Cose che non ti aspetti
di
Alessio Mannari
genere
tradimenti
Quella sera tornai a casa prima del solito e trovai mia moglie seduta attorno tavolo ad aspettarmi.
Aveva un'espressione strana, il volto era cupo, capii che era accaduto qualcosa di importante.
Per un po' rimanemmo in silenzio mentre cenavamo, poi le chiesi: "perché sei silenziosa questa sera cosa ti è successo? A giudicare dal tuo sguardo perso nel vuoto, direi che non è stata una bella giornata."
"No, oggi è stata piuttosto tranquilla, ma ieri sera è accaduta una cosa che non mi ha fatto dormire per tutta la notte, non sapevo se raccontartela o meno, poi ho pensato che noi ci siamo sempre detti tutto in questi sei anni di matrimonio."
È inutile dirvi che per qualche istante mi bloccai, rimasi con la forchetta a metà strada come sospese nel vuoto.
"Ieri sera sei stata alla cena aziendale, me lo hai detto tu."
"Si , infatti, è di quello che ti devo parlare."
"Sei tornata tardi, io mi sono addormentato circa a mezzanotte e tu ancora non eri arrivata a casa ."
"Si ma c'era una ragione e vorrei spiegarti ."
Prima di proseguire vorrei soffermarmi su mia moglie, descriverla in modo che che possiate capire che tipo di persona ho al mio fianco.
Lei è la moglie ideale, fedele , intelligente, sensibile, bella e sempre disponibile alle mie esigenze.
Dunque potete intuire quanto io ne sia innamorato.
Con lei è possibile discutere di diversi argomenti, di politica, ridere di gusto e affrontare discorsi impegnativi, addirittura parlare di calcio, fare l'amore appassionatamente e anche selvaggiamente.
I tabù tra noi non ci sono mai stati e tutto quello che ci succede c'è lo racontiamo serenamente, non ci sono segreti tra noi due.
"Raccontami cosa ti è successo ieri sera."
Lei smise di giocherellare nervosamente con le posate e mi guardò come se cercasse di capire fin dove poteva spingersi.
Io capii dal suo sguardo e le dissi "voglio sapere tutto, non ci sono segreti tra di noi e tu lo sai"
"Ieri sera come sai sono passate le mie colleghe a prendermi in macchina, la mia è dal meccanico per quel problema al cambio di cui sei già a conoscenza , dunque ero rimasta che sarebbe venuta Marina a prendermi con Francesca e che mi avrebbero riportata loro a casa, ma così non è stato. Nel bel mezzo della serata sparirono. Mi lasciarono al ristorante con altri colleghi.
Marina mi chiamò cinque minuti dopo essersene andata via, dicendo che suo figlio più piccolo aveva la febbre alta e che suo marito allarmato l'aveva chiamata, dunque se ne era andata di fretta senza avvisare nessuno.
Io molto probabilmente ero fuori con gli altri quando il marito la chiamò dunque non mi accorsi di nulla."
"E tu cosa hai fatto?"
"Sul momento ho pensato di chiamarti ma un mio collega si è offerto di accompagnarmi e dunque ho pensato che così facendo non ti avrei disturbato."
"Chi è questo tizio" dissi io incuriosito.
"Non lo conosci, si chiama Antonio ed è il responsabile delle vendite."
Ebbi un attimo di sospetto, il cuore mi batteva veloce e cominciai a immaginare il peggio.
"Lui mi accompagnò e a circa metà strada si fermò, mentre mi chiedeva cosa ne pensava delle nuove proposte che aveva fatto durante la recente riunione aziendale.
Poi mi porse il mio cellulare e mi mostrò un video..."
A quel punto lei smise di parlare, le veniva come da piangere, era turbata e si mise le mani tra i capelli lunghi e biondi.
"Che succede Erika, stai tranquilla e vai avanti"
"Si,si, scusami... e che non è facile e spero che tu mi capisca, lo spero tanto."
La guardavo lacrimare, dentro di me stava crescendo una sensazione di rabbia mista a gelosia, ma la fermai sul nascere, dovevo farla proseguire, dovevo capire cosa le era successo.
"Tranquilla cara persegui non ti preoccupare, qualsiasi cosa io manterrò la calma e ti capirò."
Lei si tranquillizzò e proseguì in modo più sereno, guardandomi sempre dritto negli occhi.
"Nel video c'era una donna bionda che dentro una doccia si masturbava, era ben visibile il viso e la riconobbi subito."
"Chi era?" le chiesi io perplesso.
"Io" mi rispose lei fissandomi negli occhi.
Non dissi nulla, temevo si fermasse. La fissai in cerca di risposte.
"Nel video c'ero io che mi masturbavo nella doccia della palestra. Era un video di circa un mese prima, ricordo che una serata dopo la palestra ero particolarmente eccitata e... perdonami caro non ho resistito, volevo arrivare a casa per fare l'amore con te ma l'acqua calda mi spinse a toccarmi."
Pensai che probabilmente aveva visto qualche bel esemplare di maschio e di conseguenza la voglia le crebbe fino a farla eccitare.
Non ero arrabbiato, certo lo ammetto era una cosa che non mi sarei mai aspettato da lei, ma del resto era capitato anche a me di farmi una sega sotto la doccia e non l'ho mai considerata un adulterio.
"Non ti preoccupare cara, capisco, ma la cosa che non mi torna e come mai lui era in possesso di quel filmato"
"Fu la prima cosa che gli chiesi tra la vergogna e un po' di preoccupazione. Lui mi rispose che lo aveva rubato dalla palestra e che ne aveva tanti."
"Insomma é un voieur che si diverte a vedere le donne nude che si fanno la doccia giusto?"
"Sul momento pensai la stessa cosa poi però mi disse una cosa che mi spaventò."
Mi preoccupai, il mio volto diventò cupo e lei se ne accorse.
"Mentre mi faceva vedere il video, io ero concentrata su di me, vedermi nuda osservata da un altro uomo mi mise una sorta di agitazione, considerando che mi stavo masturbando poi fu come se qualcuno rovistasse tra le tu cose più intime, uno tsunami di sensazioni mi pervasero, non sapevo cosa fare.
