Sonia p.1
di
Ellie
genere
incesti
Mancavano 5 minuti alla fine delle lezioni e Sonia non ne poteva più. Era una noia senza fine, aveva voglia che finisse tutto per potersene tornare a casa.
L’ultima ora di lezione era sempre un tormento, soprattutto in quel periodo dell’anno scolastico, quando era caldo e tutti già pregustavano l’inizio delle vacanze estive. Sonia, quella mattina, vestendosi non aveva messo gli slip. Le capitava soprattutto d’estate, quando le evitava per stare più fresca sotto i vestiti che indossava. Quel giorno aveva optato per un vestito stile impero lungo fino al ginocchio, con una fantasia a piccoli fiori bianchi su uno sfondo azzurro. Il vestito valorizzava le sue forme ancora acerbe rendendole particolarmente seducenti. Sonia sbuffò contrariata, il tempo sembrava prolungarsi all’infinito e non volere mai passare. Era un caldo sabato di maggio, e quel pomeriggio avrebbe avuto il suo primo weekend al mare con la famiglia.
Finalmente la campanella si degnò di suonare la fine delle lezioni. Sonia tirò un sospiro di sollievo, era ora che il tormento finisse. Era contenta di star per andare al mare, così poteva rilassarsi e scaricare l’eccitazione accumulata. Nell’ultimo periodo non aveva avuto tempo per uscire con i ragazzi e le amiche, lo studio occupava la quasi totalità del suo tempo.
Si avviò verso la fermata dell’autobus, dove sarebbe stata raggiunta dai suoi due fratelli maggiori Antonio e Marco. Insieme si sarebbero diretti alla casa al mare. I loro genitori li aspettavano lì. Antonio e Marco erano gemelli, entrambi molto affascinanti e intelligenti. Amavano sfruttare il fatto di esser gemelli, spesso si scambiavano le ragazze e queste nemmeno se ne accorgevano.
Salirono sull'autobus accomodandosi in posti vicini. Sonia e Marco uno affianco all’altra, Antonio di fronte a loro. Il traffico era intenso, si procedeva molto lentamente, il viaggio verso il mare si preannunciava lungo e noioso.
Sonia si sentiva in trappola. Non aveva voglia di leggere, voleva solo raggiungere la spiaggia il prima possibile e buttarsi in mare, per rinfrescarsi e fare il primo bagno della stagione. Aveva voglia di muoversi, non certo di stare seduta per un tempo indeterminato sull'autobus. Marco le posò una mano sul ginocchio, la fece salire lentamente lungo la coscia, facendola scomparire tra le pieghe del vestito. Sonia era sorpresa ma non troppo: ogni tanto lei e i fratelli facevano qualche giochino insieme. Sapevano che non avrebbero dovuto farli, ma a loro piaceva lo stesso. Era sorpresa per il luogo, piuttosto. Di solito lo facevano nell'intimità della loro casa o, al massimo, di quella del giardino, di certo non su un autobus dove tutti avrebbero potuti vederli. La situazione la eccitava parecchio, la mano del fratello che le si avvicinava lentamente all'intimità la stava facendo bagnare. Marco rimase sorpreso nell'accorgersi che la sorella non indossava lo slip. Sapeva che a volte lo faceva, ma non pensava che lo facesse anche per andare a scuola o per viaggiare. Iniziò ad accarezzarle piano la fessura. Non rimase particolarmente sorpreso nel sentirla liscia e bagnata. Sonia si agitò sul sedile, sentendo l'indice di suo fratello premere contro la carne eccitata. Aprì ulteriormente le gambe per facilitare l'accesso della mano di Marco contro la sua carne. Il dito, pian piano, si faceva strada dentro di lei. Marco iniziò a muoverlo piano, facendo gemere la sorella. Antonio li guardò sorpreso intuendo cosa stessero facendo lì, davanti a tutti, dove chiunque poteva vederli. Fissò la sorella. Iniziava ad eccitasi nel vedere la mano del fratello muoversi nell'intimità di Sonia, sapeva che poi sarebbe venuto anche il suo turno di esplorarla e farla godere.
Sonia si mordeva le labbra cercando di non emettere urletti di piacere, non voleva attirare l'attenzione di tutte le persone che li circondavano. Incrociò il suo sguardo con quello di Antonio intanto che Marco continuava ad accarezzarla. Avrebbe voluto spogliarsi e scopare i fratelli in quell'autobus, ma si trattenne, non voleva esser etichettata come troia, anche se in verità lei sapeva benissimo di esserlo.
Vedeva l'erezione dei fratelli premere contro i pantaloni, ma avrebbe dovuto aspettare che fossero in un posto più appartato per potersi sfogare liberamente. Sonia venne con un gemito a malapena trattenuto, i tre si scambiarono un sorriso, sapendo che sarebbe stato un weekend di sole, mare e tanto sesso.
