Pensiamo tutte la stessa cosa.

di
genere
tradimenti

Il giovedì mattina sono arrivata in ufficio, al solito accompagnata da mio marito, dopo aver litigato durante il viaggio. Gli ho rinfacciato di avermi messo in imbarazzo di fronte ai suoi amici, in pratica era come se fossi stata nuda, dal canto suo lui ha risposto che in fin dei conti oggi giorno vedere due tette che sarà mai e che poi a giudicare da come mi si erano induriti i capezzoli doveva essermi piaciuto. Alla fine ci eravamo lasciati ognuno sulle sue posizioni e che al ritorno in paese io sarei andata a camminare ma da sola, non lo avrei voluto rivedere fino a cena e che, visto l’assenza di Asia, manco avrei fatto da cena, se avesse voluto mangiare avrebbe dovuto comprare le pizze. In pratica mi ero preparata la scusa per il pomeriggio, io volevo il cazzo e magari non solo quello di Daniele.

Sono intenta a cazziare una collega di Filiale al telefono quando ricevo la telefonata sul cellulare, è lui, metto in attesa la collega e rispondo “ciao Daniele, che mi dici?” domando, “niente di particolare, solo sapere cosa volevi fare oggi?” risponde, “bè a me andava di vedervi” dico rimanendo sul vago ma rispondendo al plurale senza specificare che mi sarebbe piaciuto ci fossero tutti (già mi stavo bagnando), fissiamo dove trovarci e chiudo la telefonata e riprendo ad essere la “passera fredda” (uno dei miei soprannomi datomi dovuto al fatto che davo poca relazione) con la collega ancora in attesa al telefono.

Il pomeriggio dopo il lavoro rientriamo a casa dopo un viaggio di ritorno in completo silenzio. Saliamo in casa, mi cambio indossando la tuta per andare a camminare e scendo, così fa anche lui. Mentre lui va verso il paese io mi dirigo nella zona di passeggio, Daniele è già lì ad aspettarmi nascosto dentro il suo SUV scuro con i vetri posteriori oscurati. Come d’accordo salgo in auto dietro stando bassa e rimanendo nascosta per evitare di essere vista e ci dirigiamo verso la destinazione, ha pensato a tutto lui, e la mattina mi ha detto al telefono di non preoccuparmi. Durante la strada incrocia anche mio marito in piedi di fronte ad un bar a chiacchiera con altri, arriviamo nei pressi della stazione ferroviaria, entriamo dopo che si è aperto un cancello automatico dentro il garage di questo nuovo complesso formato da due serie di palazzi moderni, uno di 5 piani e l’altro di sette. Parcheggiamo nei sotterranei, mi dice di stare tranquilla che non ci abita ancora quasi nessuno, lui ha in utilizzo l’attico dell’edificio più alto, da lì siamo sopra a tutti mi dice.

Arriviamo in casa, devo ammettere che è effettivamente un bel posto, arredato in stile moderno, solo l’indispensabile, ampio salotto con anche tavolo da pranzo, in un angolo la cucina, separata dal resto da un piano con sgabelli per una colazione veloce, camera piccola, camera grande ed ampio bagno con doccia. La parte bella è il terrazzo, veramente molto ampio, in pratica quasi quanto la casa, giro giro dei vasi con piante che formano una siepe per maggiore privacy anche se lassù nessuno ci può vedere, arredato con gazebo e grossi cuscini per goderselo.

“intanto siamo soli – dice facendo intendere che presto saremo raggiunti – vuoi intanto vedere la camera?”

Non do peso alle sue parole, entro in camera ed inizio a spogliarmi, pochi attimi e sono nuda, mi butto sul letto e lo invito a raggiungermi. Lo fa arrivando gattoni dal basso, mi sbaciucchia le cosce, risale su fino alla fica dove rimane indugiando con la lingua sulle grandi labbra, poi si insinua iniziando a leccarmi il clitoride, già sono un lago, sento le sue mani attaccarsi alle poppe, gli ci metto sopra le mie inviandolo a stringermele con forza, voglio qualcosa di veemente. Infoiato quasi quanto al mio livello mi sale sopra e me lo infila dentro senza trovare resistenza iniziando a fottermi con violenza, i nostri corpi che si urtano fanno un gran rumore, due minuti al massimo quando lo estrae sborrandomi sulla pancia, la prima è durata poco ma molto piacevole.

Lui va in bagno ed io rimango in camera sul letto, senza volere vedo accesa la luce rossa del computer posizionato sulla scrivania in fondo al letto, il porco sta filmando tutto. Vado a guardare e basta toccare un tasto che lo schermo si illumina mostrandomi a pieno schermo (nemmeno una password). Subito spengo la registrazione e cancello il video appena fatto. A questo punto però controllo cosa contengono delle cartelle perché attratta dal nome delle stesse, presenti 5 cartelle denominate “pegno Roberto”, “pegno Daniele” e così via, ovvero “pegno” seguito dal nome: quello di mio marito, dei 3 amici presenti alla partita oltre ad un altro che comunque già conoscevo, Pino (vero nome Roberto anche lui ma per distinguerlo dall’altro gli amici gli avevano affibbiato questo nomignolo). Apro la cartella di mio marito e scopro che il pegno sono io, così come per gli altri le rispettive mogli, ritratta senza che me ne accorgessi con foto e video nuda a casa, o in camera intenta a vestirmi o in bagno mentre faccio la doccia o mi asciugo, in casa al mare mentre mi do la crema dopo sole, immagini e video tutte risalenti a 3 o 4 anni precedenti.

