La puttana nascosta

di
genere
poesie

Fa caldo e sono stanca.
Sdraiata sul letto
Supina
A stella
Nuda
Nella penombra della camera
Occhi che mi guardano
Dal passato
Da fotografie che potrebbero crearmi
Soggezione o vergogna
Ma il passato è lontano e la mia memoria pigra
Chiudo gli occhi
Mi stiro
Mi accuccio
Mi accartoccio
Sospiro
Sbadiglio languida
Sono ancora a stella
Il sesso aperto
Sguaiato
Volgare
Accendo le pale sul soffitto
Sopra di me iniziano a girare
Piccoli e leggeri soffi di aria calda
Colpiscono la mia pelle
Lentamente mi bagno
L'illusione di un po' di fresco?
La stanchezza?
Immagini vissute che si ripropongono
Dolci
Forti
Emozionanti
Squallide
Sono una puttana
Lo so
Posso combattere, forse
Ma questa è la mia rarità
Io godo. So godere. Sempre e comunque
Godo perché mi piace godere
Godo se mi guardi godere
Ovunque mi tocchi
Ovunque mi penetri
Godo
Perché il corpo è mio
E io lo so gestire meravigliosamente bene.
Tanto tempo è passato da quando mi sono sentita così l'ultima volta
Credevo che avesse vinto la donna adulta
Impegnata, seria, equilibrata
Invece
Invece do il benvenuto alla femmina nascosta
- Ciao! Dove sei stata finora? Credevo tu fossi sparita, smarrita, morta. Ma sei qui. Più bella che mai. Più puttana che mai.
Rimane solo da sapere quanto si fermerà. Non me lo dice ma so che quando mi lascerà di nuovo sola, le avrò detto addio per sempre
E quindi
Mi godo la sua compagnia, la accarezzo, le sorrido. La tranquillizzo quando mi guarda corrucciata temendo di aver fatto qualcosa di eccessivo.
La rassicuro.
- Si, può darsi che tu sia stata un po' eccessiva. Ma è la tua natura. Non sai dire no perché le puttane, quelle vere, si concedono a chi le desidera, a chi di loro ha bisogno, a chi le prende, anche senza meritarsele.
Stai tranquilla amica mia. Siamo insieme, camminiamo insieme, godiamo insieme.

Le pale girano, l'aria si è fatta un pochino più fresca, la mente è libera, le fotografie sparite
Ci siamo solo io e lei.
Abbiamo voglia di accarezzarci nonostante addosso siano ancora percepibili gli strascichi degli ultimi bagordi.
Ma ci vuole dolcezza per pulire la mente.
Indice e medio della mano destra in bocca. Le dita bagnate corrono in mezzo alle gambe. Si muovono circolari, veloci e lente sul piccolo grande fallo delle donne, l'amica clitoride. La sinistra si impegna invece a trovare i punti interni. Delicatamente in principio
Poi diventa tutto più caotico fino alla piccola morte
Mi perdo nell'affanno
Sorrido
Mi sento bellissima e forte.
Metto la maschera alla mia puttana e torno fra i vivi.
scritto il
2019-07-24
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