Lui si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò che se fossi stata brava con lui quella sera non lo avrebbe inviato a mio marito."
"Ma come poteva spedirmelo, non ha di certo il mio numero di cellulare" dissi io sempre più incredulo.
"Stessa cosa gli dissi io, ma lui aprì la sua rubrica e ripeté ad alta voce il tuo numero, e io rimasi sconcertata.
Poi aggiunse di non fare troppe domande e di ascoltare la sua proposta"
"Che proposta ti ha fatto" il cuore mi batteva forte.
"Mi ha detto che se avessi fatto una cosa per lui in cambio avrebbe cancellato il video e io sarei stata tranquilla che tu non avresti mai ricevuto nulla."
"Immagino che tu non abbia accettato vero, non avrai ceduto ai suoi ricatti solo per un video in cui ti masturbavi ?"
"Devi considerare che ero impaurita e che pensavo che tu non avresti reagito bene vedendo quel video inviato da un uomo sconosciuto , sicuramente avresti pensato ad un mio tradimento..." Me lo disse d'un fiato, con veemenza come a giustificarsi.
"Si a ripensarci hai ragione probabilmente è come dici tu, ma le conseguenze mi spaventano" risposi io di impeto.
"Lui mi disse che si sarebbe masturbato davanti a me, in cambio chiedeva solo di guardarmi senza la gonna e slip mentre io mi sarei dovuta masturbare guardando lui.
Io in quel momento ero confusa e accettai, pensai che sarebbe stato come vedere un film porno. Lui si sarebbe fatto una sega e io avrei finto di eccitarmi davanti a lui per farlo venire e poi la cosa sarebbe finita lì.
"Va be dissi io, hai fatto la cosa giusta è quello che avrei fatto anche io" le risposi sereno.
Lei si tranquillizzò.
Ora però voglio i dettagli, per favore raccontami cosa è successo dopo.
"Certo, certo" disse lei è con una mano mi prese il polso come a rassicurami che tutto era andato bene.
"Mi sfilai le mutandine alzai la gonna in modo che lui potesse vedere, allargai bene le gambe.
Lui si avvicinò al mio orecchio e mi disse che avevo una bella figa depilata al punto giusto e si sfilò i calzoni fino alle ginocchia.
C'è l'aveva duro dritto" disse quasi sospirando.
Io provai una strana sensazione, rabbia mista ad eccitazione, il mio pene diventava duro piano piano e la cosa mi piaceva.
"Come ce l'aveva" dissi io curioso.
"Era grosso e lungo e stava su come un paletto, si segava con impeto mentre mi faceva a cenno di fare la stessa cosa.
Io iniziai a masturbarmi, dapprima piano poi sempre più velocemente.
Lo sentivo eccitarsi sempre di più, la sua cappella era grossa quasi incuteva paura."
Mentre mia moglie parlava mi stringeva il polso forte e le sentivo le gambe tremare. Pensai fosse paura ma ero dubbioso e volevo essere sicuro, dunque mi avvicinai a lei e la toccai in mezzo alle coscie, erano bagnate fradice.
Mai visto un lago, così, tremava di eccitazione e non riusciva a fermarsi.
"Perdonami caro e che racontare queste cose a te mi fa eccitare, non capisco cosa mi succede."
"Non pensarci e vai avanti" le dissi io mentre le facevo un ditalino.
Lei proseguì.
"La sua eccitazione cresceva, ma non voleva venire, e io volevo solo che finisse il più velocemente possibile, decisi di aiutarlo e glielo presi in mano e inizia a segalo forte, anche lui mi mise la mano nella figa mi infilò due dita per farmi eccitare."
Mentre Erika narrava io lo sentivo duro dentro i pantaloni, non riuscivo a tenerlo fermo e mia moglie se ne accorse e me lo tirò fuori e me lo porse tra le mani.
Ero imbarazzato, stavo ascoltando una storia in cui mia moglie si era fatta masturbare da uno sconosciuto e il mio cazzo era diventato duro e per giunta a lei questa cosa piaceva.
Non ci capivo più nulla, volevo solo che mi segasse proprio come aveva fatto a quel tizio.
"Vai avanti "le dissi.
"Mentre ci masturbavano a vicenda lui si avvicinò al mio orecchio e mi disse che ero una bella porca e troia e che la mia figa glielo faceva drizzare solo a guardarla.
Perdonami caro, ma sono una donna e mi aveva fatto eccitare, io pensavo a te e godevo e non riuscìvo a smettere.
Lui mi prese una coscia e me la mise sopra la a sua eravamo intrecciati e ci masturbavamo come folli, e io non potevo fermarmi.
Speravo finisse ma non finiva mai."
"Che cosa hai fatto allora" le risposi io eccitatissimo.
"Mi sono fermata e ho iniziato a succhiargli il cazzo per falò venire prima, glielo succhiato per mezz'ora ma on veniva."
"Ma tu eri eccitata mentre glielo succhiavi?" Dissi preoccupato per la risposta.
"Che cosa vuoi che ti dica, aveva un bel cazzo duro e mi piaceva, ma pensavo a te, ripetevo il tuo nome ma succhiavo il suo cazzo grosso, credo di essere una troia, non pensavo di avere questo lato nascosto, fino ad oggi.
Alla fine mi schizzo tra le mani e in faccia, e io mi fermai, ma lui proseguì a masturbarmi, mi disse che voleva vedermi venire."
"E tu cosa hai fatto?"
"Ho allargato le coscie e lui me l'ha leccata fino a farmi urlare di piacere"
Rimasi allibito, a sentire questa sua storia, ma allo stesso tempo ero eccitato e anche lei era un bagno di eccitazione.
"Raccontami come è finita ?"
"Ci siamo rivestiti e lui ha cancellato il filmato davanti a me e mi ha giurato che non lo avresti mai ricevuto e che non saresti venuto a conoscenza della cosa.
Ma io questa notte non ho chiuso occhio, perché mi sentivo in colpa e volevo che tu sapessi la verità ad ogni costo e ad ogni rischio"
"E adesso cosa facciamo" mi disse lei come in attesa di una sentenza.
