L'amico di papà (al femminile)
di
Mick1999995
genere
dominazione
Salve a tutti. Questo è il mio desiderio più proibito. Un sogno che so che nn si potrà mai realizzare. Ovvero essere donna. Ho deciso perciò di scrivere questo per poter condividere anche con voi questo mio desiderio. Scusate per gli errori ;)
Ero felice per il nuovo ospite in casa, zio Michele, così lo chiamavo. Con lui ero riuscita ad instaurare un rapporto di stima ed amicizia sin da subito.
Michele era un conoscente di mio padre di Piacenza. Viene dal nostro stesso quartiere. È venuto a Roma per cercare lavoro. Era considerato un vecchio amico di famiglia, perciò quando ha domandato di poter stare con noi, erano tutti rimasti contentissimi. Ricordo che sin dal primo periodo mi ero "infatuata " di lui. Era tremendamente simpatico, oltre che essere molto colto. Era veramente bello, di una gentilezza squisita. Mi dava attenzioni che andavano oltre la semplice "amicizia", nonostante la differenza di età, mi faceva sentire importante. Mi sentivo desiderata. Almeno così mi sembrava. Ma sentivo che era fuori dalla mia portata, lo vedevo come una persona inarrivabile, tanto era bello.
Non pensavo che avesse seriamente interesse nei miei confronti. Pensavo facesse così con tutte. Era decisamente " un gran pezzo di maschio " poteva permettersi di broccolarle tutte, chiunque si sarebbe sentita lusingata.
Invece scelse me, con mio grande stupore. Iniziò per caso, a seguito di periodo di assenza dei miei. Avevo 18 anni quando abbiamo iniziato, lui 44. Non è mia intenzione indignare nessuno, poiche la mia non è stata una storia di abuso. Bensì di amore e momenti di scambio di affetto reciproco. Un atto naturale e consenziente, un "darsi piacere" a vicenda.
Una sera, eravamo rimasti. Come al solito avevamo tirato sino a tardi con le chiacchiere. Le porte erano già chiuse. I miei erano via da qualche giorno per stare da mio fratello a Padova che stava male.
Mi trovavo in camera sua. Fuori diluviava, la casa era enorme ,così gli dissi che mi faceva un po paura dormire da sola sapendo che eravamo rimasti soli in due. Un discorso tira l'altro.. Parlando, mi chiese se avessi voluto dormire assieme a lui nel suo letto.
Non me lo aspettavo, ero imbarazzata, ma non esitai un instante. Accettai senza fiatare. Era ciò che volevo ma che non osavo domandare. Ci eravamo stesi nel letto, eravamo abbracciati. Durante la notte, non so se lo fece volontariamente o meno, mi sentii toccata dietro. Era lui che mi toccava il sedere. Lo faceva piano pensando di non svegliarmi. Credeva che stessi dormendo. Partii tutto da quel momento. Non mi dispiacque, per cui lo lasciai fare. Andò avanti per un po, mi toccava dappertutto, sotto la canottiera e gli short. Non riuscì a trattenere "l'emozione" per cui, mi girai e lo guardai dritto negli occhi. Restai li così. Non dissi nulla. Fissavo la sua bocca. Lui si avvicino al mio viso, e mi stampò un bacio. Io ricambiai. Lentamente mi mise la mano dentro gli slip. Sentii un sussulto lungo tutto il corpo. Essendo abbastanza magra , ero anche considerata da tutti un po' "sproporzionata " poiché tendo a metter peso nella parte bassa. Per intenderci, ho fianchi enormi ed un sedere "importante". Tuttavia non sono grassa. Appena 55 kg per 1.65 cm. Sono abbastanza dotata, una 3 piena. Capelli neri e corti. Sono piena di piercing. Brillantino sul naso, septum, sulla lingua e uno sotto il labbro. Ho un fisico decisamente "morbido". Porto due dilatatori per ogni orecchio. Lui invece tutto il contrario rispetto a me. Un corpo quasi granitico, alto e robusto. 1.85 cm di altezza per 120 kg di peso. Pieno di tatuaggi e piercing anche lui. Porta i baffi piuttosto lunghi, capelli brizzolati anch'esso lunghi,raccolti indietro con una molletta. Era veramente grosso, pieno di muscoli. Due occhi chiari che gli davano uno sguardo irresistibile.
