Io e mio fratello - e lei sa (3) mare d'amore

di
genere
incesti

Passeggiamo mano nella mano, in un angolo c'è uno che suona con la fisarmonica il libertango. Ci

abbracciamo e mentre limoniamo tra la gente ci strusciamo ricordando qualche passo sexy, ridiamo. Poi mi

compra 3 rose rosse, ripomiciamo contro un muretto, sento il suo cazzo grosso. Il mio seno ha i capezzoli

dritti.
Mentre raggiungiamo il ristorante incrociamo una ragazzina max 18/19 anni, sculetta con degli shorts che

non le lasciano coperte le chiappe.
"ah vedo che non ti basto..." dico io fintamente stizzita. Sculetto davanti a lui, ondeggiando vistosamente

sui tacchi. Lui mi rincorre per poi stringermi con le mani il viso, mi fa spalancare la bocca, mi cerca la

lingua e si stringe contro di me.
"ho il cazzo che non vede l'ora di salutare il tuo culetto lo sai?" mi sussurra.
Mi giro strusciandomi con il culetto sul suo cazzo
"mmm lo sento... torniamo a casa o in macchina dai"
"fosse per te ti faresti inculare ora qui vero?" ridiamo assieme
"troppe mignottelle in giro, rischio di diventare una delle tante"
"non sarai mai una delle tante!"
Mangiamo con gusto tenendoci per una mano, seduta mi risale il vestitino e lo lascio così, ho le gambe

scoperte e mi sento libera. Lui mangia pasta e un bisteccone da 1 kg, io pizza. Addirittura durante un

bacio ci scambiamo un boccone premasticato di pizza.

Dopo scendiamo verso la spiaggia, finchè c'è il percorso su piastrelle continuo ad avere i tacchi poi

sentiamo una musica. Mi sfilo i tacchi, me li tiene lui in mano mentre io ho le 3 rose rosse, ci

incamminiamo per circa 200 metri nella penombra. Limoniamo ancora sino ad arrivare in un piccolo party

sulla spiaggia. Il mio vestito è salito, sono scosciata e di nuovo con i capezzoli dritti. Un ragazzo ci

invita a sederci e a bere. Non mi stacco da Michele: tutti sono nostri coetanei o quasi, un tipo sulla

destra è a torso nudo, muscoloso, due occhi da sciogliere un iceberg. Non voglio fare pericolosi pensieri,

mi giro verso Michele, lo bacio e poi mi siedo sulle sue gambe. Ci offrono da bere, sangria e prosecco, io

e mio fratello beviamo dallo stesso bicchiere. Qualcuno si limona una ragazza, qualcuna corteggia qualcuno.

Sento il cazzo duro sotto di me, mi struscio e a tempo di musica ondeggio in modo da stimolarlo come se

fosse una lenta sega fatta con il mio culetto. Michele mi alza il vestito ora sono praticamente con il

perizoma in vista.
"lo voglio ora amore" sussurro io
"si io pure".

Alcuni mi guardano ma non mi interessa. Mi alzo così, bacio Michele che si alza con me.
"andiamocene da qui" dice lui.

Michele, l'amore mio, davanti a tutti mi prende in braccio e mi fa sentire la ragazza più fortunata del

mondo. Ho il culo in vista, perizoma in vista, sento quel filo stringermi tra le chiappe. Le sue mani possenti sono direttamente sulle mie chiappe. Mi aggrappo a lui con le mani al suo collo e continuo a pomiciarmelo.
"ora scegli: o lo facciamo tra la sabbia oppure torniamo a casa" dice deciso
"mmm... ho scelto: qui sulla sabbia e poi a casa".

Fra le cabine di uno stabilimento c'è un lettino aperto sulla sabbia, mi ci butta sopra, sposta le rose un po' distante.
"aspetta..." mi prende i piedi e mi fa rimettere i tacchi.
"ma quanto sei bella sorellina?"
mi apre le gambe, sposta il perizomino e incomincia a leccarmi come una divinità. Affamato mi mette di lato il triangolino del perizoma, la sua lingua lunga mi spennella la fica rasata, fa su e giù e mi bagna tutta. Non smette e incomincia a succhiarmi e tirarmi il clitoride. Sospiro, non penso a nulla, lo assecondo dicendogli che lo amo.
Poi si abbassa i pantaloni, svetta prepotente il suo cazzo che per un gioco di luci e penombra sembra ancora più grosso. Me lo mette sul viso mentre la sua mano continua a farmi un ditalino da 10 e lode. Gli lecco subito i coglioni, slinguo tra le sue chiappe per poi succhiargli un po' quella maestà di uomo. Mi tira fuori il seno e ci insinua il cazzo. Non interrompe un secondo a trastullarmi la fica, sono un lago e sto già per scoppiare.
Lo capisce, si sposta e mi tira verso il bordo del lettino in modo da avere più fuori la mia fica.

