Una grossa passione (Prima parte)

di
genere
tradimenti


Claudio 28 anni della provincia di Pavia, sposato da due anni con Chiara 26 anni, dopo quattro di fidanzamento, eravamo appena rientrati da una vacanza di una settimana in Liguria, mi appresto a disfare le valige, quando vedo la borsa di Chiara semiaperta sul letto, all'interno in bella mostra vedo un cofanetto azzurro, incuriosito e approfittando del fatto che Chiara si stesse facendo la doccia, predo il cofanetto e lo apro, all'interno vedo un braccialetto d'oro, ricordo che in vacanza durante le passeggiate serali, ci eravamo fermati davanti ad una vetrina e in bella mostra c'era lo stesso braccialetto, lo guardo e all'interno inciso sulla placca, trovo una dedica, ( uniti dalla tua grossa passione ) rimango un po' basito da quella dedica, ma poi penso che tra pochi giorni è il mio compleanno, e che forse quello è il mio regalo, e la dedica vuole rimarcare l'amore e la passione che provo per lei, tutto ringalluzzito, rimetto in borsa il bracciale e continuo a disfare le valige.
I giorni passano nella normale quiete famigliare, e arriva il tanto atteso giorno del mio compleanno, sono davvero curioso anche se penso già di aver visto il mio regalo, infatti la giornata lavorativa passa con quel pensiero fisso in testa, il braccialetto. Mentre sto rientrando a casa squilla il telefono, è Chiara, ciao Claudio, so che dovevamo festeggiare il tuo compleanno, ma purtroppo devo accompagnare a cena un cliente per un grosso contratto, io deluso rimango un attimo in silenzio e poi dico, non preoccuparti tesoro vai pure non c'è problema, lei saluta e riattacca.
In effetti io ci ero rimasto molto male, e decido di fare una cosa che non ho mai fatto prima, volevo davvero vedere se mi stava dicendo la verità, i giorni passati dopo la settimana di ferie, dal punto di vista sessuale non erano stati dei migliori, anzi, lei tornava sempre tardi, si fiondava in doccia e poi a letto perché era stanca, una misera sega con fare quasi distaccato una sera e poi più niente, e nella mente risuona sempre quella strana dedica sul braccialetto, torno a casa, mi lavo, mi vesto, prendo la macchina e mi apposto nascosto vicino all'azienda dove lavora Chiara, dopo circa un'ora, vedo uscire Chiara con il suo capo, salgono sulla macchina di lui e partono, al momento nulla di strano, penso stiano andando dal cliente, li seguo arriviamo in un ristorante sulla statale per Milano, parcheggiano, ed entrano nel ristorante, fortunatamente il ristorante è tutto una vetrina e io in macchina nella penombra riesco a vedere tutto senza essere visto.
Si siedono in un tavolo proprio in bella mostra vicino alla vetrina, apparecchiato per due con contorno di candele e fiori, si è proprio una cena romantica, ormai la favola del grosso cliente si è sciolta come neve al sole, la cena prosegue tra sorrisi e tocchi tra le loro mani, finché Chiara non tira fuori dalla borsa qualcosa che io avevo già visto, si proprio quel cofanetto azzurro, e lo da a lui, lui lo apre, lo guarda, legge la dedica e gli stampa un bacio con la lingua appassionato, faccio fatica a credere a quello che sto vedendo e provo un dolore immenso allo stomaco, un pugno sarebbe stato meglio.
Ormai sconsolato e deluso decido di andar via, ma nello stesso momento vedo che si alzano, dopo aver pagato il conto tornano alla macchina, se vado via adesso potrebbero vedermi e allora attendo, con mia grande sorpresa vedo che la macchina non imbocca la strada di casa, ma proseguono in fondo al parcheggio quasi dietro il locale, tutto buio tranne sotto un piccolo lampione, dove loro parcheggiano, scendono dalla macchina e cominciano a baciarsi e a frugarsi con le mani, intorno a tutto il parcheggio c'è una siepe, alta circa due metri ma non foltissima, così io a piedi dietro la siepe, costeggio tutto il parcheggio fino ad arrivare a pochi metri da loro, e sempre ben nascosto mi apposto li, ora vedo bene tutto e soprattutto sento le loro parole, lei si abbassa slaccia la cintura, e la zip dei pantaloni, con un colpo secco li abbassa insieme ai boxer, quello che esce mi lascia a bocca aperta, e mostruoso sembra quasi vivo, almeno 25 cm o forse più e largo come una lattina di birra, io non sono certo un minidotato, ma al suo confronto mi sento davvero piccolo.