Mentre continua a pastrugnarmi tra le gambe. Mi baciava. Durò a lungo. Mi stava mangiando di baci, mi divorava la bocca e lingua, ed io facevo altrettanto. Lui era visibilmente compiaciuto. Sapeva che mi piaceva. Giocava molto su questo.
"Ti piace ciò che ti sto facendo?" Disse sussurrandomi nelle orecchie.
- si, mi fai impazzire. Non smettere, ti prego.. " gli risposi.
- Ok, ma in cambio voglio una cosa.
- Cosa?
- Dovrai diventare la mia donna. Lascerai fidanzato e chiunque altro.. Ok? Vedrai. Se farai come dico. Ti renderò un'altra persona. Avrai tanto di questo.. " mi fece prendendomi la mano eportandoselo al pacco. Ero quasi incredula. Non avevo mai visto un arnese così grande. Lo tastavo è ancora nn mi sembrava vero. Era un po unto. Quasi bagnaticcio. I peli erano davvero tanti ma si riusciva a distinguere chiaramente le vene attorno all'asta che pulsavano ad ogni mio tocco. Mi sembrava di aver in mano un qualcosa di enorme. Ero quasi emozionata, ma anche un po spaventata da quel bestione.
- Cosa intendi per un'altra persona?" Gli chiesi.
- Ti darò la Libertà. Sarai libera dai tuoi genitori. Ti farò conoscere il vero sesso. Con me dovrai essere donna, non più da bambina. Vedrai, Se lo vuoi, da adesso questo sara solo tuo.
- . " mi disse mentre continuava a farsi accarezzare dalla mia mano. Mentre lo masturbavo lentamente, lui mi palpava culo e gambe con una mano, e con l'altra mi toccava dentro gli slip.
- Davvero? Gli dissi,
- Era da tanto che aspettavo questo momento. Non sai quanto mi stai rendendo felice." Continuai.
- Sorrise, mi diede un ultimo bacio. E poi si scostò dalla mia bocca, tolse le mani dalle mutande. Si alzò e disse:
- Vieni a prenderlo in bocca piccola. " come se non l'avesse neanche detto. mi tolsi rapidamente la maglietta e gli short che avevo sopra, li buttai letteralmente per terra. Mi chinai verso di lui, ed iniziai. Avevo davanti al viso un randello enorme. Ma non persi tempo. Iniziai a menarglielo con entrambe le mani, lo unsi bene con sputi e saliva, dopodiché iniziai dando qualche bacio sulla punta. Lo annusavo accuratamente. Aveva un odore veramente forte. Sapeva di sesso. Mentre giocavo a fare su è giù con le mani, notavo che diventava sempre più grande e duro. Sicuramente sarà stato qualcosa sui 28 cm. Aveva una circonferenza paurosa. Provai a mettermelo in bocca. Ma non riuscivo più di tanto. "Pesava", inoltre tenerlo in bocca mi faceva male le mascella. Ma non demordevo. Stavo quasi per vomitare a causa del forte odore, ma era qualcosa che mi inebriava i sensi. Era odore del suo sperma. Probabilmente si era masturbato poco prima. Mentre lo tenevo in bocca, non distoglievo lo sguardo dal lui, dal suo viso in particolar modo. Era veramente bellissimo. Non volevo perdermi un solo istante di quel momento. Lo stavo facendo impazzire. Ogni sua smorfia e ogni suo verso, mi mandavano sempre più in uno stato di delirio. Ero in estasi. Stavo facendo godere un vero uomo. Mentre lo menavo con la bocca, lui digrignava i denti, lo notavo anche in mezzo alla folta barba. Stava provando piacere. Non potevo credere ciò che stava accadendo. Io e lui, in casa mia, in piena notte, con i miei genitori fuori, ignari di tutto.. Sembrava di vivere il mio sogno proibito. Lui davanti a me con il suo corpo meraviglioso, ed io china con le mani e la bocca a maneggiare il suo sesso. Avevo gli ormoni a mille. Il pensiero di ciò che stavo facendo mi dava una sensazione di piacere incredibile.
