Tre giorni d'amore,parte quinta,il ritorno
di
birbante58
genere
sentimentali
Questa parte è prettamente sentimentale, contiene pochissimi riferimenti a sesso esplicito.
Annaspo nella solitudine, navigo nei pensieri, il suo profumo aleggia nell’aria: un misto di sesso e essenza femminile mi inebria i sensi e non mi fa staccare da ciò che è appena successo.
Purtroppo io non posso tenere su di me il suo profumo e nemmeno il suo sapore, la giornata oggi pomeriggio prevede visite di lavoro e il ritorno a casa, i chilometri sono davvero tanti e avrò tempo di pensare molto mentre guido ma adesso bisogna che sgombri la mente; mi butto sotto la doccia bollente cercando di lavare me stesso e i miei pensieri. Mi insapono a lungo, con calma lasciando fluire l’acqua calda sul mio corpo stanco dell’amore.
Mi guardo intorno, ancora avvolto nell’asciugamano e rivedo lei che gira nella stanza, nuda lucida di sudore, risento
le sue urla e i suoi gemiti, ma soprattutto i suoi occhi, quelli mi rimarranno per sempre impressi.
Esco dalla camera e vado alla reception per pagare, mi accoglie il tipo che sempre sorridente mi chiede se la signora è venuta perché non la ha vista (meglio), gli rispondo di si, lo ringrazio, pago e me ne vado; un campanello mi trilla in mente facendomi la tipica domanda: tornerò mai più qui? Mi sono preso per ricordo i boccettini vuoti del bagno schiuma e dello shampoo.
Parto e faccio i miei giri per lavoro, verso le 16 riprendo la strada per casa, entro al casello dell’autostrada con gli occhi umidi, vorrei chiamarla ma fino alle 17 non posso, mi farebbe piacere che mi tenesse compagnia durante il viaggio, ma non posso certo pretendere di passare ore al telefono! Anche lei ha una famiglia e credo che non sia molto giusto romperle le scatole quando è mamma e moglie.
Guardo la strada passare, il panorama fluire, mare, campagna, poi di nuovo mare, auto che passano, camion che viaggiano verso destinazioni lontane, ogni conducente con i propri pensieri. E i miei?
Rivivo ogni istante dal suo arrivo, la passione che ci ha travolto, la sua ansia, le sue paure, tutto quello che ci siamo detti, l’amore che ci siamo confessati, i nostri occhi come carboni ardenti dal desiderio e i suoi di ieri durante la sua prima volta quando a occhi spalancati mi disse ‘oddio godo…godo……..finalmente , siiiiiiiii’.
Mi fermo due volte a due autogrill durante il viaggio di ritorno, ci scambiamo degli sms (non esisteva internet sui cellulari a quei tempi), e ci sentiamo un paio di volte e insieme piangiamo ripromettendoci di vederci presto.
Sarà che non ho mai avuto una concezione chiara di che cosa sia l’amore, sarà che non ho mai scelto una donna ma sono sempre stato scelto, ma questa volta credo di essermi preso una bella sbandata. E’ tutto così diverso.
Tempo dopo tutte le riflessioni fatte durante quel viaggio avrebbero dato origine a un lunghissimo scambio di email e ad un racconto che ci siamo fatti, ognuno buttando giù di getto le proprie sensazioni e i propri pensieri.
La ringrazio per le due ‘prime volte’ che mi ha concesso, un sorriso le appare sul viso e mi dice ‘mi è piaciuto farlo, te lo dovevo e per amore tuo ogni cosa è splendida’. Parole bellissime che mi segnano dentro e mi fanno tornare con la mente a casa, dove mi attende quella che a quei tempi era mia moglie. Arriverò tardi e già mi immagino il terzo grado che mi farà anche se sa benissimo che la mia vita lavorativa è spesso in viaggio e sa anche benissimo che le cose tra noi due non vanno bene da tempo. Ci sono i miei figli, però, e loro non li lascio certo da parte.
I caselli passano veloci e mi avvicino a casa, sono stanchissimo sia per le due giornate di sesso e lavoro, ma soprattutto per le ore di guida, è quasi mezzanotte mentre apro la porta, lei è li che mi aspetta. Poso la 24 ore e il borsone con i cambi di abito, un freddo ciao mi accoglie: non che mi aspettassi altro. Domande di rito…come è andata, sei stanco….(ma no?), io non vedo l’ora di ritirarmi nella mia stanzetta a riposare ma lei attacca la solita filippica, ma stavolta mi trova. Le dico che sono stufo di essere interrogato su ogni cosa che faccio, che per me l’anno scorso era già finito tutto da quella sera che le chiesi di dimenticare il passato e di fare l’amore e mi sentii rispondere che voleva guardare la tv perché c’era un film che le interessava. Comincia a sbraitare e dare di matto (come prevedevo), ma io resto fermo sulla mia decisione: è tutto finito, se sto qui è per i ragazzi, quindi non rompere il cazzo, io non ti causo problemi quindi vedi di non crearne a me; non sei più mia moglie da tempo, vuoi solo soldi e io sono stufo di darteli senza che tu abbia un minimo di rispetto per me. Le stesse cose che fai tu, le fa una governante e costa meno.