"Tra di noi non é cambiato nulla" le risposi io rassicuardola.
"Quello che ti è successo non ha importanza per me, l'importante è che tu stia bene, adesso però dobbiamo fargliela pagare."
Mi guardò esterrefatta " cosa intendi fare ?"
"Ho in mente un piano, se ho capito l'individuo sicuramente avrà fatto lo stesso giochetto con altre tue colleghe, costrette al silenzio per evitare che i rispettivi mariti venissero a scoprilo."
"Probabilmente è così " disse lei con voce soffocata quasi di sottomissione.
"Dovresti recuperare il suo cellulare in modo da scaricare i filmati delle tue colleghe oltre che i numeri di telefono dei rispettivi mariti. Per cominciare indaga sui nomi e cognomi di quest'ultimi e dopo ti occupi di recuperare i video."
Passammo la notte ad escogitare un piano dettagliato e ci preparammo per la settimana.
Alla fine della settimana mia moglie recuperò i nomi di almeno quattro delle colleghe più belle in azienda e le salvammo su un cellulare con sim nuova che avevo recuperato di straforo da un mio losco conoscente.
"Adesso scatta la seconda mossa e qui cara entri in gioco in maniera più pesante."
"Che cosa dovrei fare" mi disse lei preoccupata.
"Invitalo in un hotel con la scusa che vuoi intrattenersi con lui e con astuzia lo narcotizzi e gli scarichi i video su questo notebook che porterai con te nella tua borsa"
"Dovrei addormentarlo con qualche medicinale ?"
"Esatto, è l'unico modo per rubare i video delle altre."
"Sai che rischio molto" replicò mia moglie, con lo sguardo di chi sa di essere fottuta.
"Si, ma se fai le cose seguendo il nostro piano lui dovrebbe crollare in un bel sonno prima di tirarlo fuori dai pantaloni".
E inutile dire che non chiusi occhio per diversi notti al solo pensiero di mettere mia moglie nelle mani di quel maniaco, ma dovevamo fargliela pagare.
Di lì a poco mia moglie venne a casa e mi disse che quella sera si sarebbero visti in un hotel in periferia, luogo scelto in accordo con lei.
Ero teso e lo era anche lei, ma eravamo preparati a tutto, almeno questo era quello che credevamo.
L'incontro era previsto per le dieci di sera.
Rimasi seduto in salotto per tutta la notte
Mia moglie mi scrisse all'una di notte su whatsup.
"È crollato , ho scaricato i video ora torno a casa."
Mi sentii più tranquillo e aspettai per più di mezz'ora che rientrasse per farmi raccontare tutto l'accaduto.
Quando arrivò era visibilmente sconvolta e stanca, mi consegnò i video e andò a dormire, crollò quasi subito in un sonno profondo.
La mattina dopo, era sabato, lei si alzò ed io ero già in cucina, le stavo preparando un caffè.
Lei indossava una vestaglia di seta nera, si sedette al tavolo e io le versai il caffè. All'inizio non ci fu dialogo tra di noi almeno per cinque minuti, poi decisi di interrompere il silenzio.
"Ti va di raccontarmi com'è andata ieri sera ?"
"Non so se sei pronto ad ascoltare, promettimi che dopo questa storia finirà e tutto tornerà come prima."
Ebbi un attimo di esitazione, ma poi la guardai negli occhi l'amavo troppo.
"Non ti preoccupare, l'idea è stat mia e me ne assumo la responsabilità."
"Ho fissato l'incontro all'hotel belvedere, lui mi ha raggiunto in stanza verso le ventidue, era elegante, molto in tiro diciamo.
Mi aspettavo un atteggiamento aggressivo, invece si comportò come un gentiluomo, mi offrì dello spumante e mi chiese come mai volessi rivederlo"
"Cosa gli hai detto ?"
"Quel che tu mi hai detto di dirgli. Che dall'ultimo nostro incontro non facevo altro che pensare a lui e che avevo voglia di vederlo ancora."
"E lui come l'ha presa ?"
"Non mi fece nemmeno finire che si tirò giù le braghe e me lo sventolò davanti, era già duro, mi colse all'improvviso ma rimasi al gioco e feci finta di essere interessata."
"Che cosa hai fatto" mentre glielo chiedevo le guardavo le cosce ed ero quasi imbarazzato, mi era venuto duro e lei se ne accorse.
"Ci ho giocato un po gliel'ho segnato, sapevo che gli piaceva, credimi c'è lo aveva come un manganello, non ho mai visto nulla di simile..."
"Ma che stai dicendo.. " dissi io sorridendo.
"Mi ero preparata, non sono mai stata brava con le proporzioni, dunque mi sono portata con me un righello, lo presi dalla borsa e glielo misurai, c'è lo aveva 26 cm"
"È lui cosa ha fatto quando glielo hai misurato?" Ero imbarazzato, allo stesso tempo eccitato e geloso, sensazioni che non riuscivo a comprendere.
"Rideva, mi ha detto che ero una maiala a cui piacevano i cazzi grossi. Io sono stata al gioco, e gli ho detto che il suo cazzo era uno dei più grandi che avessi mai visto."
"Ma dimmi la verità a te piaceva ?" le dissi io a bruciapelo.
"Non posso negare che aveva un gran bel cazzo, e che mi stavo eccitando se è questo che vuoi sentire... Ma io non ero lì per quello e tu lo sai."
"Si lo so" le dissi io quasi rassegnato alle sue voglie.
"Ok l'impostante e che tutto rimarrà uguale tra di noi " rimarcò lei.
"Te l'ho già detto, dopo questa sera tutto tornerà come prima, ma voglio la verità." Non mi andava di perdermi un solo momento di quella sua esperienza, che per me stava diventando una diabolica eccitazione.
Lei mi guardò dritto negli occhi e poi aggiunse
"Se è questo che vuoi ti racconterò tutto nei minimi dettagli."
Quello che successe dopo rimarrà nella mia memoria per sempre, e ancora oggi quando ci penso sono tempestato da mille emozioni contraddittorie a cui non credo che sarò mai in grado di dare una risposta sensata.
