Ferragosto marito mio non ti conosco
di
RSG69
genere
tradimenti
Come scritto gli eventi raccontati della mia vita sotto il dominio di Asia, sono accadute ad inizio ed a fine agosto, nel periodo trascorso fra questi accadimenti non ce stata una vita sessuale particolarmente intensa, solo qualche scopata volante nei bagni dell’ufficio, niente di particolarmente diverso da quanto narrato in altri racconti, per questo, onde evitare di fare una specie di diario ne evito la narrazione.
Mi piace invece raccontare la serata del Ferragosto dove ho avuto una piccola rivalsa nei confronti di mio marito sempre pronto a disprezzarmi tanto che non capisco cosa rimanga ancora a fare a casa, potrebbe tranquillamente tornarsene da mammina sua ma, anche lui, probabilmente, è ipocrita come lo sono anche io, nascondendo la vera me. Lui non se ne va di casa per non far vedere agli altri (compresa mammina) che non siamo una famiglia felice come sembra dall’esterno, io come penso altre donne, nascondo la vera indole che mi fa pensare spesso al sesso come gli uomini, se non di più … ma non si può se non chissà cosa dirà la gente …
Detto questo, la serata di Ferragosto la passiamo con i suoi amici e rispettive mogli, che a dir la verità non conosco molto bene, solo da altre sporadiche cene, in un ristorante fuori Siena, un bell’agriturismo che per la serata ha organizzato un ricevimento elegante dove è prevista musica con i classici fuochi d’artificio verso la mezzanotte.
Al solito, quando devo uscire con lui, non so mai cosa mettermi, tanto non gli va mai bene niente o per un verso o per l’altro ma, volendo almeno per una sera evitare di litigare, cerco di essere “collaborativa” e gli chiedo a lui cosa preferirebbe indossassi per la cena. Provo un paio di vestiti ma sono prontamente bocciati poco eleganti, sembro ancora più grassa di quanto sono realmente, i commenti più carini, fai cagare quelli più cruenti.
Alla fine decido per un vestito nero, parte da sotto il ginocchio fasciando mi fino in vita, ma non strettissimo poi sale fino al petto dove si divide in due strisce che formano un’ampia scollatura, raccogliendo i miei grossi seni in un reggiseno incorporato mettendo in mostra mie fattezze. Strisce di stoffa che si riuniscono dietro il collo, da lì parte una ulteriore striscia che si riunisce alla parte della gonna lasciandomi scoperta anche la schiena quasi per intero. Chiaramente il vestito non prevede di indossare il reggiseno perché incorporato nello stesso. Indosso inoltre sopra una maglina a cardigan velata sul nero in modo da creare un po’ l’effetto vedo non vedo sempre molto sexy, il tutto completato da una piccola borsetta minimal e sandali neri col tacco 12 a piede quasi completamente scoperto. Mi vede e dice “è tardi, andiamo, comunque così sembri proprio un bel puttanone” lasciandomi senza parole… almeno fino in auto dove durante il tragitto ho replicato con disprezzo ai suoi complimenti dicendogli che non gli avrei più rivolto la parola … e così è stato.
Arriviamo all’agriturismo, siamo gli ultimi, ci stanno aspettando nel giardinetto fronte all’ingresso subito dopo il parcheggio divisi in gruppi fra uomini e donne, ci fermiamo a salutare prima i ragazzi incontrandoli per primi, che galati mi salutano e se anche non lo avessero pensato, mi fanno i complimenti per come sono bella ed elegante facendo tirare fuori così a mio marito tutta l’eleganza di cui dispone “si elegante, sembra un puttanone del vialone” dice loro con fare di scherno facendo calare il gelo sul gruppetto, attimo di silenzio e uno di questi per sbloccare la situazione mi guarda e mi dice “lascia fare Stefania, questo grullo non sa cosa dice, e poi io con una come te si che ci spenderei un sacco di soldi ..” anche gli altri due lo seguono nella battuta “io ho 300 euro ma se non bastano vado a fare un bancomat”.
