Un matrimonio perfetto-Una troia e il suo cornuto 3
di
Giovane troia-Marito cornuto
genere
incesti
Dopo l'esperienza col dottore ed il suo magnifico tarello,avevo allentato i giochi coi mie parenti porcellini i quali peraltro,già mostravano una certa stanchezza nei nostri giochi preferendo usare le proprie "Capacità"con altre inesperte pulzelle da manovrare a piacimento e stupire con la loro esperienza.
Naturalmente,quando se ne presentava l'occasione,mi raccontavano tutto e nel caso,mi chiedevano consigli su come comportarsi con le loro ingenue ed inesperte conquiste.
Io avevo continuato i miei rapporti col dottore il quale dopo avermi aperto il culo ed avermi insegnato nuovi "giochi da grandi",mi aveva fatto incontrare anche alcuni suoi amici che con le loro perversioni,mi hanno spalancato un mondo che mai avrei potuto immaginare e che di fatto,mi aveva accompagnata per far emergere in tutta la sua troiaggine,la ninfomane che c'era in me.
Avevo bisogno di cazzo,sempre di più e in giochi sempre più spinti.
Avevo superato da tempo la maggiore età ed anche da fidanzata,avevo ripreso la mia abitudine di darla a chiunque mi piacesse senza che il mio ragazzo ponesse alcuna obiezione.
Dunque,così come faceva quando eravamo "semplici amici" era lui stesso che mi accompagnava agli appuntamenti coi miei amanti e poi,rimaneva tranquillo in casa ad aspettare il mio rientro.
Con lui avevo iniziato a fare sesso in modo piatto e insoddisfacente sin dalle prime volte.
Solo quando tornavo dall'incontro con qualche mio amante lo trovavo particolarmente eccitato e focoso ed quei casi devo confessare che più d'una volta avevo goduto anche con lui.
Un nuovo episodio ben più incisivo era però destinato a segnare la mia vita sessuale;
Una sera insieme a Claudio(il mio fidanzato)ero andata ad una festa organizzata da certi suoi amici.
Li,tra le diverse nuove persone che mi avevano presentato,ve n'era uno in particolare che mi aveva subito fatto tirare la passera.
Abbiamo bevuto e conversato insieme per tutta la sera sotto un insolito,severo ed attento sguardo del mio fidanzato.
Ad una certa ora Giorgio(il fico che me la faceva tirare)mi aveva abbracciata e bisbigliandomi qualcosa,dopo avermi sfiorato le labbra con le sue,era andato via.
Quando la festa era finita io,come spesso accadeva,mentre eravamo in macchina gli avevo chiesto:
-Claudio...amore,mi accompagni da Giorgio,ho qui l'indirizzo.-
-Giorgio chi?-
Mi aveva chiesto in tono alterato.
-Giorgio,quel simpatico ragazzo col quale ho parlato per quasi tutta la sera.-
-Non se ne parla proprio!-
Mi aveva risposto con un tono alterato e perentorio che non gli avevo mai sentito.
-Che cazzo ti prende?Che hai stasera?!-
Gli avevo risposto con altrettanta foga.
-Non se ne parla proprio!
Adesso andiamo a casa e la serata e la discussione finiscono qui!-
Io ero rimasta basita e senza parole di fronte a quel suo insolito comportamento.
Non si era mai mostrato geloso e restio di fronte al fatto che mi incontrassi con altri maschi.
Cosa gli stava succedendo?
Dopo un respiro profondo,avevo ripreso nuovo coraggio e gli avevo gridato:
-Stronzo,portami alla fermata di un taxi e tu vai affanculo dove ti pare!-
Lui senza degnarmi di una risposta,aveva messo in moto e mi aveva accompagnata a casa dei miei:
-Adesso chiamatelo tu il taxi per andare da quel pervertito se proprio ci tieni!-
Era sceso dalla macchina e come sempre faceva,mi aveva aperto la portiera ed aveva aspettato che scendessi prima di ripartire.
Entrando in casa avevo trovato mio padre assopito davanti alla TV.
-Ciao pà,che fai sul divano,vai a letto.-
Quella notte mia madre,dai suoi per motivi di famiglia non era rincasata e mio padre,dopo una cena alla buona,si era addormentato sul divano.