Lei si alzò in piedi si tolse la vestaglia, era in lingerie nera, era sexy da impazzire, aveva una bralette che le faceva risaltare il seno, una quarta abbondante.
Mia moglie ha un bel fisico da maggiorata, ma di quelli tonici.
Ha un gran bel culo, largo, ma muscoloso e sodo. Cosce belle e lunghe.
Caviglia fine e vita stretta.
In lingerie, mia moglie ve lo fa drizzare credetemi.
"Adesso ti racconto tutto, e poi ci faremo una grande scopata e dimenticheremo tutta la vicenda." Mi disse con tono ironico di chi ha vissuto qualcosa che vuole esorcizzare.
"Ok" dissi io spaventato da quello che mi avrebbe raccontato da lì a poco.
"Cercai di farlo bere, ma non ne volle sapere, mi disse che adesso aveva in serbo una bella sorpresa per me che che avremmo brindato dopo.
Dunque si alzò dal letto e mi prese per i polsi e mi portò in bagno, apri la doccia e con i polsi mi lego con una corda robusta che fissò al bastone delle tendina."
"E tu ? Cosa ti ha fatto ?"
"Non potevo fare nulla, ero legata. Mi ha tolto i vestiti e mi ha letteralmente strappato le mutande. Credimi ho cercato di dimenarmi con le ginocchia per evitare che vedesse la mia figa, ma ha cominciato a giocarci e nel giro di tre minuti ero tutta bagnata.
Scusami caro ma è la verità ho cercato di fermarlo ma lui me la massaggiava forte e io ho cominciato ad ansimare..."
"Non mi capacito" dissi io, nel mentre lei mi raccontava il mio cazzo si era indurito.
"Mi diceva che avevo un pelo liscio biondo e morbido, io mi dimenai ma lui si eccitava sempre di più e me la presa con tutta la mano."
"Che furba che sei stata, ma non lo sai che non devi mai dimenarti altrimenti latro si eccita ancora di più" dissi io quasi ad ammonirla.
A quel punto era eccitato anche io e me lo tirai fuori e cominciai a menarmelo.
Mia moglie vedendomi in quello stato di eccitazione non si fermò ma anzi andò avanti narrandomi sempre di più nei dettagli.
"Lui a quel punto era eccitato glielo vedevo in tiro, si masturbò per un bel po' e mente io cercavo di liberarmi, lui si eccitava sempre di più.
Mi girò e me lo pose sulla fessura del culo, era duro, lo fece rimbalzare sulle mie chiappe, era talmente lungo che lo sentivo su tutta la lunghezza dei miei glutei.
Mi disse che avevo delle belle chiappe grosse.."
L'idea di vedere mia moglie con uno sconosciuto che le poneva il suo cazzo sul culo mi eccitò a tal punto che le presi la mano e la costrinsi a farmi una sega.
Lei rimase quasi allibita per poi perseguire senza tregua la sua narrazione.
" il suo cazzone mi faceva eccitare, cercai di resistere ma ad un certo punto me lo mise dietro e cominciò a spingere fino a penetrarmi in figa."
"Dimmi che non ti ha fatto male" dissi io preoccupato.
"All'inizio lo sentì tutto ma dopo un po' l'eccitazione era tale da farlo scorrere veloce."
Mi stava segando velocemente.
"Lui mi scopó per circa un quarto d'ora, fino a farmi strillare di piacere, ero bagnata e godevo a ripetizIone, con il suo cazzo che mi passava da sotto il culo e usciva da davanti con tutto il suo vigore. Perdonami caro ma godevo troppo.
Quando smisi di venire, per la terza volta, decise di inserirmelo dietro, e lì fu doloroso, mi scendevano le lacrime."
"Immagino" dissi io
"Non puoi immaginare, era lacrime di gioia.."
A quel punto mi moglie si girò e mi chiese di rifare esattamente quello che quel bastardo le aveva fatto, dunque me la inculai bruscamente.
Non so dirvi per quanto tempo, ero eccitatissimo e anche lei, dunque scolpammo come mai avevamo fatto.
Poi proseguì il racconto
"Lui si fece una doccia, mentre io penzolavo nuda davanti a Lui, quando finì mi slegò e mi disse che se ne sarebbe andato."
Ma io le dissi che mi aspettavo di più quella sera.
Allora mi portò in camera e lì iniziò il secondo tempo."
Ero visibilmente scosso. Sapevo che mia moglie doveva farlo addormentare, ma mai avrei pensato che si sarebbe messa in gioco a tal punto per recuperare quegli stramaledetti video.
"Che cosa ti ha fatto ancora ?"
Lei mi pose il suo cellulare e avviò un video, capii che era il proseguo della sua storia e lo potevo vedere tutto in quanto lei lo aveva filmato.
Nel video lei era sdraiata sul letto mentre lui la penetrava da dietro, la scopava con veemenza mentre lei ansimava, aveva i polsi legati.
Il video andò avanti almeno venti minuti e credetemi non credevo che si potesse scopare in questo modo. Non ho mai visto una cosa del genere prima.
Glielo infilava in mezzo alla chiappe con una facilità incredibile e la faceva godere selvaggiamente.
Alla fine lui le venne fuori, ma le ricoprì interamente nel mezzo delle chiappe, mentre lei urlava di gioia.
La settimana successiva, il martedì mia moglie mi chiamò del lavoro, mi disse che il suo collega era stato licenziato, e quando le chiesi il motivo mi disse che si era sbattuto la moglie del direttore.
"Vuoi forse dirmi che una di quelle riprese nei suoi video era la moglie del tuo capo?"
"Sì esatto hai mandato il video al mio direttore..."
"È andata proprio così, dunque lo stronzo alla fine l'ha pagata cara".
"E si, ora non si tromberá più nessuna collega" mi disse lei, poi aggiunse: "e forse non si scoperá più nemmeno tua moglie"
"Che significa forse?" Risposi io.
"Stai tranquillo caro scherzavo"
Tutto tornò come prima. Non ne parlammo più.
Ogni tanto ci ripenso e non so perché mi eccito, ma non gliene parlo.
