Sole ma non troppo

di
genere
tradimenti

Siamo ai primi del mese di ottobre e finalmente ho nuovamente tempo di scrivere a soddisfare la mia voglia di esibizionismo raccontando quanto accaduto in questi due mesi dove fra figlia e marito non ho mai avuto la possibilità di rimanere al computer da sola a condividere il mio “diario”.

Di cose ne sono capitate molte ma oggi ho bisogno di eternare quanto successo con Asia (la mia figlia ventenne). Fine settimana di agosto, mio marito scende al paese dei suoi, io e lei che non ne avevamo voglia siamo rimaste a casa, sfruttando il tempo bello decidiamo, o meglio lei decide, di andare in piscina e ne scegliamo una un po’ fuori mano, in una villa adibita ad agriturismo dove non saremmo state in mezzo alla calca. Arriviamo verso le 11 ed effettivamente siamo veramente in pochi tanto che possiamo scegliere dove sistemarci scegliendo un angolo in disparte dove il sole ci avrebbe cullate per tutto il giorno. Sistemati i lettini in direzione giusta per una bella abbronzatura, mentre ci stiamo spalmando la crema solare la mia bambina inizia a parlare: “sai mamma, so che le cose col babbo non vanno benissimo, lo vedo, non sono stupida, vedo come si comporta lui, con te è proprio stronzo”; “ma che dici?” provo ad intervenire io.

“dai, lasciami parlare – continua incurante del mio intervento – lo vedo, come vedo che sei ancora una donna che gli uomini ed anche i miei amici guardano con ammirazione, o come dire con vogliosi di sesso, ho visto che anche lo zio Massimo (marito di mia sorella) ti gira intorno, l’ho pure visto fare la mano morta per toccarti il sedere”.

Non sapevo cosa dire, il rossore dell’imbarazzo certo non mi aiutava così ho provato a giustificarmi un pochino: “come hai detto è da tempo che le cose non vanno bene col babbo, ed a volte sentirsi desiderata mi può far piacere così ho chiuso un occhio su le attenzioni di tuo zio o su le occhiate di altri uomini, e ti devo confessare che a volte ho anche avuto la tentazione di tradirlo ma non ne ho mai avuto il coraggio di farlo“ (mentendole spudoratamente). Abbiamo parlato ancora cercando di aprirmi un po’ e di rispondere alle sue perplessità finché non se ne è uscita con una proposta ma che in realtà era più una sentenza: “adesso ci divertiamo allora, te mamma dovrai fare quello che ti dico io, oggi a tutta trasgressione”.

Detto questo si alza e va a parlare col bagnino tornando poi sorridente verso di me “ho chiesto al bagnino se possiamo prendere il sole in topless, ha detto che per lui non ci sono problemi, di farlo tranquillamente” dice togliendosi il pezzo di sopra invitandomi a fare altrettanto. Assecondando i suoi ordini mi sono messa in topless cercando di capire da dietro gli occhiali da sole se ci stessero guardando, manco a dirlo il bagnino non ci toglieva gli occhi di dosso così come le altre persone presenti bordo piscina, quattro coppie miste ed un'altra composta da due amici. “che ne dici mamma? Mi sembra che apprezzino, però devi tirare un po’ su lo schienale del lettino, voglio che ti notino un po’ di più. Ma prima vai a farti una doccia ma scopriti un po’ di più anche il culo, inserisci dentro il solco gli slip” ordinò perentoriamente. In preda alla sua volontà, un poco stordita da quando stava accadendo ho ancora eseguito, mi sono alzata e praticamente nuda con solo lo slip a coprirmi la fica con alche il culo in bella mostra ho sfilato fino alla doccia situata dall’altra parte del nostro lato, in pratica ho attraversato la parte corta del rettangolo, mi sono bagnata e sono tornata al mio posto andando incontro ad Asia che ne frattempo aveva fatto una telefonata, “mamma! Non dire niente, ma i tuoi capezzoli non mentono, guarda come sono grossi e duri, farti vedere a degli sconosciuti ti eccita da morire, vero?” mi dice. “non so che dirti – le rispondo – sono reazioni non volute” e mi siedo mettendomi nella posizione ordinata, ovvero seduta sul lettino con le spalle appoggiate allo schienale posizionato in posizione alta con la testa reclinata all’indietro mettendo in mostra la mia quarta di seno e soprattutto i miei grossi capezzoli scuri e duri (per chi non mi avesse letto in precedenza , i miei capezzoli sono particolarmente grossi e lunghi che quando sono eccitati sembrano 2 grossi chiodi di grande spessore). La mattinata va avanti fra docce e posizioni sul lettino sempre più sexy ordinate da mia figlia e da me eseguite senza pudore sempre più eccitata da questo mio essere oggetto del gioco altrui, poi Asia riceve una telefonata, si ricompone un po’ riposizionando gli slip fuori dal solco dei glutei e mettendosi il pezzo di sopra (anche lei fino ad ora si era mostrata ai presenti praticamente nuda, ha una seconda di seno molto sodo ed un bel culo al culmine di due lunghe cosce, è alta almeno 10 centimetri più di me oltre il metro e settantacinque, “arrivo subito, non provare a rivestirti” mi dice andando verso l’uscita.