- Ohh brava.. ti piace il cazzo dello zio?" Mi chiese con fare affannato.
- Io non dissi nulla. Ero troppo impegnata nel cercare di mandar giù quel che riuscivo. Continuai a leccare con foga palle e asta. Avendo in bocca quel enorme pezzo di carne, riuscivo a distinguere con la lingua tutte le venature. Sentivo come se fosse qualcosa di vivo. Mi pulsava direttamente nella bocca.
- Ohh si.. Continua. Manda giù tutto. Anche le palle.. " Guai a te se osi sputare. Vedrai che ti piacerà sempre di più... Arriverà il giorno in cui tutti sapranno che sei mia. Non me me ne fotte un cazzo di tuo padre.. Sono qua solo per te. Non riuscivo a credere ciò che stava dicendo. Ero veramente lusingata per ciò che aveva detto. Non mi importava di mio padre.
- Oooh continua..un giorno, verrai con me. Lasceremo tutto e staremo insieme. Ma prima però, devi dimostrarmi che lo vuoi davvero.. Ci stai tesoro?"
- Presi un attimo di fiato e gli dissi; si, tutto quello che vuoi. Cosa devo fare?"
- Chiama tuo padre. Digli che sto per scoparti. "
- Cosa? Fai sul serio? Sai che non posso. Quello mi ammazza! No! Non posso! " Prese il telefono e digitò un numero.
- "Pronto Gianni. Sono Michele. Ho qua tua figlia. Siamo a letto. La sto per scopare. Non ti dispiace vero?" E chiuse subito. Spense il telefono e lo posò sul comodino. "Contenta?" Adesso non hai più scuse. Ti ho sputtanata. Se non vieni via con me. Resterai qua. E ne subirai tutte le conseguenze"
- Ero allibita. Non potevo credere ciò che aveva fatto. Iniziai a piangere e disperarmi. Me ne andai in camera dove mi chiusi a chiave. Lui era rimasto lì, ebbe l'accortezza di non seguirmi.
Tutte le certezze erano infrante. Cosa ne sarebbe stato di me da li in poi? Mi feci coraggio, ed uscì.
Andai di nuovo da lui
- ok. Però giurami che non mi lascerai. Che staremo insieme per sempre. Che non finirà tutto oggi. Ti prego, me lo devi. Farò tutto ciò che mi dirai. ".
- Davvero? Ok. Era ciò che volevo sin dall'inizio. Portarti via con me. Diventerai mia moglie. Andremo a vivere da me a Piacenza. Oggi sarà la nostra luna di miele. I tuoi saranno qui non prima di domani. Perciò abbiamo tutto il tempo. " venne verso di me, ed iniziò a baciarmi il collo. Mi prese per i fianchi. Si dovette abbassare per portarmi baciare. Sentivo il suo palo sulla pancia. Era qualcosa di rovente. Iniziai a lasciarmi andare, mi ero rassegnata ormai. Dovevo vivere con quell'uomo per sempre.
- D'un tratto mi prese di peso.
- Cosa stai facendo?"
- Andiamo in camera dei tuoi. " voglio scoparti nel letto di tuo padre. piacerà anche a te, vedrai. "
- C'era qualcosa di tremendamente eccitante in ciò che stavamo facendo. Mi sentivo eccitata all'idea di rendere "cornuto " mio padre. Era la vendetta perfetta per gli anni di apprensione esagerata a cui mi aveva sottoposta.
- Mi poggiò sul letto, e si girò. Lo vidi da dietro mentre chiudeva la porta della camera a chiave."