L’ultima ora di lezione era sempre un tormento, soprattutto in quel periodo dell’anno scolastico, quando era caldo e tutti già pregustavano l’inizio delle vacanze estive. Sonia, quella mattina, vestendosi non aveva messo gli slip. Le capitava soprattutto d’estate, quando le evitava per stare più fresca sotto i vestiti che indossava. Quel giorno aveva optato per un vestito stile impero lungo fino al ginocchio, con una fantasia a piccoli fiori bianchi su uno sfondo azzurro. Il vestito valorizzava le sue forme ancora acerbe rendendole particolarmente seducenti. Sonia sbuffò contrariata, il tempo sembrava prolungarsi all’infinito e non volere mai passare. Era un caldo sabato di maggio, e quel pomeriggio avrebbe avuto il suo primo weekend al mare con la famiglia.
Finalmente la campanella si degnò di suonare la fine delle lezioni. Sonia tirò un sospiro di sollievo, era ora che il tormento finisse. Era contenta di star per andare al mare, così poteva rilassarsi e scaricare l’eccitazione accumulata. Nell’ultimo periodo non aveva avuto tempo per uscire con i ragazzi e le amiche, lo studio occupava la quasi totalità del suo tempo.
Si avviò verso la fermata dell’autobus, dove sarebbe stata raggiunta dai suoi due fratelli maggiori Antonio e Marco. Insieme si sarebbero diretti alla casa al mare. I loro genitori li aspettavano lì. Antonio e Marco erano gemelli, entrambi molto affascinanti e intelligenti. Amavano sfruttare il fatto di esser gemelli, spesso si scambiavano le ragazze e queste nemmeno se ne accorgevano.
Salirono sull'autobus accomodandosi in posti vicini. Sonia e Marco uno affianco all’altra, Antonio di fronte a loro. Il traffico era intenso, si procedeva molto lentamente, il viaggio verso il mare si preannunciava lungo e noioso.
Sonia si sentiva in trappola. Non aveva voglia di leggere, voleva solo raggiungere la spiaggia il prima possibile e buttarsi in mare, per rinfrescarsi e fare il primo bagno della stagione. Aveva voglia di muoversi, non certo di stare seduta per un tempo indeterminato sull'autobus. Marco le posò una mano sul ginocchio, la fece salire lentamente lungo la coscia, facendola scomparire tra le pieghe del vestito. Sonia era sorpresa ma non troppo: ogni tanto lei e i fratelli facevano qualche giochino insieme. Sapevano che non avrebbero dovuto farli, ma a loro piaceva lo stesso. Era sorpresa per il luogo, piuttosto. Di solito lo facevano nell'intimità della loro casa o, al massimo, di quella del giardino, di certo non su un autobus dove tutti avrebbero potuti vederli. La situazione la eccitava parecchio, la mano del fratello che le si avvicinava lentamente all'intimità la stava facendo bagnare. Marco rimase sorpreso nell'accorgersi che la sorella non indossava lo slip. Sapeva che a volte lo faceva, ma non pensava che lo facesse anche per andare a scuola o per viaggiare. Iniziò ad accarezzarle piano la fessura. Non rimase particolarmente sorpreso nel sentirla liscia e bagnata. Sonia si agitò sul sedile, sentendo l'indice di suo fratello premere contro la carne eccitata. Aprì ulteriormente le gambe per facilitare l'accesso della mano di Marco contro la sua carne. Il dito, pian piano, si faceva strada dentro di lei. Marco iniziò a muoverlo piano, facendo gemere la sorella. Antonio li guardò sorpreso intuendo cosa stessero facendo lì, davanti a tutti, dove chiunque poteva vederli. Fissò la sorella. Iniziava ad eccitasi nel vedere la mano del fratello muoversi nell'intimità di Sonia, sapeva che poi sarebbe venuto anche il suo turno di esplorarla e farla godere.
Sonia si mordeva le labbra cercando di non emettere urletti di piacere, non voleva attirare l'attenzione di tutte le persone che li circondavano. Incrociò il suo sguardo con quello di Antonio intanto che Marco continuava ad accarezzarla. Avrebbe voluto spogliarsi e scopare i fratelli in quell'autobus, ma si trattenne, non voleva esser etichettata come troia, anche se in verità lei sapeva benissimo di esserlo.
Vedeva l'erezione dei fratelli premere contro i pantaloni, ma avrebbe dovuto aspettare che fossero in un posto più appartato per potersi sfogare liberamente. Sonia venne con un gemito a malapena trattenuto, i tre si scambiarono un sorriso, sapendo che sarebbe stato un weekend di sole, mare e tanto sesso.
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