Imprevisto in ufficio
di
Malia
genere
etero
Quel giorno avevo fatto tardi in ufficio: al mattino il treno aveva tardato per un guasto sulla linea, così per non trascinarmi il lavoro avevo deciso di fermarmi un po’ di più, ma tra una cosa e l’alta si erano fatte quasi le 20.
In ufficio eravamo rimasti solo io ed Elia a cui era stato affidato l’ingrato compito di aggiornare tutti i server su cui noi lavoravamo abitualmente.
Mi si avvicina e inizia a massaggiarmi le spalle. Non è strano, lo fa spesso, non solo con me: è un suo modo di essere gentile, anche se non abbiamo particolare confidenza. Mi chiede se ci metterò ancora molto, perché nel caso lascerebbe le chiavi a me visto che lui ha finito. Anche io però sto per uscire e gli dico che se ha 5 minuti di tempo arrivo anche io.
Mi dice di sì e intanto va avanti a massaggiarmi il collo. Ho una camicetta non particolarmente scollata, ma un po’ ampia sulle spalle. Mentre mi massaggia, quasi con non curanza fa scivolare le mani appena sotto la camicia fermandosi appena sopra il mio seno. Vuole scoparmi? Penso che sia pazzo, che siamo in ufficio, che se entrasse qualcuno ci licenzierebbero in tronco, ma non dico niente.
Le sue dita vanno più in basso e poi con la mano mi avvolge il seno sinistro e fa una leggera pressione. Io emetto un leggerissimo gemito di piacere. A questo punto ha la certezza che io ci starò e inizia a muoversi con più decisione. Mi fa alzare e girare verso di lui. Mentre limoniamo duro mi slaccia il reggiseno e me lo sfila da sotto la camicetta. Con una mano mi palpa le tette attraverso la camicetta e con l’altra mi palpa il culo, facendo una leggera pressione nella parte bassa di modo che io stia istintivamente in punta di piedi e aggrappata a lui.
Elia è alto e moro e ha le spalle larghe, è oggettivamente un bel ragazzo, ma prima d’ora non l’avevo mai preso in considerazione perché non è il mio tipo, ma mi sta decisamente facendo cambiare idea.
Mi sfila la camicia e poi si ferma un istante per guardarmi. “è un pezzo che voglio scoparti” mi dice, “e allora scopami” rispondo io. Mi mette le mani sui fianchi e inizia a leccarmi e mordicchiarmi i capezzoli, io gli tengo le braccia intorno al collo e dopo qualche secondo gli sfilo la camicia. Finiamo di spogliarci e in quel momento ho un lampo di ragione: “se entrasse qualcuno?”-
“Ho chiuso a chiave mentre eri in bagno” dice.
Quindi era premeditato! Il pensiero mi eccita.
Intanto inizia a giochicchiare con le sue dita nella mia figa. Mi abbasso e inizio a fargli un pompino. Gli piace, lo sento, ma ad un certo punto mi fa alzare e mi fa segno di andare verso il fondo dell’ufficio. Cosa vuole fare esattamente? Decido di scoprirlo e lo seguo. Arrivati in fondo mi fa sedere sul tavolino, un tavolino basso che mi arriva alle ginocchia quando sono in piedi. Si appoggia alle mie spalle e fa forza per farmi sdraiare. Sono nuda, sdraiata sul tavolino che di solito usiamo per le riunioni e sto per scopare.
Elia ha ripreso a leccarmi i capezzoli, ma lentamente inizia a scendere verso il ventre, per poi iniziare a leccarmi la figa. Dio quanto mi piace quando me la leccano. Inizia piano per poi accelerare il ritmo e io sono già in estasi. Poi mi infila un dito e inizia a mueverlo, poi infila l’altro.. Il movimento si fa sempre più veloce. Vuole farmi squirtare in ufficio! Sono eccitata all’invero simile. Sto godendo così tanto che non riesco a non urlare. Continua alternando ritmi veloci a ritmi più lenti, ogni tanto esce per farmi impazzire e poi rientra più abile di prima. Nessuno mi h mai fatto godere così tanto usando solo le dita. Lo sento arrivare, sto per squirtare, tira fuori le dita. Squirto mentre i muscoli del mio ventre si contraggono e urlo di piacere. Solo in quel momento, mentre ancora sto squirtando, me lo ficca dentro in un colpo. Mi manca il fiato per un momento, poi inizia a sbattermi e io urlo: ho perso completamente la ragione. Non controllo più le reazioni del mio corpo e inarco la schiena urlando “fottimi cazzo, fottimi”. Lui mi sbatte ad un ritmo velocissimo e all’apice del godimento mi viene dentro. In quel momento ho un orgasmo così colossale che credo di aver perso conoscenza per una frazione di secondo. Esce e mi lascia seduta sul tavolino mentre i miei e i suoi umori colano dalla mia figa. Faccio per alzarmi, ma l’ultimo orgasmo è stato così devastante che mi cedono le gambe e non cado solo perché Elia mi prende.
Mi prende in giro “ti ho devastato fino a questo punto?”. Vorrei che mi devastasse ancora a lungo, ma dobbiamo davvero andarcene prima che arrivino quelli delle pulizie. Puliamo il tavolino (nessuno si deve accorgere che abbiamo scopato in ufficio) e poi ci rivestiamo. Usciamo e sto per avviarmi a prendere il treno (io abito fuori città), ma lui mi dice “veni da me, voglio scoparti tutta la notte”.