- Tornò da me. Ero stesa sul letto a pancia in su. Mi venne sopra con le gambe davanti la faccia. Lo presi in bocca. Mi aiutai con le mani.. Lui intanto mi toccava dappertutto.
- Mi tolse di bocca il randello ed iniziò baciarmi il seno. Ne prendeva in bocca uno alla volta , e poi finito di leccarlo lo schiaffeggiava. D'un tratto sentii un bruciore giù in basso. Mi mise due dita nella vagina senza preavviso. Sobbalzai.
- Ummm. Guarda un po' quanto sei bagnata. Siamo eccitate vedo.. Toccandomi il culo "Ce l'hai davvero grosso sai.. Si capisce che sei una troietta" disse schiaffeggiandomelo. Ti piacerebbe se ti entrassi dentro con questo ?"
- Si. Non aspetto altro. Mettimelo adesso.. " non feci neanche in tempo a dirlo che mi afferrò per i fianchi. Mi fece sdraiare a pancia in giù, con entrambe le mani mi spalancò le gambe. Ero messa a pecorina. Un po' di sputi per lubricare, e via'. In un solo colpo, affondo' tutto il suo palo di carne dentro le mie viscere. Cacciai un urlo, rischiando quasi di svegliare il vicinato. "
Mi zittì subito con una mano, mi tappò forte la bocca mentre Iniziò a entrare a passo lento. Andava con affondi lenti e profondi. Mi sentivo lacerata, volevo urlare. Lui però mi teneva la bocca chiusa. Dopo un paio di minuti il dolore si attenuò. Mi abituai a lui relativamente presto. Mi aspettavo di sentire solo male e invece iniziai a provare un piacere mai provato.
- Non urli più.. Ti piace eh?!! Mi tolse la mano e mi baciò. Quasi come se non volesse farmi parlare. Non mi diede il tempo di rispondere. Mentre mi stantuffava dietro. Mi sentivo quasi "sventrata". passatemi il termine. Non so come altro descriverlo. Era un piacere che mi toglieva il fiato. Non mi stavo neanche toccando ma sentivo una forte sensazione di calore intorno alla zona del ventre. Mi stava letteralmente sfondando. " ad ogni colpo sentivo come un rumore di schiocco. Erano le sue palle che continuavano a sbattere sul mio inguine. Mi stava pompando di brutto. Quasi mi faceva male" . Si staccò dalla mia bocca e ansimando mi disse;
- Ohh troia, giuro che ti scopo anche davanti a tutti. Voglio metterti incinta. Così ti avrò per sempre. tu sei mia adesso.." Le sue parole mi riempirono di orgoglio. Non mi importava niente se aveva insultato papà, mi aveva giurato che saremmo rimasti insieme!!
- Ti amo" gli dissi solamente. " un po sofferente a causa dal dolore. gli diedi un bacio sulle labbra, e me lo strinsi al petto." Iniziò a grondare di sudore. Velocizzò quello che era il ritmo di affondamento"
- . inarcai la schiena per poterlo ricevere meglio. La sensazione nel ventre era fortissima, non sapevo cosa mi stesse accadendo.
- Oooooohhhj!! Urlo." Sentii qualcosa di caldo dentro. Stavo ancora sotto i colpi del suo palo di carne quando all'improvviso mi sentii esplodere. Senza neanche essermi toccata. Ero venuta come non mai. Ero un lago di umori misti a saliva. d'un tratto il calore che mi sentivo dentro, si fece ancor più bollente. Sentivo chiaramente di esser piena. " era il mio amore che mi era venuto dentro. " lo aveva fatto per davvero. restai così per tutta la notte. Tenere dentro il suo seme mi dava la sensazione di averlo ancora dentro di me"
- Appena finito, entrambi ancora nudi, ci stringemmo l'una all'altro. Ci eravamo trovati. Fu un momento bellissimo. Pieno di affetto. Ci baciammo ancora e ancora. Non ci stancammo per tutta la notte. L'indomani prendemmo tutto, e partimmo. Restai incinta. Ci sposammo poco dopo. Adesso siamo una coppia di coniugi e abbiamo 2 figli. Siamo molto felici. Non sento più la famiglia purtroppo. Poco importa. ;) adesso me ne sono creata una mia.
