Ora parla Grazia
di
uboat
genere
interviste
Per chi ha seguito con interesse la trilogia chiamata “l’impossibile accade”, e nella speranza che qualcun’altro voglia leggerla... ecco il capitolo successivo della vicenda umana di Grazia, che alla fine ha accettato di farsi intervistare rispondendo direttamente ad alcune delle domande poste da alcuni lettori. Per praticità anteporrò solo la D per domanda e la R per risposta.
Ci incontriamo a casa di un’amica che conosce tutta la storia e che accetta di aiutarmi di trascrivere il testo fedele delle domande e delle risposte. Grazia è sorridente e lievemente nervosa mentre gioca con la tazzina del caffè appena bevuto. Veste semplicemente, appena un filo di trucco e mi ha anticipato che sarà sincera
D: Allora Grazia, innanzitutto voglio ringraziarti per questo nuovo capitolo della storia... narrato direttamente da te, senza la mia narrazione.
R: ci ho messo un po’ a decidermi ma è inutile nasconderlo... mi ha incuriosito che alcuni lettori volessero sapere di più su di me e sulla mia storia. E poi ormai... sono abituata a certe stranezze.
D: Parto con le domande, ok? Sei pronta?
R: certo, fuoco alle polveri! - e ridacchia-
D: fai ancora la telefonista hot?
R: si, da quasi 5 anni ormai...
D: quante ore al giorno lavori?
R: Dipende... sovente 4... i turni sono di 4 ore di solito. A volte ne faccio 5 per evitare la domenica.. mio marito Mario è spesso a casa e non mi va con lui sul divano a guardare la partita o un film... qualche volta è capitato e ha imbarazzato entrambi
D: il tuo rapporto con lui come va?
R: Bene. Non ne parliamo mai... è una regola non scritta. In un certo senso partiamo dal presupposto che sia soltanto un lavoro come un altro, anche se... - alza gli occhi al cielo- non è proprio così..
D: ti sei mai pentita di aver iniziato?
R: certo che sì... lo sai...
D: Non mi riferivo a Loris, parlavo in generale
R: si, specialmente agli inizi... poi ti abitui a certe situazioni, alle richieste a volte assurde... alla fine ti convinci davvero che è un lavoro e basta...guadagni discretamente se sai essere una di quelle che vengono richieste con frequenza. Così tutto assume il tono della normalità e smetti di pensare davvero a quello che fai
D: una sorta di pilota automatico?
R: nella gran parte dei casi si... è come se ci fosse uno schema preciso che si ripete
D: Me ne parli?
R: semplice... accogli in linea l’uomo di turno, gli fai un po’ di domande tipo dove si trova, se è già eccitato, cosa gli piace fare... cose così... sovente lui ti chiede come sei fisicamente e allora inizi a raccontare le balle di sempre: che sei alta, bellissima, con le forme perfette...
D: ah, non partono mai in quarta?
R: si, spesso! Li senti già con il fiato grosso - e ride di gusto fingendo di ansimare- e lo capisci al volo che durerà poco...
D: e poi?
R: poi ti adegui a quello che vuole lui... giochi di ruolo, fantasie che non ha mai confessato alla moglie... insomma lo segui portandolo alla fine- e strizza l’occhiolino sorridendo-
D: qual’è la cosa più strana che ti hanno chiesto?
R: una quantità di stranezze! Sarebbe troppo lungo l’elenco... lascia stare...
D: ma dai! I lettori sono curiosi! Almeno dimmi se c’è qualcosa che non sei disponibile a fare...
R: in conversazione devi essere disponibile a tutto... non puoi certo offenderti se vieni insultata! Su una cosa ho avuto delle remore... ci sono persone che godono sentendomi bestemmiare... per carità... non sono mai stata praticante però... non mi piace...
D: ma lo fai?
R: si, ma controvoglia...
D: senti... immagini di certo che il tuo colloquio con Loris abbia eccitato la fantasia di molti...
R: Lo immaginavo, si...
D: ne parliamo?
R: ovvio! Sei qui per questo, no?
D: dopo aver scoperto che ti chiamava sapendo di parlare con te... il vostro rapporto è cambiato?