Li ringrazio per il riguardo sorridendoli e scambiando i bacetti di saluto e raggiungo le donne poco oltre.
La trascorre normale suddivisi al tavolo sempre fra uomini e donne, solite chiacchiere molto piacevoli. La serata si evolve poi con la musica, fino a quel momento di sottofondo, a farla da padrone, il DJ prende campo coinvolgendo i commensali nel ballo nella parte di lato del giardino vicina al prato nella zona adibita a discoteca. Noi donne andiamo subito a ballare, ci divertiamo molto e per essere più a nostro agio ci togliamo i sandali (mi abbasso molto ma ballare coi tacchi mi infastidiva) e chi come l’aveva, la maglina, passando dall’effetto vedo non vedo al solo vedo. Quando al nostro gruppo si unirono altri uomini per cercare un approccio, i mariti delle mie commensali si unirono a noi, tutti tranne il mio, rimasto al tavolo a fumare e guardare il cellulare. Stanche ed accaldate ci fermiamo, le altre tornano al tavolo io mi metto in disparte su una panchina a rimettermi i sandali, quando sono piegata in avanti con le poppe ciondoloni, intenta ad allacciare le fibbie, allungo lo sguardo in avanti e vedo accucciato per vedere meglio uno degli amici di mio marito partecipante alla cenna, istintivamente alzo il busto ma, questa volta veramente non volutamente, gli mostro le cosce ed il perizoma bianco con i pizzi che lasciavano intravedere le poca peluria presente sulla fica, infatti per meglio piegarmi mi ero tirata un po’ su la gonna, “di bene in meglio – esclama – ribadisco, con te sì che i soldi sarebbero spesi bene! Tuo marito non capisce proprio un cazzo!”.
“Grazie – gli rispondo senza chiudere le gambe – ma credo che tua moglie non gradirebbe questo tipo di spese”, detto questo sorridendogli mi metto in piedi e mi dirigo verso il bagno, un solo andito promiscuo poi le due porte coi disegni di un cappello ed una gonna per distinguerne il genere. Aspetto il mio turno, la ragazza esce dal bagno, un attimo ed entro, faccio per chiudere la porta e dietro di me si infila l’uomo che poco fa aveva visionato la mia mercanzia (ancora non vi ho detto il suo nome, Daniele), chiudendosi la porta dietro serrandoci dentro. Rimango sorpresa lui si avvicina e mi dice sorridendo, “prima di spendere volevo vedere un po’ cosa compravo”; “in caso che affitteresti – specifico – comunque guardare non toccare” mentendo a me stessa, avrei voluto essere chiavata all’istante. Mi sfilo il vestito rimango in perizoma, “so di essere grassoccia, ma per avere più di 50 anni non credo di essere da buttare” continuo mentre mi sfilo lo slip e senza vergogna mi avvicino alla tazza e faccio pipì “non ne potevo proprio più, d’altra parte per questo ero venuta al bagno” gli dico e mentre mi rimetto il perizoma continuo “a te scappa niente?” invitandolo a farla. Daniele si abbassa i pantaloni e si prende in mano la verga super eccitata, un bel cazzo a vedersi completamente scappellato, con diverse vene in evidenza, ancora nuda mi avvicino e prendendogli in mano l’arnese stringendolo come se avessi afferrato un martello “che bell’utensile, ma ora dobbiamo andare, magari visto che lui (mio marito) non mi vuole, mi arrangerò da sola” gli sussurro mentre le sue mani hanno preso a palpeggiarmi poppe saggiandone la durezza dei miei capezzoloni.
Ci rivestiamo e facendo attenzione usciamo uno per volta dalla stanza per poi riunirsi al gruppo.
