La badante amante
di
ninfotimido
genere
trans
Ero rimasto solo, mio padre e mia madre erano morti in un incidente e questa prima di morire mi disse che aveva trovato una bravissima badante per me che avevo solo 18 anni, subito dopo dette l'ultimo respiro.
Una volta espletato i lunghi affari per la sepoltura e ereditari mi trovai ad avere una discreta dose di ricchezza, tale da poter anche non lavorare mai.
Io sono ivano e allora ero un ragazzo timido, dai lineamenti molto fini, qusasi femmilinei, anzi si poteva dire che guardandomi da dietro nudo potevo passare per una femmina, specialmente guardandomi culo, gambe e capelli che portavo molto lunghi e lisci fin dopo le spalle.
Il lunedì successivo mi suonarono alla porta in un'ora che di solito dormivo ancora, davanti a me trovai una persona dai tratti somatici sudamericani, il corpo muscoloso ma con un viso dolcissimo, lei si presentò dicendomi "Ciao io sono Katia e sono la tua badante", "ciao Katia io sono ivano e stavo dormendo", "mi dispiace averti svegliato, se vuoi puoi tornare a dormire", "nooo, ormai sono sveglio, ora vado a lavarmi e così mi sveglio", gli occhi di Katia erano rivolti al mio corpo, mi guardai e mi accorsi che indossavo una mutandina tipicamente feminile e anche sexy, era una mutandina di raso rosso, la guardai e gli dissi"cercando allo scuro ho preso queste, solo ora mi accorgo che erano di mia madre", "Ivano ti stanno bene, tienile, si adattano al tuo corpo", "dici?", "Certo.
Mi lavai e vesti, lei cominciò il suo lavoro, era veloce, il suo corpo era snello, agile, veloce, in poco tempo la casa era in ordine."Ivano vuoi che tenga distinte le tue cose da quelle di tua madre?", "Non sò, lascio fare a te", "Allora le tengo unite, magari ti metti ancora qualcosa di femminile".
Passava il tempo, lei era ormai in nella casa, sapeva già cosa fare, cosa non fare, era allegra, gentile e a volte molto affettuosa con me.
Una notte sognai l'incidente dove morirono i miei, forse nel sogno urlai, mi trovai a fianco Katia preoccupata "Cosa c'è Ivano? stai male?", "No Katia ho sognato i miei genitori, ho sognato l'incidente", dovevo proprio avere il viso terrorizzato perchè mi trovai nel letto Katia, che stretta a me mi abbracciava e baciava amorevolmente, io ero di fianco e lei dietro di me, abbracciata a me, ad un tratto sento un qualcosa di duro puntare il mio culo, sentii la lingua di Katia leccarmi le orecchie, il mio corpo si illanguidì e così Katia potè penetrarmi per la prima vlta, una volta che fù completamente dentro di me mi chiese "Ivano ti piace sentire il mio uccello nel tuo culo?", "Katia si mi piace, è una sensazione bellissima", "Allora provo a scoparti, se non ti piace mi fermo subito", cominciò così a scoparmi lentamente, affondava il suo uccello dentro di me, rimaneva ferma e poi usciva e ogni volta un senso fastidioso di vuoto mi prendeva allora lo dissi a Katia" Rimanimi dentro, non uscire mentre mi scopi", "Certo tesoro, ora ti scopo bene, vedrai ti piacerà tesoro", cominciò così a scoparmi sempre più forte, lei era abbracciata satrettissima a me ed io ben presto mi trovai a sentire un calore benefico riscaldarmi e poi eccitarmi, mi piaceva, mi piaceva tantissimo ciò che Katia mi stava facendo "Katia scopami, scopami ti prego, scopami, mi piace, mi piaceeeee", "Ivano sei un amante delizioso, il mio uccello è al limuite, anzi, ora sborro, sborrroooo, suiiiiiii, siiiiii", sentii il mio culo essere invaso da un liquido caldo, appiccicoso", ci addormentammo così, con ancora Katia nel mio culo.
