Diario di una coppia disinibita: Daniel (cap.2 di 2)

di
genere
trio

Seduto sul divano, il nostro ospite ha ripreso a baciare Anthia, il cazzo svettante e congestionato, di proporzioni decisamente ragguardevoli.
Allargo le gambe di mia moglie e, scostando le minuscole mutandine, prendo a leccarle la fica, abbondantemente bagnata dal colare dei suoi dolci umori.
Così facendo, il mio sguardo è attirato dalla sua mano, che, impugnato il cazzo di Daniel, lo inizia a scappellare lentamente.
Lo smalto rosa delle unghie dona alla mano di Anthia una carica erotica intensissima; vedere la sua mano percorrere quel palo di carne pulsante, mi eccita terribilmente, facendo salire il mio desiderio verso vette fino ad ora sconosciute, riportandomi alla mente le emozioni delle notti passate con lei e Cristina.
Sento Anthia sospirare, in estasi per quel cazzo che le riempie la mano, mentre continua a masturbare Daniel, ma sempre lentamente, godendo per quel contatto a lungo sognato.
Dopo un paio di minuti, Daniel occupa il mio posto di fronte a lei, ed io mi siedo sul divano accanto a mia moglie.
La sua mano, la stessa che accarezzava Daniel, mi afferra subito il cazzo, riprendendo i lenti movimenti che stava prima facendo sul membro del ragazzo, che ora è inginocchiato di fronte a noi.
Lui, nel frattempo, le ha preso un piede tra le mani, e le sfila adagio il sandalo nero.


- Pagine di diario scritte da Anthia -

Sono eccitata ogni minuto di più.
Stringere nella mano il cazzo di Daniel è stato magnifico, una sensazione che mi ha proiettato in un universo di lussuria mai provata.
Con Eusebios avevamo immaginato tante volte quella situazione, arrivando a concepire con la fantasia ogni più piccolo dettaglio: ma la realtà è stata, e di gran lunga, ancora più favolosa, ancora più emozionante.
Sentire nel palmo, a contatto con la mia pelle, quella verga calda e palpitante, percorrerla con le dita, sfiorare quella larga cappella, così liscia e bollente, strappargli quei sensuali gemiti di piacere, tutto è stato stupendo.
Ora tengo in mano il cazzo di mio marito, masturbandolo adagio, come so che a lui piace.
Vedo Daniel, nudo, davanti a me.
Mi ha tolto il sandalo dall'alto tacco, e mi accarezza il piede.
Il dorso e le dita, la pianta e la caviglia: ogni centimetro di pelle viene esplorata delicatamente dalle sue mani.
Mentre la mia mano continua a vagare indolente sul pene di Eusebios, la bocca di Daniel si accosta al mio piede, iniziando a leccare e a succhiare le dita; una ad una spariscono tra le sue labbra, in modo gentile ma tremendamente erotico.
Mi tiene il piede con una mano, mentre con l'altra si accarezza il membro, scappellandosi completamente.

Ora la mia mano ha preso a scorrere più veloce su mio marito: lo sento affannato, sempre più vicino all'eiaculazione.
Quando Daniel inizia a strofinare il suo cazzo sul mio piede, l'eccitazione mi esplode definitivamente nella testa; mi porto la mano libera alla fica e mi penetro con due dita, mugolando dal piacere ormai incontrollabile.
Daniel mi passa il cazzo sul dorso del piede e poi lungo la pianta; muovendo il bacino avanti ed indietro, si masturba con il mio piede.
Il movimento della mia mano su Eusebios è ora rapido ed esperto: le dita vanno in su ed in giù, veloci ed instancabili, ed il suo orgasmo è vicino.
Anche Daniel è prossimo a venire.

Mentre mi masturbo freneticamente, la mia mano a soddisfare la voglia che mi travolge, vedo il primo schizzo di Daniel esplodere dalla punta del suo cazzo congestionato e bagnarmi la parte superiore del piede.
Un secondo e ancor più abbondante schizzo raggiunge il primo: ora le mie unghie rosa del piede sono macchiate del suo sperma, denso, bianco e caldo.
Sento la mano bagnata e, stravolta, vedo il seme di mio marito colare sulla mia pelle, scendermi copioso tra le dita: entrambi volgiamo gli occhi al mio piede, bagnato del liquido seminale dell’orgasmo di Daniel.
Le due dita, che continuo a tenere infilate nella mia fica, mi regalano un piacere incredibile.
Vengo fisicamente e mentalmente, bagnata tra le gambe dei miei umori, sul piede dello sperma di Daniel, sulla mano di quello di mio marito.