Dopo averlo svegliato,lo avevo accompagnato a letto ed ero andata in camera mia turbata per quanto accaduto col mio fidanzato e delusa per la scopata che già avevo pregustato nel momento in cui Giorgio mi aveva pennellato le labbra con la lingua accarezzandomi tra le cosce.
Ero bagnata in modo incredibile e non sono bastati i due orgasmi che mi ero procurata con le mie stesse mani a placare la mia voglia di cazzo.
Era già molto tardi per trovare una alternativa all'occasione perduta.
Incapace di prendere sonno,avevo preso ad aggirarmi nervosamente e completamente nuda per la casa sino a ché,avevo deciso di cercare un po di pace nel letto di mio padre.
Mentre ero distesa accanto a lui che non si era neanche svegliato al mio abbraccio,avevano preso a frullare nella mia mente pensieri perversi.
Standogli abbracciata da dietro,avevo allungato la mano sul suo sesso trovandolo in piena erezione notturna.
Con delicatezza avevo preso a massaggiarlo delicatamente.
Dopo un po,aveva cominciato ad ansimare come se stesse sognando ciò che realmente gli stavo facendo;Una sega!
Arrapata come una bestia,avevo deciso di giocare il tutto per tutto e portandomi con la bocca sul suo orecchio gli avevo bisbigliato:
-Sveglia papà,svegliati....sono Giovanna la tua bambina.....non stai sognando papà,sono io che ti do piacere come fossi la mamma.-
A quelle parole si era svegliato di soprassalto e girandosi verso di me aveva gridato:
-Giovanna....Giovanna!Sei tu?
Ma che fai nel mio letto e che....che stai facendo?-
-Shhhhhhh....shhhhhh.....papà...non agitarti...non è niente.....avevo voglia di fare con te come fai con la mamma!-
-Sei pazza Giovanna...sei mia figlia....la mia bambina?-
-Appunto papà...sono proprio io...tua figlia...la tua bambina che desidera darti piacere ed avere anche il tuo amore fisico oltre quello paterno.-
Senza aspettare la sua risposta,ero sgaiattolata come un felino sotto le lenzuola e,prima che avesse il tempo di reagire,gli avevo preso il cazzo in bocca ed avevo cominciato a succhiarlo.-
Il suo lieve tentativo di resistermi era durato il tempo di sentire le sue prime contrazioni nella mia bocca e subito dopo,ho sentito le sue dita tra i capelli che accompagnavano i movimenti della mia testa.
Quell'esplicito consenso,aveva sparato verso le stelle la mia libidine al punto che avevo preso a succhiarlo con la sicurezza e la passione che da sempre avevo per il pompino.
E poi,quello che stavo succhiando in quel momento era il cazzo di mio padre!
Che sballo...che goduria!
Il suo cazzo durissimo rispondeva contraendosi nella mia bocca come una serpe mentre percepivo già sulla lingua le gustose goccioline pre-spermatiche che fuoruscivano dal buchino uretrale.
Poi,come se i nostri desideri fossero ormai in sintonia,mi sono sentita tirare su nel preciso momento in cui avevo deciso di alzarmi per impalarmi io stessa su quel magnifico totem di carne viva.
Senza perdere tempo,l'ho accompagnato dentro di me e,mentre lo cavalcavo come una cagna in calore,avevo congiunto la mia bocca alla sua in un profondo e perverso bacio incestuoso.
Le nostre lingue si intrecciavano in un vortice impetuoso danzando nell'abbondante saliva che produceva il nostro desiderio.
Era davvero molto resistente e duro a venire il genitore e dopo avermi fatta godere due volte,mi aveva girata ponendosi su di me per un incredibile 69 in cui mi aveva fatta godere ancora con la bocca.
Quando infine,mi aveva presa ancora alla missionaria per scaricare dentro di me i suoi potenti zampilli di sperma,mentre godeva rantolando,aveva mugugnato:
-Finalmente....finalmente....da quanto tempo desideravo questo momento....-
Mi ha chiavata per tutta la notte ricorrendo,per darmi la massima soddisfazione possibile,anche all'uso della famosa pillolina.
Nello stupore per quello che mi stava succedento e dell'immenso godimento che ne provavo,ero stata anche sorpresa nello scoprire che il suo sperma aveva lo stesso sapore dolciastro di mio fratello anche se di colore e consistenza diversi.