Al mattino trovai Katia già sveglia, a fianco di me un biglietto"Ivano sei il mio miglior amante, anzi la mia miglior amante", mi alzai e la cercai, Katia era in bagno, mi avvicinai silenziosamente a lei e l'abbracciai da dietro e le dissi"Katia questa notte avrei voluto essere donna per poter essere rimasta in cinta da te" e la baciai, lei si voltò, sul suo viso c'erano delle lacrime di commozione, mi abbracciò e mi baciò sulla bocca poi mi disse"Ivano mi hai fatta sentoire al settimo cielo, tu avresti voluto un figlio da me!! da una trans", "No da una trans, dal mio amante"; rimanemmo stretti stretti in un abbraccio bellissimo, poi lei mi disse"che ne dici se usciamo insieme a fare la spesa?", "Vicino a te, mano nella mano però!", "Certo tesoro, anzi mi viene un'idea, che ne diresti se ti truccassi per bene e poi ti vesta da femmina?", "ssarebbe divertente Katia", "allora vieni in bagno che ti trucco", Katia mi prese per mano e mi portò in bagno, qui mi fece sedere su uno sgabellino, mi denudò completamente e cominciò a truccarmi, il mio viso solo dopo pochi tocchi era ancora più femminile e alla fine mi guardai e rimasi meravigliato, il mio viso era bello, femminile, dolce, sensuale come quello di una lolita, Katia mi riprese per mano e mi portò dove dormiva, qui aprì l'armadio e tirò fuori delle calze autoreggenti rosa a rete, un perizoma rosa ed un vestito lungo rosso fiammante con profonde scollature posteriore e laterali, il vestito era leggermente attillato e mi stava a pennello, Katia poi inserì dei batufforli di lana all'altezza delle tette, alla fine un paio di sandali rossi con tacco di 5cm. ebbi paura ma con mia sorpresa e quello di Katia camminai come se l'avessi sempre fatto, Katia alla fine si avvicinò a me, mi abbracciò e mi disse"Ivano dentro di te sei femmina, vedrai sulla strada quanti commenti, tu sei intimamente femmina", "Ma dai Katia, cosa dici?", "scommettiamo che se anche metti dei sandali più alti li porteresti tranquillamente?", Katia andò nella scarpiera ed estrase un paio di sandaletti sempre rossi, eleganti ma con tacco di 10cm. mi fece smettere quelli di prima e mi fece indossare questi, mi alzai e camminai con cautela ma Katia aveva ragione, camminavo ora tranquillo, anzi dondolandomi su questi un pò, Katia mi prese per mano e uscimmo in strada.
Poco dopo sulla strada fui subissato da una sequela di fischi di apprezzamento, di commenti anche un pò audaci , io ero stretto a braccetto con Katia, ma piano pisani acquistai sicurezza e lentamente cominciai a camminare dritto, come una mannequin, mi sentii femmina e cominciai a guardarmi intorno con occhi un pò più audaci, arrivammo in un bar, comandammo dei succhi di frutta, il barista mi fissava e poi parlando con un cliente abituale sentii dirgli "una così me la scoperei per unb mese intero", l'altro"nooo, troppo pericolosa, rischi di innamorarti pericolosamente e ti porterebbe al lastrico".
Bevuti i nostri succhi e pagato uscimmo, Katia era orgogliosa di me e volle portarmi dalle sue amiche, prendemmo un tram pieno zeppo, eravamo in piedi, stretti come sardine, ad un tratto sentii alzarmi il vestito e abbsassarmi la mutandina, non riuscivo a muovermi, a ribellarmi, Katia si era accorta di ciò che mi stava succedendo e invece di aiutarmi istigava colui che mi stava scopando, incitandolo e difatti il mio culo fù preso da un uccello dalle dimensioni cavalline, cominciò subito a scoparmi con grande forza, vigore ed io mi stavo eccitando sempre di più fin quando il mio culo si riempì di tanta di quella sborra che non riuscii a trattenerla, il signore senza dire una parola scese dal tram e Katia non mi riempì di baci.
