Il triangolo (amico di letto3)

di
genere
gay

Sono le ventitre, non riesco a dormire, e nemmeno il ritmico canto dei grilli, che di solito conciliaa il sonno mi è d'aiuto. L'afa mi costringe a girarmi e ri girarmi sul letto, e lei mi manca tantissimo.La razionalità dice che i periodi di lavoro all'estero sono essenziali per il suo futuro, ma il cuore la vorrebbe qui su questo lenzuolo assieme a me. Poi l'altra faccia della medaglia, il lato dove non batte il sole, ed è l'estrema voglia di cazzo che mi assale quando non c'è la sua femminea presenza ad equilibrare i miei istinti. Scivolo in un torpore affannoso, un dormiveglia affollato di presenze, sensazioni indistinte. Un caleidoscopio di immagini della fica umida pronta ad accogliermi, delle tette offerte ai miei baci, e anche del turgido scettro di carne del mio amico di letto. Un orgia di figure contrastanti. Finalmente Morfeo mi accoglie fra le braccia. L'abbraccio col sonno però dura poco e mi ritrovo di nuovo a guardare il soffitto con gli occhi sbarrati. Scendo in cucina a farmi una Pepsi, chissà magari il picco glicemico csusato da tutto quello zucchero mi farà prendere sonno. Sul tavolo c'è il tablet, apro facebook più per abitudine che per altro, scorro veloce le varie cazzate postate dai miei amici e vado su messenger. Il pallino verde accanto al profilo di Pedro è acceso, è online, un brivido mi percorre. Gli scrivo, un banalissimo "come stai?" Daltronde il nostro rapporto non si basa molto sulla conversazione, noi comunichiamo coi corpi, il suo muscoloso scuro e virile, il mio ben fatto ma bianco, sportivo però esile. Quando ci incontriamo il lato femminile mio si offre a lui, siamo puledra e stallone. "Sono in giro con un amico" mi risponde. Un'irrazionale punta di gelosia mi prende lo stomaco, non ne ho nessunn diritto lo so, sono solo un buco per il piacere del suo membro equino, lo so. Ma....
Altra notifica "passiamo a trovarti fra un attimo" rimango di stucco, come passiamo?! Non so che fare, mille pensieri,si affollano in me chi cavolo lo conosce sto amico? Cosa vorranno da me?. La risposta si fa strada con naturalezza alla fine, so cosa vogliono da me in fondo. Mi ricordo anche che una volta dopo una favolosa scopata avevo confidato al mio scopamico portoricano, la fantasia di farmi sbattere non da uno ma da due uomini. Il campanello interrompe i pensieri, apro, Pedro è impeccabile come al solito nella sua camicia bianca , l'amico è italiano, me lo presenta si chiama Duilio. Anche lui alto e muscoloso, ma sotto la tshirt, intuisco muscoli da fatica, ma non pompati da palestra. Parliamo un po' davanti ad un buon amaro, è simpatico Duilio, i minuti trascorrono veloci mentre facciamo comoscenza. Pedro si alza e con la scusa del caldo si toglie la camicia, è quasi un segnale,l'atmosfera si scalda di botto, anche Duilio lo imita, quei corpi muscolosi catturano i miei occhi, i loro sguardi si incrociano, maliziosi. Si avvicinano, Pedro mi sfila la maglietta, chiudo gli occhi, mentre quattro mani calde si posano su di me. Il tocco del mulstto è scritto nella mia memoria, quello di Duilio lo sto imparando in questo momento, è delicato dolce ma audace. Riapro gli occhi e sono nudi davanti a me. Scivolo in ginocchio obbediente al mio ruolo di puttanella, Pedro mi afferra la nuca, spingendomi verso il membro di Duilio.....continua
scritto il
2019-06-08
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