La serata finisce senza sussulti, solo, ma è stata una sensazione personale, che Daniele abbia raccontato quanto accaduto agli altri due amici e che dal quel momento le loro attenzioni accompagnati dagli sguardi si fossero moltiplicati. Avrei voluto essere scopata, non ho avuto il coraggio di “chiederlo”, dentro di me speravo che Daniele prendesse l’iniziativa ma forse è stato meglio così, già quando ci penso bene, sia nel mio palazzo che nel giro di amicizie sono in molti gli uomini che sanno quanto mi piace godere di sesso sfrenato, ho visto più cazzi in questi pochi mesi che negli ultimi 10 anni, ma non sono ancora sazia. (RSG69
Mi piace invece raccontare la serata del Ferragosto dove ho avuto una piccola rivalsa nei confronti di mio marito sempre pronto a disprezzarmi tanto che non capisco cosa rimanga ancora a fare a casa, potrebbe tranquillamente tornarsene da mammina sua ma, anche lui, probabilmente, è ipocrita come lo sono anche io, nascondendo la vera me. Lui non se ne va di casa per non far vedere agli altri (compresa mammina) che non siamo una famiglia felice come sembra dall’esterno, io come penso altre donne, nascondo la vera indole che mi fa pensare spesso al sesso come gli uomini, se non di più … ma non si può se non chissà cosa dirà la gente …
Detto questo, la serata di Ferragosto la passiamo con i suoi amici e rispettive mogli, che a dir la verità non conosco molto bene, solo da altre sporadiche cene, in un ristorante fuori Siena, un bell’agriturismo che per la serata ha organizzato un ricevimento elegante dove è prevista musica con i classici fuochi d’artificio verso la mezzanotte.
Al solito, quando devo uscire con lui, non so mai cosa mettermi, tanto non gli va mai bene niente o per un verso o per l’altro ma, volendo almeno per una sera evitare di litigare, cerco di essere “collaborativa” e gli chiedo a lui cosa preferirebbe indossassi per la cena. Provo un paio di vestiti ma sono prontamente bocciati poco eleganti, sembro ancora più grassa di quanto sono realmente, i commenti più carini, fai cagare quelli più cruenti.
Alla fine decido per un vestito nero, parte da sotto il ginocchio fasciando mi fino in vita, ma non strettissimo poi sale fino al petto dove si divide in due strisce che formano un’ampia scollatura, raccogliendo i miei grossi seni in un reggiseno incorporato mettendo in mostra mie fattezze. Strisce di stoffa che si riuniscono dietro il collo, da lì parte una ulteriore striscia che si riunisce alla parte della gonna lasciandomi scoperta anche la schiena quasi per intero. Chiaramente il vestito non prevede di indossare il reggiseno perché incorporato nello stesso. Indosso inoltre sopra una maglina a cardigan velata sul nero in modo da creare un po’ l’effetto vedo non vedo sempre molto sexy, il tutto completato da una piccola borsetta minimal e sandali neri col tacco 12 a piede quasi completamente scoperto. Mi vede e dice “è tardi, andiamo, comunque così sembri proprio un bel puttanone” lasciandomi senza parole… almeno fino in auto dove durante il tragitto ho replicato con disprezzo ai suoi complimenti dicendogli che non gli avrei più rivolto la parola … e così è stato.
Arriviamo all’agriturismo, siamo gli ultimi, ci stanno aspettando nel giardinetto fronte all’ingresso subito dopo il parcheggio divisi in gruppi fra uomini e donne, ci fermiamo a salutare prima i ragazzi incontrandoli per primi, che galati mi salutano e se anche non lo avessero pensato, mi fanno i complimenti per come sono bella ed elegante facendo tirare fuori così a mio marito tutta l’eleganza di cui dispone “si elegante, sembra un puttanone del vialone” dice loro con fare di scherno facendo calare il gelo sul gruppetto, attimo di silenzio e uno di questi per sbloccare la situazione mi guarda e mi dice “lascia fare Stefania, questo grullo non sa cosa dice, e poi io con una come te si che ci spenderei un sacco di soldi ..” anche gli altri due lo seguono nella battuta “io ho 300 euro ma se non bastano vado a fare un bancomat”.
Li ringrazio per il riguardo sorridendoli e scambiando i bacetti di saluto e raggiungo le donne poco oltre.
