Vite diverse. Un solo obiettivo.
di
RSG69
genere
tradimenti
Mi sono trovata catapultata in tre situazioni diverse fra loro, come fossi diventata un’attrice che passa da un set all’altro. Sono la moglie insoddisfatta del rapporto col marito, dedita alla figlia per assecondarla nello studio e nella sua crescita; sono la moglie e donna che nonostante abbia superato i 50 anni reagisce e si dedica alle proprie esigenze di benessere fisico cornificando il marito (o meglio pareggiando le corna sicuramente subite da lui); sono con mia grande sorpresa la madre e donna esibizionista e dominata da mia figlia come un oggetto sessuale. Mi sveglio la mattina ed a seconda del contesto in cui mi trovo, compagnia o impegni, recito la mia parte, ma ogni giorno da un po’ di tempo il mio unico obiettivo e diventato quello di riuscire nella giornata soddisfarmi fisicamente. Dopo il primo fine settimana del mese di agosto passato con Asia, con il rientro al lavoro durante la settimana e la costante presenza di mio marito la possibilità che mia figlia potesse “disporre” di me sono state poche per non dire nulle fino al primo sabato e domenica a cavallo fra con settembre, quanto accaduto in questo periodo avrò tempo di raccontarlo in un secondo momento saltando con la cronologia dei fatti all’ultimo sabato di agosto quando mio marito va dai suoi ed io ed Asia decidiamo (lei decide) di andare alla casa al mare facendosi inviare dalla famiglia di mia sorella ancora in loco ma pronta al rientro la domenica. Accuratamente vestita seguendo le sue direttive: sandali legati formati da piccole strisce di cuoio legati alla caviglia che lasciano il piede completamente scoperto, gonnellina corta a coprire lo slip del costume bianco e top chiuso sul davanti con 3 bottoni con sotto la parte sopra del costume; lei shorts aderenti canotta larga con sotto il reggiseno del costume, telefoniamo al babbo già a casa dei genitori dalla nottata precedente, e partiamo. Già nel garage, quando già sono al posto di guida ed ho aperto la capote della nostra Fiat 500 rossa Asia mi guarda e mi dice: “vediamo di essere un po’ più trasgressive, togliti il reggiseno e poi abbottonane solo uno”. Vedendomi un po’ indecisa continua “che aspetti, fallo ora qui, non ti vergognerai mica? Su! Su! Fallo!”.
Sento delle persone, non so chi siano, magari le ho già anche scopate ma questo lei non lo sa. Mi spoglio lì direttamente nell’auto, per consentire alle spalline di uscire dal braccio sono costretta a togliermi completamente anche il top rimanendo poi in topless, momento in cui Asia mi fa mettere in posa fotografandomi mezza nuda alla guida dell’auto. Il top fermato da un solo bottone ha difficoltà a contenere la mia quarta, in pratica copre solo fino al rosone dei capezzoli mostrando tutte le forme compresse e comunque anche le forme di questi sono ben visibili nei dettagli e dimensioni anche da sopra la stoffa.
In tutto il viaggio, specialmente se incrociamo camion, riceviamo colpi di clacson come a dirci che ci hanno notate ma, la parte più provocante è stata quando mi ha fatta fermare a fare benzina in un paesino di transito dove al gestore della pompa di benzina si sono intrecciati gli occhi a forza di guardarmi le tette e le cosce accuratamente scoperte e spudoratamente aperte nel mentre ci puliva il parabrezza.
Prima di arrivare a destinazione mi disse chiaramente che il suo volere era che mi facessi scopare da suo zio, dovevo essere porca e soprattutto dovevo filmare il tutto col telefonino che poi lei avrebbe avuto la cura di cancellarlo dopo averlo copiato. Lei avrebbe avuto il compito di tenere occupata mia sorella e i suoi cugini. Chiaramente non le ho raccontato che fra me e Massimo la cosa era già accaduta e che quindi il mio compito sarebbe stato più semplice di quello che lei credeva. Il piano era quello di farsi accompagnare direttamente allo stabilimento, lei andava al mare e con una scusa avrebbe mandato lo zio ad aiutarmi a portare in casa bagagli e spesa, io in casa avrei dovuto sedurlo e provvedere al compito assegnatomi.
