Al ballo con la professoressa Francesca 2°parte

di
genere
orge

Ciao a tutti, mi chiamo Francesca ho già scritto altri racconti su questo sito.
Dopo qualche mese sono tornata a pubblicare un racconto perché mi frullava per la testa questa fantasia, spero che vi piacerà, così come spero di ricevere molti commenti, perché mi divertono sempre molto, oltre (alcuni) ad eccitarmi.

Il giorno dopo, durante la ricreazione, Matteo si fece coraggio e fermò Francesca:
-Scusi professoressa, le devo parlare… può venire un momento? –
-Certo, seguimi in sala riunioni- rispose sorridendo la ragazza e dopo averlo anticipato, aprì la porta ed entrò nella stanza sedendosi su una sedia.
-Cosa posso fare per te? – aggiunse la ragazza con la sua solita disponibilità.
-Ecco, come sa io non godo di grande popolarità qui a scuola: sono grasso, timido, impacciato… ho gli occhiali e tutti voti ottimi… non… non sono esattamente quello che una ragazza vorrebbe per farsi accompagnare al ballo…- Francesca aveva già capito dove voleva andare a parare il ragazzo, ma si divertiva a vederlo contorcersi in quel modo e continuò ad incoraggiarlo con occhiate dolci ed incoraggianti.
-Ecco professoressa, mi chiedevo se volesse venirci lei- Francesca spalancò gli occhi fingendo un’espressione sorpresa e prima che potesse parlare Matteo la incalzò ancora:
-Per favore prof. Sono certo che se andassi al ballo con una ragazza bella come lei la mia reputazione cambierebbe da così a così…- Francy non era molto convinta di questo ed inoltre non era assolutamente allettata dall’idea di andare al ballo con un suo alunno, che per di più incarnava la quinta essenza dello sfigato, così iniziò a chiosare:
-Sai non sono così bella come dici, poi sei un mio alunno, non sta bene che venga al ballo con te- in quel momento Francesca arrossì lievemente capendo quanto era fuori luogo quello che aveva detto. Certo è ovvio che non sta bene che una professoressa vada al ballo con un suo alunno, ma è strano che quella professoressa non si sia preoccupata di quanto non stia bene portarsi a letto un altro alunno. Ma continuò:
-E poi dai non credo che venire al ballo con te, e magari mettendo in giro qualche voce sul post ballo ti possa cambiare la vita- aggiunse sorridendo dell’ingenuità del suo alunno.
-A Luca l’ha cambiata- disse all’improvviso Matteo, riabbassando subito lo sguardo, per poi perderlo di nuovo tra le cosce accavallate della sua professoressa, coperte da un paio di calze bianche. Francesca si sentì come se un rasoio freddo l’avesse attraversata.
-Luca, già… quindi devo dedurre che anche tu hai le foto… comunque Luca è popolare in classe non solo perché mi ha portato a letto, ma anche perché è un bel ragazzo, autoritario, con personalità, rozzo… è vero, ma quel tipo che piace a noi donne. Tu invece… dovresti curarti di più, cambiare… carattere… insomma... dovresti cambiare del tutto- asserì stizzita la giovane professoressa.
Aveva sempre visto Luca come un bravo ragazzo e non pensava che la volesse ricattare e questo la faceva infuriare.
-Si professoressa, ho quelle foto, come del resto le ha tutta la classe. Ma prima che possa dire qualche cosa, io non voglio certo ricattarla, non è questa la mia intensione, come non è intensione di nessuno per quanto ne possa sapere. Lei è una bella donna ed è una bravissima insegnante, inoltre e sempre molto disponibile con tutti noi. Le vogliamo tutti molto bene; e nessuno vorrebbe mai crearle dei guai. Io le chiedo questa cosa, ma se mi dice di no non la starò di certo a ricattarla- Francesca rimase stupita e sentì anche una briciola di rimorso per averlo giudicato male e in questo piccolo spazio di tempo Matteo provò di nuovo:
-Per favore… per lei non sarebbe nulla, per me invece sarebbe tantissimo- dovete sapere che Francesca era si, una puttanella, ed è anche vero che spesso le piaceva cornificare il suo ragazzo e far soffrire gli sfigatelli, ma era anche una ragazza molto dolce e sensibile e vedere quel ragazzo convinto che un appuntamento con lei le avrebbe cambiato la vita la fece sciogliere. Abbassò la testa scuotendola, come a mimare il non essere convinta di questa soluzione, poi gli disse:
-Io non credo che cambi nulla… ma va bene. Accetto! Vienimi a prendere sabato sera alle 20 a Corso Trieste numero 48- il ragazzo non poteva credere a quello che aveva sentito:
-Grazie prof, la ringrazio, lei è gentilissima! Non ci speravo proprio, certo che la vengo a prendere! – la prof sorrideva per questa reazione, stava per alzarsi ma poi decide di divertirsi a stuzzicarlo un pochino.
-Senti, quel giorno ho fatto più di qualche foto… voi in classe quali avete? –
