Mia moglie la rivale
di
Zuzi'
genere
etero
È lunedì. Mia moglie ed io decidiamo di andare al supermercato a fare la spesa. Ti aspetto in macchina le grido attraverso la porta del bagno dove si sta preparando. Va bene arrivo subito. Ho tirato fuori la macchina dal garage e la vedo arrivare con il kilt che le ho portato dalla Scozia dove mi ero recato per un congresso.Sopra un golfino coordinato che fascia sensualmente il suo seno, non grossissimo ma di discreta misura. Il kilt come da tradizione è aperto a libro e fermato solo da un grosso spillone. Per cui camminando lascia intravedere la sua coscia sinistra ad ogni passo. Prende posizione accanto me e sedendosi le si sono scoperte lo cosce vista la apertura del kilt che non è una gonna chiusa.
La osservo con attenzione e mi accorgo che non indossa il reggiseno e si intuiscono le areole sormontate dai capezzoli particolatmente evidenti sotto il sottile tessuto di cashmere del golfino. Anche il kilt è di morbido cashmere anche se con i disegni tipici scozzesi. Un pensiero a questo punto mi folgora. È nuda anche sotto? La mia mano si infila tra le pieghe del kilt. È nuda!! Ma non indossi le mutande! Come certamente avrai notato nemmeno il reggiseno. Dopo il piacere che mi hai regalato l'ultima volta ho eliminato dal mio guardaroba mutande e reggiseni. "Voglio essere sempre disponibile per te quando vuoi e dove vuoi" sempre ripeto e dovunque, precisa. Rimango sbalordito la mia tanto rigida e sempre correttissima moglie si è trasformata. Comunque raggiungiamo il supermercato, dobbiamo fare in fretta sono già le 19.45 ed il supermercato chiude alle 21. Prendiamo il carrello e cominciamo il nostro giro. Ciascuno di noi prende quel che serve e lo ripone nel carrello, ad un certo punto mia moglie si china su uno scaffale in basso per prendere dei detersivi e la visione del suo splendido culetto mi provoca una terribile erezione. Mi inginocchiò accanto a lei come per aiutarla a prendere gli scatoloni dei detersivi in offerta XXL e infilo una mano tra le sue cosce. È tutta bagnata. Da quando mi hai toccato in macchina, non ho fatto che richiamare alla memoria passo, passo quanto abbiamo fatto in occasione del nostro ultimo, caldo incontro/scontro, sembrava una rivale un'avversaria. E naturalmente sono tutta un lago. Approfitto della posizione in cui mi trovo per altro siamo in un angolo nascosto del supermercato e le infilo prima uno e poi due dita tra le grandi labbra, facendole scorrere dentro e fuori rapidamente. Si mette dritta si aggrappa allo scaffale in alto dove ci sono altri detersivi che le servono con gli occhi chiusi e si muove incontro alle mie dita, ondeggiando lievemente il bacino. Sento i suoi muscoli vaginali stringersi sulle mie dita e ha un orgasmo, lì in piedi al supermercato! Riapre gli occhi mi guarda quasi meravigliata come me, ho goduto mi dice, in meno di un minuto credo. No replico io quasi due. Ripone i due detersivi che aveva in mano nel carrello e prende con una mano il mio braccio libero, con l'altro il carrello, mi fa alzare e ci trascina, me ed il carrello verso le toilettes. Lasciamo il carrello fuori, entriamo gli antibagni ,sono veramente puliti, e hanno sui lavandini Delle ciotole con fiori profumati, stranamente sembrano i bagni di uno dei grandi alberghi che generalmente frequento, mi spinge in uno dei bagni dove c'è il water ma anche un lavandino con uno specchio, chiude la porta e mi abbraccia e mi bacia con passione. Si stacca però quasi subito, si appoggia sul lavandino dando le spalle allo specchio alza una gamba appoggiandola al mio fianco, scopami mi chiede. Sono ancora più eccitato, mi slaccio i pantaloni libero il mio cazzo, le passo un braccio sotto il ginocchio a sorreggere la gamba che mi ha appoggiato al fianco, entro dentro di lei che mi stringe a se e comincio a scoparla in piedi, non godere mi dice, aspettami, voglio venire insieme a te. Affondo in lei con colpi sempre più veloci, anche se in questa posizione non riesco ad affondare molto, tuttavia lo sfregamento è molto forte e raggiungiamo insieme un Lmeraviglioso orgasmo. Meno male che è praticamente seduta sul lavello, perché la gamba su cui appoggia cede. Dopo un paio di minuti, si riprende, si gira si piega appoggiandosi con i gomiti sul lavandino, fammi il culo mi chiede, voglio essere sodomizzata. Vuoi essere sodomizzata? Si adesso.