R: Guarda.... intanto ti volevo dire che la descrizione di quello che è successo nei tuoi racconti è perfetta, anche e soprattutto delle mie emozioni...
D: Grazie. È proprio quello che speravo mi dicessi!
R: si si... sei stato molto bravo nel mettere in parole quelli che ho sentito dentro...comunque per rispondere alla domanda... è cambiato senza cambiare
D: cioè?
R: Non si e trattato di un episodio... mi chiama ancora... anche ora che vive da solo... lo sento un paio di volte al mese
D: e come vanno le cose?
R: in conversazione intendi?
D: in genere... in conversazione... e non...
R: si è creato come uno sdoppiamento delle nostre personalità. Al telefono siamo complici mentre dal vivo siamo solo madre e figlio
D: sarà stato complicato! Soprattutto per te
R: molto complicato! Ci ho messo un bel po’ a farmene una ragione. Alla fine penso che funzioni perché ho dettato delle regole precise
D: quali?
R: primo: gioco con lui solo sulla linea erotica, mai dal vivo e mai al cellulare. Secondo: mai quando suo padre è con me. Terzo: mi deve sempre dire prima quando mi chiamerà.... è passato qualche anno ma devo ancora prepararmi
D: in conversazione è sempre volgare come mi avevi detto o si è fatto più tenero?
R: No, sempre come all’inizio! Ma sono stata chiara... certe cose può dirmele solo lì... altrimenti è finita!
D: se no non gli parlo più?
R: esatto. Troncherei i rapporti...in conversazione. Dal vivo non potrei mai! È sempre mio figlio!
D: e lui... rispetta le regole?
R: assolutamente si!
D: tuo marito e tua figlia sono all’oscuro di tutto?
R: si, ovvio. Romina non sa neanche che rispondo ad una hot Line... Mario sa ma non immagina che mi chiami anche Loris... ne morirebbe
D: ti ringrazio per il tempo che mi hai concesso. Se i lettori volessero girarti qualche altra domanda saresti disposta a farti intervistare ancora?
R: si, da te... si. Ma non vorrei mai avere contatti con uno di loro.
D: ci mancherebbe! Intanto grazie ancora... se avessi bisogno di te, so dove trovarti
R: si... al telefono - altra risata-
Ci incontriamo a casa di un’amica che conosce tutta la storia e che accetta di aiutarmi di trascrivere il testo fedele delle domande e delle risposte. Grazia è sorridente e lievemente nervosa mentre gioca con la tazzina del caffè appena bevuto. Veste semplicemente, appena un filo di trucco e mi ha anticipato che sarà sincera
D: Allora Grazia, innanzitutto voglio ringraziarti per questo nuovo capitolo della storia... narrato direttamente da te, senza la mia narrazione.
R: ci ho messo un po’ a decidermi ma è inutile nasconderlo... mi ha incuriosito che alcuni lettori volessero sapere di più su di me e sulla mia storia. E poi ormai... sono abituata a certe stranezze.
D: Parto con le domande, ok? Sei pronta?
R: certo, fuoco alle polveri! - e ridacchia-
D: fai ancora la telefonista hot?
R: si, da quasi 5 anni ormai...
D: quante ore al giorno lavori?
R: Dipende... sovente 4... i turni sono di 4 ore di solito. A volte ne faccio 5 per evitare la domenica.. mio marito Mario è spesso a casa e non mi va con lui sul divano a guardare la partita o un film... qualche volta è capitato e ha imbarazzato entrambi
D: il tuo rapporto con lui come va?
R: Bene. Non ne parliamo mai... è una regola non scritta. In un certo senso partiamo dal presupposto che sia soltanto un lavoro come un altro, anche se... - alza gli occhi al cielo- non è proprio così..
D: ti sei mai pentita di aver iniziato?
R: certo che sì... lo sai...
D: Non mi riferivo a Loris, parlavo in generale
R: si, specialmente agli inizi... poi ti abitui a certe situazioni, alle richieste a volte assurde... alla fine ti convinci davvero che è un lavoro e basta...guadagni discretamente se sai essere una di quelle che vengono richieste con frequenza. Così tutto assume il tono della normalità e smetti di pensare davvero a quello che fai
D: una sorta di pilota automatico?
