Prima ti eccito e poi ti tratto come una cagna

di
genere
tradimenti

(Scusate l'avevo postato erroneamente in un'altra sezione)


È tratta da una risposta ad una mail.


Ciao non so perché ma ti sto pensando da oggi ed eccomi qui a scriverti.
Sinceramente non so come iniziare perché non ti conosco bene ma ti immagino in piedi davanti al bancone di una bar. Entrando ti vedo e rimango stregato da te, guardo le tue spalle, i tuoi fianchi, le tue gambe ed i tacchi che indossi.
Non riesco a staccare gli occhi, guardando in giro mi avvicino. Dallo specchio che hai di fronte incrocio il tuo sguardo.
Intanto tu sei lì con le tue amiche che bevi una birra e non ti aspetti che all'improvviso sentirai il mio respiro dietro di te che, vicinissimo al collo, ti fa bloccare il respiro.. e senza farmi vedere poso la bocca sul tuo collo. Inizialmente provi a divincolarti ma dopo appena dieci secondi inizi a sentire un brivido lungo tutto il corpo che ti piace, ti fa bloccare e ti fa godere il momento perché non sai quanto durerà.
Una tua amica vede la scena e finge di non accorgersi.
Anche se poco dopo senti già i capezzoli duri spingere contro la tua camicia bianca. Tutti vedranno come sei. Un po' ti vergogni ma un po' vorresti stringerli tra le dita e tirarli. Pensi chi può essere il pazzo dietro di te che senza conoscerti posa le sue labbra calde e ormai bagnate sul tuo collo, sale verso l'orecchio e ti sussurra, ti piace? Da come sono duri i capezzoli sembra proprio di sì porca..
Incroci le mani dietro alla schiena per provare a spingermi lontano da te e invece di trovare i miei addominali ti posi erroneamente sul mio cazzo che sentendoti diventa completamente duro. 
sempre eccitante.
Mi verrebbe già voglia di afferrarti per i capelli, sbatterti contro il bancone del bar e fotterti.
Ma non è ancora il momento! Per adesso ti tocco solo le cosce, scendo fino ai piedi e risalgo velocemente facendoti alzare il vestito.
Se ne sono accorti tutti, ti vergogni ma ti piace vero?
Ora ti sussurro all'orecchio: ti aspetto in bagno.
Indifferente mi dirigo verso la toilette, ti lascio lì eccitata e desiderosa di vedere in faccia quel maiale che si è permesso di arrivarti alle spalle e provocarti quell'eccitazione.
Le tue amiche quando vedono che vai verso il bagno ti dicono: non andare potrebbe essere un pervertito ma tu ci rifletti solo pochi secondi e quando senti la prima goccia scendere tra le tue gambe non resisti e vieni da me.
Finalmente entri, mi vedi e un po' imbarazzata mi dici: ciao..
Ed io: Perché hai già i capezzoli duri? Togliti il vestitino.
Resti solo in intimo, mi piace il tuo corpo, le tue forme mi inebriano.
Mentre sei davanti a me inizio a toccarmi, ti guardo fissa negli occhi e appena provi a infilare le mani dentro il perizoma ti fermo. Mi avvicino e ti dico:sei consapevole che può entrare qualcuno in qualsiasi momento? ...si..
Ti prendo per un braccio, ti tiro verso il lavandino e ti ci siedi sopra a gambe aperte, sposto un po' le mutandine e sei già tutta bagnata..
Guardandoti negli occhi ti dico: sei una cagna!
Afferro il perizoma con i denti e lo sposto, vedo la tua bella figa rasata.
Voglio torturati un po' così invece di leccartela con la punta della lingua passo dal culo alla figa con una sola leccata, su e giù, senza mai toccarti il clitoride.
Con una mano provi a toccarti ma ti fermo subito afferrandoti per il collo e ti dico: non è ancora il momento troia.. prima devi eccitarti quasi a supplicarmi di scopare.. Anzi alzati dal lavandino e inginocchiati davanti a me. Muoviti!
Vedi il mio cazzo che non è completamente duro, provi a prenderlo in bocca e ti arriva una sberla.
Nessuno ti ha detto di succhiarlo.
Mi sego, la cappella è a un centimetro dalla tua bocca, la vedi che si bagna, ti afferro per i capelli e con una smorfia di dolore ti chino indietro la testa.
Resti a bocca aperta impotente e dalle mie labbra vedi colare la saliva che senti calda sulla tua lingua.
Conservala perché te ne servirà molta.
Ti prendo la testa da dietro e te la spingo sul mio uccello che strusciando tra le labbra ti entra in gola.
Ora succhialo. Mentre lo fai io avanzo con il cazzo e tu retrocedi fino a quando la tua testa si posa contro il muro.
Ora non hai più scampo, senti il cazzo in gola.
Ti prendo la testa e te la sbatto verso di me, hai così tanto cazzo in bocca che per poco non soffochi, ti scendono le lacrime, senti le palle sbattere sul tuo mento.
Mi implori di fermarmi ed io ti afferro per le guance, le stringo e ti dico: ti ho detto di fare quello che desidero schiava del cazzo.
Ti lascio solo alcuni secondi per riprendere fiato, sei tra il muro e me, ora lo senti sbattere nelle tonsille.
Sei fortunata che non ho un sacchetto di nylon a portata di mano.
Questa è stata solo la parte soft, da adesso si fa sul serio! Scrivi e continuo con te girotto2000@libero.it
scritto il
2018-11-30
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