Mi inginocchio sul lindo pavimento, le accarezzo le natiche sode, che si ricoprono di brividi, comincio a ricoprirle di baci, dapprima a partire da destra poi da sinistra sfiorando con le labbra ogni singolo centimetro quadrato del suo splendido sedere. Freme cominciando a vibrare in tutto il corpo. Mi porto al centro e cominciando dall'alto copro di baci il solco profondo che le separa le natiche dopo un paio di su e giù, comincio ad usare la lingua, dall'alto verso il basso e dal basso verso l'alto. Si muove un po'a destra e a sinistra e la mia lingua si insinua nel suo solco sempre di più. Le mie mani stringono i suoi glutei e li divaricano sino a scoprire completamente l'ano che si stringe e si allarga ritmicamente, come a farmi l'occhiolino, lo raggiungo con la punta della lingua e comincio a ricoprirlo di saliva, che per altro sta ormai riempiendo la mia bocca. Continuo con il delicato massaggio ed ora tutto il solco con al centro l'ano è pieno di saliva. Sempre in ginocchio infilo due dita nella sua vagina che gronda umori e quando sono ben lubrificate, comincio con l' indice proteso a premere al centro del suo sfintere, il primo dito è tutto dentro e lei comincia ad ondeggiare avanti e indietro col bacino lasciandosi sfuggire un gemito, introduco anche il secondo dito per prepararla a quello che sto per farle ed affondo fino alla radice. Dai cosa aspetti, sono pronta. Mi alzo afferro con una mano il mio cazzo, con l'altra le allargo le natiche e punto diretto sullo sfintere, spingo con forza e sento che comincia a cedere, lei spinge indietro per agevolare la penetrazione e finalmente la cappella entra. Si volge a guardarmi con occhi languidi, mettimi una mano sulla bocca, dei impedirmi di gridare quando affonderai tutto dentro di me. Ormai sono dentro anche se solo un pezzettino, tolgo la mano con cuii reggevo il cazzo, gliela appoggio sulla bocca e, sto per sfondarti le dico. Si sporge ancora più indietro e fa un cenno affermativo con la testa. Mi spingo con forza in avanti e sono tutto dentro in un solo colpo. La sento vibrare tutta. È lei stessa che avvia il movimento di avanti e indietro anche se stretta com'è, lo scorrimento non è proprio agevole. Alza il braccio destro mi prende la mano che le preme la bocca e se la porta al clitoride, l'altra se la porta sul fianco. Ormai sei tutto dentro prendimi per i fianchi e sbattimi bene. Non me lo faccio ripetere due volte, la stringo ai fianchi e la faccio muovere con decisione lungo il mio cazzo che affondo sempre più dentro e più velocemente. Sii, siii, bravo, così, mi fai male, mi fai male, ma non ti fermare, anzi accelera per favore, entrami tutto dentro. Il suo ano ed i muscoli del retto, mi stringono con forza incrementando lo strofinio. Aiahhh, aiahhh, dai, dai, allargami per bene. Sei troppo tonica, gli esercizi che fai in palestra rendono i tuoi muscoli troppo forti per allargarsi, ma è meglio così, vedrai che godiamo di più. Sii, siii, hai ragione, è bellissimo, ti sento dentro, e fino in fondo, spingi, spingi, comtinua, mi fai malee, mi fai maleeee, ma sento il piacere che mi monta dentro , sono una troia che si fa inculare, ma come hai fatto a trasformarmi così? Non avrei mai immaginato di prenderlo nel culo, mi sembrava una cosa sporca, ma non è vero, mi sembrava una cosa da puttana, ma non pensavo che potesse essere tanto piacevole. Ti prego non godere, continua ad incularmi, continua, continua, sodomizzami, sto per godere, sto per godereee, aahhhh, aahhhh, sto venendo, sto venendooo, anch'io ci sono quasi, l'orgasmo la travolge, ma io non essendo ancora pronto continuo ad incularla anche dopo che è venuta. È accasciata sul lavabo e sembra non partecipare più all'amplesso, ma io sono ancora lontano mi stringeva troppo per poter godere, ora quasi svenuta mi lascia scorrere meglio dentro il suo sfintere ed il