R: nella gran parte dei casi si... è come se ci fosse uno schema preciso che si ripete
D: Me ne parli?
R: semplice... accogli in linea l’uomo di turno, gli fai un po’ di domande tipo dove si trova, se è già eccitato, cosa gli piace fare... cose così... sovente lui ti chiede come sei fisicamente e allora inizi a raccontare le balle di sempre: che sei alta, bellissima, con le forme perfette...
D: ah, non partono mai in quarta?
R: si, spesso! Li senti già con il fiato grosso - e ride di gusto fingendo di ansimare- e lo capisci al volo che durerà poco...
D: e poi?
R: poi ti adegui a quello che vuole lui... giochi di ruolo, fantasie che non ha mai confessato alla moglie... insomma lo segui portandolo alla fine- e strizza l’occhiolino sorridendo-
D: qual’è la cosa più strana che ti hanno chiesto?
R: una quantità di stranezze! Sarebbe troppo lungo l’elenco... lascia stare...
D: ma dai! I lettori sono curiosi! Almeno dimmi se c’è qualcosa che non sei disponibile a fare...
R: in conversazione devi essere disponibile a tutto... non puoi certo offenderti se vieni insultata! Su una cosa ho avuto delle remore... ci sono persone che godono sentendomi bestemmiare... per carità... non sono mai stata praticante però... non mi piace...
D: ma lo fai?
R: si, ma controvoglia...
D: senti... immagini di certo che il tuo colloquio con Loris abbia eccitato la fantasia di molti...
R: Lo immaginavo, si...
D: ne parliamo?
R: ovvio! Sei qui per questo, no?
D: dopo aver scoperto che ti chiamava sapendo di parlare con te... il vostro rapporto è cambiato?
R: Guarda.... intanto ti volevo dire che la descrizione di quello che è successo nei tuoi racconti è perfetta, anche e soprattutto delle mie emozioni...
D: Grazie. È proprio quello che speravo mi dicessi!
R: si si... sei stato molto bravo nel mettere in parole quelli che ho sentito dentro...comunque per rispondere alla domanda... è cambiato senza cambiare
D: cioè?
R: Non si e trattato di un episodio... mi chiama ancora... anche ora che vive da solo... lo sento un paio di volte al mese
D: e come vanno le cose?
R: in conversazione intendi?
D: in genere... in conversazione... e non...
R: si è creato come uno sdoppiamento delle nostre personalità. Al telefono siamo complici mentre dal vivo siamo solo madre e figlio
D: sarà stato complicato! Soprattutto per te
R: molto complicato! Ci ho messo un bel po’ a farmene una ragione. Alla fine penso che funzioni perché ho dettato delle regole precise
D: quali?
R: primo: gioco con lui solo sulla linea erotica, mai dal vivo e mai al cellulare. Secondo: mai quando suo padre è con me. Terzo: mi deve sempre dire prima quando mi chiamerà.... è passato qualche anno ma devo ancora prepararmi
D: in conversazione è sempre volgare come mi avevi detto o si è fatto più tenero?
R: No, sempre come all’inizio! Ma sono stata chiara... certe cose può dirmele solo lì... altrimenti è finita!
D: se no non gli parlo più?
R: esatto. Troncherei i rapporti...in conversazione. Dal vivo non potrei mai! È sempre mio figlio!
D: e lui... rispetta le regole?
R: assolutamente si!
D: tuo marito e tua figlia sono all’oscuro di tutto?
R: si, ovvio. Romina non sa neanche che rispondo ad una hot Line... Mario sa ma non immagina che mi chiami anche Loris... ne morirebbe
D: ti ringrazio per il tempo che mi hai concesso. Se i lettori volessero girarti qualche altra domanda saresti disposta a farti intervistare ancora?
R: si, da te... si. Ma non vorrei mai avere contatti con uno di loro.
D: ci mancherebbe! Intanto grazie ancora... se avessi bisogno di te, so dove trovarti
R: si... al telefono - altra risata-
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Nina
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