Tornammo subito a casa perchè le amiche di Katia non c'erano.
Katia pi fece sedere e con un sorriso mi disse"da oggi sei Lola".
Una volta espletato i lunghi affari per la sepoltura e ereditari mi trovai ad avere una discreta dose di ricchezza, tale da poter anche non lavorare mai.
Io sono ivano e allora ero un ragazzo timido, dai lineamenti molto fini, qusasi femmilinei, anzi si poteva dire che guardandomi da dietro nudo potevo passare per una femmina, specialmente guardandomi culo, gambe e capelli che portavo molto lunghi e lisci fin dopo le spalle.
Il lunedì successivo mi suonarono alla porta in un'ora che di solito dormivo ancora, davanti a me trovai una persona dai tratti somatici sudamericani, il corpo muscoloso ma con un viso dolcissimo, lei si presentò dicendomi "Ciao io sono Katia e sono la tua badante", "ciao Katia io sono ivano e stavo dormendo", "mi dispiace averti svegliato, se vuoi puoi tornare a dormire", "nooo, ormai sono sveglio, ora vado a lavarmi e così mi sveglio", gli occhi di Katia erano rivolti al mio corpo, mi guardai e mi accorsi che indossavo una mutandina tipicamente feminile e anche sexy, era una mutandina di raso rosso, la guardai e gli dissi"cercando allo scuro ho preso queste, solo ora mi accorgo che erano di mia madre", "Ivano ti stanno bene, tienile, si adattano al tuo corpo", "dici?", "Certo.
Mi lavai e vesti, lei cominciò il suo lavoro, era veloce, il suo corpo era snello, agile, veloce, in poco tempo la casa era in ordine."Ivano vuoi che tenga distinte le tue cose da quelle di tua madre?", "Non sò, lascio fare a te", "Allora le tengo unite, magari ti metti ancora qualcosa di femminile".
Passava il tempo, lei era ormai in nella casa, sapeva già cosa fare, cosa non fare, era allegra, gentile e a volte molto affettuosa con me.
Una notte sognai l'incidente dove morirono i miei, forse nel sogno urlai, mi trovai a fianco Katia preoccupata "Cosa c'è Ivano? stai male?", "No Katia ho sognato i miei genitori, ho sognato l'incidente", dovevo proprio avere il viso terrorizzato perchè mi trovai nel letto Katia, che stretta a me mi abbracciava e baciava amorevolmente, io ero di fianco e lei dietro di me, abbracciata a me, ad un tratto sento un qualcosa di duro puntare il mio culo, sentii la lingua di Katia leccarmi le orecchie, il mio corpo si illanguidì e così Katia potè penetrarmi per la prima vlta, una volta che fù completamente dentro di me mi chiese "Ivano ti piace sentire il mio uccello nel tuo culo?", "Katia si mi piace, è una sensazione bellissima", "Allora provo a scoparti, se non ti piace mi fermo subito", cominciò così a scoparmi lentamente, affondava il suo uccello dentro di me, rimaneva ferma e poi usciva e ogni volta un senso fastidioso di vuoto mi prendeva allora lo dissi a Katia" Rimanimi dentro, non uscire mentre mi scopi", "Certo tesoro, ora ti scopo bene, vedrai ti piacerà tesoro", cominciò così a scoparmi sempre più forte, lei era abbracciata satrettissima a me ed io ben presto mi trovai a sentire un calore benefico riscaldarmi e poi eccitarmi, mi piaceva, mi piaceva tantissimo ciò che Katia mi stava facendo "Katia scopami, scopami ti prego, scopami, mi piace, mi piaceeeee", "Ivano sei un amante delizioso, il mio uccello è al limuite, anzi, ora sborro, sborrroooo, suiiiiiii, siiiiii", sentii il mio culo essere invaso da un liquido caldo, appiccicoso", ci addormentammo così, con ancora Katia nel mio culo.