Ero felice per il nuovo ospite in casa, zio Michele, così lo chiamavo. Con lui ero riuscita ad instaurare un rapporto di stima ed amicizia sin da subito.
Michele era un conoscente di mio padre di Piacenza. Viene dal nostro stesso quartiere. È venuto a Roma per cercare lavoro. Era considerato un vecchio amico di famiglia, perciò quando ha domandato di poter stare con noi, erano tutti rimasti contentissimi. Ricordo che sin dal primo periodo mi ero "infatuata " di lui. Era tremendamente simpatico, oltre che essere molto colto. Era veramente bello, di una gentilezza squisita. Mi dava attenzioni che andavano oltre la semplice "amicizia", nonostante la differenza di età, mi faceva sentire importante. Mi sentivo desiderata. Almeno così mi sembrava. Ma sentivo che era fuori dalla mia portata, lo vedevo come una persona inarrivabile, tanto era bello.
Non pensavo che avesse seriamente interesse nei miei confronti. Pensavo facesse così con tutte. Era decisamente " un gran pezzo di maschio " poteva permettersi di broccolarle tutte, chiunque si sarebbe sentita lusingata.
Invece scelse me, con mio grande stupore. Iniziò per caso, a seguito di periodo di assenza dei miei. Avevo 18 anni quando abbiamo iniziato, lui 44. Non è mia intenzione indignare nessuno, poiche la mia non è stata una storia di abuso. Bensì di amore e momenti di scambio di affetto reciproco. Un atto naturale e consenziente, un "darsi piacere" a vicenda.
Una sera, eravamo rimasti. Come al solito avevamo tirato sino a tardi con le chiacchiere. Le porte erano già chiuse. I miei erano via da qualche giorno per stare da mio fratello a Padova che stava male.
Mi trovavo in camera sua. Fuori diluviava, la casa era enorme ,così gli dissi che mi faceva un po paura dormire da sola sapendo che eravamo rimasti soli in due. Un discorso tira l'altro.. Parlando, mi chiese se avessi voluto dormire assieme a lui nel suo letto.
Non me lo aspettavo, ero imbarazzata, ma non esitai un instante. Accettai senza fiatare. Era ciò che volevo ma che non osavo domandare. Ci eravamo stesi nel letto, eravamo abbracciati. Durante la notte, non so se lo fece volontariamente o meno, mi sentii toccata dietro. Era lui che mi toccava il sedere. Lo faceva piano pensando di non svegliarmi. Credeva che stessi dormendo. Partii tutto da quel momento. Non mi dispiacque, per cui lo lasciai fare. Andò avanti per un po, mi toccava dappertutto, sotto la canottiera e gli short. Non riuscì a trattenere "l'emozione" per cui, mi girai e lo guardai dritto negli occhi. Restai li così. Non dissi nulla. Fissavo la sua bocca. Lui si avvicino al mio viso, e mi stampò un bacio. Io ricambiai. Lentamente mi mise la mano dentro gli slip. Sentii un sussulto lungo tutto il corpo. Essendo abbastanza magra , ero anche considerata da tutti un po' "sproporzionata " poiché tendo a metter peso nella parte bassa. Per intenderci, ho fianchi enormi ed un sedere "importante". Tuttavia non sono grassa. Appena 55 kg per 1.65 cm. Sono abbastanza dotata, una 3 piena. Capelli neri e corti. Sono piena di piercing. Brillantino sul naso, septum, sulla lingua e uno sotto il labbro. Ho un fisico decisamente "morbido". Porto due dilatatori per ogni orecchio. Lui invece tutto il contrario rispetto a me. Un corpo quasi granitico, alto e robusto. 1.85 cm di altezza per 120 kg di peso. Pieno di tatuaggi e piercing anche lui. Porta i baffi piuttosto lunghi, capelli brizzolati anch'esso lunghi,raccolti indietro con una molletta. Era veramente grosso, pieno di muscoli. Due occhi chiari che gli davano uno sguardo irresistibile.