Quando Daniele si ripresenta in camera oramai il danno è stato fatto, dopo un breve scambio di opinioni è costretto a spiegarmi: loro 5 fra cui faceva parte anche mio marito, ma solo il primo anno, hanno preso in affitto l’attico per i loro comodi e per cautelarsi a vicenda prima avevano dovuto dare un pegno (le foto delle loro mogli nude) poi a maggior cautela si erano filmati ed ognuno aveva i video degli altri, una specie di legame vincolante in cui nessuno avrebbe potuto dire niente in giro se no rischiava anche lui.

Queste sono cose che solo gli uomini possono fare, che invidia!! Fra amici si raccontano tutto e poi più scopano più sono fenomeni, noi donne guai a dire ad un’altra che mi sono scopata un marito …. Sarebbe una tragedia, tanto che mi tocca scriverlo a degli sconosciuti per sfogarmi un po’.

A questo punto ho il pieno controllo del pc, chiaramente con curiosità prima prendo visione di mio marito, un solo filmato risalente a 4 anni prima (Daniele conferma che è stata l’unica volta poi ha voluto lasciare) dove scopa con la barista, a dir la verità senza passione e coinvolgimento, almeno in video, pochi minuti.

Vedo anche le altre cartelle, ogni video archiviato per data e nome della donna e con mio stupore prendo atto che le signore del mio paese ed oltre dedite al cazzo extra matrimonio presenti nel loro archivio non sono poche ed i nomi sono molto interessanti, più o meno vicine di casa, professoresse delle medie, e fra le altre vedo anche il nome, poi confermato dalle foto, di mia sorella. Non sono l’unica ipocrita.

Chiudiamo il pc, e ci spostiamo in cucina a bere, decidiamo che per il momento non faremo parola con altri del fatto che ho scoperto il loro segreto, anche se mi riserbo di avere qualcosa in cambio. Quando si apre la porta ed entrano Roberto e Marco, noi siamo nudi nella zona cucina, li saluto con la mano e dico “siete in ritardo, noi abbiamo già iniziato, vi aspettiamo in terrazza” e strizzando loro l’occhio mi avvio seguita da Daniele vado a sedermi fuori. Appena seduta invito l’uomo ad avvicinarsi ed a baciarmi; iniziamo a scambiarci le lingue. I filmati appena visti delle altre donne che scopano, soprattutto vedere mia sorella, mi hanno eccitata tantissimo (vedere mio marito mi ha lasciata indifferente, nemmeno rabbia). Roberto e Marco ci raggiungono e si uniscono a noi un po’ per gradi, sento le loro mani toccarmi le cosce o i seni mentre le mie mani cercano i cazzi. Vengo presa di peso e posizionata sul cuscino molto grosso poco più in la, una specie di letto quadrato, sento il sole ancora caldo baciarmi la pelle, scopare all’aperto regala sempre un brivido in più, rimango ad occhi chiusi. Una lingua ha preso possesso della fica, mi lecca anche fino all’ano, gli altri dune sono in ginocchio vicino al mio viso così mi alterno ciuccio a sinistra e smanetto a destra, ciuccio a destra (questo non ci sono dubbi e Roberto, devo sforzarmi per farmelo entrare in bocca) smanetto a sinistra. Voglio il cazzo di Roberto dentro, decido di comandare io il gruppo, e lo stendo sul cuscino, gli monto sopra afferrandogli il cazzo con due mani posizionandolo con la cappella appena appoggiata alla fica, scendo piano, lo sento farsi largo dentro, è portentoso, quando sono completamente seduta su di lui mi sento piena, godo a ripetizione non facendomi mancare di spompinare gli altri due. Raggiungo ancora una volta un altro orgasmo, abbandono la verga lasciandola completamente zuppa dai miei umori. Mi posiziono in ginocchio poi busto in avanti inarcando il sedere, invito Marco a prendermi dietro, mi deve inculare fino a venirmi dentro il culo (voglio che mi apra la strada per l’altro cazzo molto più grosso. Marco non si fa pregare, mi lubrifica l’entrata prima sputandoci la sua saliva poi raccogliendo con la mano i miei umori che la fica sta generando in continuazione. Sento il membro entrare fino in fondo e poi iniziare a spingere con foga quasi dovesse sfondarmi, lo sento godermi dentro. Appena lascia il posto invito Roberto a fare altrettanto ma con cautela, già con la sola cappella mi sento allargare, il dolore non smette di farmi godere, ogni movimento di quel manganello mi provoca gemiti di piacere, quando gode spinge ancora il suo coso più dentro mi provoca un urlo di goduria facendomi spalancare la bocca, Daniele coglie l’attimo e mi sborra in bocca e sul viso. Svuotata dal cazzone di Roberto mi lascio andare sul cuscino a respirare e riposare. Qualche minuto dopo raggiungo il bagno grondate di sperma dall’ano, mi sento il buco ancora aperto. In bagno mi ripulisco con una doccina veloce e raggiungo i 3 già pronti ad aspettarmi, Daniele li ha messi al corrente di quanto accaduto ed aspettano la sentenza delle mie richieste per mantenere il silenzio, detto fatto “voglio anche io le chiavi dell’appartamento e se mi serve me lo lasciate come se io fossi una di voi, chiaramente io non spendo però, magari a volte possiamo rifare come oggi o simile”. Definiti i termini del nostro accordo Daniele mi riaccompagna a casa, mi sento ancora il culo aperto ma non ci penso, al memento penso solo a dove mio marito tiene i filmati in suo possesso, voglio vedere se ha anche quello di mia sorella. (RSG69)
di
scritto il
2019-10-23
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