La sorellina della mia fidanzata 4.

di
genere
dominazione

Al mattino dopo, come preannunciato, mi sveglio al suono del campanello e, affacciatomi alla finestra, vedo Francesca. La faccio entrare e, quando arriva difronte a me, l'abbraccio e bacio con passione. Quale risveglio è gradito quanto l'essere abbracciati e baciati da una graziosissima bambolina da capogiro! La prendo in braccio e la porto in camera da letto dove la adagio sul letto e mi sdraio accanto a lei. La aiuto a liberarsi degli abiti e, dopo averla baciata al viso, ai seni, all'ombelico, scendo all'inguine e le lecco la figa già bagnata. Poi, sentendola gemere e tremare un poco dal piacere provato, le allargo le cosce e le infilo il cazzo tutto dentro di lei. Inizio a scoparla lentamente, facendole gustare il cazzo graduatamente ma dopo lenti colpi, vado a possederla furiosamente, facendola godere all'impazzata. Quando sto per venirmene, le estraggo il cazzo dalla figa per passare al culetto sempre invitante, sodo e muscoloso. La sodomizzo con foga e, quando sento di stare per godere, le spingo dentro il cazzo con più focosità e lascio scaricare una quantità interminabile di sborra. dopo avere goduto insieme, rimaniamo abbracciati in silenzio, poi propongo di dedicarci all'impegno più importante: la maturità. Lei acconsente e così prende i libri ed iniziamo a studiare. Gli esami vengono superati da lei con molto successo ed i suoi genitori decidono di festeggiare tutti insieme al suo successo scolastico. Venne preparato un pranzo da favola dove io ed il papà della festeggiata cademmo sopraffatti dal buon vino che, essendo bianco fresco, mandavamo giù con leggerezza ma, dopo le tante portate squisitissime, cademmo in un sonno profondo sul divano e nessuno riuscì a svegliarci se non dopo varie ore. Tutti ridevano sul nostro stato che sembrava ci avesse condotto in catalessi ma un buon caffè ci riportò alla realtà. Nel frattempo io vengo invitato ad un aggiornamento per il lavoro che svolgevo a casa col computer e, dovendo andare a Rimini, città di mare, proposi ai genitori di Francesca di farla venire con me a Rimini per farsi una settimana di mare mentre io ero impegnato al corso. Fidandosi cecamente di me, non fecero opposizioni e, dopo che avevo scopato per bene la mia fidanzata, rassicurandola che avrei badato alla sorellina con tutte le attenzioni, lasciai con Francesca la cittadina natia e ce ne andammo a Rimini. Superfluo parlare del corso che io non m'informai neanche dove veniva svolto, dato che eravamo impegnatissimi ad andare in spiaggia la mattina ed il pomeriggio svolgevamo un corso sì ma di sessuologia applicata. La settimana volò rapidamente e, quando terminò, ritornammo a casa. Con Paola recuperammo i giorni passati senza scopare e, un pomeriggio che riuscii a farle bere un bel po di birra fresca, riuscii dopo ad infilarle due dita nel suo bellissimo culo con l'aiuto del gel e lei non si oppose minimamente. Dopo che la coccolai con baci e leccate dappertutto, mi cosparsi il cazzo di gel e mi avvicinai al suo ano che ancora era unto di gel, così misi il glande davanti al buchino e spinsi lentamente. Lei sobbalzò e cercò di svincolarsi ma io le bloccavo le braccia e spingevo sempre più dentro lentamente e lei tentava di opporsi ma non poteva muoversi liberamente, così riuscii ad infilarglielo tutto dentro, dandole un colpo decisivo che la fece urlare ma poco dopo ansimava dal piacere. Pompai fino a sborrarle dentro e, uscito dal suo culo, la feci girare a pancia sopra dandole il cazzo in mano che lei piegandosi lo portò alla bocca ripulendolo della sborra che ancora fuoriusciva. Da quel giorno, superato l'ostacolo del dolore, mi chiese sempre di essere sodomizzata ed io la accontentai molto volentieri. Quel periodo fu un alternarsi di sorelline trombanti che accontentavo come meglio potevo e tutto scorse via tranquillamente, fino a quando una nuova situazione creatasi, mi costrinse a rallentare gli incontri.
scritto il
2019-01-12
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