Ero in casa, pensavo di essere al sicuro

di
genere
trans

Luglio 1968, caldo tremendo, ero in casa da solo, avevo quasi 18 anni, i miei erano via per un weekend in montagna, per cui chiudo le gerosie e aprole finestre,accendoi tre ventilatori e vado in camera mia, mi denudo completamente, poi estraggoun sacchetto e prendo delle calze autoreggenti a rete rosa, un perizoma rosa, un vestito rosso fiammante con ampi spacchilaterali e posteriore, una parrucca dai capelli castani e con grossi riccioli che mi arrivava dopo le spalle, misono messo un rossetto rosso fuoco mi guardo allo specchio e mi vedo bella, sexy, il mio corpo è già femminile, culo e gambe sono estremamente sexy, acconciata così mi muovo per la casa cercando qualcosa da leggere, per avere ancora più aria ho socchiusola porta d'entrata, penso che non ci sia nessuno nel palazzo ma ad untratto sento dei passi, mi giro di colpo e vedo una trans,Carmen è grande e grossa,voluminosa,non è brutta ma ha delle cicatrici sulviso e sui suoigrossi seni della sesta misura che la rendono inquietante,mi guarda fisso, mi viene vicina e poi mi dice "Ivano immaginavo che tu fossi gay ma sicuramente non immaginavo che tu fossi così internamente femmina, così sexy vestita da troietta,mettiti pure le scarpe poi ti facciodelle foto",io ero un pò impaurito ma presi un paio di sandaletti con tacchi di 8cm. mi alzai"dai prova a camminare tesoro", io mi erogià abituato a camminare e così ho camminato con estrema sicurezza molleggiandomi", lei mi guardava stupita, ad un tratto mi è venuta vicina, dietro di me "tesoro, ti sei già dato unnome femminile?", "No Carmen", "Te lo posso dare io?", "Si,dammelo, ma che sia corto","Da ora sei Lola,la troietta Lola,ti piace?""Si Carmen è un bel nome, ma perchè troietta?", "Perchètu da ora seila mia Lola, la mia troietta,tu già mi piacevi molto, ora che hoscopertola tua femminilità, la tua passivitàdiventerai mia perchèti voglio", Carmen mi ha stretto in un abbraccio caloroso, da dietro ha iniziato a leccarmi le orecchie, il collo, sentivo il suo uccello ingrossarsi dietro il mio culetto "Lola, ioti voglio mia,voglio che tu diventi la mia amante, ti farò imparare a truccarti e scegliere l'intimo migliore, lentamente imparerai a muoverti e parlare come una femmina, hai un tono maschio, devi imparare a usare tonalità dolci, ad ammorbidire la tua voce, farla più argentina", intanto che Carmenmi parlava mi aveva abbassato la mutandina e puntato il suo uccello al mio culo, un uccello che avevo visto una volta per caso era grosso, veramente grosso, "Carmen ma tu hai un uccello grosso, mi vuoi fare del male","No Lola il mio 28x8 non tifarà nessun male perchè anche tu sei eccitata, senti, senti come entra facilmente, il tuo culo è pronto per ricevere cazzi anche più grossi delmio, guarda è tutto dentro amore mio, adesso comincio a scoparti, ti voglio mia,voglio che tu appartenga sessualmente solo a me",Carmen ha cominciato a scoparmilentamente, entrava rimaneva ferma un pò ed usciva, poi rientrava con un colpo solo tutta, si fermava ed usciva, intanto aveva ripreso a baciarmi volgendo il mio viso verso di lei, la sua lingua entrava nella mia bocca da padrona, ogni tantomi leccava collo e orecchie ed io pianopianocominciavo a cedere, le mie gambe ormai facevanofatica a sostenermi per la languidezza che mi aveva preso e Carmen lo aveva capito, cosìmentre mi scopava mi aveva spinyo fino al divano, una volta vicini lei siè seduta e nello stesso istante io mi sonoreinfilato sul suo uccello, seduti lei mi teneva ancora stretto a lei,mi stuzzicava i capezzoli per farmeli diventare sensibili ed ilritmolentamente aumentava, aumentava fino a quandoCarmen ha preso un ritmo in cui ad ogni affondorischiavo diuscire da lei, per fortuna leimi teneva stretta, il mio uccellino intanto era diventato duro e senza che mi fossi toccato avevo iniziato a sborrare,4, 5,7 fiotti di sperma biancolattiginoso,Carmen alla vista è scoppiata a ridere, ma poidopopochiminutiho sentitoil mio culo essere invaso da un'oceano di sborra bollente e appiccicosa.
Alla fine mi sono alzato ed ho assaggiatola sua sborra,mi è piaciuta tantissimo e così ho ripulito perfettamente l'uccello di Carmen.
"Lola senti questa sera mangi da me, poitorni a casa e telefoni ai tuoi, poi ritorni da me e dormiamo insieme, ti và?"
"Carmen mi hai fatto felice,volevo chiedertelo io ma non osavo", "Lola seiuna stupidella, da ora in poi mi dirai tutto, anch le tue voglie segrete, hai capito?"
"Carmen questa notte se avrai voglia mipotrai scopare quantovuoi,sarò felicissima di sentirti ancora dentro dime", "Vedi Lola tumi piaci per la dolcezza, la sensibilità ,che hai,dai ora vieni a casa mia, rimani così però, con solol'intimo addosso", "e se mi vede qualcuno?", "Meglio, molto meglio, il tuo cambiamentosarà ancora più veloce""E domattina?", "Ti darò uno dei miei vestiti, il più eccitante,a proposito di eccitazione,hofatto casoche quandoti stuzzicavoicapezzoli e lileccavo avevi delle vere fitte di piacere, èvero?", "Si Carmen me ne sono accorta anch'io, cosa vuole dire?", "Che entro un anno avrai già una seconda di tette?", dopoquesteparole misono emozionato tantissimo,sentirmi dire che stavo diventandouna trans è stata una notizia felice per me e Carmen mi ha preso il visofrà le sue manone e mi ha detto"Lola se sei così felice di diventare una trans allora ti aiuterò io,però avvisa per bene i tuoi genitori e se vedi che prendono malissimola notizia allora verrai ad abitare da me, ora andiamo troietta.
scritto il
2011-07-14
2 3 . 3 K
visite
1
voti
valutazione
9
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Thailandia continua

racconto sucessivo

Il cinema di Paolo Saprpi
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.