e qualche gemito di piacere, con un colpettino di reni trafisse e oltrepassò la punta del cazzo dentro alla figa, si fermò.. il respiro affannoso di Lei il grido di dolore ansimante che aveva provocato l'entrata di quell'attrezzo smisuraton e la dilatazione che stava provocando, Andrev aspettò per lunghi attimi e con molta maetria fece piano piano abituare quella misura alla figa di Carmen, Lui prese anche l'altra gamba alzandola anche essa e tenendola oscenamente aparta affondò di nuovo, con piccoli colpetti quel maestoso cazzo entrò tutto nella pancia di mia moglie. Fui anche Io molto attento e preoccupato, ma ormai decollato alla visione di quella scena animalesca liberando dalla stetta patta dei pantaloni il cazzo dandomi piacere menandolo con la mano nel vedere mia moglie trafitta, l'enorme mazza era già del tutto dentro, le smisurate palle, penzolanti, coprivano interamente il culetto di Lei dalla mia visione, Carmen come un animale ferito ansimava con il fiatone dopo una lunga corsa.. Piano piano tutta invasa dall'entrata di quella enormità di cazzo, iniziò a calmarsi, la sua figa stava prendendo le misure, si era dilatata e le labra della figa aperte a dismisura avvolgevano il palo alla radice, Andrew con apienza iniziò un lento anvanti indrietro, ancora gridilini di dolore che piano piano si trasformarono in piacere, le bordate del cazzo che entrava ed usciva diventarono piu possenti, si sentiva nitido il frastuono della figa tempestata di quell'osceno cazzo che entrava ed usciva come un carnefice, Carmen gridava invasa come una grandissima troia e per oltre un'ora Andrew la trapanò senza pietà in tutte le posizioni, un colpo male assestato reso possibile dagli umori che i due organi si scambiavano reciprocamente quel randello fuoriscì dalla ormai sgangherata figa di Lei lasciando dietro l'apertura oscenamente allargata, Lui con destrezza lo rimboccò subito dentro con forza e decisione provocando alla sua entrata un gragoroso rumore dell'aria che fuoriusciva dalla sorca di Lei. Chivaroro e godettoro a lungo mi segai anche Io tantissimo. Esausti ormai notte fonda , fungendomi da cameriere fu stappata una bottiglia di scampagne Poi , tutte e tre ci addormentammo sul grande lettone.. Andrew quella notte resto' nella nostra cabina, io caddi in un sonno provondo, al mio risveglio, con grande stupore e meraviglia, non avrei neppure immaginato lontanamente dalla scena che si paventò davanti ai miei occhi, ed Andrew visto che ero sveglio, con orgoglio sfacciato giro' Carmen verso di me esibeldola come un troveo a novanta gradi, aprendo le natiche di Leie con un sorrisetto ironico di diceva.... ora tua moglie ha due fighe, spalancando e mettendo in mostra il buco di culo deformato di Carmen. Con il passare dei giorni saltuariamente Andrew ebbe modo di cavalcare ancora Carmen. Ben presto la crociera terninò, si ritorno alla normalità dimenticando le avventure trasgressive passate, il lavoro la famiglia ci assorbirono entrambi totalmente, a volte a letto Lei manifestava il desiderio e la mancaza di quel randellone la cosa fu risolta con l'acquisto di un fallo di lattice di notevoli dimensioni che rallegrarono le notti insonni di carmen . Tutto finì lì e quei ricordi rimasero circoscritti su quella nave.
scritto il
2018-01-05
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