Tutto è andato come previsto, senza aspettarlo sono salita in casa, ho posizionato il telefono in modo da poter riprendere l’incontro, mi sono spogliata completamente aspettando sulla porta del bagno come se l’ingresso di Massimo mi avesse colta di sorpresa. Quando è entrato in casa e mia ha vista non si è fatto pregare, subito mi si è catapultato addosso palpandomi in ogni dove come se di mani ne avesse 10 anziché 2. L’ho trascinato sul divano posizionandolo a sedere inginocchiandomi di fronte facendolo spogliare, gli ho preso l’uccello in mano carezzandolo sentendolo indurirsi l’ho scappellato completamente e baciato il glande strusciandomelo anche sul viso per sentirne l’odore. Per favorire le riprese mi sono spostata di lato continuando il pompino, mano sinistra a stringere l’asta alla base tenendolo in posizione eretta, mano destra a massaggiargli le palle, testa posizionata sul cazzo spingendo fino ad arrivare con la bocca quasi alla base sentendomelo fino alla gola, poi alzando il collo fino a far rimanere in bocca la sola cappella alternando la velocità di pompata ora piano, ora forte. Gli deposito sulla punta della saliva che poi spargo sopra con la lingua come leccassi un gelato. Lo lascio seduto sul divano e gli monto sopra rivolgendogli le spalle mostrandomi a fica aperta all’obiettivo della telecamera, posizioni la cappella fra le grandi labbra zuppe dei miei umori e gli scendo sopra fino ad averlo tutto dentro. Mi lascio andare indietro schiacciando la mia schiena contro il suo petto favorendo la sua presa sulle tette, le prende a piene mani stringendole facendo fare capolino ai capezzoli fra le dita delle mani. Raggiungo più volte l’orgasmo, sono un lago. “ogni esaudisco un tuo desiderio” gli dico e sempre rimanendo sopra di lui me lo tolgo di dentro, con una mano raccolgo dei miei umori e mi lubrifico l’entrata posteriore e ci accosto il cazzo facendolo entrare nel culo con delicatezza visto che questa è una pratica che non ho fatto molte volte ma che devo confessare ogni volta apprezzo sempre maggiormente. Posizionata a favore di telecamera cercando di mostrare bene l’arnese stantuffarmi il posteriore a cosce oscenamente divaricate con le sue mani sul clitoride raggiungo nuovamente un orgasmo che mi devasta facendomi spruzzare come una fontana lasciandomi cadere a peso morto su Massimo che è obbligato a fermarsi. Mi scivola fuori di lato lasciandomi dentro un senso di vuoto, scivolo sdraiata per terra senza forze completamente, “dai, fai la troia fino in fondo!” mi dice posizionandosi come dovesse sedersi su la mia pancia picchiandomi il cazzo sui capezzoli come fosse un martello. Di riflesso apro la bocca e mi metto in attesa di ricevere il suo sperma, bastano pochi movimenti veloci della mano e sento le sue gambe stringermi i fianchi e poi arrivare i fiotti di liquido caldo ed appiccicoso, due tre più grossi e potenti mi raggiungono il viso e la bocca, poi altri meno potenti cadermi sulle tette. Un attimo per riprendersi e Massimo raggiunge il bagno, ne approfitto, mi posiziono davanti alla telecamera mostrando la faccia ed il corpo con la sborra, apro la bocca mostrando il liquido che ancora ho trattenuto, chiudo la bocca, ingollo e la riapro per farlo vedere, ne raccolgo altra con le mani che poi porto alla bocca ciucciando le dita, mi pulisco le mani strusciandole sulla pancia e chiudo il telefono pensando di aver fatto un buon lavoro, porca sono stata porca, goduto ho goduto.
Resi presentabili abbiamo raggiunto le nostre famiglie in spiaggia comportandoci normalmente, raggiungo mia sorella in riva al mare e ci mettiamo a chiacchierare con altre donne, Asia va all’ombrellone dicendo che deve vedere una cosa sul mio telefono, poi scoprirò che ha copiato il filmato sul suo telefono cancellandolo dal mio. Mentre sono a chiacchiera con le amiche, guardandomi in giro, mi rendo conto che ho scopato con almeno 5 uomini presenti in spiaggia e 4 sono mariti delle sorridenti signore fra cui anche mia sorella, mi sono sentita veramente una grande troia, sentimento aumentato quando Asia raggiungendomi mi commenta all’orecchio “sei stata davvero brava mamma”! (RSG69)
Sento delle persone, non so chi siano, magari le ho già anche scopate ma questo lei non lo sa. Mi spoglio lì direttamente nell’auto, per consentire alle spalline di uscire dal braccio sono costretta a togliermi completamente anche il top rimanendo poi in topless, momento in cui Asia mi fa mettere in posa fotografandomi mezza nuda alla guida dell’auto. Il top fermato da un solo bottone ha difficoltà a contenere la mia quarta, in pratica copre solo fino al rosone dei capezzoli mostrando tutte le forme compresse e comunque anche le forme di questi sono ben visibili nei dettagli e dimensioni anche da sopra la stoffa.
In tutto il viaggio, specialmente se incrociamo camion, riceviamo colpi di clacson come a dirci che ci hanno notate ma, la parte più provocante è stata quando mi ha fatta fermare a fare benzina in un paesino di transito dove al gestore della pompa di benzina si sono intrecciati gli occhi a forza di guardarmi le tette e le cosce accuratamente scoperte e spudoratamente aperte nel mentre ci puliva il parabrezza.