Dopo qualche minuto la vedo tornare in compagnia di due suoi amici, sono i due ragazzi già incrociati a casa nostra, “mamma già conosci i miei amici Luca e Mario, sono stati anche a casa nostra, gli ho telefonato stamani invitandoli a farci compagnia in piscina, in una giornata così bella, ci hanno raggiunto volentieri” rompe il silenzio, “buona sera Signora” mi dicono “signora no, via, chiamatemi Stefania” rispondo alzandomi per salutarli meglio e per dargli un bacetto sulla guancia strusciando così le poppe sui loro corpi mostrandomi ad Asia sicura di me, eccitata per la presenza dei due ragazzotti.

Quasi non mi riconosco, mi sono fatta prendere dal gioco orchestrato da mia figlia, godo nel mostrarmi ed ancora di più quando Asia mi racconta, approfittando del momento in cui i Luca e Mario sono andati a fare la doccia per poi immergersi in piscina, che da quando avevano fatto l’improvvisata in casa nostra spesso fra loro parlavano delle mie poppe e di quanto fosse bona la mamma di Asia.

Asia ed i suoi amici sono in acqua, ne approfitto per andare al bagno, mi giro intorno ai seni un telo che arriva a coprirmi appena anche i glutei e parto per i bagni dopo aver fatto un cenno a mia figlia per dirle che sarei tornata entro poco. Arrivo ed entro nella palazzina, a destra gli spogliatoi degli uomini a sinistra quello delle donne, di fronte la parte riservata ai dipendenti dove sulla porta sostava il bagnino che poco prima avevo visto smontare dandosi il cambio con un altro ragazzo. Bella presenza, non più di 30 anni, alto circa un metro e novanta, piuttosto atletico. Incrociamo gli sguardi, senza proferire parola, si sposta su un lato come invitarmi ad entrare, lo guardo diretto negli occhi e passandogli di fronte entrando nello spogliatoio gli sussurro provocandogli un sorriso “aspettavi la M.I.L.F. di turno?”. Mi tolgo il telo gettandolo sulla panca e mi giro verso il ragazzo, le sue mani sono subito attratte come una calamita dai capezzoli che subito strizza a piene mani per poi piegarsi a ciucciarli come fosse un bimbo in culla. Sono bagnata e sto perdendo il controllo, le mie mani gli abbassano il costume dai fianchi liberando un arnese di ottime dimensioni e duro come il marmo completamente scappellato. Mi ritrovo a sedere sulla panca ed il suo membro in bocca spinto fino alla gola. Lo spompino con più calma massaggiandogli le palle, lo faccio calmare, lo voglio dentro. La vecchia M.I.L.F. (io) comanda le operazioni, il ragazzo si sdraia con le spalle a terra, gli monto sopra facendomi infilare l’asta dentro la mia fica completamente bagnata, lo cavalco mentre lui posiziona le mani sulle poppe cercando di godersele, raggiungo l’orgasmo in maniera molto intensa, mi sento zuppa, ci giriamo ed ora è lui che mi monta con foga, tre quattro colpi e tirandolo fuori mi sborra sul corpo raggiungendo coi fiotti di sperma anche il mio viso, si lascia andare e si sdraia al mio fianco, qualche minuto, si gira verso di me, mi bacia sulla bocca e dopo avermi aiutato ad alzarmi ci facciamo la doccia assieme anche se in due nappe differenzi, ormai senza vergogna mentre mi lavo i residui di sperma dal corpo approfitto per urinare (motivo per il quale ero andata via dalla postazione in piscina) noto che anche il ragazzo aveva la mia solita necessità e dalla punta del suo uccello non ancora del tutto floscio esce un rivolo di colore giallino, ci sorridiamo, mi ricompongo e raggiungo di nuovo il piano vasca.

Mi sistemo nuovamente sul lettino, Asia mi raggiunge con i ragazzi dicendomi “mamma, abbiamo deciso che Luca e Mario stasera rimangono a cena da noi, magari ci compriamo una pizza”.

Annuisco e mi sdraio in bella mostra. (RSG69)
di
scritto il
2019-10-09
4 . 3 K
visite
1
voti
valutazione
7
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

A casa di amici

racconto sucessivo

Il gioco continua
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.