Mentre continua a pastrugnarmi tra le gambe. Mi baciava. Durò a lungo. Mi stava mangiando di baci, mi divorava la bocca e lingua, ed io facevo altrettanto. Lui era visibilmente compiaciuto. Sapeva che mi piaceva. Giocava molto su questo.
"Ti piace ciò che ti sto facendo?" Disse sussurrandomi nelle orecchie.
- si, mi fai impazzire. Non smettere, ti prego.. " gli risposi.
- Ok, ma in cambio voglio una cosa.
- Cosa?
- Dovrai diventare la mia donna. Lascerai fidanzato e chiunque altro.. Ok? Vedrai. Se farai come dico. Ti renderò un'altra persona. Avrai tanto di questo.. " mi fece prendendomi la mano eportandoselo al pacco. Ero quasi incredula. Non avevo mai visto un arnese così grande. Lo tastavo è ancora nn mi sembrava vero. Era un po unto. Quasi bagnaticcio. I peli erano davvero tanti ma si riusciva a distinguere chiaramente le vene attorno all'asta che pulsavano ad ogni mio tocco. Mi sembrava di aver in mano un qualcosa di enorme. Ero quasi emozionata, ma anche un po spaventata da quel bestione.
- Cosa intendi per un'altra persona?" Gli chiesi.
- Ti darò la Libertà. Sarai libera dai tuoi genitori. Ti farò conoscere il vero sesso. Con me dovrai essere donna, non più da bambina. Vedrai, Se lo vuoi, da adesso questo sara solo tuo.
- . " mi disse mentre continuava a farsi accarezzare dalla mia mano. Mentre lo masturbavo lentamente, lui mi palpava culo e gambe con una mano, e con l'altra mi toccava dentro gli slip.
- Davvero? Gli dissi,
- Era da tanto che aspettavo questo momento. Non sai quanto mi stai rendendo felice." Continuai.
- Sorrise, mi diede un ultimo bacio. E poi si scostò dalla mia bocca, tolse le mani dalle mutande. Si alzò e disse:
- Vieni a prenderlo in bocca piccola. " come se non l'avesse neanche detto. mi tolsi rapidamente la maglietta e gli short che avevo sopra, li buttai letteralmente per terra. Mi chinai verso di lui, ed iniziai. Avevo davanti al viso un randello enorme. Ma non persi tempo. Iniziai a menarglielo con entrambe le mani, lo unsi bene con sputi e saliva, dopodiché iniziai dando qualche bacio sulla punta. Lo annusavo accuratamente. Aveva un odore veramente forte. Sapeva di sesso. Mentre giocavo a fare su è giù con le mani, notavo che diventava sempre più grande e duro. Sicuramente sarà stato qualcosa sui 28 cm. Aveva una circonferenza paurosa. Provai a mettermelo in bocca. Ma non riuscivo più di tanto. "Pesava", inoltre tenerlo in bocca mi faceva male le mascella. Ma non demordevo. Stavo quasi per vomitare a causa del forte odore, ma era qualcosa che mi inebriava i sensi. Era odore del suo sperma. Probabilmente si era masturbato poco prima. Mentre lo tenevo in bocca, non distoglievo lo sguardo dal lui, dal suo viso in particolar modo. Era veramente bellissimo. Non volevo perdermi un solo istante di quel momento. Lo stavo facendo impazzire. Ogni sua smorfia e ogni suo verso, mi mandavano sempre più in uno stato di delirio. Ero in estasi. Stavo facendo godere un vero uomo. Mentre lo menavo con la bocca, lui digrignava i denti, lo notavo anche in mezzo alla folta barba. Stava provando piacere. Non potevo credere ciò che stava accadendo. Io e lui, in casa mia, in piena notte, con i miei genitori fuori, ignari di tutto.. Sembrava di vivere il mio sogno proibito. Lui davanti a me con il suo corpo meraviglioso, ed io china con le mani e la bocca a maneggiare il suo sesso. Avevo gli ormoni a mille. Il pensiero di ciò che stavo facendo mi dava una sensazione di piacere incredibile.