-Bhe ne abbiamo due, la prima lei è in perizoma rosso, ma molto… molto trasparente, un paio di autoreggenti rosse ed è sdraiata su di un fianco, sopra il divano di Luca. Nell’altra è in ginocchio, con solo le autoreggenti rosse, che sta dando un bacino sulla cappella di Luca- rispose con un filo di voce il ragazzo e con lo sguardo sempre fisso sulle cosce di Francesca.
-E quante seghe ti fai su quelle foto? – continuò Francesca, divertita e completamente consapevole della sua supremazia assoluta in questo caso.
-No, no la prego prof questo no… - disse il ragazzo, ormai paonazzo.
-Vuoi venire al ballo con me? – disse seria la ragazza e proseguì scoppiando in una risata:
-Dai… che male c’è? So bene vi ammazzate di seghe su quelle foto-
-Ok… tre, quattro…. al giorno- ammise il ragazzo sotto gli occhi stupiti della giovane prof.
- La tua preferita? –
-Quella sul divano… s’intravede il suo boschetto…. Mi eccita da morire…. – Francesca soddisfatta delle risposte si alza e fa per uscire dalla camera, quando Matteo la chiama:
-Scusi prof… posso farle qualche domanda anche io? – Francesca si blocca, si gira e con un bel sorriso sorpreso si mette a braccia conserte e dice:
-Mi sembra giusto. Dai chiedi pure, ti prometto che risponderò sinceramente –
- Emmm.. hai… hai goduto molto con Luca? –
-Si, ho goduto veramente tanto, lui è molto bravo, ci sa fare… e poi è molto ben dotato… una fortuna da niente. Si mi ha fatta godere tantissimo- Matteo prende coraggio:
-Cos’è la cosa che ti ha fatto godere di più a letto con Luca? -
-Ahhh ho capito, ho capito, hai bisogno di materiale per le tue seghe… non ti bastano più le foto? – disse ridendo Francesca, ma senza offenderlo, si capiva che stava scherzando.
-Ok, ok ho promesso di essere sincera, quindi: la cosa che mi ha fatto godere di più è stata l’autorità con la quale mi ha presa… ha saputo sottomettermi bene perché è nel suo DNA, non ha dovuto sforzarsi… ed io amo gli uomini che mi sottomettono. Poi quando, dopo le foto mi ha strappato il perizoma e me l’ha messo di botto dentro è stato il massimo. Sinceramente stavo quasi per venire con un colpo solo. Non mi è mai successo, te lo giuro, una sensazione incredibile-
-Ah bene… e le altre foto… ecco… come sono? – Francesca si divertiva moltissimo a fare questo giochino, spesso provocava i suoi alunni, con domande e qualche piccola confessione, la eccitava molto, ed i suoi alunni ovviamente apprezzavano molto e magari anche per questo non le davano mai problemi in classe.
-Una a pecorina… senza il perizoma, un’altra mentre gli lecco il pisello per pulirlo dallo sperma, dopo che mi aveva sborrato in faccia… infatti anche il mio viso era sporco… e poi una mentre gli faccio una spagnola… eh… ah si! C’è anche un video di un minuto mentre gli faccio una sega con i piedi con solo le autoreggenti rosse indosso- disse schioccando le dita come se si fosse ricordata qualcosa all’improvviso. Matteo era veramente in subbuglio ed aveva il pisello in erezione, ma aggiunse ancora:
-E…. ecco… si è mai fatta sculacciare? -
-Si… una volta, da un amico del mio ragazzo. Ha preteso che rimanessi solo con le calze e che mi sdraiassi sulle sue cosce. Li mi ha dato 53 sculacciate prima di scoparmi sul divano… e poi sul tavolino! – aggiunse Francesca, divertita dalla reazione stupita del suo alunno.
-Who… prof. Non lo avrei mai pensato…-
-Eh.. invece…- disse lei girandosi di spalle per andarsene.
-Aspetti ancora una domanda- Francesca si girò di scatto e ridendo disse:
-Ma dai.. non hai abbastanza materiale? –
-Solo una… -
-Ok, spara-
-Il suo ragazzo? Ovviamente non sa nulla di tutto questo? –
-Ovviamente! Così come non sa di tutte le corna che ha da cinque anni a questa parte-
- E Luca? Si è preso anche il suo sedere?-
-Ehi! Avevi detto solo una! Uffa ok…- disse con tono comprensivo
-Si, se lo è preso, a letto mi piace fare tutto… a pensarci bene solo a mio fidanzato non lo permetto…- disse con aria pensierosa.
-Lo ha rifatto con Luca?-
-Due volte, una il giorno dopo a casa sua, l’altra ieri, tutto il pomeriggio a casa mia, approfittando del fatto che il mio ragazzo era a lavoro-
-C’è riandata nonostante ci ha dato le sue foto? –
-Si… so che posso fidarmi di voi… e poi gli ho detto che se ve ne dava altre avremmo smesso. Quindi sono in una botte di ferro- disse con un tono molto scherzoso.
-Sei mai stata con altri alunni? –
-No- rispose con un sorriso – e non ho intenzione di andarci di nuovo- e così dicendo se ne andò, non prima di aggiungere:
-Penso che hai molto materiale adesso, tra le foto e le cosce che mi hai guardato tutto il tempo, non ti fare troppe seghe… ti fanno male! Ci vediamo sabato!-
scritto il
2018-12-01
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