suo retto,che si sono rilassati, per cui riesco a scorrere meglio dentro di lei e ad accelerare ed affondare meglio i miei colpi. Improvvisamente, sembra risvegliarsi, sento che riprende a spingersi nuovamente contro di me, spinge indietro il culo venendomi incontro e mi fa entrare ancora più a fondo. Si, sii, mi sto eccitando di nuovo mi grida, mi stai facendo godere di nuovo, muoviti, muoviti dentro e fuori, così, così, mi incita gemendo e rantolando. Adesso sono pronto anch'io e glielo dico, sto per venire. Si agita sempre di più offrendosi ai miei colpi sto godendo di nuovo, sei formidabile, immergiti tutto dentro e fammi godere. Ancora una decina di colpi ed esplodiamo in un orgasmo simultaneo che ci travolge. Rimaniamo così per almeno altri 10 minuti, io dentro di lei fino alla radice, lei che mi stringe ritmicamente con i suoi portentosi muscoli. Alla fine ci riprendiamo, mi sfilo da lei causandole un lieve dolore, le chiedo scusa, ma lei mi tranquillizza, mi hai fatto godere in un modo tale che ti perdonerei qualsiasi cosa. La guardo sornione, anche se facessi pratica con altre? Mi guarda in cagnesco, solo per farti godere di più quando lo facciamo dico, cercando di buttarla sullo scherzo. Non hai bisogno di fare pratica, sei già al top così, replica. E poi sarò io la tua palestra, potrai anzi dovrai esercitarti ogni giorno, anche due volte al giorno se vuoi, sarò sempre pronta. Sei stato il primo mo e l'unico, nessuno me lo aveva mai fatto, nessuno me lo aveva messo nel culo e nemmeno chiesto se è per questo. Andiamo adesso che si è fatto tardi, siamo qui dentro da almeno un'ora.
Usciamo dai bagni lei barcolla, ma si aggrappa rapidamente al carrello che avevamo lasciato fuori e ritroviamo lì nonostante sia trascorsa più di un'ora. Controlliamo di aver preso tutto e ci dirigiamo alle casse. La vedo camminare con difficoltà, con le gambe leggermente divaricate, la sorreggono per il braccio, che hai? chiedo. Si accosta al mio orecchio, mi fa male il culo e tutti i muscoli interni, ho dolore pure a tutti e due i glutei e mi fanno male le cosce ed un po'le gambe, per questo cammino male, se stringo un po'le gambe, sento Delle fitte terribili all'ano, l'unico sistema è camminare con le gambe un po' divaricate, ma appoggiandomi al carrello non si nota. Sorrido ma lei mi gela, non vedo cosa ci sia da sorridere, mi hai proprio sistemata per bene. Sorrido perché, anche se non lo hai notato, anche io cammino male, mi fa male l'uccello e ad ogni passo quando strofina sui pantaloni vedo le stelle, dobbiamo davvero essere uno spettacolo esilarante, penseranno che abbiamo ambedue l'artrite alle anche. Giungiamo finalmente in auto, mia moglie apre lo sportello del suo lato ed aspetta in piedi mentre sistemo la roba nel portabagagli. Faccio per chiudere quando mi dice, prendi uno dei nuovi asciugamano che abbiamo comprato per il bagno degli ospiti per favore, la guardo perplesso, faccio per andare verso di lei, ma mi fa cenno di sedermi al mio posto. Mi siedo e la guardo, si china un po' mi suggerisce di coprire il suo sedile mi aiuta a coprirlo bene, quindi si siede sollevando il kilt e sedendosi sull'asciugamano. La interrogo con lo sguardo, mi sento colare liquidi e non so cos'altro da dietro mi dice. Si siede poggiando solo una natica sul sedile, leggermente piegata da un lato, per non appoggiare il culo. Giunti a casa mi invita ad entrare in garage con la macchina ed ad abbassare la saracinesca. Fermo la macchina accendo la luce chiudo l'ingresso del garage. Prendimi degli assorbenti in bagno mi dice, o meglio un pannolone di quelli che usava tua madre quando era allettata. Torno quasi con quanto richiesto e aspetto che scenda dall'auto. Indossa il pannolone mutandina e si dirige in bagno. Ne esce dopo circa 15 minuti, mi guarda e dice, vedi di far qualcosa il culo mi fa male e mi