Mi era piaciuta molto quella scoperta!
Nell'intervallo tra goduriosi intrecci e affannose cavalcate,mi aveva raccontato del difficile rapporto con mia madre e di quante notti abbia passato pensando a me ed all'impossibile e perverso desiderio di un rapporto incestuoso con la sua bella bambina.
In quel momento avevo scoperto di avere in casa un complice di cui ignoravo l'esistenza e che pure condivideva le mie conquiste sessuali di adolescente vogliosa e già esperta.
Infatti mi aveva confessato che un giorno rientrando prima del previsto,aveva sorpreso me,mio fratello e i miei cugini mentre facevamo sesso.
Il suo primo istinto era stato quello di intervenire ed interrompere bruscamente la tresca ma poi,ripresa la ragione,era uscito per rientrare come se nulla fosse accaduto alla sua solita ora.
Di ciò che aveva visto,non ne aveva mai parlato con noi e neanche con mia madre divenendo così di fatto,un nostro complice segreto.
Da quel momento però,il tarlo del desiderio incestuoso aveva cominciato a scavargli il cervello e benché morisse dalla voglia di scopare con me,in lui prevaleva il senso di responsabilità paterno.
Fortunatamente per me e per lui,vi era stata quella discussione con Claudio a farmi scoprire il maschio voglioso che si celava nel mio complice sconosciuto e la voglia edipica che conviveva in me a mia insaputa.
Da quel giorno,non siamo diventati veramente amanti,ma ogni qualvolta le circostanze ce lo permettevano,ci facevamo una bella scopata coinvolgendo ogni parte del nostro corpo e concedendoci anche qualche variante particolarmente hard.
Capitava anche che,mentre la mamma era impegnata in cucina,io mi facessi regalare da lui un aperitivo bevuto direttamante dalla sua gustosa cannella.
Quando ho incontrato il mio fidanzato il giorno dopo,gli ho chiesto scusa per quanto successo la notte prima e l'ho ringraziato per l'enorme favore che mi aveva fatto anche se non gli avevo spiegato quale.
D'altra parte,neanche lui mi aveva spiegato allora il motivo del suo rifiuto di farmi scopare da Giorgio.
Solo anni dopo quando eravamo già sposati avevo saputo che lo conosceva bene e che sapeva che era un pervertito che violentava le donne sottoponendole ed atroci sofferenze durante il rapporto sessuale.
Segue
Naturalmente,quando se ne presentava l'occasione,mi raccontavano tutto e nel caso,mi chiedevano consigli su come comportarsi con le loro ingenue ed inesperte conquiste.
Io avevo continuato i miei rapporti col dottore il quale dopo avermi aperto il culo ed avermi insegnato nuovi "giochi da grandi",mi aveva fatto incontrare anche alcuni suoi amici che con le loro perversioni,mi hanno spalancato un mondo che mai avrei potuto immaginare e che di fatto,mi aveva accompagnata per far emergere in tutta la sua troiaggine,la ninfomane che c'era in me.
Avevo bisogno di cazzo,sempre di più e in giochi sempre più spinti.
Avevo superato da tempo la maggiore età ed anche da fidanzata,avevo ripreso la mia abitudine di darla a chiunque mi piacesse senza che il mio ragazzo ponesse alcuna obiezione.
Dunque,così come faceva quando eravamo "semplici amici" era lui stesso che mi accompagnava agli appuntamenti coi miei amanti e poi,rimaneva tranquillo in casa ad aspettare il mio rientro.
Con lui avevo iniziato a fare sesso in modo piatto e insoddisfacente sin dalle prime volte.
Solo quando tornavo dall'incontro con qualche mio amante lo trovavo particolarmente eccitato e focoso ed quei casi devo confessare che più d'una volta avevo goduto anche con lui.
Un nuovo episodio ben più incisivo era però destinato a segnare la mia vita sessuale;
Una sera insieme a Claudio(il mio fidanzato)ero andata ad una festa organizzata da certi suoi amici.
Li,tra le diverse nuove persone che mi avevano presentato,ve n'era uno in particolare che mi aveva subito fatto tirare la passera.
Abbiamo bevuto e conversato insieme per tutta la sera sotto un insolito,severo ed attento sguardo del mio fidanzato.
