I muratori (seguito di “Il muratore alla finestra”)

di
genere
etero

Era quasi arrivata l’ora prevista. Christian, il muratore che mi aveva scopato il giorno prima, mi aveva confermato che tutti i suoi quattro colleghi sarebbero venuti per scoparmi in gruppo. Presa dall’eccitazione del giorno prima forse avevo un po’ esagerato chiedendogli di portare tutti loro.
Avevo anche chiesto ad Andrea, il mio coinquilino preferito, se poteva farmi il favore di tenere fuori casa Franco (il nostro coinquilino rompipalle) almeno fino all’ora di cena. Andrea mi aveva risposto che con tutte le volte che gli avevo tenuto io Franco fuori dai piedi, me lo poteva tenere fuori casa anche tutto il weekend, a patto che poi gli raccontassi tutto. Mi invidiava un sacco perché anche lui avrebbe voluto farsi scopare da cinque uomini contemporaneamente.
Suonò il campanello ed erano loro. Entrarono in casa ed ero un po’ impacciata e fu Christian a rompere il ghiaccio iniziando subito a spogliarmi con foga. Non mi aveva neanche presentato gli altri, avrei saputo i loro nomi solo perché si chiamavano tra di loro mentre mi scopavano. Andammo verso camera mia lasciando i vestiti all’ingresso, avevo solo mutande e reggiseno. Lo ammetto, all’inizio ero rigida e un po’ restia, ma man mano che mi toccavano, che mi baciavano, che mi dicevano porcherie, mi sono sciolta.
In genere quando scopo mi piace un giusto equilibrio tra chi guida e chi è guidato o se preferite tra chi domina e chi viene dominato, ma questa volta volevo solo essere scopata con maggiore violenza del giorno prima. Volevo che mi usassero a loro piacere, come se fossi il loro svuota palle e nient’altro.

Siamo in camera e mi fanno sedere sul divano per sfilarmi mutande e reggiseno. Marco vuole fottermi subito e me lo sbatte dentro senza neanche dare alla mia vagina il tempo di lubrificarsi completamente e all’inizio mi fa un po’ male, ma presto passa e inizio a godere. Sono appoggiata con la schiena sul divano e Marco mi sta sbattendo tenendomi il baccino sollevato, intanto Christian me lo ficca in bocca. Valerio si avvicina e mi mette il suo cazzo in mano e inizio a segarlo. Ammetto che coordinare il movimento succhio-sego-scopo con tre cazzi diversi non è semplice, ma mi impegno.
Gli altri due sembra che aspettino il loro turno e nel frattempo iniziano a segarsi. Marco esce e mi viene sulla pancia. Giacomo lo sposta e inizia a fottermi. Khaled intanto mi mette il cazzo nella mano che mi è rimasta libera. Christian mi viene in gola e io ingoio tutto. Valerio mi viene all’altezza del seno, ma viene così tanto che parte della sua sborra mi finisce sui capelli. Ho i capelli lunghi e ricci, nerissimi, quindi lo sperma impigliato in essi si nota particolarmente. Giacomo mi sborra dentro e poi esce. Christian mi prende e mi gira. Inizia a sbattermi fortissimo “la mia troia preferita, quanto ti piace il cazzo?”. Intanto è Khaled a mettermelo in bocca. Gemo di piacere. Christian mi sta scopando la figa e Khaled la bocca, mi sento proprio troia e mi piace sentirmi così. Christian viene prima, poi viene anche Khaled. Decido di far colare il suo sperma dalla bocca, cosa che sembra eccitare tutti quanti. Valerio mi prende e mi siede sulla sponda del divano, io rimango con la schiena appoggiata al muro e mi apre le gambe con forza, sale in piedi sul divano per fottermi meglio. Ormai non capisco più niente riesco solo a gemere e godere mentre mi dicono le peggio cose. Valerio mi viene dentro mentre mi urla che sono una puttana, poi esce e fa passare le dita nella mia figa, le dita si sporcano del mio fluido e del suo sperma. Si pulisce la mano nei miei capelli.
Khaled preferisce rimettermi a pecorina, perché le troie si scopano così e mentre mi sbatte senza ritegno, Giacomo me lo infila in bocca e per qualche strano gioco perverso anche lui decide di venirmi sui capelli. Quando Khaled viene ho un orgasmo. Finora è stato quello che mi ha scopato meglio. Di nuovo Marco, che questa volta mi viene dentro. Non sto capendo più niente non capisco nemmeno più chi mi fotta la figa e chi la gola. Poi Giacomo me lo infila in culo. Lo ammetto ho un limite: sono davvero porca, ma il sesso anale non mi piace, ma non dico niente e lo lascio fare, oggi sono il loro giocattolo sessuale. Viene. Io sto ansimando di dolore e di piacere. Mi fottono sia la figa che la bocca almeno altre tre volte a testa (ma potrebbe essere di più, ho perso il conto), a volte mi vengono dentro, a volte mi riempiono il corpo e i capelli di sperma. Sono soddisfatti e mi fanno cadere sul divano come se fossi uno straccio mentre iniziano a rivestirsi.

Io sono sdraiata su un fianco, ho portato le ginocchia al petto, la mia figa da quella posizione è ben visibile e i capelli sciolti ricadono in parte giù dal divano. Lo sperma nei miei capelli è molto evidente, ma in realtà tutto il mio corpo è ricoperto di sperma. Sto ancora ansimando. Ho goduto, ma la vagina è dolorante tanto forte mi hanno scopato.
Sento qualcuno di loro farmi una foto col telefono, ma non vedo chi è perché sono di spalle rispetto a loro. Non mi importa se la gireranno a tutta la loro rubrica. Nel caso lo facessero i loro amici vedrebbero solo la troia che si sono scopati in cinque.
Ho goduto tantissimo, ma al momento sono spossata e non voglio muovermi. Non li vedo perché gli do le spalle e li sento uscire di casa. Non mi hanno rivolto una parola che non fosse per dirmi quanto fossi puttana.
Credo siano usciti tutti e non vedo che uno di loro mi arriva da dietro e mi prende i fianchi per girarmi con forza e rimettermi a novanta. Ricomincia a scoparmi “puttana, sei solo una puttana”. Mi sbatte tenendomi per i fianchi, mi scopa così forte che ormai non distinguo più tra piacere e dolore. Mi viene dentro, ancora. Spero disperatamente che la pillola non mi tiri brutti scherzi nonostante tutto lo sperma che ho ricevuto. Esce e mi spinge con sprezzo sul divano. Poi mi fa girare con un movimento brusco e mi dice “troia”. È Khaled.
Non penso nemmeno per un momento che siano stati stronzi, ho detto io che volevo essere trattata così.

Con Khaled e Christian ho scopato ancora svariate volte. A volte con loro due insieme a volte singolarmente. Gli ho chiesto io di essere sempre brutali e trattarmi con disprezzo. Non so perché mi sia venuta questa fissa, solo con loro ho voluto scopare in questo modo, ma abbiamo scopato quasi tutti i giorni e ho sempre goduto fino all’orgasmo. Fino a che io non ho finito gli esami e non sono tornata a casa dai miei per l’estate.
Non ho mai più visto nessuno di loro, ma ricorderò sempre quanto mi hanno fatto sentire puttana e quanto mi hanno fatto godere.
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2019-02-08
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