brucia da impazzire, non posso passare tutta la notte così. Mi reco nello studio apro l'armadietto dei farmaci e cerco una pomata adatta alla bisogna. Lei è stesa a pancia in giù con due cuscini sotto il bacino ed il sedere sporgente. Accendo la lampada alogena per osservare meglio. L'ano è arrossato e sembrano esserci Delle escoriazioni tra le pieghe di quel grinzoso ingresso. Spremo una abbondante quantità di pomata sull'ano e lo massaggio dolcemente, poi ne introduco con il dito una piccola quantità all'interno, sino a dove posso arrivare con il dito. Geme di dolore una o due volte, ma quando le chiedo se va meglio mi accorgo che dorme profondamente. L'indomani mi sveglio presto per andare in ospedale, mia moglie continua a dormire, per cui chiamo uno dei suoi collaboratori dicendo che per oggi mia moglie non si recherà al lavoro. La mia giornata è stata infernale, tra giro in reparto e visite in ambulatorio sono le 18 passate quando posso tornare a casa. È già buio, ma quando rientro tutte le luci a casa sono spente. Sono affamato avendo saltato il pranzo e mi reco in cucina, prendo una porzione di cibo precotto che mia moglie è solita preparare per le situazioni di emergenza lo metto nel microonde e dopo 10 minuti è pronto e mi siedo in salotto dinanzi alla TV per consumarlo. Di mia moglie nessuna notizia. Comincio ad essere in pensiero. Vado in bagno per farmi una doccia e passando dalla camera da letto, vedo che mia moglie è ancora sul letto che dorme profondamente. Il viso è sereno e lo spettacolo del suo culo proteso in alto mi provoca una erezione, specie pensando a quanto successo la sera prima al supermercato. Decido tuttavia di lasciarla dormire ancora un po'. Quindi fatta la doccia, mi distendo su un fianco accanto a lei godendomi lo spettacolo del suo meraviglioso corpo nudo disteso prono accanto a me. Sono talmente stanco che mi addormento con la luce accesa al di sopra Delle coperte. Dopo circa un'ora mi sveglio infreddolito, il suo viso è rivolto verso di me, ma dorme ancora. Mi muovo per mettermi sotto le coperte e lei apre gli occhi e mi guarda perplessa. Che ore sono? Chiede, circa mezzanotte rispondo. Ho dormito due ore ma mi sento stranamente riposata mentre mi guarda quasi ammiccando, dopo quello che abbiamo fatto al supermercato. No, no, hai dormito più di 24 ore, è mezzanotte ma di martedì sera, siamo stati ieri al supermercato! Davvero? Ho dormito 24 ore? Per questo mi sento così bene, e non mi sembra di avere più dolore al culo. Chissà se è tutto a posto. La guardo negli occhi, se vuoi controllo. Si controlla. Accendo nuovamente la lampada alogena, passo dal suo lato del letto e le apro con cautela le natiche. Effettivamente sembra di nuovo tutto normale, il colorito della pelle e della mucosa dell'ano sono di nuovo come prima e non mi pare di scorgere quelle escoriazioni che mi era sembrato di notare la sera prima. Sembra tutto a posto dico, ma dovrei controllare dentro credo. Mi guarda preoccupata, mi farai male chiede? Spero di no rispondo. Vai allora. Mi ungo le dita con la pomata che era rimasta sul comodino e entro cercando di essere più delicato possibile. Aiah, geme, spingo il dito tutto dentro, lei mi lascia fare apparentemente senza troppo dolore. Fermati però dice. Che succede ti faccio male? No solo un poco quando hai introdotto il dito, ma subito ho avvertito dei brividi di piacere, e non voglio ripetere l'esperienza di ieri fino a che non sono del tutto sicura, temo che non resisterei e certamente ti chiederei di incularmi di nuovo, mentre ho intenzione di ripetere la prova solo quando sarò certa che potrò farlo senza dovermi fermare nuovamente per nuovi danni. Aspettiamo un paio di giorni, voglio poter ricominciare al più presto senza dovermi di nuovo fermare, sono sicura che se ho tempo per riprendermi bene, non dovrò più dovermi fermare.
