Poldo
di
ninfotimido
genere
zoofilia
Ero ancora un ragazzino quando mio padre mi portò a casa un cucciolo di pasrore maremmano, era bellissimo, bianco giocherellone, io e Poldo, il suo nome, giocavamo per ore correvamo, poi lo facevo rotolare sull'erba, ma divenne presto grosso e fù lui a farmi rotolare sull'erba e poi mettersi sopra di me e leccarmi il viso felice.
Un giorno d'estate dopo aver corso e giocato, ci eravamo messi sull'erba, il mio viso verso il sole, lui era vicino a me, gioioso, si mise con tutto il corpo sopra di me e ci guardammo per un bel pò di tempo, poi Poldo si mise ad abaiare festoso e mi lavò la faccia con la sua grossa lingua, avevo i capelli corti, senza cintura ed una camicia, Poldo con la sua forza mi fece rotolare ancora sull'erba, giocando con i suoi denti mi aveva slacciato il pantalone ed i miei pantaloni usciti dalle gambe, lui mi venne vicino e mi leccò a lungo le chiappe, cosa che mi eccitò particolarmente, Poldo poi per leccarmi meglio mi spostò la mutandina e la sua lingua mi entrò pure nella fessura del culo, questa cosa mi provocò una fitta di piacere, lui continuò e continuò fino a farmi gemrere dal piacere, lui gradiva i miei gemiti, mi abbaiava e mi leccava, poi improvvisamente si mise dietro di me, le sue gambe sulle mie spalle, sentivo all'altezza del mio culo qualcosa pungermi ma non potevo girarmi, lui mi teneva fermo, sentii la sensazione avvicinarsi sempre di più al mio buco del culo e improvvisamente entrarmi nel culo, capii che Poldo mi stava scopando, ma man mano che Poldo mi scopava il pungiglione divenne sempre più grosso fino a provocarmi un inizio di piacere invadermi e ben presto entrai in uno stato di eccitazione incredibile, gemevo sempre più forte, gemevo come una cagna in calore e Poldo ormai era scatenato, prese un ritmo folle ed io sotto di lui godevo, godevo, godevo, urlavo di piacere "si, si, siii Poldo, siii continua, continua, ti prego", mi scopava e mi leccava le orecchie, ero in estasi, completamente in estasi, non mi resi conto del tempo che passava, Poldo era inarrestabile e resistentissimo, mi accorsi che stava diventando scuro, ma Poldo continuava continuava fino a che improvvisamente Poldo mi scaricò tanta di quella sborra da riempuire un catino, subito dopo si accasciò su di me, felice.
Era diventato scuro, mi rimisi a posto e tornai a casa, i miei mi sgridaron e Poldo mi difese digrignando i denti nei loro confronti e fù sempre così tutte le volte che i miei mi riprendevano.
Divenni la sua cagnetta, non mi mettevo più neppure le mutande, e le volte che rimanevo solo in casa, non mettevo neppure i pantaloni e facevo entrare in casa il mio Poldo, lui mi veniva subito vicino, mi annusava ma non tutte le volte mi scopava, ma un giorno appena entrò mi vide camminare a quattro zampe come una cagnolina, mi venne subito dietro e mi scopò, mi scopò a lungo, Poldo era sempre molto, molto resistente ma quella volta mi si scaricò in men di 10 minuti, a quanto pare la mia posizione lo eccitava, la mkia sottomissione lo eccitava e così imparai a camminare sempre meglio a quattro zampe, imparai a farmi trovare sempre pronta per lui. Lui sapeva che mi poteva avere ogni volta che lo voleva, ero sempre pronta per lui, mi scopò anche 7 volte in un giorno.
Purtroppo invecchio e divenne sterile e morì, io gli preparai una piccola bara e lo sotterrai nel cortile, sulla lapide scrissi "Poldo, sarò sempre tuo".
Non volli più cani, ne altri animali.
Un giorno d'estate dopo aver corso e giocato, ci eravamo messi sull'erba, il mio viso verso il sole, lui era vicino a me, gioioso, si mise con tutto il corpo sopra di me e ci guardammo per un bel pò di tempo, poi Poldo si mise ad abaiare festoso e mi lavò la faccia con la sua grossa lingua, avevo i capelli corti, senza cintura ed una camicia, Poldo con la sua forza mi fece rotolare ancora sull'erba, giocando con i suoi denti mi aveva slacciato il pantalone ed i miei pantaloni usciti dalle gambe, lui mi venne vicino e mi leccò a lungo le chiappe, cosa che mi eccitò particolarmente, Poldo poi per leccarmi meglio mi spostò la mutandina e la sua lingua mi entrò pure nella fessura del culo, questa cosa mi provocò una fitta di piacere, lui continuò e continuò fino a farmi gemrere dal piacere, lui gradiva i miei gemiti, mi abbaiava e mi leccava, poi improvvisamente si mise dietro di me, le sue gambe sulle mie spalle, sentivo all'altezza del mio culo qualcosa pungermi ma non potevo girarmi, lui mi teneva fermo, sentii la sensazione avvicinarsi sempre di più al mio buco del culo e improvvisamente entrarmi nel culo, capii che Poldo mi stava scopando, ma man mano che Poldo mi scopava il pungiglione divenne sempre più grosso fino a provocarmi un inizio di piacere invadermi e ben presto entrai in uno stato di eccitazione incredibile, gemevo sempre più forte, gemevo come una cagna in calore e Poldo ormai era scatenato, prese un ritmo folle ed io sotto di lui godevo, godevo, godevo, urlavo di piacere "si, si, siii Poldo, siii continua, continua, ti prego", mi scopava e mi leccava le orecchie, ero in estasi, completamente in estasi, non mi resi conto del tempo che passava, Poldo era inarrestabile e resistentissimo, mi accorsi che stava diventando scuro, ma Poldo continuava continuava fino a che improvvisamente Poldo mi scaricò tanta di quella sborra da riempuire un catino, subito dopo si accasciò su di me, felice.
Era diventato scuro, mi rimisi a posto e tornai a casa, i miei mi sgridaron e Poldo mi difese digrignando i denti nei loro confronti e fù sempre così tutte le volte che i miei mi riprendevano.
Divenni la sua cagnetta, non mi mettevo più neppure le mutande, e le volte che rimanevo solo in casa, non mettevo neppure i pantaloni e facevo entrare in casa il mio Poldo, lui mi veniva subito vicino, mi annusava ma non tutte le volte mi scopava, ma un giorno appena entrò mi vide camminare a quattro zampe come una cagnolina, mi venne subito dietro e mi scopò, mi scopò a lungo, Poldo era sempre molto, molto resistente ma quella volta mi si scaricò in men di 10 minuti, a quanto pare la mia posizione lo eccitava, la mkia sottomissione lo eccitava e così imparai a camminare sempre meglio a quattro zampe, imparai a farmi trovare sempre pronta per lui. Lui sapeva che mi poteva avere ogni volta che lo voleva, ero sempre pronta per lui, mi scopò anche 7 volte in un giorno.
Purtroppo invecchio e divenne sterile e morì, io gli preparai una piccola bara e lo sotterrai nel cortile, sulla lapide scrissi "Poldo, sarò sempre tuo".
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