Esistono le donne feticiste?

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Molte donne, la maggior parte per la mia esperienza, sono almeno un poco feticiste dei piedi, non saprei dire se dei piedi maschili o dei piedi in generale.

Molte delle donne che ho frequentato hanno manifestato in maniera più o meno esplicita un’interesse per i miei piedi, ho sempre pensato che questo tipo di feticismo fosse una prerogativa quasi esclusivamente maschile nei confronti del piede femminile ma il tempo mi ha smentito.
Ho cercato di darmi molte rispose in merito, cercando di capire se fosse per il mio desiderio di raggiungere la massima complicità ed intimità con le mie partner, se forse i miei piedi, pur essendo maschili, potessero risultare particolarmente apprezzabili dal gentil sesso. Alcune teorie sostengono che da bambini, quando gattoniamo, i piedi siano la prima cosa che vediamo e che ci porta ad identificare un affetto e che le pulsioni erotiche di stampo freudiano, crescendo, facciano il resto. Altri sostengono che il piede in se, per la sua funzione, il suo odore ecc, richiami un’idea atavica di selvatico e animale, rendendolo quindi eccitante.
Sono arrivato alla conclusione che i piedi rappresentino un’icona erotica tanto per gli uomini quanto per le donne, trasversalmente, chiaramente le donne tendono a curarlo di più e ad utilizzarlo come simbolo erotico, questo potrebbe quantomeno spiegare la tendenza a credere che sia una prerogativa prettamente maschile.

A me personalmente piacciono i piedi femminili, al pari di un bel seno, di un bel viso, penso in realtà che l’interesse per i piedi nell’immaginario erotico sia talmente comune da non poter essere considerato un vero e proprio feticismo. Non è questo però l’argomento della disamina che provo a proporvi.

Riporto qui alcune esperienze, i nomi ovviamente sono di fantasia.

1)Cristina

All’epoca abitavo in campagna. Cristina era una mia vicina di casa con cui passavo i pomeriggi a correre per i campi, ad andare in bicicletta, eravamo molto legati e in qualche occasione ci siamo dati anche qualche casto bacio, avevamo credo 10-11 anni entrambi. Ricordo che una volta, sotto un albero nel campo di un vicino ci togliemmo le scarpe, eravamo entrambi molto sudati, Cristina si prese un piede e, portandoselo al naso, ci tenne a puntualizzare quanto le puzzasse, poi mi chiese se volessi sentire, io risposi di si con molta tranquillità, dopo lei fece lo stesso con me. Ricordo poi che quel “gioco” si ripeté più volte, lo facevamo con naturalezza e ridevamo, ci annusavamo i piedi a vicenda anche per un po’ di minuti, non credo che ci fosse alla base niente di sessuale anche se, ovviamente, non ne parlavamo con gli altri bambini e rimaneva “un momento per noi”

2)Sara

Sara fu la mia vera prima ragazza, eravamo molto molto affiatati, non che lei abbia mai manifestato grande interesse per i piedi, però capitava spesso che ci facessimo massaggi a vicenda proposti da lei, non curandosi della freschezza del piede stesso

3)Stefania

Stefania letteralmente mi adorava i piedi, me li baciava, me li lavava, mi voleva mettere la crema, mancava quasi che mi volesse smettere lo smalto, cosa che peraltro le avrei anche lasciato fare, per giocare. Io naturalmente adoravo i suoi, anche lei voleva che glieli toccassi e si preoccupava di farmi sapere e sentire quando non si cambiava i calzini anche per tre giorni. Fu la prima che mi masturbò con i piedi, diceva che le piaceva la sensazione tra le dita.

4)Ginevra

Ginevra tendeva a non esporsi mai troppo sulle sue debolezze, se non quando particolarmente eccitata. Le piaceva che indossassi delle scarpe aperte d’estate perché sosteneva che “avevo delle belle dita”. Come dicevo, Ginevra aveva una personalità erotica che degenerava esponenzialmente con suo livello di eccitazione che, al suo apice, assumeva tratti un po’ sadomaso. Mi chiedeva di schiaffeggiarla, di morderla, di insultarla, un giorno mi chiese di metterle i piedi in faccia. Li leccò come una capra fa col sale mentre si masturbava furiosamente. Successe solo una volta.

5)Alessandra

Nemmeno Alessandra mi mostrò mai un esplicito interesse, anche se spesso mi diceva che l’odore dei miei piedi le piaceva e che la faceva sentire “a casa”. cosa che trovavo estremamente in antitesi con il suo carattere. Alessandra infatti teneva molto, forse troppo, alla sua igiene personale, non parlo dei piedi ma in generale del fatto che non potevo avvicinarmi a lei se non si fosse fatta almeno una doccia un’ora prima. Alla lunga divenne un po’ frustrante per me che sono amante degli odori naturali sprigionati da una donna, soprattutto se eccitata. Non per un mio feticismo personale, quanto perché se l’attenzione all’igiene è una forma di rispetto per chi non si conosce, l’intimità si sostanzia anche nella condivisione degli odori, nel nostro essere umani e animali che sudano e talvolta puzzano. Parere personale. Le donne sono strane, lei era estremamente strana.

6)Paola

Paola dimostrò immediatamente e senza vergognarsene un interesse per i piedi. Già da subito non perdeva occasione per toccarmeli, a volte annusarmeli scherzosamente come per capire se potessi stare al gioco in quella fantasia. Io ovviamente non ebbi alcuna remora a dirle che mi piacevano i piedi delle donne, che li trovavo altamente erotici e i piedi divennero parte quasi imprescindibile del nostro erotismo, tanto lei nei miei confronti quanto io nei suoi. Ci masturbavamo con i piedi, ce li leccavamo come preliminare e tante cose del genere. Ricordo una cosa che la fece eccitare molto, una volta misi la sigaretta tra il suo alluce e il secondo dito e la fumai così.

7)Noelle

Tempo fa pubblicai su questo sito un racconto dal titolo “Di Noelle solo il ricordo”, basato su una storia vera, chiaramente un po’ romanzato, lo ammetto, anche se a grandi linee successe quello che ho provato ad arricchire di particolari. La cosa che più si discosta dalla realtà è che ci conoscemmo su un’app di incontri e non alla stazione. Lei poi dopo quell’unica notte, però, sparì davvero.



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scritto il
2018-05-24
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