Aveva un'espressione strana, il volto era cupo, capii che era accaduto qualcosa di importante.
Per un po' rimanemmo in silenzio mentre cenavamo, poi le chiesi: "perché sei silenziosa questa sera cosa ti è successo? A giudicare dal tuo sguardo perso nel vuoto, direi che non è stata una bella giornata."
"No, oggi è stata piuttosto tranquilla, ma ieri sera è accaduta una cosa che non mi ha fatto dormire per tutta la notte, non sapevo se raccontartela o meno, poi ho pensato che noi ci siamo sempre detti tutto in questi sei anni di matrimonio."
È inutile dirvi che per qualche istante mi bloccai, rimasi con la forchetta a metà strada come sospese nel vuoto.
"Ieri sera sei stata alla cena aziendale, me lo hai detto tu."
"Si , infatti, è di quello che ti devo parlare."
"Sei tornata tardi, io mi sono addormentato circa a mezzanotte e tu ancora non eri arrivata a casa ."
"Si ma c'era una ragione e vorrei spiegarti ."
Prima di proseguire vorrei soffermarmi su mia moglie, descriverla in modo che che possiate capire che tipo di persona ho al mio fianco.
Lei è la moglie ideale, fedele , intelligente, sensibile, bella e sempre disponibile alle mie esigenze.
Dunque potete intuire quanto io ne sia innamorato.
Con lei è possibile discutere di diversi argomenti, di politica, ridere di gusto e affrontare discorsi impegnativi, addirittura parlare di calcio, fare l'amore appassionatamente e anche selvaggiamente.
I tabù tra noi non ci sono mai stati e tutto quello che ci succede c'è lo racontiamo serenamente, non ci sono segreti tra noi due.
"Raccontami cosa ti è successo ieri sera."
Lei smise di giocherellare nervosamente con le posate e mi guardò come se cercasse di capire fin dove poteva spingersi.
Io capii dal suo sguardo e le dissi "voglio sapere tutto, non ci sono segreti tra di noi e tu lo sai"
"Ieri sera come sai sono passate le mie colleghe a prendermi in macchina, la mia è dal meccanico per quel problema al cambio di cui sei già a conoscenza , dunque ero rimasta che sarebbe venuta Marina a prendermi con Francesca e che mi avrebbero riportata loro a casa, ma così non è stato. Nel bel mezzo della serata sparirono. Mi lasciarono al ristorante con altri colleghi.
Marina mi chiamò cinque minuti dopo essersene andata via, dicendo che suo figlio più piccolo aveva la febbre alta e che suo marito allarmato l'aveva chiamata, dunque se ne era andata di fretta senza avvisare nessuno.
Io molto probabilmente ero fuori con gli altri quando il marito la chiamò dunque non mi accorsi di nulla."
"E tu cosa hai fatto?"
"Sul momento ho pensato di chiamarti ma un mio collega si è offerto di accompagnarmi e dunque ho pensato che così facendo non ti avrei disturbato."
"Chi è questo tizio" dissi io incuriosito.
"Non lo conosci, si chiama Antonio ed è il responsabile delle vendite."
Ebbi un attimo di sospetto, il cuore mi batteva veloce e cominciai a immaginare il peggio.
"Lui mi accompagnò e a circa metà strada si fermò, mentre mi chiedeva cosa ne pensava delle nuove proposte che aveva fatto durante la recente riunione aziendale.
Poi mi porse il mio cellulare e mi mostrò un video..."
A quel punto lei smise di parlare, le veniva come da piangere, era turbata e si mise le mani tra i capelli lunghi e biondi.
"Che succede Erika, stai tranquilla e vai avanti"
"Si,si, scusami... e che non è facile e spero che tu mi capisca, lo spero tanto."
La guardavo lacrimare, dentro di me stava crescendo una sensazione di rabbia mista a gelosia, ma la fermai sul nascere, dovevo farla proseguire, dovevo capire cosa le era successo.
"Tranquilla cara persegui non ti preoccupare, qualsiasi cosa io manterrò la calma e ti capirò."
Lei si tranquillizzò e proseguì in modo più sereno, guardandomi sempre dritto negli occhi.
"Nel video c'era una donna bionda che dentro una doccia si masturbava, era ben visibile il viso e la riconobbi subito."
"Chi era?" le chiesi io perplesso.
"Io" mi rispose lei fissandomi negli occhi.
Non dissi nulla, temevo si fermasse. La fissai in cerca di risposte.
"Nel video c'ero io che mi masturbavo nella doccia della palestra. Era un video di circa un mese prima, ricordo che una serata dopo la palestra ero particolarmente eccitata e... perdonami caro non ho resistito, volevo arrivare a casa per fare l'amore con te ma l'acqua calda mi spinse a toccarmi."
Pensai che probabilmente aveva visto qualche bel esemplare di maschio e di conseguenza la voglia le crebbe fino a farla eccitare.
Non ero arrabbiato, certo lo ammetto era una cosa che non mi sarei mai aspettato da lei, ma del resto era capitato anche a me di farmi una sega sotto la doccia e non l'ho mai considerata un adulterio.
"Non ti preoccupare cara, capisco, ma la cosa che non mi torna e come mai lui era in possesso di quel filmato"
"Fu la prima cosa che gli chiesi tra la vergogna e un po' di preoccupazione. Lui mi rispose che lo aveva rubato dalla palestra e che ne aveva tanti."
"Insomma é un voieur che si diverte a vedere le donne nude che si fanno la doccia giusto?"
"Sul momento pensai la stessa cosa poi però mi disse una cosa che mi spaventò."
Mi preoccupai, il mio volto diventò cupo e lei se ne accorse.
"Mentre mi faceva vedere il video, io ero concentrata su di me, vedermi nuda osservata da un altro uomo mi mise una sorta di agitazione, considerando che mi stavo masturbando poi fu come se qualcuno rovistasse tra le tu cose più intime, uno tsunami di sensazioni mi pervasero, non sapevo cosa fare.
Lui si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò che se fossi stata brava con lui quella sera non lo avrebbe inviato a mio marito."
