Sboccia la sessualità di Mia moglie
di
Zuzi'
genere
etero
Mi sveglio presto, ma mia moglie non è accanto a me. Sento l'aroma del caffè diffondersi in casa. Mi dirigo in cucina e la trovo che sta sorseggiando una tazza di caffè. È pronta per uscire. Come mai sei già in piedi dopo il nostro incontro/scontro di questa notte?
Mi hanno chiamato da scuola, due colleghi si sono ammalati e mi hanno chiesto di rientrare, non potevo dire di no. Si alza per deporre la sua tazza nel lavello e vedo che indossa una camicetta di seta bianca aderente ed una gonna blue plissettata. Si indovinano i capezzoli (non porta reggiseno) che premono contro il tessuto della camicetta, la gonna le arriva a metà coscia. Ho subito una erezione notevole e rapido mi accosto a lei da dietro e le metto le mani sotto la gonna, come al solito non indossa nemmeno le mutande. Le sollevo da dietro la gonna ed abbassando i pantaloni del pigiama le faccio sentire la mia erezione contro i glutei mentre glieli accarezzo facendola rabbrividire, le mie mani scivolano in avanti, intreccio le dita sul pelo del suo pube. Restiamo qualche minuto in quella posizione mentre le mie mani scorrono sulle sue natiche e davanti cerco di raggiungere il suo clitoride. Lo sfioro soltanto e scendo più giù, la trovo umida e piena di umori. Sei già bagnata. Lo sai che da quando mi hai inculato la prima volta appena mi sento le tue mani addosso mi bagno in maniera indecente. Mi sposto indietro e comincio a premere al centro Delle sue natiche. No ti prego, questa volta non nel culo, oggi devo lavorare molto e se mi sfondi il culo, avrò difficoltà a camminare in maniera normale, mentre dovrò correre da una classe all'altra, sarei ridicola con quella andatura ondeggiante che assumo in queste condizioni. E poi le mie due colleghe che mi hanno confidato di avere rapporti anali e di avere questo problema nel camminare, capirebbero subito di che si tratta e non conoscono ancora nulla del mio cambiamento, mi giudicano una bacchettona. Mi prenderebbero in giro e probabilmente comunicherebbero ad altri a scuola i loro sospetti e non voglio che tutti mi guardino pensando che lo prendo nel culo. Ho già difficoltà a respingere le avances di tutti i maschi dell'ufficio e di alcuni genitori che ci vengono a trovare più spesso. Si piega in avanti, mettimelo nella fica sospira. Glielo pianto dentro e scivolo subito sino in fondo. È bagnatissima e perfettamente lubrificata. Aahhhh, aahhhh, si, sii, mi piace anche così lo sai, anche se lo preferisco nel culo. Pompami, pompami, fammi godere. Siamo così eccitati entrambi che raggiungiamo l'orgasmo in 10 minuti. Non uscire mi chiede, passami prima lo scottex da quel rotolo appeso lì.
Glielo passo, tienimi la gonna in alto mi chiede, non vorrei dovermi cambiare sono già in ritardo. Eseguo, si deterge con lo scottex, esci adesso, mi dice, ed io mi sfilo da lei, si applica altri fogli tra le cosce e corre in bagno la seguo e vedo che si accoscia sul bidet e si lava per bene. Si asciuga e si guarda allo specchio a parete che abbiamo nel bagno. La gonna si è salvata osserva, ora devo scappare e corre via. Circa tre ore dopo squilla il cellulare, ciao dove sei chiede mia moglie. In ospedale, dove vuoi che sia? Abbassa la voce in un bisbiglio, stasera lo voglio anche nel culo. Sarai servita rispondo divertito e felice
Continua..
Mi hanno chiamato da scuola, due colleghi si sono ammalati e mi hanno chiesto di rientrare, non potevo dire di no. Si alza per deporre la sua tazza nel lavello e vedo che indossa una camicetta di seta bianca aderente ed una gonna blue plissettata. Si indovinano i capezzoli (non porta reggiseno) che premono contro il tessuto della camicetta, la gonna le arriva a metà coscia. Ho subito una erezione notevole e rapido mi accosto a lei da dietro e le metto le mani sotto la gonna, come al solito non indossa nemmeno le mutande. Le sollevo da dietro la gonna ed abbassando i pantaloni del pigiama le faccio sentire la mia erezione contro i glutei mentre glieli accarezzo facendola rabbrividire, le mie mani scivolano in avanti, intreccio le dita sul pelo del suo pube. Restiamo qualche minuto in quella posizione mentre le mie mani scorrono sulle sue natiche e davanti cerco di raggiungere il suo clitoride. Lo sfioro soltanto e scendo più giù, la trovo umida e piena di umori. Sei già bagnata. Lo sai che da quando mi hai inculato la prima volta appena mi sento le tue mani addosso mi bagno in maniera indecente. Mi sposto indietro e comincio a premere al centro Delle sue natiche. No ti prego, questa volta non nel culo, oggi devo lavorare molto e se mi sfondi il culo, avrò difficoltà a camminare in maniera normale, mentre dovrò correre da una classe all'altra, sarei ridicola con quella andatura ondeggiante che assumo in queste condizioni. E poi le mie due colleghe che mi hanno confidato di avere rapporti anali e di avere questo problema nel camminare, capirebbero subito di che si tratta e non conoscono ancora nulla del mio cambiamento, mi giudicano una bacchettona. Mi prenderebbero in giro e probabilmente comunicherebbero ad altri a scuola i loro sospetti e non voglio che tutti mi guardino pensando che lo prendo nel culo. Ho già difficoltà a respingere le avances di tutti i maschi dell'ufficio e di alcuni genitori che ci vengono a trovare più spesso. Si piega in avanti, mettimelo nella fica sospira. Glielo pianto dentro e scivolo subito sino in fondo. È bagnatissima e perfettamente lubrificata. Aahhhh, aahhhh, si, sii, mi piace anche così lo sai, anche se lo preferisco nel culo. Pompami, pompami, fammi godere. Siamo così eccitati entrambi che raggiungiamo l'orgasmo in 10 minuti. Non uscire mi chiede, passami prima lo scottex da quel rotolo appeso lì.
Glielo passo, tienimi la gonna in alto mi chiede, non vorrei dovermi cambiare sono già in ritardo. Eseguo, si deterge con lo scottex, esci adesso, mi dice, ed io mi sfilo da lei, si applica altri fogli tra le cosce e corre in bagno la seguo e vedo che si accoscia sul bidet e si lava per bene. Si asciuga e si guarda allo specchio a parete che abbiamo nel bagno. La gonna si è salvata osserva, ora devo scappare e corre via. Circa tre ore dopo squilla il cellulare, ciao dove sei chiede mia moglie. In ospedale, dove vuoi che sia? Abbassa la voce in un bisbiglio, stasera lo voglio anche nel culo. Sarai servita rispondo divertito e felice
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