Continua
La osservo con attenzione e mi accorgo che non indossa il reggiseno e si intuiscono le areole sormontate dai capezzoli particolatmente evidenti sotto il sottile tessuto di cashmere del golfino. Anche il kilt è di morbido cashmere anche se con i disegni tipici scozzesi. Un pensiero a questo punto mi folgora. È nuda anche sotto? La mia mano si infila tra le pieghe del kilt. È nuda!! Ma non indossi le mutande! Come certamente avrai notato nemmeno il reggiseno. Dopo il piacere che mi hai regalato l'ultima volta ho eliminato dal mio guardaroba mutande e reggiseni. "Voglio essere sempre disponibile per te quando vuoi e dove vuoi" sempre ripeto e dovunque, precisa. Rimango sbalordito la mia tanto rigida e sempre correttissima moglie si è trasformata. Comunque raggiungiamo il supermercato, dobbiamo fare in fretta sono già le 19.45 ed il supermercato chiude alle 21. Prendiamo il carrello e cominciamo il nostro giro. Ciascuno di noi prende quel che serve e lo ripone nel carrello, ad un certo punto mia moglie si china su uno scaffale in basso per prendere dei detersivi e la visione del suo splendido culetto mi provoca una terribile erezione. Mi inginocchiò accanto a lei come per aiutarla a prendere gli scatoloni dei detersivi in offerta XXL e infilo una mano tra le sue cosce. È tutta bagnata. Da quando mi hai toccato in macchina, non ho fatto che richiamare alla memoria passo, passo quanto abbiamo fatto in occasione del nostro ultimo, caldo incontro/scontro, sembrava una rivale un'avversaria. E naturalmente sono tutta un lago. Approfitto della posizione in cui mi trovo per altro siamo in un angolo nascosto del supermercato e le infilo prima uno e poi due dita tra le grandi labbra, facendole scorrere dentro e fuori rapidamente. Si mette dritta si aggrappa allo scaffale in alto dove ci sono altri detersivi che le servono con gli occhi chiusi e si muove incontro alle mie dita, ondeggiando lievemente il bacino. Sento i suoi muscoli vaginali stringersi sulle mie dita e ha un orgasmo, lì in piedi al supermercato! Riapre gli occhi mi guarda quasi meravigliata come me, ho goduto mi dice, in meno di un minuto credo. No replico io quasi due. Ripone i due detersivi che aveva in mano nel carrello e prende con una mano il mio braccio libero, con l'altro il carrello, mi fa alzare e ci trascina, me ed il carrello verso le toilettes. Lasciamo il carrello fuori, entriamo gli antibagni ,sono veramente puliti, e hanno sui lavandini Delle ciotole con fiori profumati, stranamente sembrano i bagni di uno dei grandi alberghi che generalmente frequento, mi spinge in uno dei bagni dove c'è il water ma anche un lavandino con uno specchio, chiude la porta e mi abbraccia e mi bacia con passione. Si stacca però quasi subito, si appoggia sul lavandino dando le spalle allo specchio alza una gamba appoggiandola al mio fianco, scopami mi chiede. Sono ancora più eccitato, mi slaccio i pantaloni libero il mio cazzo, le passo un braccio sotto il ginocchio a sorreggere la gamba che mi ha appoggiato al fianco, entro dentro di lei che mi stringe a se e comincio a scoparla in piedi, non godere mi dice, aspettami, voglio venire insieme a te. Affondo in lei con colpi sempre più veloci, anche se in questa posizione non riesco ad affondare molto, tuttavia lo sfregamento è molto forte e raggiungiamo insieme un Lmeraviglioso orgasmo. Meno male che è praticamente seduta sul lavello, perché la gamba su cui appoggia cede. Dopo un paio di minuti, si riprende, si gira si piega appoggiandosi con i gomiti sul lavandino, fammi il culo mi chiede, voglio essere sodomizzata. Vuoi essere sodomizzata? Si adesso.