"Ma come poteva spedirmelo, non ha di certo il mio numero di cellulare" dissi io sempre più incredulo.
"Stessa cosa gli dissi io, ma lui aprì la sua rubrica e ripeté ad alta voce il tuo numero, e io rimasi sconcertata.
Poi aggiunse di non fare troppe domande e di ascoltare la sua proposta"
"Che proposta ti ha fatto" il cuore mi batteva forte.
"Mi ha detto che se avessi fatto una cosa per lui in cambio avrebbe cancellato il video e io sarei stata tranquilla che tu non avresti mai ricevuto nulla."
"Immagino che tu non abbia accettato vero, non avrai ceduto ai suoi ricatti solo per un video in cui ti masturbavi ?"
"Devi considerare che ero impaurita e che pensavo che tu non avresti reagito bene vedendo quel video inviato da un uomo sconosciuto , sicuramente avresti pensato ad un mio tradimento..." Me lo disse d'un fiato, con veemenza come a giustificarsi.
"Si a ripensarci hai ragione probabilmente è come dici tu, ma le conseguenze mi spaventano" risposi io di impeto.
"Lui mi disse che si sarebbe masturbato davanti a me, in cambio chiedeva solo di guardarmi senza la gonna e slip mentre io mi sarei dovuta masturbare guardando lui.
Io in quel momento ero confusa e accettai, pensai che sarebbe stato come vedere un film porno. Lui si sarebbe fatto una sega e io avrei finto di eccitarmi davanti a lui per farlo venire e poi la cosa sarebbe finita lì.
"Va be dissi io, hai fatto la cosa giusta è quello che avrei fatto anche io" le risposi sereno.
Lei si tranquillizzò.
Ora però voglio i dettagli, per favore raccontami cosa è successo dopo.
"Certo, certo" disse lei è con una mano mi prese il polso come a rassicurami che tutto era andato bene.
"Mi sfilai le mutandine alzai la gonna in modo che lui potesse vedere, allargai bene le gambe.
Lui si avvicinò al mio orecchio e mi disse che avevo una bella figa depilata al punto giusto e si sfilò i calzoni fino alle ginocchia.
C'è l'aveva duro dritto" disse quasi sospirando.
Io provai una strana sensazione, rabbia mista ad eccitazione, il mio pene diventava duro piano piano e la cosa mi piaceva.
"Come ce l'aveva" dissi io curioso.
"Era grosso e lungo e stava su come un paletto, si segava con impeto mentre mi faceva a cenno di fare la stessa cosa.
Io iniziai a masturbarmi, dapprima piano poi sempre più velocemente.
Lo sentivo eccitarsi sempre di più, la sua cappella era grossa quasi incuteva paura."
Mentre mia moglie parlava mi stringeva il polso forte e le sentivo le gambe tremare. Pensai fosse paura ma ero dubbioso e volevo essere sicuro, dunque mi avvicinai a lei e la toccai in mezzo alle coscie, erano bagnate fradice.
Mai visto un lago, così, tremava di eccitazione e non riusciva a fermarsi.
"Perdonami caro e che racontare queste cose a te mi fa eccitare, non capisco cosa mi succede."
"Non pensarci e vai avanti" le dissi io mentre le facevo un ditalino.
Lei proseguì.
"La sua eccitazione cresceva, ma non voleva venire, e io volevo solo che finisse il più velocemente possibile, decisi di aiutarlo e glielo presi in mano e inizia a segalo forte, anche lui mi mise la mano nella figa mi infilò due dita per farmi eccitare."
Mentre Erika narrava io lo sentivo duro dentro i pantaloni, non riuscivo a tenerlo fermo e mia moglie se ne accorse e me lo tirò fuori e me lo porse tra le mani.
Ero imbarazzato, stavo ascoltando una storia in cui mia moglie si era fatta masturbare da uno sconosciuto e il mio cazzo era diventato duro e per giunta a lei questa cosa piaceva.
Non ci capivo più nulla, volevo solo che mi segasse proprio come aveva fatto a quel tizio.
"Vai avanti "le dissi.
"Mentre ci masturbavano a vicenda lui si avvicinò al mio orecchio e mi disse che ero una bella porca e troia e che la mia figa glielo faceva drizzare solo a guardarla.
Perdonami caro, ma sono una donna e mi aveva fatto eccitare, io pensavo a te e godevo e non riuscìvo a smettere.
Lui mi prese una coscia e me la mise sopra la a sua eravamo intrecciati e ci masturbavamo come folli, e io non potevo fermarmi.
Speravo finisse ma non finiva mai."
"Che cosa hai fatto allora" le risposi io eccitatissimo.
"Mi sono fermata e ho iniziato a succhiargli il cazzo per falò venire prima, glielo succhiato per mezz'ora ma on veniva."
"Ma tu eri eccitata mentre glielo succhiavi?" Dissi preoccupato per la risposta.
"Che cosa vuoi che ti dica, aveva un bel cazzo duro e mi piaceva, ma pensavo a te, ripetevo il tuo nome ma succhiavo il suo cazzo grosso, credo di essere una troia, non pensavo di avere questo lato nascosto, fino ad oggi.
Alla fine mi schizzo tra le mani e in faccia, e io mi fermai, ma lui proseguì a masturbarmi, mi disse che voleva vedermi venire."
"E tu cosa hai fatto?"
"Ho allargato le coscie e lui me l'ha leccata fino a farmi urlare di piacere"
Rimasi allibito, a sentire questa sua storia, ma allo stesso tempo ero eccitato e anche lei era un bagno di eccitazione.
"Raccontami come è finita ?"
"Ci siamo rivestiti e lui ha cancellato il filmato davanti a me e mi ha giurato che non lo avresti mai ricevuto e che non saresti venuto a conoscenza della cosa.
Ma io questa notte non ho chiuso occhio, perché mi sentivo in colpa e volevo che tu sapessi la verità ad ogni costo e ad ogni rischio"
"E adesso cosa facciamo" mi disse lei come in attesa di una sentenza.
"Tra di noi non é cambiato nulla" le risposi io rassicuardola.
"Quello che ti è successo non ha importanza per me, l'importante è che tu stia bene, adesso però dobbiamo fargliela pagare."