- Ohh brava.. ti piace il cazzo dello zio?" Mi chiese con fare affannato.
- Io non dissi nulla. Ero troppo impegnata nel cercare di mandar giù quel che riuscivo. Continuai a leccare con foga palle e asta. Avendo in bocca quel enorme pezzo di carne, riuscivo a distinguere con la lingua tutte le venature. Sentivo come se fosse qualcosa di vivo. Mi pulsava direttamente nella bocca.
- Ohh si.. Continua. Manda giù tutto. Anche le palle.. " Guai a te se osi sputare. Vedrai che ti piacerà sempre di più... Arriverà il giorno in cui tutti sapranno che sei mia. Non me me ne fotte un cazzo di tuo padre.. Sono qua solo per te. Non riuscivo a credere ciò che stava dicendo. Ero veramente lusingata per ciò che aveva detto. Non mi importava di mio padre.
- Oooh continua..un giorno, verrai con me. Lasceremo tutto e staremo insieme. Ma prima però, devi dimostrarmi che lo vuoi davvero.. Ci stai tesoro?"
- Presi un attimo di fiato e gli dissi; si, tutto quello che vuoi. Cosa devo fare?"
- Chiama tuo padre. Digli che sto per scoparti. "
- Cosa? Fai sul serio? Sai che non posso. Quello mi ammazza! No! Non posso! " Prese il telefono e digitò un numero.
- "Pronto Gianni. Sono Michele. Ho qua tua figlia. Siamo a letto. La sto per scopare. Non ti dispiace vero?" E chiuse subito. Spense il telefono e lo posò sul comodino. "Contenta?" Adesso non hai più scuse. Ti ho sputtanata. Se non vieni via con me. Resterai qua. E ne subirai tutte le conseguenze"
- Ero allibita. Non potevo credere ciò che aveva fatto. Iniziai a piangere e disperarmi. Me ne andai in camera dove mi chiusi a chiave. Lui era rimasto lì, ebbe l'accortezza di non seguirmi.
Tutte le certezze erano infrante. Cosa ne sarebbe stato di me da li in poi? Mi feci coraggio, ed uscì.
Andai di nuovo da lui
- ok. Però giurami che non mi lascerai. Che staremo insieme per sempre. Che non finirà tutto oggi. Ti prego, me lo devi. Farò tutto ciò che mi dirai. ".
- Davvero? Ok. Era ciò che volevo sin dall'inizio. Portarti via con me. Diventerai mia moglie. Andremo a vivere da me a Piacenza. Oggi sarà la nostra luna di miele. I tuoi saranno qui non prima di domani. Perciò abbiamo tutto il tempo. " venne verso di me, ed iniziò a baciarmi il collo. Mi prese per i fianchi. Si dovette abbassare per portarmi baciare. Sentivo il suo palo sulla pancia. Era qualcosa di rovente. Iniziai a lasciarmi andare, mi ero rassegnata ormai. Dovevo vivere con quell'uomo per sempre.
- D'un tratto mi prese di peso.
- Cosa stai facendo?"
- Andiamo in camera dei tuoi. " voglio scoparti nel letto di tuo padre. piacerà anche a te, vedrai. "
- C'era qualcosa di tremendamente eccitante in ciò che stavamo facendo. Mi sentivo eccitata all'idea di rendere "cornuto " mio padre. Era la vendetta perfetta per gli anni di apprensione esagerata a cui mi aveva sottoposta.
- Mi poggiò sul letto, e si girò. Lo vidi da dietro mentre chiudeva la porta della camera a chiave."
- Tornò da me. Ero stesa sul letto a pancia in su. Mi venne sopra con le gambe davanti la faccia. Lo presi in bocca. Mi aiutai con le mani.. Lui intanto mi toccava dappertutto.
