Risposta a chi mi chiedeva se avessimo avuto altre esperienza a tre, dopo la ragazza alla pari
di
Rachele
genere
trio
Ciao, sono Ratchele, l'autrice del racconto. In realtà io e mio marito non abbiamo più fatto una cosa a tre (per ora...). Però quest'esperienza ha stuzzicato il mio interesse per il genere femminile. Non pensavo, a 40 anni, di poter essere attratta tanto dal cazzo che da una donna. Però qualche settimana dopo l'episodio che vi ho raccontato, è venuta a trovarmi la mia amica Monica. Siamo coetanee, ci conosciamo da una vita e siamo molto in confidenza. Per questo, un po' imbarazzata, le ho raccontato quello che era successo. Pensavo si scioccasse e invece ha esclamato: "Beh, Rachele fammi capire, ti sei fatta scopare il culo da quella ragazzina e a me non hai mai fatto dare nemmeno una palpata alle tue tette?".
"Ma Monica, cosa dici?" ho chiesto stupita.
"Cazzo, Rachele, hai due tette meravigliose. Ho sempre desiderato sentirle sotto le mani".
Resto a bocca aperta ma questa confessione mi stuzzica.
La fisso negli occhi, vedo che si sta eccitando.
"Cosa aspetti?" le sussurro.
Lei, all'inizio titubante, allunga una mano verso il mio seno e lo accarezza attraverso il tessuto del vestitino corto che indosso.
I capezzoli mi si rizzano subito e lei mi dà una forte strizzata.
"Ah Monica!" esclamo. Lei lo prende per un incitamento mi solleva il vestito accarezzandomi le cosce. La aiuto a sfilarmi il vestito. Ha le pupille dilatate e io per provocarla sollevo e avvicino le tette "Ti piacciono le mie tettone, allora?" le chiedo maliziosa.
Lei si avventa: mi slaccia il reggiseno e me le fa sballonzolare forte tra le mani.
"Fammi vedere le tue, Monica. Te le voglio succhiare" Ordino spavalda.
Monica si sfila la maglietta e poi il reggiseno. So che qualche anno fa si è rifatta le tette e infatti davanti a me mi ritrovo una bella quarta innaturalmente soda e tonda.
Le strizzo tra le mani "Come sono dure le tue tette Monica!" esclamo e inizio a leccarle. Mi piace davvero. Ci massaggiamo a vicenda e succhiamo le tette per un po', poi io mi infilo una mano nelle mutandine.
"Sono fradicia Monica" borbotto.
"Anche io" mi risponde con un sorriso e sfilandosi le mutande spalanca le gambe verso di me. In effetti è grondante. Poi, sempre tenendo una mano sulle mie tette, si infila un dito nella figa.
La imito e inizio a stuzzicarmi il clito.
"Monica, scopami la figa con la lingua. Dai, fammi gidere".
Lei si abbassa e inizia ad assestarmi lunghe e profonde leccate mentre io continuo a stimolami il clito. Mi infila prima la lingua poi tre dita tutte di colpo. Vengo subito infradiciandole la mano.
"Vieni qui, lascia che anche io ti dia qualche leccata" le dico sdaiandola sul divano e spalancandole con forza le gambe.
Lei geme e io molto lentamente le passo la lingua sul clito, sul buchetto e sulle grandi labbra, poi mi faccio strada dentro e la scopo con la lingua. La sento gemere forte, non la vedo ma so che si sta strizzando i capezzoli. Viene squirtando, mi riempie la faccia del suo godimento e io la pulisco con le ultime profonde leccate.
Ecco questo è quello che è successo e che succede spesso da allora quando Monica viene a trovarmi. I nostri rispettivi mariti non pare abbiano intuito nulla e a noi va bene cosi'. Il pomeriggio ci coccoliamo e ci facciamo godere a vicenda e la sera traiamo tutti i benefici e le soddisfazioni che un bel cazzo duro può dare.
Ti è piaciuta la mia risposta?
"Ma Monica, cosa dici?" ho chiesto stupita.
"Cazzo, Rachele, hai due tette meravigliose. Ho sempre desiderato sentirle sotto le mani".
Resto a bocca aperta ma questa confessione mi stuzzica.
La fisso negli occhi, vedo che si sta eccitando.
"Cosa aspetti?" le sussurro.
Lei, all'inizio titubante, allunga una mano verso il mio seno e lo accarezza attraverso il tessuto del vestitino corto che indosso.
I capezzoli mi si rizzano subito e lei mi dà una forte strizzata.
"Ah Monica!" esclamo. Lei lo prende per un incitamento mi solleva il vestito accarezzandomi le cosce. La aiuto a sfilarmi il vestito. Ha le pupille dilatate e io per provocarla sollevo e avvicino le tette "Ti piacciono le mie tettone, allora?" le chiedo maliziosa.
Lei si avventa: mi slaccia il reggiseno e me le fa sballonzolare forte tra le mani.
"Fammi vedere le tue, Monica. Te le voglio succhiare" Ordino spavalda.
Monica si sfila la maglietta e poi il reggiseno. So che qualche anno fa si è rifatta le tette e infatti davanti a me mi ritrovo una bella quarta innaturalmente soda e tonda.
Le strizzo tra le mani "Come sono dure le tue tette Monica!" esclamo e inizio a leccarle. Mi piace davvero. Ci massaggiamo a vicenda e succhiamo le tette per un po', poi io mi infilo una mano nelle mutandine.
"Sono fradicia Monica" borbotto.
"Anche io" mi risponde con un sorriso e sfilandosi le mutande spalanca le gambe verso di me. In effetti è grondante. Poi, sempre tenendo una mano sulle mie tette, si infila un dito nella figa.
La imito e inizio a stuzzicarmi il clito.
"Monica, scopami la figa con la lingua. Dai, fammi gidere".
Lei si abbassa e inizia ad assestarmi lunghe e profonde leccate mentre io continuo a stimolami il clito. Mi infila prima la lingua poi tre dita tutte di colpo. Vengo subito infradiciandole la mano.
"Vieni qui, lascia che anche io ti dia qualche leccata" le dico sdaiandola sul divano e spalancandole con forza le gambe.
Lei geme e io molto lentamente le passo la lingua sul clito, sul buchetto e sulle grandi labbra, poi mi faccio strada dentro e la scopo con la lingua. La sento gemere forte, non la vedo ma so che si sta strizzando i capezzoli. Viene squirtando, mi riempie la faccia del suo godimento e io la pulisco con le ultime profonde leccate.
Ecco questo è quello che è successo e che succede spesso da allora quando Monica viene a trovarmi. I nostri rispettivi mariti non pare abbiano intuito nulla e a noi va bene cosi'. Il pomeriggio ci coccoliamo e ci facciamo godere a vicenda e la sera traiamo tutti i benefici e le soddisfazioni che un bel cazzo duro può dare.
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