Ad una certa ora Giorgio(il fico che me la faceva tirare)mi aveva abbracciata e bisbigliandomi qualcosa,dopo avermi sfiorato le labbra con le sue,era andato via.
Quando la festa era finita io,come spesso accadeva,mentre eravamo in macchina gli avevo chiesto:
-Claudio...amore,mi accompagni da Giorgio,ho qui l'indirizzo.-
-Giorgio chi?-
Mi aveva chiesto in tono alterato.
-Giorgio,quel simpatico ragazzo col quale ho parlato per quasi tutta la sera.-
-Non se ne parla proprio!-
Mi aveva risposto con un tono alterato e perentorio che non gli avevo mai sentito.
-Che cazzo ti prende?Che hai stasera?!-
Gli avevo risposto con altrettanta foga.
-Non se ne parla proprio!
Adesso andiamo a casa e la serata e la discussione finiscono qui!-
Io ero rimasta basita e senza parole di fronte a quel suo insolito comportamento.
Non si era mai mostrato geloso e restio di fronte al fatto che mi incontrassi con altri maschi.
Cosa gli stava succedendo?
Dopo un respiro profondo,avevo ripreso nuovo coraggio e gli avevo gridato:
-Stronzo,portami alla fermata di un taxi e tu vai affanculo dove ti pare!-
Lui senza degnarmi di una risposta,aveva messo in moto e mi aveva accompagnata a casa dei miei:
-Adesso chiamatelo tu il taxi per andare da quel pervertito se proprio ci tieni!-
Era sceso dalla macchina e come sempre faceva,mi aveva aperto la portiera ed aveva aspettato che scendessi prima di ripartire.
Entrando in casa avevo trovato mio padre assopito davanti alla TV.
-Ciao pà,che fai sul divano,vai a letto.-
Quella notte mia madre,dai suoi per motivi di famiglia non era rincasata e mio padre,dopo una cena alla buona,si era addormentato sul divano.
Dopo averlo svegliato,lo avevo accompagnato a letto ed ero andata in camera mia turbata per quanto accaduto col mio fidanzato e delusa per la scopata che già avevo pregustato nel momento in cui Giorgio mi aveva pennellato le labbra con la lingua accarezzandomi tra le cosce.
Ero bagnata in modo incredibile e non sono bastati i due orgasmi che mi ero procurata con le mie stesse mani a placare la mia voglia di cazzo.
Era già molto tardi per trovare una alternativa all'occasione perduta.
Incapace di prendere sonno,avevo preso ad aggirarmi nervosamente e completamente nuda per la casa sino a ché,avevo deciso di cercare un po di pace nel letto di mio padre.
Mentre ero distesa accanto a lui che non si era neanche svegliato al mio abbraccio,avevano preso a frullare nella mia mente pensieri perversi.
Standogli abbracciata da dietro,avevo allungato la mano sul suo sesso trovandolo in piena erezione notturna.
Con delicatezza avevo preso a massaggiarlo delicatamente.
Dopo un po,aveva cominciato ad ansimare come se stesse sognando ciò che realmente gli stavo facendo;Una sega!
Arrapata come una bestia,avevo deciso di giocare il tutto per tutto e portandomi con la bocca sul suo orecchio gli avevo bisbigliato:
-Sveglia papà,svegliati....sono Giovanna la tua bambina.....non stai sognando papà,sono io che ti do piacere come fossi la mamma.-
A quelle parole si era svegliato di soprassalto e girandosi verso di me aveva gridato:
-Giovanna....Giovanna!Sei tu?
Ma che fai nel mio letto e che....che stai facendo?-
-Shhhhhhh....shhhhhh.....papà...non agitarti...non è niente.....avevo voglia di fare con te come fai con la mamma!-
-Sei pazza Giovanna...sei mia figlia....la mia bambina?-
-Appunto papà...sono proprio io...tua figlia...la tua bambina che desidera darti piacere ed avere anche il tuo amore fisico oltre quello paterno.-
Senza aspettare la sua risposta,ero sgaiattolata come un felino sotto le lenzuola e,prima che avesse il tempo di reagire,gli avevo preso il cazzo in bocca ed avevo cominciato a succhiarlo.-
Il suo lieve tentativo di resistermi era durato il tempo di sentire le sue prime contrazioni nella mia bocca e subito dopo,ho sentito le sue dita tra i capelli che accompagnavano i movimenti della mia testa.