Prima di arrivare a destinazione mi disse chiaramente che il suo volere era che mi facessi scopare da suo zio, dovevo essere porca e soprattutto dovevo filmare il tutto col telefonino che poi lei avrebbe avuto la cura di cancellarlo dopo averlo copiato. Lei avrebbe avuto il compito di tenere occupata mia sorella e i suoi cugini. Chiaramente non le ho raccontato che fra me e Massimo la cosa era già accaduta e che quindi il mio compito sarebbe stato più semplice di quello che lei credeva. Il piano era quello di farsi accompagnare direttamente allo stabilimento, lei andava al mare e con una scusa avrebbe mandato lo zio ad aiutarmi a portare in casa bagagli e spesa, io in casa avrei dovuto sedurlo e provvedere al compito assegnatomi.
Tutto è andato come previsto, senza aspettarlo sono salita in casa, ho posizionato il telefono in modo da poter riprendere l’incontro, mi sono spogliata completamente aspettando sulla porta del bagno come se l’ingresso di Massimo mi avesse colta di sorpresa. Quando è entrato in casa e mia ha vista non si è fatto pregare, subito mi si è catapultato addosso palpandomi in ogni dove come se di mani ne avesse 10 anziché 2. L’ho trascinato sul divano posizionandolo a sedere inginocchiandomi di fronte facendolo spogliare, gli ho preso l’uccello in mano carezzandolo sentendolo indurirsi l’ho scappellato completamente e baciato il glande strusciandomelo anche sul viso per sentirne l’odore. Per favorire le riprese mi sono spostata di lato continuando il pompino, mano sinistra a stringere l’asta alla base tenendolo in posizione eretta, mano destra a massaggiargli le palle, testa posizionata sul cazzo spingendo fino ad arrivare con la bocca quasi alla base sentendomelo fino alla gola, poi alzando il collo fino a far rimanere in bocca la sola cappella alternando la velocità di pompata ora piano, ora forte. Gli deposito sulla punta della saliva che poi spargo sopra con la lingua come leccassi un gelato. Lo lascio seduto sul divano e gli monto sopra rivolgendogli le spalle mostrandomi a fica aperta all’obiettivo della telecamera, posizioni la cappella fra le grandi labbra zuppe dei miei umori e gli scendo sopra fino ad averlo tutto dentro. Mi lascio andare indietro schiacciando la mia schiena contro il suo petto favorendo la sua presa sulle tette, le prende a piene mani stringendole facendo fare capolino ai capezzoli fra le dita delle mani. Raggiungo più volte l’orgasmo, sono un lago. “ogni esaudisco un tuo desiderio” gli dico e sempre rimanendo sopra di lui me lo tolgo di dentro, con una mano raccolgo dei miei umori e mi lubrifico l’entrata posteriore e ci accosto il cazzo facendolo entrare nel culo con delicatezza visto che questa è una pratica che non ho fatto molte volte ma che devo confessare ogni volta apprezzo sempre maggiormente. Posizionata a favore di telecamera cercando di mostrare bene l’arnese stantuffarmi il posteriore a cosce oscenamente divaricate con le sue mani sul clitoride raggiungo nuovamente un orgasmo che mi devasta facendomi spruzzare come una fontana lasciandomi cadere a peso morto su Massimo che è obbligato a fermarsi. Mi scivola fuori di lato lasciandomi dentro un senso di vuoto, scivolo sdraiata per terra senza forze completamente, “dai, fai la troia fino in fondo!” mi dice posizionandosi come dovesse sedersi su la mia pancia picchiandomi il cazzo sui capezzoli come fosse un martello. Di riflesso apro la bocca e mi metto in attesa di ricevere il suo sperma, bastano pochi movimenti veloci della mano e sento le sue gambe stringermi i fianchi e poi arrivare i fiotti di liquido caldo ed appiccicoso, due tre più grossi e potenti mi raggiungono il viso e la bocca, poi altri meno potenti cadermi sulle tette. Un attimo per riprendersi e Massimo raggiunge il bagno, ne approfitto, mi posiziono davanti alla telecamera mostrando la faccia ed il corpo con la sborra, apro la bocca mostrando il liquido che ancora ho trattenuto, chiudo la bocca, ingollo e la riapro per farlo vedere, ne raccolgo altra con le mani che poi porto alla bocca ciucciando le dita, mi pulisco le mani strusciandole sulla pancia e chiudo il telefono pensando di aver fatto un buon lavoro, porca sono stata porca, goduto ho goduto.
Resi presentabili abbiamo raggiunto le nostre famiglie in spiaggia comportandoci normalmente, raggiungo mia sorella in riva al mare e ci mettiamo a chiacchierare con altre donne, Asia va all’ombrellone dicendo che deve vedere una cosa sul mio telefono, poi scoprirò che ha copiato il filmato sul suo telefono cancellandolo dal mio. Mentre sono a chiacchiera con le amiche, guardandomi in giro, mi rendo conto che ho scopato con almeno 5 uomini presenti in spiaggia e 4 sono mariti delle sorridenti signore fra cui anche mia sorella, mi sono sentita veramente una grande troia, sentimento aumentato quando Asia raggiungendomi mi commenta all’orecchio “sei stata davvero brava mamma”! (RSG69)
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