Mi guardò esterrefatta " cosa intendi fare ?"
"Ho in mente un piano, se ho capito l'individuo sicuramente avrà fatto lo stesso giochetto con altre tue colleghe, costrette al silenzio per evitare che i rispettivi mariti venissero a scoprilo."
"Probabilmente è così " disse lei con voce soffocata quasi di sottomissione.
"Dovresti recuperare il suo cellulare in modo da scaricare i filmati delle tue colleghe oltre che i numeri di telefono dei rispettivi mariti. Per cominciare indaga sui nomi e cognomi di quest'ultimi e dopo ti occupi di recuperare i video."
Passammo la notte ad escogitare un piano dettagliato e ci preparammo per la settimana.
Alla fine della settimana mia moglie recuperò i nomi di almeno quattro delle colleghe più belle in azienda e le salvammo su un cellulare con sim nuova che avevo recuperato di straforo da un mio losco conoscente.
"Adesso scatta la seconda mossa e qui cara entri in gioco in maniera più pesante."
"Che cosa dovrei fare" mi disse lei preoccupata.
"Invitalo in un hotel con la scusa che vuoi intrattenersi con lui e con astuzia lo narcotizzi e gli scarichi i video su questo notebook che porterai con te nella tua borsa"
"Dovrei addormentarlo con qualche medicinale ?"
"Esatto, è l'unico modo per rubare i video delle altre."
"Sai che rischio molto" replicò mia moglie, con lo sguardo di chi sa di essere fottuta.
"Si, ma se fai le cose seguendo il nostro piano lui dovrebbe crollare in un bel sonno prima di tirarlo fuori dai pantaloni".
E inutile dire che non chiusi occhio per diversi notti al solo pensiero di mettere mia moglie nelle mani di quel maniaco, ma dovevamo fargliela pagare.
Di lì a poco mia moglie venne a casa e mi disse che quella sera si sarebbero visti in un hotel in periferia, luogo scelto in accordo con lei.
Ero teso e lo era anche lei, ma eravamo preparati a tutto, almeno questo era quello che credevamo.
L'incontro era previsto per le dieci di sera.
Rimasi seduto in salotto per tutta la notte
Mia moglie mi scrisse all'una di notte su whatsup.
"È crollato , ho scaricato i video ora torno a casa."
Mi sentii più tranquillo e aspettai per più di mezz'ora che rientrasse per farmi raccontare tutto l'accaduto.
Quando arrivò era visibilmente sconvolta e stanca, mi consegnò i video e andò a dormire, crollò quasi subito in un sonno profondo.
La mattina dopo, era sabato, lei si alzò ed io ero già in cucina, le stavo preparando un caffè.
Lei indossava una vestaglia di seta nera, si sedette al tavolo e io le versai il caffè. All'inizio non ci fu dialogo tra di noi almeno per cinque minuti, poi decisi di interrompere il silenzio.
"Ti va di raccontarmi com'è andata ieri sera ?"
"Non so se sei pronto ad ascoltare, promettimi che dopo questa storia finirà e tutto tornerà come prima."
Ebbi un attimo di esitazione, ma poi la guardai negli occhi l'amavo troppo.
"Non ti preoccupare, l'idea è stat mia e me ne assumo la responsabilità."
"Ho fissato l'incontro all'hotel belvedere, lui mi ha raggiunto in stanza verso le ventidue, era elegante, molto in tiro diciamo.
Mi aspettavo un atteggiamento aggressivo, invece si comportò come un gentiluomo, mi offrì dello spumante e mi chiese come mai volessi rivederlo"
"Cosa gli hai detto ?"
"Quel che tu mi hai detto di dirgli. Che dall'ultimo nostro incontro non facevo altro che pensare a lui e che avevo voglia di vederlo ancora."
"E lui come l'ha presa ?"
"Non mi fece nemmeno finire che si tirò giù le braghe e me lo sventolò davanti, era già duro, mi colse all'improvviso ma rimasi al gioco e feci finta di essere interessata."
"Che cosa hai fatto" mentre glielo chiedevo le guardavo le cosce ed ero quasi imbarazzato, mi era venuto duro e lei se ne accorse.
"Ci ho giocato un po gliel'ho segnato, sapevo che gli piaceva, credimi c'è lo aveva come un manganello, non ho mai visto nulla di simile..."
"Ma che stai dicendo.. " dissi io sorridendo.
"Mi ero preparata, non sono mai stata brava con le proporzioni, dunque mi sono portata con me un righello, lo presi dalla borsa e glielo misurai, c'è lo aveva 26 cm"
"È lui cosa ha fatto quando glielo hai misurato?" Ero imbarazzato, allo stesso tempo eccitato e geloso, sensazioni che non riuscivo a comprendere.
"Rideva, mi ha detto che ero una maiala a cui piacevano i cazzi grossi. Io sono stata al gioco, e gli ho detto che il suo cazzo era uno dei più grandi che avessi mai visto."
"Ma dimmi la verità a te piaceva ?" le dissi io a bruciapelo.
"Non posso negare che aveva un gran bel cazzo, e che mi stavo eccitando se è questo che vuoi sentire... Ma io non ero lì per quello e tu lo sai."
"Si lo so" le dissi io quasi rassegnato alle sue voglie.
"Ok l'impostante e che tutto rimarrà uguale tra di noi " rimarcò lei.
"Te l'ho già detto, dopo questa sera tutto tornerà come prima, ma voglio la verità." Non mi andava di perdermi un solo momento di quella sua esperienza, che per me stava diventando una diabolica eccitazione.
Lei mi guardò dritto negli occhi e poi aggiunse
"Se è questo che vuoi ti racconterò tutto nei minimi dettagli."
Quello che successe dopo rimarrà nella mia memoria per sempre, e ancora oggi quando ci penso sono tempestato da mille emozioni contraddittorie a cui non credo che sarò mai in grado di dare una risposta sensata.
Lei si alzò in piedi si tolse la vestaglia, era in lingerie nera, era sexy da impazzire, aveva una bralette che le faceva risaltare il seno, una quarta abbondante.