Quell'esplicito consenso,aveva sparato verso le stelle la mia libidine al punto che avevo preso a succhiarlo con la sicurezza e la passione che da sempre avevo per il pompino.
E poi,quello che stavo succhiando in quel momento era il cazzo di mio padre!
Che sballo...che goduria!
Il suo cazzo durissimo rispondeva contraendosi nella mia bocca come una serpe mentre percepivo già sulla lingua le gustose goccioline pre-spermatiche che fuoruscivano dal buchino uretrale.
Poi,come se i nostri desideri fossero ormai in sintonia,mi sono sentita tirare su nel preciso momento in cui avevo deciso di alzarmi per impalarmi io stessa su quel magnifico totem di carne viva.
Senza perdere tempo,l'ho accompagnato dentro di me e,mentre lo cavalcavo come una cagna in calore,avevo congiunto la mia bocca alla sua in un profondo e perverso bacio incestuoso.
Le nostre lingue si intrecciavano in un vortice impetuoso danzando nell'abbondante saliva che produceva il nostro desiderio.
Era davvero molto resistente e duro a venire il genitore e dopo avermi fatta godere due volte,mi aveva girata ponendosi su di me per un incredibile 69 in cui mi aveva fatta godere ancora con la bocca.
Quando infine,mi aveva presa ancora alla missionaria per scaricare dentro di me i suoi potenti zampilli di sperma,mentre godeva rantolando,aveva mugugnato:
-Finalmente....finalmente....da quanto tempo desideravo questo momento....-
Mi ha chiavata per tutta la notte ricorrendo,per darmi la massima soddisfazione possibile,anche all'uso della famosa pillolina.
Nello stupore per quello che mi stava succedento e dell'immenso godimento che ne provavo,ero stata anche sorpresa nello scoprire che il suo sperma aveva lo stesso sapore dolciastro di mio fratello anche se di colore e consistenza diversi.
Mi era piaciuta molto quella scoperta!
Nell'intervallo tra goduriosi intrecci e affannose cavalcate,mi aveva raccontato del difficile rapporto con mia madre e di quante notti abbia passato pensando a me ed all'impossibile e perverso desiderio di un rapporto incestuoso con la sua bella bambina.
In quel momento avevo scoperto di avere in casa un complice di cui ignoravo l'esistenza e che pure condivideva le mie conquiste sessuali di adolescente vogliosa e già esperta.
Infatti mi aveva confessato che un giorno rientrando prima del previsto,aveva sorpreso me,mio fratello e i miei cugini mentre facevamo sesso.
Il suo primo istinto era stato quello di intervenire ed interrompere bruscamente la tresca ma poi,ripresa la ragione,era uscito per rientrare come se nulla fosse accaduto alla sua solita ora.
Di ciò che aveva visto,non ne aveva mai parlato con noi e neanche con mia madre divenendo così di fatto,un nostro complice segreto.
Da quel momento però,il tarlo del desiderio incestuoso aveva cominciato a scavargli il cervello e benché morisse dalla voglia di scopare con me,in lui prevaleva il senso di responsabilità paterno.
Fortunatamente per me e per lui,vi era stata quella discussione con Claudio a farmi scoprire il maschio voglioso che si celava nel mio complice sconosciuto e la voglia edipica che conviveva in me a mia insaputa.
Da quel giorno,non siamo diventati veramente amanti,ma ogni qualvolta le circostanze ce lo permettevano,ci facevamo una bella scopata coinvolgendo ogni parte del nostro corpo e concedendoci anche qualche variante particolarmente hard.
Capitava anche che,mentre la mamma era impegnata in cucina,io mi facessi regalare da lui un aperitivo bevuto direttamante dalla sua gustosa cannella.
Quando ho incontrato il mio fidanzato il giorno dopo,gli ho chiesto scusa per quanto successo la notte prima e l'ho ringraziato per l'enorme favore che mi aveva fatto anche se non gli avevo spiegato quale.
D'altra parte,neanche lui mi aveva spiegato allora il motivo del suo rifiuto di farmi scopare da Giorgio.
Solo anni dopo quando eravamo già sposati avevo saputo che lo conosceva bene e che sapeva che era un pervertito che violentava le donne sottoponendole ed atroci sofferenze durante il rapporto sessuale.
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