Ho visto Francesca #1: "Ma non state più insieme?"

di
genere
tradimenti

Volete sapere cos’é patetico?
1 - Non riuscire a togliere la foto della tua ragazza dal comodino dopo che ti ha mollato per un altro. Così che ogni mattina spegni la sveglia sul telefono apri un occhio e la prima cosa che vedi è il suo bel faccino che ti sorride dal quel romantico quadretto dove siete abbracciati in un suggestivo tramonto montano.
2 - Trascinarsi in bagno e iniziare la giornata con una sega seduto sul cesso mentre ti guardi sul telefono le sue ultime foto di facebook. Quella dov’è tutta in tiro alla cena con le amiche, quella in tacchi mezza ubriaca alla festa ma soprattutto quella, fresca fresca, in cui si sta baciando con il suo nuovo tipo in un tripudio di commenti che vanno da “Che bella coppia!” a “Siete bellissimiiiii!”
3 - non avere neanche le palle di dire di no quando lei ti propone ti vederla per metterle a posto il computer che non si capisce come mai ha cominciato a spegnersi all’improvviso.

Così, non sono neanche le quattro, lei sta per arrivare, e io ho appena finito la seconda sega della giornata. Che poi mi ero imposto di aspettare ma una pubblicità di intimo alla tv mi ha fatto venire in mente quella volta in cui una notte, nel cortile di casa dei miei, mentre dormivano di sopra, le avevo aperto il culo e scopata contro il tavolino. I capelli ricci che le scendevano sulla schiena sudata, la gonna tirata su, i tacchi sparsi per terra e i suoi piedi scalzi che si tenevano al pavimento mentre si mordeva il dito per non fare casino. Francesca. La mia ex. Dio che figa che era.

Suona il campanello. Le apro dal citofono e corro in bagno a lavarmi mani e palle per non puzzare troppo di seghe. Operazione inutile perché intanto lei lo sa già. Lo sanno tutte, è come se avessero il radar. Quanto ti hanno appena mollato di una cosa sono certe: che i primi mesi li passi a spippettarti sulle loro foto ripensando alle scopate migliori. Quindi, quale migliore occasione per infierire e presentarsi in tacchi, vestito scollato e trucco da sera?
Roba che le apro e all’abbraccio di benvenuto mi è tornato già duro in un lampo. La stronza mi mostra il suo problema con il portatile che, ovviamente, si dimostra una cazzata da neanche cinque minuti. Quindi decide di passare il tempo che ci rimane raccontandomi aggiornamenti sulla sua appena nata love story. Precisamente che c’è qualche problema con la distanza, con i suoi amici, ma fortunatamente il sesso va da dio. “Guarda non ti dico niente ma... è qualcosa di eccezionale!”. Grazie dell’informazione, adesso puoi prendere le mie budella e spargerle per la casa.
Si accorge che è da un po’ che nel sto fissando le scarpe e mi dice che sono nuove. “Pagate un po’ ma ne valeva la pena”. Poi mi mostra la sua nuova cavigliera presa in Messico e non posso fare a meno di ricordare quella volta in cui, proprio su questo divano, l’avevo montata tenendole su le gambe e mi aveva chiesto di succhiarle l’alluce quando stava per venire.

E’ ora di andare, ci abbracciamo. Mi coccola un po’. “Mi manchi lo sai?”. Mi avvicino per tentare un bacio ma si sposta subito “Ehi! Non posso lo sai.”
Sì. Lo so.

La accompagno alla porta, ci salutiamo per l’ultima volta, chiudo e senza neanche aspettare il suono dell’ascensore che la portarà giù me lo tiro fuori e inizio a segarmi. Sul divano c’è ancora il suo odore. Apro facebook, cerco quella sua foto in costume al mare che mi fa andare fuori di testa, mi tiro giù i pantaloni e inizio a infilarmi un dito in culo mentre mi sego pensandola mentre, con quel visino, ciuccia la cappella al suo nuovo ragazzo.

Poi mi viene in mente una cosa. Non ne sono sicuro ma forse... Entro in camera da letto, frugo nell’armadio e... Sì! Ci sono ancora.
Qualche mese fa, quando stavamo ancora insieme, si era dimenticata dei tacchi qui da me. Strano non me li abbia più chiesti.

Cinque minuti più tardi mi arriva un messaggio sul telefono. E’ lei che mi chiede se domani ci vediamo di nuovo per un aperitivo ma io non lo sento perché in quel momento sono con gli occhi puntati sulle sue tette in costume e mi sto per sborrare in mano con un suo tacco nel culo.

Il telefono squilla: Francesca. Cazzo.
Rispondo. Mi chiede se disturba, probabilmente sentendomi col respiro affannoso, poi insiste con la proposta di vederci domani all’aperitivo.
Un’altra tortura cinese in arrivo.
Stavolta no, che cazzo.
“Allora vieni? Dai, ho voglia di parlare ancora... oggi sono stata bene. Dai...”
..........................
“.........Ok vengo.”
Attacco il telefono e mi chino a pulire la sborra sul pavimento.
Che stronzo che sono.
scritto il
2018-12-19
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