Non ti chiedo nemmeno la fedeltà e tu non pretenderla da me. Chiudo la porta e la lascio fuori.
Il giorno dopo vado in ufficio e passo parecchio tempo con lei al telefono, pianifichiamo di rivederci presto, ma le dico che non posso ogni volta stare via più giorni e fare così tanti chilometri, in ufficio non me lo permetterebbero, bisognerà trovare una alternativa. Mi dice che ha pronta una sorpresa per la prossima volta e mi chiedo che cosa le stia passando per la testa.
La sera, a casa, mi aspettano facce lunghe e occhi fiammeggianti, dopo cena quando i ragazzi andranno a dormire mi sa che ci sarà battaglia. E così è. Lei mi disse che la avevo tradita, io non negai assolutamente, d’altra parte la avevo avvisata un anno prima e il tempo per cercare di cambiare glielo avevo dato, ma era solo peggiorata. Vado a dormire, già sapevo che non sarebbe stato possibile parlare al computer, sarebbero stati tempi difficili per un bel po di tempo, farle digerire il tutto non sarebbe stato facile. Passa un’ora e sento bussare alla porta (mi chiudo a chiave per tranquillità….), apro e me la ritrovo praticamente nuda!
‘Che vuoi?’ le dico.
‘Voglio essere tua, ho capito di aver sbagliato, voglio essere la tua schiava, fammi tutto quello che vuoi!’
Oh cazzo……’no’ rispondo, ‘non mi interessa più, non mi interessi più, questa è la goccia che fa traboccare il vaso. Non hai capito un cazzo. Io non voglio una schiava da sesso, voglio una Donna che sia tale, e tu non lo sei, e non puoi cambiare in una notte.’
La rifiuto più volte, non ho alcuna intenzione di cedere, neanche per una scopata e via, non sono il tipo e se cedessi andrei contro ai miei principi e soprattutto al mio ‘nuovo amore’, così la mando via e per evitare altri discorsi, esco di casa e vado a fare due passi, anzi sapete che faccio? Vado a dormire in ufficio, ho una stanza dove talvolta riposano gli autisti che tornano da lunghi viaggi ma questa notte è vuota. Almeno dormo tranquillo anche se i pensieri si rincorrono, una lunga parentesi della mia vita si è chiusa in questi giorni, tutto è cambiato, l’ottica in cui vedere le cose è cambiata, forse , finalmente, sono diventato uomo.
La mia lei lontana ha fatto il miracolo, mi ha fatto capire che ho dei diritti anche io dalla vita e dalle persone, se non altro per rispetto e per amore, che non sono una spugna da spremere, e che sono capace anche io di dare affetto, amore e soprattutto di far godere una donna e di amarla come merita.
Non mi ha sorpreso la reazione della ex, mi aspettavo qualche bravata, qualche colpo di testa. Il fatto è che la ha messa sul sesso, cosa che a me importava, ma prima del sesso ci sono mille altre cose: rispetto soprattutto.
Non avevo sbagliato a tagliarla via dalla mia vita, non ne sono assolutamente pentito e gli avvenimenti di questi giorni e quelli che seguiranno mi hanno dato ragione.
Il giorno dopo comincio a pianificare il prossimo incontro con il mio amore lontano, liberato dai sensi di colpa, consapevole dell’affetto e della reciproca attrazione che proviamo, sogniamo una vita insieme (è impossibile lo sappiamo, ma tant’è!), sogniamo una casa insieme, parliamo di arredamento e di sesso, tanto sesso, in ogni posto in ogni modo in ogni momento. E ricominciamo a vederci di nuovo tramite computer. Era iniziata una storia splendida che tantissimo ha dato alla mia vita, piano piano ve la racconterò. E’ chiaro che alla mia ex non ho detto più nulla, non le ho più permesso di entrare nella mia vita, ho lasciato che pensasse e immaginasse ciò che voleva, spingendola anzi a cercarsi un altro uomo, nonostante tutto non mi sarebbe dispiaciuto vederla felice con un altro, nonostante tutto il male che mi ha fatto. E come esce di scena dalla mia vita, esce di scena dai miei racconti.