Accetto subito. Arrivati da lui, neanche il tempo di entrare e siamo già nudi. Mi spinge verso il bagno. Vuole scoparmi sotto la doccia. Siamo sotto l’acqua, io appoggiata con la schiena contro il suo petto, mi sta puntellando col cazzo che è diventato di marmo. Questa volta voglio farlo godere io, mi inginocchio e inizio a succhiarglielo.
Ha decisamente un bel cazzo: lunghezza media, ma largo e lo voglio prendere in bocca tutto. Lo lecco e lo succhio alternando i movimenti. Lui gode e si aggrappa al miscelatore chiudendolo. Sta godendo così tanto che nemmeno se ne accorge e sono molto soddisfatta di me. Sento che sta per venire e mi preparo ad ingoiare, ma lui mi dice “chiudi gli occhi”. Vuole sborrarmi in faccia e ubbidisco. Me lo tira fuori dalla bocca e poi mi viene sulla faccia. Una sborrata così grande che mi ricopre tutto il viso. Sta ancora ansimando. Mi chiede se può farmi una foto in quella posizione. Al pensiero che si segherà su di me quando non ci sarò, mi va il sangue alla testa dal piacere e gli dico di sì. Recupera il telefono e mi fotografa.
Poi riapre l’acqua e io mi lavo il suo sperma dalla faccia. Finiamo la doccia e poi andiamo verso la sua stanza. Vuole davvero scoparmi tutta la notte e io non poso essere più eccitata di così all’idea. Ho scoperto che è un mago del sesso e voglio che mi scopi senza interruzione. Mi siedo sul letto e lui si siede dietro di me. Inizia a fare pressione su ogni singola vertebra della mia spina dorsale facendo accrescere poco per volta la mia eccitazione. Mi chiede se può legarmi i polsi. Io, ormai persa nel piacere, gli dico che può farmi di tutto. Prende un fazzoletto di stoffa e mi lega i polsi dietro la schiena, poi mi fa sdraiare a pancia in giù. Rimango a pancia in giù, ma tiro su le ginocchia, di modo da alzare il culo e lasciarlo esposto a tutto quello che vuole farmi. “frustami il culo” dico senza neanche rendermene conto.
Non ha una frusta, prende allora uno straccio e lo bagna. Me lo da sul culo in modo deciso ma leggero. “più forte” gli intimo. Mi dà un numero imprecisato di frustate così forti da farmi urlare di dolore, ma il dolore si intreccia col piacere e sto davvero godendo. Poi ricomincia a leccarmela per lubrificarla, come se ce ne fosse bisogno: ero così bagnata che sarebbero entrati 3 cazzi contemporaneamente. Inizia a fottermi. Lo fa con una foga tale da togliermi il fiato tanto sto godendo. Provo a stringere la mia vagina, per fare pressione sul suo cazzo e farlo godere quanto sto godendo io. Sembra apprezzare perché geme e continua a ripetermi “cristo se te la sfondo”.
Viene e ha un orgasmo così forte che rimbomba per tutta la stanza. Io sono ancora legata con il culo all’aria e la saliva che mi cola da un lato della bocca tanto ho goduto. Lui esce e dopo qualche secondo mi slega. Ci sdraiamo entrambi su un fianco di modo da vederci negli occhi e penso che mi ha proprio farcito per bene. Lo guardo e gli dico “mi hai fatto godere così tanto che per ricambiare voglio soddisfare qualsiasi tua fantasia erotica, anche la più perversa”.
Mi risponde “voglio scoparti mentre sei bendata e voglio riprendere tutto mandandolo in diretta su… “. Non dirò il nome del sito porno su cui abbiamo trasmesso la nostra scopata.
Accetto subito, molto eccitata all’idea (in fondo non è un’idea così perversa).
Scopiamo ancora. Io bendata non posso affidarmi alla vista e mi si apre un mondo. Uso il tatto come non l’ho mai usato. Sono bendata, ma lo sto cavalcando mentre lui mi dà il ritmo tenendomi per i fianchi. Fino a che non mi esplode dentro di nuovo e questa volta veniamo insieme.
È stato bellissimo ma sono sfinita e dopo un po’ ci addormentiamo. Il mattino dopo mi sveglio per prima e decido di fargli un regalo. Se lo merita, mi ha davvero fatto godere come una troia arrapata la sera precedente. Spengo la sveglia per evitare che ci disturbi sul più bello e inizio a masturbarlo mentre dorme ancora. Forse all’inizio crede di sognare mentre gode, ma quando prendo il suo cazzo in bocca si sveglia e mi prega di continuare. Lo spompino per bene, il suo cazzo è durissimo lo sto facendo decisamente godere. Ansima e geme. Ha un erezione enorme e mi viene in bocca copiosamente. Tiro indietro la testa per facilitare l’uscita del suo cazzo dalla mia bocca e poi fissandolo, ingoio tutto il suo sperma.
Siamo andati a lavoro come se niente fosse e da quel giorno scopiamo ogni volta che ne abbiamo voglia, ormai è il mio scopamico di fiducia.
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