- Pagine di diario scritte da Eusebios -

Anthia si sta impegnando a farci recuperare rapidamente le erezioni, temporaneamente fiaccate dalla precedente eiaculazione.
In piedi, davanti a lei in ginocchio, la osserviamo leccare le nostre cappelle: la sua lingua passa da un cazzo all’altro, in un diabolico gioco di cui lei desiderava da tempo essere la protagonista.
Le sue calde labbra succhiano avide le due aste, restituendo loro tutto il vigore dell’eccitazione.


- Pagine di diario scritte da Anthia -

Succhiare questi due cazzi era il mio sogno.
Un sogno che ora sono riuscita finalmente a realizzare.
Li sento gonfiarsi istante dopo istante, leccata dopo leccata: il cazzo di Daniel, in bocca, è il piacere allo stato puro, ed ogni volta che lo ingoio, quasi fino a soffocarmi, mi sembra d’impazzire per l’emozione.
La mia bocca si divide tra Daniel ed Eusebios, ed anche il cazzo di mio marito, che la mia bocca ha succhiato centinaia di volte, mi eccita e mi sprofonda nella libidine più del solito.
Non so come reagirà Eusebios, quando, più tardi, gli dirò che, in ginocchio di fronte a loro, la mie mani a lisciare queste due verghe, le mie labbra ad assaporare le larghe cappelle, mi sento una troia, una puttana in calore.
E che godo alla follia a questo pensiero.


- Pagine di diario scritte da Eusebios -

Siamo scivolati tutti e tre sul morbido e folto tappeto che si apre di fronte al divano.
I pompini che Anthia ci ha regalato con la sua superba maestria, hanno riacceso il nostro desiderio animale di prenderla.
E Daniel, ora, la vuole scopare, fino a farla urlare per il piacere.
L'ha fatta sdraiare per terra, con le gambe divaricate, e ha accostato la cappella alla sua fica.
Anthia grida per l'eccitazione, afferra con la mano il cazzo dell'uomo, e se lo infila velocemente, bruciando dal desiderio e rabbrividendo per l’eccitazione.
Sdraiato al suo fianco, le lecco una tetta, sentendo il capezzolo duro ed eretto come non mai.
Con profonde spinte, Daniel la possiede prepotentemente, alternando complimenti alla sua bellezza ed insulti al suo essere così troia, come poche donne gli è capitato di conoscere..
Pensare a mia moglie come ad una troia, vederla scopare con uno sconosciuto in quel modo, mi eccita ancora di più: mi accosto con la bocca al suo orecchio e le mormoro che è una puttana, e che quando Daniel avrà finito di montarla sarò io ad entrarle per primo nel culo.

Daniel intuisce le mie parole, e accelera il ritmo, scopando Anthia quasi con violenza, rovesciandole addosso un diluvio di oscenità.
Questa colonna sonora che ci fa da sottofondo eccita da morire non solo Anthia, che si agita impazzita sotto i colpi del cazzo di Daniel, ma anche me, che trovo esaltante sentire insultata in questo modo mia moglie.
Mi tiro su e, accostandomi di lato alla sua bocca, le appoggio il cazzo sulle labbra.
Subito la sua lingua saetta, avvolgendomelo deliziosamente.
Poi le labbra di Anthia si chiudono sulla mia cappella, e la sua bocca inizia a pomparmelo con consumata abilità.
Daniel aumenta ancora di più le spinte del suo bacino.
Mia moglie urla, persa nel suo orgasmo, lasciando che il mio cazzo le esca dalla bocca.
Rapidamente lo afferro con la mano, masturbandomi, e schizzandole sul seno e sul ventre.
Anche Anthia è venuta, sobbalzando e rabbrividendo, in estasi.
Daniel all'ultimo istante esce da mia moglie e viene copiosamente sulla sua pancia, sfregando il cazzo sulla morbida pelle di Anthia.
Affannati, la guardiamo spalmarsi tutto quello sperma sulle tette e sul ventre, le sua splendide mani a percorrere il corpo fremente, la sua pelle lucida e bagnata del nostro piacere.


- Pagine di diario scritte da Anthia -

Daniel è andato via da poco.
E’ stato fantastico.
Un’esperienza così intensa che non dimenticherò mai.
E la mia felicità la vedo riflessa anche negli occhi di Eusebios.
Abbiamo già deciso di invitare al più presto Cristina e di raccontarle ogni particolare di questa notte straordinaria; la faremo impazzire con le nostre parole e le nostre carezze.
E le proporremo una serata a quattro, una nottata di sesso, sfrenata e senza limiti, in cui i nostri corpi ci regaleranno emozioni inenarrabili.
Sappiamo che lei accetterà senza un attimo d’esitazione.
A Daniel lo abbiamo già detto.
Ed il suo sorriso è stato la conferma che cercavamo.

Fine

diagorasrodos@libero.it
scritto il
2011-03-09
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