Il triangolo continua (amico di letto 4)
di
Dreamergay69
genere
gay
C'è silenzio ora nella mia cucina, si sentono solo i nostri respiri, e i rumori della notte che filtrano dalle imposte socchiuse. Siamo circondati dall'onnipresente canto dei grilli, ho scelto di vivere in campagna proprio per stare a contatto con la natura, poi il fruscio delle foglie degli alberi in giardino carezzati dal vento, che fa sbattere il cancelletto in legno che devo aggiustare. Lo so che sono strano, sono qui, in compagnia di un portoricano superdotato, e del suo muscoloso amico, nudi e caldi, pronti per me, ed io mi perdo in riflessioni sui rumori della campagna di notte. Mi piace stare inginocchiato, Pedro premuroso come al solito mi ha sistemato un cuscino sotto le ginocchia, il climatizzatore è acceso, si sta piacevolmente freschi, anche se fra un po' ci sarà da sudare parecchio. La mano di Pedro sulla nuca mi spinge verso il cazzo di Duilio, tutti i miei pensieri ora si posano sull'incombente dovere di soddisfare i due maschi. Duilio ha un bel membro, certo le dimensioni non sono quelle oversize del mulatto, ma sono sicuramente di tutto rispetto, lo sento inturgidirsi immediatamentee nella mia bocca. Non mi aspettavo un'erezione così repentina, inizio a succhiare con tutta l'esperienza che ho fatto grazie a Pedro, lecco il glande a piena lingua, poi all'improvviso lo faccio entrare tutto fino alle palle. "Cazzo !!", esclama Duilio fra un mugolio e l'altro. "Te l'avevo detto che è il miglior pompinaro che abbia mai conosciuto" gli risponde Pedro ridendo. Mentre succhio penso che di solito stare in ginocchio è sintomo di sottomissione ad un potere più forte, ma in questo momento il potere è mio, Duilio ad occhi chiusi dipende da me per il suo piacere, lo tengo in pugno con la mia bocca. Ha un buon sapore il cazzo di Duilio, ed anche la sua pelle, adoro le persone che si curano, il respiro del ragazzo si fa sempre più affannoso, intuisco che sta per venire e raddoppio l'intensità del mio succhiare, e chiudo gli occhi per dare il meglio di me. "Pensi lasciarmi qui solo a guardare??" La voce del mulatto mi fa trasalire, non quanto il suo scettro di carne che mi preme sulla guancia. Ora sono in piedi davanti a me, da bravi amici si dividono le mie attenzioni, mi fermo solo per prendere fiato. Sono duro anch'io il cazzo preme contro la stoffa dei boxer, ma non posso pensare a me ora. Quando anche la mia eccitazione è al culmine, i sensi si acuiscono, il tatto, godo della durezza di quegli splendidi cazzi. Il gusto, Pedro e Duilio hanno un buon sapore. E anche il loro forte odore di maschio, frammisto a quello dei bastoncini di incenso che avevo acceso prima. Di fronte ai miei stalloni, si completa la mia trasmutazione in troietta, meno massaggio succhio bacio, senza sosta, i loro mugolii sono un potente afrodisiaco per me che mi spinge ad andare oltre. Cosa darei per vedere il mio viso coperto di saliva e dei loro umori. Infoiato è la parola giusta, esistono solo i loro cazzi. Duilio viene proprio mentre è il suo turno, Pedro mi ha abituato al gusto del seme, ed io ingoio senza esitazione quello di Duilio, compreso lo schizzo finito sulla fronte. Col dito lo raccolgo e lo porto alla bocca guardandolo negli occhi. Che bello vederlo accasciarsi sfinito sulla sedia. Continuo con Pedro, il mulatto ha una resistenza fenomenale, dura ancora minuti interminabili per me che ora comincio ad essere stanco. Alla fine esplode in un orgasmo animale, prendo tutti i suoi fiotti di sperma sul viso, stavolta, me li spalmo per bene per far vedere quanto sono puttana ai miei stalloni. Poi finalmente inizio a masturbarmi rivedendo nella mente le scene di quel pompino meraviglioso, sborro ansimando, il piacere mi fa tremare come una foglia, devo appoggiarmi ad una sedia per non crollare a terra....continua
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Il triangolo (amico di letto3)racconto sucessivo
Grigio
Commenti dei lettori al racconto erotico