Un eccitante lavoro 9.

di
genere
bondage

Mentre mi preparavo il caffè, suona il campanello e rispondo al citofono domandando :"chi è?" e sento:" sono Marianna, la superiora". Le apro il portone e mi faccio trovare a porta aperta essendo a piano terra sul livello stradale. Lei mi sorride ed entra, poi, quasi non la riconosco più ... mi butta le braccia al collo mi bacia sulle guance; per tutta risposta l'abbraccio anch'io e ci dirigiamo poi in camera da letto. La bacio con la lingua in bocca e lei poi si spoglia velocemente dicendomi che vuole imparare tante cose con me. Ci sdraiamo sul letto e le dico che la lezione del giorno è tutta dedicata al sul bel culo, infatti la faccio mettere a pancia sotto e le accarezzo le natiche per scendere poi all'ano e avvicino la bocca per leccarglielo un poco e lei sento che si muove sculettando e vedo il letto già bagnato dai suoi umori che raccolgo e spando sull'ano e sul mio glande. La bacio ancora in bocca e sui seni, sul collo, dietro le orecchie e poi mi metto col cazzo davanti al suo forellino e spingo dentro a brevi spinte: lei sobbalza e m'implora di non farle sentire tanto dolore come fu per la sua fighina ma la cosa mi eccita paurosamente e, sadicamente glielo infilo tutto dentro scorrendo velocemente e lei lancia un grido che mi costringe a tapparle la bocca con un fazzoletto e continuo poi a penetrarla scandendo dei colpi decisi che la fanno lacrimare piangendo dal dolore intenso. Le sborro dentro e poi, estraggo il cazzo dal suo culo per accostarlo alla sua bocca, ordinandole di pulirlo slinguando e lei, un pò riluttante esegue e nuovamente sborro inondandole il viso. Lei rimane un poco scossa ma poi mi abbraccia e mi dice che se quello è sesso, lei vuole veramente imparare ogni lato del gioco. La faccio rigirare e, senza preamboli le infilo il cazzo in figa e la pompo rudemente fino a sborrale sull'ombelico. La rigiro ancora e vedo che il suo ano è insanguinato un poco, così mi eccito nuovamente ed inizio a sculacciarla arrossandole le natiche facendola gemere un poco. Poi mi viene l'idea di pulirle il culo a dovere e, recatomi in bagno prendo il clistere da due litri che riempo subito d'acqua tiepida e vado ad appendere sulla testata del letto e, unta bene la cannula grossa e rigida, le ungo poi l'ano e la penetro nell'ano aprendo il rubinetto. Lei sentendo l'acqua penetrarla mi supplica di smettere il gioco ma io le blocco i polsi con un laccio e mi metto a cavallo su di lei e continuo a fare scorrere l'acqua fino a svuotare la sacca di plastica. Le slego i polsi e l'accompagno al bagno dove, davanti a me, scarica tutta l'acqua e l'aiuto a sedersi sul bidè per lavarsi. Una volta terminata l'azione, torniamo in camera e, dopo averla scopata per due volte, le ripasso il culo ma lei ancora porta le ferite della prima inculata e si lamenta di nuovo ed io, nuovamente, le tappo la bocca col fazzoletto e continuo a godere sentendo i suoi lamenti ed i sospiri di piacere. Termino con una intensa sborrata, poi vado a lavarmi sotto la doccia ed anche Marianna mi raggiunge e ci baciamo con passione. Poi, a malincuore lei mi lascia tornando all'Istituto.
scritto il
2019-04-30
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