Annaspo nella solitudine, navigo nei pensieri, il suo profumo aleggia nell’aria: un misto di sesso e essenza femminile mi inebria i sensi e non mi fa staccare da ciò che è appena successo.
Purtroppo io non posso tenere su di me il suo profumo e nemmeno il suo sapore, la giornata oggi pomeriggio prevede visite di lavoro e il ritorno a casa, i chilometri sono davvero tanti e avrò tempo di pensare molto mentre guido ma adesso bisogna che sgombri la mente; mi butto sotto la doccia bollente cercando di lavare me stesso e i miei pensieri. Mi insapono a lungo, con calma lasciando fluire l’acqua calda sul mio corpo stanco dell’amore.
Mi guardo intorno, ancora avvolto nell’asciugamano e rivedo lei che gira nella stanza, nuda lucida di sudore, risento
le sue urla e i suoi gemiti, ma soprattutto i suoi occhi, quelli mi rimarranno per sempre impressi.
Esco dalla camera e vado alla reception per pagare, mi accoglie il tipo che sempre sorridente mi chiede se la signora è venuta perché non la ha vista (meglio), gli rispondo di si, lo ringrazio, pago e me ne vado; un campanello mi trilla in mente facendomi la tipica domanda: tornerò mai più qui? Mi sono preso per ricordo i boccettini vuoti del bagno schiuma e dello shampoo.
Parto e faccio i miei giri per lavoro, verso le 16 riprendo la strada per casa, entro al casello dell’autostrada con gli occhi umidi, vorrei chiamarla ma fino alle 17 non posso, mi farebbe piacere che mi tenesse compagnia durante il viaggio, ma non posso certo pretendere di passare ore al telefono! Anche lei ha una famiglia e credo che non sia molto giusto romperle le scatole quando è mamma e moglie.
Guardo la strada passare, il panorama fluire, mare, campagna, poi di nuovo mare, auto che passano, camion che viaggiano verso destinazioni lontane, ogni conducente con i propri pensieri. E i miei?
Rivivo ogni istante dal suo arrivo, la passione che ci ha travolto, la sua ansia, le sue paure, tutto quello che ci siamo detti, l’amore che ci siamo confessati, i nostri occhi come carboni ardenti dal desiderio e i suoi di ieri durante la sua prima volta quando a occhi spalancati mi disse ‘oddio godo…godo……..finalmente , siiiiiiiii’.
Mi fermo due volte a due autogrill durante il viaggio di ritorno, ci scambiamo degli sms (non esisteva internet sui cellulari a quei tempi), e ci sentiamo un paio di volte e insieme piangiamo ripromettendoci di vederci presto.
Sarà che non ho mai avuto una concezione chiara di che cosa sia l’amore, sarà che non ho mai scelto una donna ma sono sempre stato scelto, ma questa volta credo di essermi preso una bella sbandata. E’ tutto così diverso.
Tempo dopo tutte le riflessioni fatte durante quel viaggio avrebbero dato origine a un lunghissimo scambio di email e ad un racconto che ci siamo fatti, ognuno buttando giù di getto le proprie sensazioni e i propri pensieri.
La ringrazio per le due ‘prime volte’ che mi ha concesso, un sorriso le appare sul viso e mi dice ‘mi è piaciuto farlo, te lo dovevo e per amore tuo ogni cosa è splendida’. Parole bellissime che mi segnano dentro e mi fanno tornare con la mente a casa, dove mi attende quella che a quei tempi era mia moglie. Arriverò tardi e già mi immagino il terzo grado che mi farà anche se sa benissimo che la mia vita lavorativa è spesso in viaggio e sa anche benissimo che le cose tra noi due non vanno bene da tempo. Ci sono i miei figli, però, e loro non li lascio certo da parte.
I caselli passano veloci e mi avvicino a casa, sono stanchissimo sia per le due giornate di sesso e lavoro, ma soprattutto per le ore di guida, è quasi mezzanotte mentre apro la porta, lei è li che mi aspetta. Poso la 24 ore e il borsone con i cambi di abito, un freddo ciao mi accoglie: non che mi aspettassi altro. Domande di rito…come è andata, sei stanco….(ma no?), io non vedo l’ora di ritirarmi nella mia stanzetta a riposare ma lei attacca la solita filippica, ma stavolta mi trova. Le dico che sono stufo di essere interrogato su ogni cosa che faccio, che per me l’anno scorso era già finito tutto da quella sera che le chiesi di dimenticare il passato e di fare l’amore e mi sentii rispondere che voleva guardare la tv perché c’era un film che le interessava. Comincia a sbraitare e dare di matto (come prevedevo), ma io resto fermo sulla mia decisione: è tutto finito, se sto qui è per i ragazzi, quindi non rompere il cazzo, io non ti causo problemi quindi vedi di non crearne a me; non sei più mia moglie da tempo, vuoi solo soldi e io sono stufo di darteli senza che tu abbia un minimo di rispetto per me. Le stesse cose che fai tu, le fa una governante e costa meno.