Mia moglie ha un bel fisico da maggiorata, ma di quelli tonici.
Ha un gran bel culo, largo, ma muscoloso e sodo. Cosce belle e lunghe.
Caviglia fine e vita stretta.
In lingerie, mia moglie ve lo fa drizzare credetemi.
"Adesso ti racconto tutto, e poi ci faremo una grande scopata e dimenticheremo tutta la vicenda." Mi disse con tono ironico di chi ha vissuto qualcosa che vuole esorcizzare.
"Ok" dissi io spaventato da quello che mi avrebbe raccontato da lì a poco.
"Cercai di farlo bere, ma non ne volle sapere, mi disse che adesso aveva in serbo una bella sorpresa per me che che avremmo brindato dopo.
Dunque si alzò dal letto e mi prese per i polsi e mi portò in bagno, apri la doccia e con i polsi mi lego con una corda robusta che fissò al bastone delle tendina."
"E tu ? Cosa ti ha fatto ?"
"Non potevo fare nulla, ero legata. Mi ha tolto i vestiti e mi ha letteralmente strappato le mutande. Credimi ho cercato di dimenarmi con le ginocchia per evitare che vedesse la mia figa, ma ha cominciato a giocarci e nel giro di tre minuti ero tutta bagnata.
Scusami caro ma è la verità ho cercato di fermarlo ma lui me la massaggiava forte e io ho cominciato ad ansimare..."
"Non mi capacito" dissi io, nel mentre lei mi raccontava il mio cazzo si era indurito.
"Mi diceva che avevo un pelo liscio biondo e morbido, io mi dimenai ma lui si eccitava sempre di più e me la presa con tutta la mano."
"Che furba che sei stata, ma non lo sai che non devi mai dimenarti altrimenti latro si eccita ancora di più" dissi io quasi ad ammonirla.
A quel punto era eccitato anche io e me lo tirai fuori e cominciai a menarmelo.
Mia moglie vedendomi in quello stato di eccitazione non si fermò ma anzi andò avanti narrandomi sempre di più nei dettagli.
"Lui a quel punto era eccitato glielo vedevo in tiro, si masturbò per un bel po' e mente io cercavo di liberarmi, lui si eccitava sempre di più.
Mi girò e me lo pose sulla fessura del culo, era duro, lo fece rimbalzare sulle mie chiappe, era talmente lungo che lo sentivo su tutta la lunghezza dei miei glutei.
Mi disse che avevo delle belle chiappe grosse.."
L'idea di vedere mia moglie con uno sconosciuto che le poneva il suo cazzo sul culo mi eccitò a tal punto che le presi la mano e la costrinsi a farmi una sega.
Lei rimase quasi allibita per poi perseguire senza tregua la sua narrazione.
" il suo cazzone mi faceva eccitare, cercai di resistere ma ad un certo punto me lo mise dietro e cominciò a spingere fino a penetrarmi in figa."
"Dimmi che non ti ha fatto male" dissi io preoccupato.
"All'inizio lo sentì tutto ma dopo un po' l'eccitazione era tale da farlo scorrere veloce."
Mi stava segando velocemente.
"Lui mi scopó per circa un quarto d'ora, fino a farmi strillare di piacere, ero bagnata e godevo a ripetizIone, con il suo cazzo che mi passava da sotto il culo e usciva da davanti con tutto il suo vigore. Perdonami caro ma godevo troppo.
Quando smisi di venire, per la terza volta, decise di inserirmelo dietro, e lì fu doloroso, mi scendevano le lacrime."
"Immagino" dissi io
"Non puoi immaginare, era lacrime di gioia.."
A quel punto mi moglie si girò e mi chiese di rifare esattamente quello che quel bastardo le aveva fatto, dunque me la inculai bruscamente.
Non so dirvi per quanto tempo, ero eccitatissimo e anche lei, dunque scolpammo come mai avevamo fatto.
Poi proseguì il racconto
"Lui si fece una doccia, mentre io penzolavo nuda davanti a Lui, quando finì mi slegò e mi disse che se ne sarebbe andato."
Ma io le dissi che mi aspettavo di più quella sera.
Allora mi portò in camera e lì iniziò il secondo tempo."
Ero visibilmente scosso. Sapevo che mia moglie doveva farlo addormentare, ma mai avrei pensato che si sarebbe messa in gioco a tal punto per recuperare quegli stramaledetti video.
"Che cosa ti ha fatto ancora ?"
Lei mi pose il suo cellulare e avviò un video, capii che era il proseguo della sua storia e lo potevo vedere tutto in quanto lei lo aveva filmato.
Nel video lei era sdraiata sul letto mentre lui la penetrava da dietro, la scopava con veemenza mentre lei ansimava, aveva i polsi legati.
Il video andò avanti almeno venti minuti e credetemi non credevo che si potesse scopare in questo modo. Non ho mai visto una cosa del genere prima.
Glielo infilava in mezzo alla chiappe con una facilità incredibile e la faceva godere selvaggiamente.
Alla fine lui le venne fuori, ma le ricoprì interamente nel mezzo delle chiappe, mentre lei urlava di gioia.
La settimana successiva, il martedì mia moglie mi chiamò del lavoro, mi disse che il suo collega era stato licenziato, e quando le chiesi il motivo mi disse che si era sbattuto la moglie del direttore.
"Vuoi forse dirmi che una di quelle riprese nei suoi video era la moglie del tuo capo?"
"Sì esatto hai mandato il video al mio direttore..."
"È andata proprio così, dunque lo stronzo alla fine l'ha pagata cara".
"E si, ora non si tromberá più nessuna collega" mi disse lei, poi aggiunse: "e forse non si scoperá più nemmeno tua moglie"
"Che significa forse?" Risposi io.
"Stai tranquillo caro scherzavo"
Tutto tornò come prima. Non ne parlammo più.
Ogni tanto ci ripenso e non so perché mi eccito, ma non gliene parlo.
1
voti
voti
valutazione
2
2
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Il desiderio inespressoracconto sucessivo
Reminiscenze di gioventù ( TERZA PARTE )
Commenti dei lettori al racconto erotico