Succhia Chiara, lo so che ti piace il mio cazzo, è da quando ti ho slargato la figa, il giorno del tuo matrimonio che non puoi farne a meno, si Mario, amo Claudio ma ancor di più adoro il tuo cazzo, ne sono succube, e se proprio dovessi fare una scelta, sceglierei il tuo cazzone, e infatti sono qui col tuo cazzo in bocca il giorno del compleanno di Claudio, dopo quelle parole il mondo mi crolla addosso, mi ha tradito il giorno che consideravo il più bello della mia vita, e non ha mai smesso di farlo, lei ha perso il padre da piccola, e fu proprio il suo capo essendo un amico di famiglia, ad accompagnarla all'altare, ora capisco il suo sguardo beato all'ingresso in chiesa e il sorriso malizioso di Mario.
Poi lui la solleva, l'appoggia di pancia sul cofano, gli solleva la gonna, sposta il filo del perizoma e appoggia il suo grosso cazzo tra le gambe di Chiara e la penetra, lei strozza un urlo, si la tua passione, la tua grossa passione dentro di me, ed ecco che ripenso al braccialetto, aveva appena pronunciato la frase scritta sul braccialetto, e devo dire che la passione che li unisce stasera e davvero grossa, lui continua a scoparla con foga, e lei si dimena e mugola come una cagna, sai perché ti ho voluta proprio stasera, dice Mario, perché mi eccita molto scoparti mentre il cornuto è a casa da solo il giorno del suo compleanno, e quello che si merita quel cornuto col cazzetto moscio, e spero che tu abbia eseguito alla lettera quello che ti ho detto, si Mario risponde Chiara, niente figa e una misera sega in tutta la settimana, ma adesso scopami che voglio sentirmi piena del tuo sperma, hai smesso di prendere la pillola replica Mario, voglio dargli anche un figlio bastardo al tuo cornutone, e mentre Chiara a fatica riesce a dire un sì tra i mugolii, lui esplode in un urlo bestiale, dalla sua figa vedo uscire fiotti di sperma a litri, mai vista così tanta sborra, che le cola tutta sulle gambe.
So che ora vi aspettate che da bravo cornuto cominci a fare pensieri malsani tipo, che però la cosa mi eccita e ho il cazzo durissimo nei pantaloni, ma non è così, la rabbia aumenta sento quasi dolore fisico al petto e allo stomaco, vorrei uscire da dietro la siepe e distruggere tutto, ma rifletto, decido di non umiliarmi ancora di più davanti a loro, così torno a casa deluso e sconsolato, che compleanno del cazzo!!! E che cazzo!!!!
Poco dopo le 23 sento la chiave entrare nella serratura, sono sul divano, ho gl'occhi gonfi da tutto il piangere che ho fatto e cerco di ricompormi, lei entra mi saluta con un bacio sulla fronte e mi dice, auguri tesoro buon compleanno, sono veramente dispiaciuta, ma era davvero un cliente importante e non potevo fare altrimenti, aspettami a letto mi faccio una doccia, lei arriva si sdraia di fianco a me e mi dice, adesso per farmi perdonare ti faccio una sega, perché sono stanca ma recupereremo nei prossimi giorni, il mio cazzo rimane moscio, come posso eccitarmi se penso a quel grosso cazzo che la trapanava nel parcheggio, allora gli dico, scusami ma anch'io sono stanco e stata una giornata dura dormiamo, vedo che intuisce la mia delusione, ma non sa che io so, e crede che sia solo per non aver festeggiato com me il mio compleanno, e mi dice buonanotte tesoro, vedrai mi farò perdonare.

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scritto il
2019-06-14
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