Non ti chiedo nemmeno la fedeltà e tu non pretenderla da me. Chiudo la porta e la lascio fuori.
Il giorno dopo vado in ufficio e passo parecchio tempo con lei al telefono, pianifichiamo di rivederci presto, ma le dico che non posso ogni volta stare via più giorni e fare così tanti chilometri, in ufficio non me lo permetterebbero, bisognerà trovare una alternativa. Mi dice che ha pronta una sorpresa per la prossima volta e mi chiedo che cosa le stia passando per la testa.
La sera, a casa, mi aspettano facce lunghe e occhi fiammeggianti, dopo cena quando i ragazzi andranno a dormire mi sa che ci sarà battaglia. E così è. Lei mi disse che la avevo tradita, io non negai assolutamente, d’altra parte la avevo avvisata un anno prima e il tempo per cercare di cambiare glielo avevo dato, ma era solo peggiorata. Vado a dormire, già sapevo che non sarebbe stato possibile parlare al computer, sarebbero stati tempi difficili per un bel po di tempo, farle digerire il tutto non sarebbe stato facile. Passa un’ora e sento bussare alla porta (mi chiudo a chiave per tranquillità….), apro e me la ritrovo praticamente nuda!
‘Che vuoi?’ le dico.
‘Voglio essere tua, ho capito di aver sbagliato, voglio essere la tua schiava, fammi tutto quello che vuoi!’
Oh cazzo……’no’ rispondo, ‘non mi interessa più, non mi interessi più, questa è la goccia che fa traboccare il vaso. Non hai capito un cazzo. Io non voglio una schiava da sesso, voglio una Donna che sia tale, e tu non lo sei, e non puoi cambiare in una notte.’
La rifiuto più volte, non ho alcuna intenzione di cedere, neanche per una scopata e via, non sono il tipo e se cedessi andrei contro ai miei principi e soprattutto al mio ‘nuovo amore’, così la mando via e per evitare altri discorsi, esco di casa e vado a fare due passi, anzi sapete che faccio? Vado a dormire in ufficio, ho una stanza dove talvolta riposano gli autisti che tornano da lunghi viaggi ma questa notte è vuota. Almeno dormo tranquillo anche se i pensieri si rincorrono, una lunga parentesi della mia vita si è chiusa in questi giorni, tutto è cambiato, l’ottica in cui vedere le cose è cambiata, forse , finalmente, sono diventato uomo.
La mia lei lontana ha fatto il miracolo, mi ha fatto capire che ho dei diritti anche io dalla vita e dalle persone, se non altro per rispetto e per amore, che non sono una spugna da spremere, e che sono capace anche io di dare affetto, amore e soprattutto di far godere una donna e di amarla come merita.
Non mi ha sorpreso la reazione della ex, mi aspettavo qualche bravata, qualche colpo di testa. Il fatto è che la ha messa sul sesso, cosa che a me importava, ma prima del sesso ci sono mille altre cose: rispetto soprattutto.
Non avevo sbagliato a tagliarla via dalla mia vita, non ne sono assolutamente pentito e gli avvenimenti di questi giorni e quelli che seguiranno mi hanno dato ragione.
Il giorno dopo comincio a pianificare il prossimo incontro con il mio amore lontano, liberato dai sensi di colpa, consapevole dell’affetto e della reciproca attrazione che proviamo, sogniamo una vita insieme (è impossibile lo sappiamo, ma tant’è!), sogniamo una casa insieme, parliamo di arredamento e di sesso, tanto sesso, in ogni posto in ogni modo in ogni momento. E ricominciamo a vederci di nuovo tramite computer. Era iniziata una storia splendida che tantissimo ha dato alla mia vita, piano piano ve la racconterò. E’ chiaro che alla mia ex non ho detto più nulla, non le ho più permesso di entrare nella mia vita, ho lasciato che pensasse e immaginasse ciò che voleva, spingendola anzi a cercarsi un altro uomo, nonostante tutto non mi sarebbe dispiaciuto vederla felice con un altro, nonostante tutto il male che mi ha fatto. E come esce di scena dalla mia vita, esce di scena dai miei racconti.
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