Mi inginocchio sul lindo pavimento, le accarezzo le natiche sode, che si ricoprono di brividi, comincio a ricoprirle di baci, dapprima a partire da destra poi da sinistra sfiorando con le labbra ogni singolo centimetro quadrato del suo splendido sedere. Freme cominciando a vibrare in tutto il corpo. Mi porto al centro e cominciando dall'alto copro di baci il solco profondo che le separa le natiche dopo un paio di su e giù, comincio ad usare la lingua, dall'alto verso il basso e dal basso verso l'alto. Si muove un po'a destra e a sinistra e la mia lingua si insinua nel suo solco sempre di più. Le mie mani stringono i suoi glutei e li divaricano sino a scoprire completamente l'ano che si stringe e si allarga ritmicamente, come a farmi l'occhiolino, lo raggiungo con la punta della lingua e comincio a ricoprirlo di saliva, che per altro sta ormai riempiendo la mia bocca. Continuo con il delicato massaggio ed ora tutto il solco con al centro l'ano è pieno di saliva. Sempre in ginocchio infilo due dita nella sua vagina che gronda umori e quando sono ben lubrificate, comincio con l' indice proteso a premere al centro del suo sfintere, il primo dito è tutto dentro e lei comincia ad ondeggiare avanti e indietro col bacino lasciandosi sfuggire un gemito, introduco anche il secondo dito per prepararla a quello che sto per farle ed affondo fino alla radice. Dai cosa aspetti, sono pronta. Mi alzo afferro con una mano il mio cazzo, con l'altra le allargo le natiche e punto diretto sullo sfintere, spingo con forza e sento che comincia a cedere, lei spinge indietro per agevolare la penetrazione e finalmente la cappella entra. Si volge a guardarmi con occhi languidi, mettimi una mano sulla bocca, dei impedirmi di gridare quando affonderai tutto dentro di me. Ormai sono dentro anche se solo un pezzettino, tolgo la mano con cuii reggevo il cazzo, gliela appoggio sulla bocca e, sto per sfondarti le dico. Si sporge ancora più indietro e fa un cenno affermativo con la testa. Mi spingo con forza in avanti e sono tutto dentro in un solo colpo. La sento vibrare tutta. È lei stessa che avvia il movimento di avanti e indietro anche se stretta com'è, lo scorrimento non è proprio agevole. Alza il braccio destro mi prende la mano che le preme la bocca e se la porta al clitoride, l'altra se la porta sul fianco. Ormai sei tutto dentro prendimi per i fianchi e sbattimi bene. Non me lo faccio ripetere due volte, la stringo ai fianchi e la faccio muovere con decisione lungo il mio cazzo che affondo sempre più dentro e più velocemente. Sii, siii, bravo, così, mi fai male, mi fai male, ma non ti fermare, anzi accelera per favore, entrami tutto dentro. Il suo ano ed i muscoli del retto, mi stringono con forza incrementando lo strofinio. Aiahhh, aiahhh, dai, dai, allargami per bene. Sei troppo tonica, gli esercizi che fai in palestra rendono i tuoi muscoli troppo forti per allargarsi, ma è meglio così, vedrai che godiamo di più. Sii, siii, hai ragione, è bellissimo, ti sento dentro, e fino in fondo, spingi, spingi, comtinua, mi fai malee, mi fai maleeee, ma sento il piacere che mi monta dentro , sono una troia che si fa inculare, ma come hai fatto a trasformarmi così? Non avrei mai immaginato di prenderlo nel culo, mi sembrava una cosa sporca, ma non è vero, mi sembrava una cosa da puttana, ma non pensavo che potesse essere tanto piacevole. Ti prego non godere, continua ad incularmi, continua, continua, sodomizzami, sto per godere, sto per godereee, aahhhh, aahhhh, sto venendo, sto venendooo, anch'io ci sono quasi, l'orgasmo la travolge, ma io non essendo ancora pronto continuo ad incularla anche dopo che è venuta. È accasciata sul lavabo e sembra non partecipare più all'amplesso, ma io sono ancora lontano mi stringeva troppo per poter godere, ora quasi svenuta mi lascia scorrere meglio dentro il suo sfintere ed il suo retto,che si sono