Al mattino trovai Katia già sveglia, a fianco di me un biglietto"Ivano sei il mio miglior amante, anzi la mia miglior amante", mi alzai e la cercai, Katia era in bagno, mi avvicinai silenziosamente a lei e l'abbracciai da dietro e le dissi"Katia questa notte avrei voluto essere donna per poter essere rimasta in cinta da te" e la baciai, lei si voltò, sul suo viso c'erano delle lacrime di commozione, mi abbracciò e mi baciò sulla bocca poi mi disse"Ivano mi hai fatta sentoire al settimo cielo, tu avresti voluto un figlio da me!! da una trans", "No da una trans, dal mio amante"; rimanemmo stretti stretti in un abbraccio bellissimo, poi lei mi disse"che ne dici se usciamo insieme a fare la spesa?", "Vicino a te, mano nella mano però!", "Certo tesoro, anzi mi viene un'idea, che ne diresti se ti truccassi per bene e poi ti vesta da femmina?", "ssarebbe divertente Katia", "allora vieni in bagno che ti trucco", Katia mi prese per mano e mi portò in bagno, qui mi fece sedere su uno sgabellino, mi denudò completamente e cominciò a truccarmi, il mio viso solo dopo pochi tocchi era ancora più femminile e alla fine mi guardai e rimasi meravigliato, il mio viso era bello, femminile, dolce, sensuale come quello di una lolita, Katia mi riprese per mano e mi portò dove dormiva, qui aprì l'armadio e tirò fuori delle calze autoreggenti rosa a rete, un perizoma rosa ed un vestito lungo rosso fiammante con profonde scollature posteriore e laterali, il vestito era leggermente attillato e mi stava a pennello, Katia poi inserì dei batufforli di lana all'altezza delle tette, alla fine un paio di sandali rossi con tacco di 5cm. ebbi paura ma con mia sorpresa e quello di Katia camminai come se l'avessi sempre fatto, Katia alla fine si avvicinò a me, mi abbracciò e mi disse"Ivano dentro di te sei femmina, vedrai sulla strada quanti commenti, tu sei intimamente femmina", "Ma dai Katia, cosa dici?", "scommettiamo che se anche metti dei sandali più alti li porteresti tranquillamente?", Katia andò nella scarpiera ed estrase un paio di sandaletti sempre rossi, eleganti ma con tacco di 10cm. mi fece smettere quelli di prima e mi fece indossare questi, mi alzai e camminai con cautela ma Katia aveva ragione, camminavo ora tranquillo, anzi dondolandomi su questi un pò, Katia mi prese per mano e uscimmo in strada.
Poco dopo sulla strada fui subissato da una sequela di fischi di apprezzamento, di commenti anche un pò audaci , io ero stretto a braccetto con Katia, ma piano pisani acquistai sicurezza e lentamente cominciai a camminare dritto, come una mannequin, mi sentii femmina e cominciai a guardarmi intorno con occhi un pò più audaci, arrivammo in un bar, comandammo dei succhi di frutta, il barista mi fissava e poi parlando con un cliente abituale sentii dirgli "una così me la scoperei per unb mese intero", l'altro"nooo, troppo pericolosa, rischi di innamorarti pericolosamente e ti porterebbe al lastrico".
Bevuti i nostri succhi e pagato uscimmo, Katia era orgogliosa di me e volle portarmi dalle sue amiche, prendemmo un tram pieno zeppo, eravamo in piedi, stretti come sardine, ad un tratto sentii alzarmi il vestito e abbsassarmi la mutandina, non riuscivo a muovermi, a ribellarmi, Katia si era accorta di ciò che mi stava succedendo e invece di aiutarmi istigava colui che mi stava scopando, incitandolo e difatti il mio culo fù preso da un uccello dalle dimensioni cavalline, cominciò subito a scoparmi con grande forza, vigore ed io mi stavo eccitando sempre di più fin quando il mio culo si riempì di tanta di quella sborra che non riuscii a trattenerla, il signore senza dire una parola scese dal tram e Katia non mi riempì di baci.
Tornammo subito a casa perchè le amiche di Katia non c'erano.
Katia pi fece sedere e con un sorriso mi disse"da oggi sei Lola".
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