La trascorre normale suddivisi al tavolo sempre fra uomini e donne, solite chiacchiere molto piacevoli. La serata si evolve poi con la musica, fino a quel momento di sottofondo, a farla da padrone, il DJ prende campo coinvolgendo i commensali nel ballo nella parte di lato del giardino vicina al prato nella zona adibita a discoteca. Noi donne andiamo subito a ballare, ci divertiamo molto e per essere più a nostro agio ci togliamo i sandali (mi abbasso molto ma ballare coi tacchi mi infastidiva) e chi come l’aveva, la maglina, passando dall’effetto vedo non vedo al solo vedo. Quando al nostro gruppo si unirono altri uomini per cercare un approccio, i mariti delle mie commensali si unirono a noi, tutti tranne il mio, rimasto al tavolo a fumare e guardare il cellulare. Stanche ed accaldate ci fermiamo, le altre tornano al tavolo io mi metto in disparte su una panchina a rimettermi i sandali, quando sono piegata in avanti con le poppe ciondoloni, intenta ad allacciare le fibbie, allungo lo sguardo in avanti e vedo accucciato per vedere meglio uno degli amici di mio marito partecipante alla cenna, istintivamente alzo il busto ma, questa volta veramente non volutamente, gli mostro le cosce ed il perizoma bianco con i pizzi che lasciavano intravedere le poca peluria presente sulla fica, infatti per meglio piegarmi mi ero tirata un po’ su la gonna, “di bene in meglio – esclama – ribadisco, con te sì che i soldi sarebbero spesi bene! Tuo marito non capisce proprio un cazzo!”.
“Grazie – gli rispondo senza chiudere le gambe – ma credo che tua moglie non gradirebbe questo tipo di spese”, detto questo sorridendogli mi metto in piedi e mi dirigo verso il bagno, un solo andito promiscuo poi le due porte coi disegni di un cappello ed una gonna per distinguerne il genere. Aspetto il mio turno, la ragazza esce dal bagno, un attimo ed entro, faccio per chiudere la porta e dietro di me si infila l’uomo che poco fa aveva visionato la mia mercanzia (ancora non vi ho detto il suo nome, Daniele), chiudendosi la porta dietro serrandoci dentro. Rimango sorpresa lui si avvicina e mi dice sorridendo, “prima di spendere volevo vedere un po’ cosa compravo”; “in caso che affitteresti – specifico – comunque guardare non toccare” mentendo a me stessa, avrei voluto essere chiavata all’istante. Mi sfilo il vestito rimango in perizoma, “so di essere grassoccia, ma per avere più di 50 anni non credo di essere da buttare” continuo mentre mi sfilo lo slip e senza vergogna mi avvicino alla tazza e faccio pipì “non ne potevo proprio più, d’altra parte per questo ero venuta al bagno” gli dico e mentre mi rimetto il perizoma continuo “a te scappa niente?” invitandolo a farla. Daniele si abbassa i pantaloni e si prende in mano la verga super eccitata, un bel cazzo a vedersi completamente scappellato, con diverse vene in evidenza, ancora nuda mi avvicino e prendendogli in mano l’arnese stringendolo come se avessi afferrato un martello “che bell’utensile, ma ora dobbiamo andare, magari visto che lui (mio marito) non mi vuole, mi arrangerò da sola” gli sussurro mentre le sue mani hanno preso a palpeggiarmi poppe saggiandone la durezza dei miei capezzoloni.
Ci rivestiamo e facendo attenzione usciamo uno per volta dalla stanza per poi riunirsi al gruppo.
La serata finisce senza sussulti, solo, ma è stata una sensazione personale, che Daniele abbia raccontato quanto accaduto agli altri due amici e che dal quel momento le loro attenzioni accompagnati dagli sguardi si fossero moltiplicati. Avrei voluto essere scopata, non ho avuto il coraggio di “chiederlo”, dentro di me speravo che Daniele prendesse l’iniziativa ma forse è stato meglio così, già quando ci penso bene, sia nel mio palazzo che nel giro di amicizie sono in molti gli uomini che sanno quanto mi piace godere di sesso sfrenato, ho visto più cazzi in questi pochi mesi che negli ultimi 10 anni, ma non sono ancora sazia. (RSG69
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