rilassati, per cui riesco a scorrere meglio dentro di lei e ad accelerare ed affondare meglio i miei colpi. Improvvisamente, sembra risvegliarsi, sento che riprende a spingersi nuovamente contro di me, spinge indietro il culo venendomi incontro e mi fa entrare ancora più a fondo. Si, sii, mi sto eccitando di nuovo mi grida, mi stai facendo godere di nuovo, muoviti, muoviti dentro e fuori, così, così, mi incita gemendo e rantolando. Adesso sono pronto anch'io e glielo dico, sto per venire. Si agita sempre di più offrendosi ai miei colpi sto godendo di nuovo, sei formidabile, immergiti tutto dentro e fammi godere. Ancora una decina di colpi ed esplodiamo in un orgasmo simultaneo che ci travolge. Rimaniamo così per almeno altri 10 minuti, io dentro di lei fino alla radice, lei che mi stringe ritmicamente con i suoi portentosi muscoli. Alla fine ci riprendiamo, mi sfilo da lei causandole un lieve dolore, le chiedo scusa, ma lei mi tranquillizza, mi hai fatto godere in un modo tale che ti perdonerei qualsiasi cosa. La guardo sornione, anche se facessi pratica con altre? Mi guarda in cagnesco, solo per farti godere di più quando lo facciamo dico, cercando di buttarla sullo scherzo. Non hai bisogno di fare pratica, sei già al top così, replica. E poi sarò io la tua palestra, potrai anzi dovrai esercitarti ogni giorno, anche due volte al giorno se vuoi, sarò sempre pronta. Sei stato il primo mo e l'unico, nessuno me lo aveva mai fatto, nessuno me lo aveva messo nel culo e nemmeno chiesto se è per questo. Andiamo adesso che si è fatto tardi, siamo qui dentro da almeno un'ora.
Usciamo dai bagni lei barcolla, ma si aggrappa rapidamente al carrello che avevamo lasciato fuori e ritroviamo lì nonostante sia trascorsa più di un'ora. Controlliamo di aver preso tutto e ci dirigiamo alle casse. La vedo camminare con difficoltà, con le gambe leggermente divaricate, la sorreggono per il braccio, che hai? chiedo. Si accosta al mio orecchio, mi fa male il culo e tutti i muscoli interni, ho dolore pure a tutti e due i glutei e mi fanno male le cosce ed un po'le gambe, per questo cammino male, se stringo un po'le gambe, sento Delle fitte terribili all'ano, l'unico sistema è camminare con le gambe un po' divaricate, ma appoggiandomi al carrello non si nota. Sorrido ma lei mi gela, non vedo cosa ci sia da sorridere, mi hai proprio sistemata per bene. Sorrido perché, anche se non lo hai notato, anche io cammino male, mi fa male l'uccello e ad ogni passo quando strofina sui pantaloni vedo le stelle, dobbiamo davvero essere uno spettacolo esilarante, penseranno che abbiamo ambedue l'artrite alle anche. Giungiamo finalmente in auto, mia moglie apre lo sportello del suo lato ed aspetta in piedi mentre sistemo la roba nel portabagagli. Faccio per chiudere quando mi dice, prendi uno dei nuovi asciugamano che abbiamo comprato per il bagno degli ospiti per favore, la guardo perplesso, faccio per andare verso di lei, ma mi fa cenno di sedermi al mio posto. Mi siedo e la guardo, si china un po' mi suggerisce di coprire il suo sedile mi aiuta a coprirlo bene, quindi si siede sollevando il kilt e sedendosi sull'asciugamano. La interrogo con lo sguardo, mi sento colare liquidi e non so cos'altro da dietro mi dice. Si siede poggiando solo una natica sul sedile, leggermente piegata da un lato, per non appoggiare il culo. Giunti a casa mi invita ad entrare in garage con la macchina ed ad abbassare la saracinesca. Fermo la macchina accendo la luce chiudo l'ingresso del garage. Prendimi degli assorbenti in bagno mi dice, o meglio un pannolone di quelli che usava tua madre quando era allettata. Torno quasi con quanto richiesto e aspetto che scenda dall'auto. Indossa il pannolone mutandina e si dirige in bagno. Ne esce dopo circa 15 minuti, mi guarda e dice, vedi di far qualcosa il culo mi fa male e mi brucia da impazzire, non posso passare