- Mi tolse di bocca il randello ed iniziò baciarmi il seno. Ne prendeva in bocca uno alla volta , e poi finito di leccarlo lo schiaffeggiava. D'un tratto sentii un bruciore giù in basso. Mi mise due dita nella vagina senza preavviso. Sobbalzai.
- Ummm. Guarda un po' quanto sei bagnata. Siamo eccitate vedo.. Toccandomi il culo "Ce l'hai davvero grosso sai.. Si capisce che sei una troietta" disse schiaffeggiandomelo. Ti piacerebbe se ti entrassi dentro con questo ?"
- Si. Non aspetto altro. Mettimelo adesso.. " non feci neanche in tempo a dirlo che mi afferrò per i fianchi. Mi fece sdraiare a pancia in giù, con entrambe le mani mi spalancò le gambe. Ero messa a pecorina. Un po' di sputi per lubricare, e via'. In un solo colpo, affondo' tutto il suo palo di carne dentro le mie viscere. Cacciai un urlo, rischiando quasi di svegliare il vicinato. "
Mi zittì subito con una mano, mi tappò forte la bocca mentre Iniziò a entrare a passo lento. Andava con affondi lenti e profondi. Mi sentivo lacerata, volevo urlare. Lui però mi teneva la bocca chiusa. Dopo un paio di minuti il dolore si attenuò. Mi abituai a lui relativamente presto. Mi aspettavo di sentire solo male e invece iniziai a provare un piacere mai provato.
- Non urli più.. Ti piace eh?!! Mi tolse la mano e mi baciò. Quasi come se non volesse farmi parlare. Non mi diede il tempo di rispondere. Mentre mi stantuffava dietro. Mi sentivo quasi "sventrata". passatemi il termine. Non so come altro descriverlo. Era un piacere che mi toglieva il fiato. Non mi stavo neanche toccando ma sentivo una forte sensazione di calore intorno alla zona del ventre. Mi stava letteralmente sfondando. " ad ogni colpo sentivo come un rumore di schiocco. Erano le sue palle che continuavano a sbattere sul mio inguine. Mi stava pompando di brutto. Quasi mi faceva male" . Si staccò dalla mia bocca e ansimando mi disse;
- Ohh troia, giuro che ti scopo anche davanti a tutti. Voglio metterti incinta. Così ti avrò per sempre. tu sei mia adesso.." Le sue parole mi riempirono di orgoglio. Non mi importava niente se aveva insultato papà, mi aveva giurato che saremmo rimasti insieme!!
- Ti amo" gli dissi solamente. " un po sofferente a causa dal dolore. gli diedi un bacio sulle labbra, e me lo strinsi al petto." Iniziò a grondare di sudore. Velocizzò quello che era il ritmo di affondamento"
- . inarcai la schiena per poterlo ricevere meglio. La sensazione nel ventre era fortissima, non sapevo cosa mi stesse accadendo.
- Oooooohhhj!! Urlo." Sentii qualcosa di caldo dentro. Stavo ancora sotto i colpi del suo palo di carne quando all'improvviso mi sentii esplodere. Senza neanche essermi toccata. Ero venuta come non mai. Ero un lago di umori misti a saliva. d'un tratto il calore che mi sentivo dentro, si fece ancor più bollente. Sentivo chiaramente di esser piena. " era il mio amore che mi era venuto dentro. " lo aveva fatto per davvero. restai così per tutta la notte. Tenere dentro il suo seme mi dava la sensazione di averlo ancora dentro di me"
- Appena finito, entrambi ancora nudi, ci stringemmo l'una all'altro. Ci eravamo trovati. Fu un momento bellissimo. Pieno di affetto. Ci baciammo ancora e ancora. Non ci stancammo per tutta la notte. L'indomani prendemmo tutto, e partimmo. Restai incinta. Ci sposammo poco dopo. Adesso siamo una coppia di coniugi e abbiamo 2 figli. Siamo molto felici. Non sento più la famiglia purtroppo. Poco importa. ;) adesso me ne sono creata una mia.
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