La mia prima esperienza 6.

di
genere
bondage

Al mattino dopo, trascorso ad assistere ad una noiosissima lezione all'Università, tornando a casa telefonai a Samanta per chiederle di rincontrarci e sistemare la ragazzina come precedentemente stabilito. Lei acconsentì ed io, dopo un panino e coca cola, andai dritto da Samanta dove trovai Susanna e la ragazzina già bloccata sul lettone con manette ai polsi e gambe divaricate, priva di mutandine e col culetto ben lubrificato dal gel. Lei taceva ma si vedeva che stava tremando dalla paura ed io, dopo che mi spogliai completamente, passai molto gel sul glande e, dopo che lasciai a Susanna il piacere di masurbarmi per provocarmi la necessaria erezione, appoggiai il cazzo al forellino che si apriva e chiudeva. Sentito che lo stava stringendo assai, le mollai due sculacciate sonore e le ordinai di mettersi a spingere come se stesse cacando, così riuscii a penetrarla col glande e, dopo che ero entrato, lo introdussi tutto intero in lei. La ragazzina gridava disperata ma io che invece mi eccitavo sempre di più, le diedi dei colpi da far tremare il letto e la inculai provocandole un'uscita di sangue che eccitò me e le partecipanti Susanna e Samanta. Sborrai all'infinito, meravigliandomi di quanto ero capace di produrre sperma e, una volta tirato fuori dal culetto il mio cazzo, Samanta si precipitò a prenderlo in bocca sanguinante ed ancora ben rigido. Liberata la ragazzina da manette e lacci, la facemmo rigirare e spalancandole le cosce, la possedetti in figa, stantuffando duramente. Lei implorava pietà ma noi ci stavamo divertendo troppo per fermarci e, dopo averle sborrato dentro, dissi a Samanta di mettersi a pecorina e inculai anche lei che, invece di piangere gridò dal piacere che stava provando. Susanna mi prese poi il cazzo in bocca e me lo fece riaddrizzare e se lo mise poi in culo. La ragazzina seguiva stupita di come godevano le altre due, sentendosi ancora molto indolenzita. Le slinguai la fighina e ci infilai due dita per farla godere ma lei aveva ancora molto dolore e non si divertì affatto. Io sì! Samanta e Susanna si misero a leccare i capezzoli alla ragazzina ed io passai a leccarle la figa. dopo che il dolore diminuì in lei, iniziò a gemere di piacere. Mentre continuavamo a giocare tra noi, suonò il campanello e ci trovammo alla porta il ragazzino che ignaro di trovare me, convinto di potersi scopare le mie amiche, rimase allibito e stava quasi per richiudere la porta ed andarsene. Io fui veloce a bloccarlo e lo spinsi dentro per condurlo in camera da letto ma lui si oppose e fui costretto a fare intervenire le mie amiche per poterlo spogliare e immobilizzare sul lettone. Una volta denudato e legato, mi mis dietro a lui e gli unsi bene il culo che subito dopo possedetti forsennatamente.Lui gridava e Samanta le mise un nastro adesivo alla bocca, soffocando i suoi urli. Pompai fino a sborrare all'infinito, poi, dopo slegato, le misi il cazzo davanti alla bocca perchè me lo pulisse ben bene. Lo fece senza opporsi e, per premiarlo, le mollai un pò di sculacciate che però gli provocarono l'erezione e Susanna approfittò e si fece scopare da lui. Io mi scopai invece la ragazzina e dopo anche Samanta. Quando sentii che stavo per dovermi arrendere, trovai una scusa e me ne andai via.
scritto il
2018-12-10
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