Il bravo ragazzo 7
di
Mente Malata
genere
dominazione
Prima di continuare col racconto vorrei dirvi che per sbaglio ho pubblicato il sesto capitolo omettendo il numero 6 da ‘ Il bravo ragazzo’. Mi scuso per la confusione.
Maurizio è rimasto a dormire a casa mia, nel mio letto, dove normalmente dorme mio marito con me. Mi ha ammanettato al letto per tutta la notte, non sono riuscita a dormire tanto, ho pensato tutta la notte a quello che sarebbe successo l’indomani. Dover lavorare tutto il giorno con quella specie di vibratore nella mia fica mi avrebbe messo in imbarazzo.
La mattina dopo mi ha svegliato con delle carezze sul viso, mi bacia dolcemente sulle labbra, mi toglie le manette e mi dice di fargli una sega.
Andiamo a lavoro insieme con la sta macchina, trovo il tempo per scrivere un messaggio ai miei figli dicendo loro di rimanere dai nonni anche oggi. Ho il vibratore a comando nella mia patata e sono molto tesa per la paura di fare brutte figure sul lavoro. Il vibratore si aziona schiacciando un tasto sul suo telefono. Passiamo in un bar a prendere il caffè, mentre siamo al bancone a sorseggiare il caffè, schiaccia il tasto e sento il vibratore azionarsi nella mia patata. Sono fortemente in imbarazzo lo guardo, ma lui mi ignora. Cammino con difficoltà fino alla macchina e lui blocca la vibrazione.
Al lavoro si è divertito a mettermi in imbarazzo davanti le clienti. Io ero alla cassa ed ogni volta che qualcuno si avvicinasse per pagare, lui azionava il vibratore, provocandomi uno strano piacere che ero obbligata a cercare di soffocare. Quando c’era fila alla cassa lui si è divertito a lasciare il vibratore continuamente acceso. Anche lui ad un certo punto è venuto dietro alla cassa e si godeva lo spettacolo di me che soffrivo per il piacere.
Una signora vedendo le mie smorfie mi ha consigliato di non lavorare se mi sentivo male.
Qualche ragazzo mi guardava con insistenza, riconoscendo forse i gemiti di piacere che cercavo di mascherare con colpi di tosse.
Durante il lavoro sono venuta cinque volte. Mi sono sentita tremendamente sporca. Spero che nessuno si sia accorto dei miei orgasmi.
Continua...
Maurizio è rimasto a dormire a casa mia, nel mio letto, dove normalmente dorme mio marito con me. Mi ha ammanettato al letto per tutta la notte, non sono riuscita a dormire tanto, ho pensato tutta la notte a quello che sarebbe successo l’indomani. Dover lavorare tutto il giorno con quella specie di vibratore nella mia fica mi avrebbe messo in imbarazzo.
La mattina dopo mi ha svegliato con delle carezze sul viso, mi bacia dolcemente sulle labbra, mi toglie le manette e mi dice di fargli una sega.
Andiamo a lavoro insieme con la sta macchina, trovo il tempo per scrivere un messaggio ai miei figli dicendo loro di rimanere dai nonni anche oggi. Ho il vibratore a comando nella mia patata e sono molto tesa per la paura di fare brutte figure sul lavoro. Il vibratore si aziona schiacciando un tasto sul suo telefono. Passiamo in un bar a prendere il caffè, mentre siamo al bancone a sorseggiare il caffè, schiaccia il tasto e sento il vibratore azionarsi nella mia patata. Sono fortemente in imbarazzo lo guardo, ma lui mi ignora. Cammino con difficoltà fino alla macchina e lui blocca la vibrazione.
Al lavoro si è divertito a mettermi in imbarazzo davanti le clienti. Io ero alla cassa ed ogni volta che qualcuno si avvicinasse per pagare, lui azionava il vibratore, provocandomi uno strano piacere che ero obbligata a cercare di soffocare. Quando c’era fila alla cassa lui si è divertito a lasciare il vibratore continuamente acceso. Anche lui ad un certo punto è venuto dietro alla cassa e si godeva lo spettacolo di me che soffrivo per il piacere.
Una signora vedendo le mie smorfie mi ha consigliato di non lavorare se mi sentivo male.
Qualche ragazzo mi guardava con insistenza, riconoscendo forse i gemiti di piacere che cercavo di mascherare con colpi di tosse.
Durante il lavoro sono venuta cinque volte. Mi sono sentita tremendamente sporca. Spero che nessuno si sia accorto dei miei orgasmi.
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