tutta la notte così. Mi reco nello studio apro l'armadietto dei farmaci e cerco una pomata adatta alla bisogna. Lei è stesa a pancia in giù con due cuscini sotto il bacino ed il sedere sporgente. Accendo la lampada alogena per osservare meglio. L'ano è arrossato e sembrano esserci Delle escoriazioni tra le pieghe di quel grinzoso ingresso. Spremo una abbondante quantità di pomata sull'ano e lo massaggio dolcemente, poi ne introduco con il dito una piccola quantità all'interno, sino a dove posso arrivare con il dito. Geme di dolore una o due volte, ma quando le chiedo se va meglio mi accorgo che dorme profondamente. L'indomani mi sveglio presto per andare in ospedale, mia moglie continua a dormire, per cui chiamo uno dei suoi collaboratori dicendo che per oggi mia moglie non si recherà al lavoro. La mia giornata è stata infernale, tra giro in reparto e visite in ambulatorio sono le 18 passate quando posso tornare a casa. È già buio, ma quando rientro tutte le luci a casa sono spente. Sono affamato avendo saltato il pranzo e mi reco in cucina, prendo una porzione di cibo precotto che mia moglie è solita preparare per le situazioni di emergenza lo metto nel microonde e dopo 10 minuti è pronto e mi siedo in salotto dinanzi alla TV per consumarlo. Di mia moglie nessuna notizia. Comincio ad essere in pensiero. Vado in bagno per farmi una doccia e passando dalla camera da letto, vedo che mia moglie è ancora sul letto che dorme profondamente. Il viso è sereno e lo spettacolo del suo culo proteso in alto mi provoca una erezione, specie pensando a quanto successo la sera prima al supermercato. Decido tuttavia di lasciarla dormire ancora un po'. Quindi fatta la doccia, mi distendo su un fianco accanto a lei godendomi lo spettacolo del suo meraviglioso corpo nudo disteso prono accanto a me. Sono talmente stanco che mi addormento con la luce accesa al di sopra Delle coperte. Dopo circa un'ora mi sveglio infreddolito, il suo viso è rivolto verso di me, ma dorme ancora. Mi muovo per mettermi sotto le coperte e lei apre gli occhi e mi guarda perplessa. Che ore sono? Chiede, circa mezzanotte rispondo. Ho dormito due ore ma mi sento stranamente riposata mentre mi guarda quasi ammiccando, dopo quello che abbiamo fatto al supermercato. No, no, hai dormito più di 24 ore, è mezzanotte ma di martedì sera, siamo stati ieri al supermercato! Davvero? Ho dormito 24 ore? Per questo mi sento così bene, e non mi sembra di avere più dolore al culo. Chissà se è tutto a posto. La guardo negli occhi, se vuoi controllo. Si controlla. Accendo nuovamente la lampada alogena, passo dal suo lato del letto e le apro con cautela le natiche. Effettivamente sembra di nuovo tutto normale, il colorito della pelle e della mucosa dell'ano sono di nuovo come prima e non mi pare di scorgere quelle escoriazioni che mi era sembrato di notare la sera prima. Sembra tutto a posto dico, ma dovrei controllare dentro credo. Mi guarda preoccupata, mi farai male chiede? Spero di no rispondo. Vai allora. Mi ungo le dita con la pomata che era rimasta sul comodino e entro cercando di essere più delicato possibile. Aiah, geme, spingo il dito tutto dentro, lei mi lascia fare apparentemente senza troppo dolore. Fermati però dice. Che succede ti faccio male? No solo un poco quando hai introdotto il dito, ma subito ho avvertito dei brividi di piacere, e non voglio ripetere l'esperienza di ieri fino a che non sono del tutto sicura, temo che non resisterei e certamente ti chiederei di incularmi di nuovo, mentre ho intenzione di ripetere la prova solo quando sarò certa che potrò farlo senza dovermi fermare nuovamente per nuovi danni. Aspettiamo un paio di giorni, voglio poter ricominciare al più presto senza dovermi di nuovo fermare, sono sicura che se ho tempo per riprendermi bene, non dovrò più dovermi fermare.
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