Attendo dei secondi interminabili così, distesa, praticamente nuda su un lettino a pochi metri dal mare.

Poi, la bufera: il suo cazzo entra forte e deciso, cm dopo cm è dentro di me. E' enorme e lancio un urlo.
Intanto mi prende la mano e vuole che mi preparo il culo. Lo faccio e intanto sento le sue palle premere

forte. E' caldissimo, lungo, grosso, maestoso. Ogni botta è un sobbalzo energico che sbilancia il lettino.

Non importa. Mezza poggiata sopra e per metà direttamente sulla sabbia sfila il cazzo dalla mia fregna. Mi

bacia intensamente.
Con la cappella mi solletica il buco del culo che grazie alle mie 2 dita ho già un po' lavorato.
"pronta o no, ora ti inculo come vuoi tu, zoccoletta" dice.
Aspetto ad occhi chiusi. Eccolo prepotente.
Una sensazione indescrivibile, mi fa male, lo capisce, ci sputa aspettando che il mio culo si riabitui alla

sua grossa cappella. Mi afferro le chiappe e gli faccio strada.
Forse è veramente troppo energico e possente ma non importa. Incomincia così un'inculata pazzesca e

indecente mentre ci scambiamo migliaia di ti amo e milioni di baci.
Ogni volta che spinge sbilancia il lettino, ora siamo due animali che fanno sesso.
Dopo un paio di minuti ecco la conferma: "ce lo hai tutto dentro, lo senti?" non gli rispondo per potermelo

godere al meglio, mi sento piena, una troia.
Affonda lentamente per dilatare meglio il mio povero buchino.
Mi guarda "sei meravigliosa e bellissima" mi sussurra. Mi fa sciogliere.
"con il cazzo tuo in culo?" ansimo io
"anche con il mio cazzo in culo, sì"
Sento bruciarmi il culo, ogni affondo è una lacerazione dell'anima. Sto per venire, glielo dico, mi sbatte

violento e forte finchè urla e mi sborra nelle viscere più profonde.
Anche in questa situazione veniamo quasi all'unisono, gli schizzi di sperma sono compressi tra il suo cazzo

e l'interno del culo. Ansimiamo insieme, sudiamo insieme.
Mentre ci limoniamo lo sento sfilarsi e dal mio buco del culo scivola fuori lo sperma. Mi passo la mano, me

la lecco.
"sa di sale e sabbia..." ridiamo.
Continuiamo a limonarci mentre mi aiuta a ricompormi e a sedermi meglio sul lettino.
"dire che sei pazzesco è scontato amore?"
"senti chi parla..."
E sul lettino e sulla sabbia lasciamo il ricordo di noi, un po' di sperma denso frutto di una scopata

magnifica.
Sono in piedi, saranno i tacchi o sarà il culo dolente ma seppur sull'asfalto barcollo. Mi tiene lui.
"Cazzo, mi hai letteralmente spaccata"
"oh veramente? scusa sai... la situazione, la passione... la sangria, la bistecca"
"no no è stato il tuo stupendo divino cazzone e poi... scusa cosa? è stato meraviglioso e non ti smentisci mai".
Rimaniamo in silenzio, dall'alto del lungomare salutiamo il gruppo di ragazzi che sono ancora a festeggiare

chissà cosa.
"hai fame?" chiedo io
"fame? uhm no... dopo quella bistecchia sto a posto"
"3 sborrate in poche ore... devi ricaricarti ahahaha"

Ci prendiamo un gelatone per due. Inutile dire come lo lecchiamo assieme, che baci intensi mentre ci

scambiamo la crema.
Ad un certo punto mi osserva e mi dice:
"come lecchi tu il gelato non lo fa nessuna"
Scoppiamo a ridere.
scritto il
2018-08-01
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